giovedì 1 marzo 2018

La passera rossa, la donna uccello, più gli altri film non volanti della settimana




Meglio Jennifer Lawrence in versione bomba sexy spia russa, o Saoirse Ronan in versione Greta Gerwig?
O forse Emmanuelle Seigner ed Eva Green che si fanno?
Perché scegliere per forza? Questa settimana meglio prendere tutto ciò che di buono i cinema italiani hanno intenzione di regalarci, ed è tanta roba.
Per commentare queste affascinanti uscite nella nuova puntata della rubrica condotta da me e dal mio poco affascinante "collega" Mr. James Ford, visto che siamo in vista degli Oscar abbiamo chiamato Gabriele La Spina, uno dei due co-creatori di Awards Today, sito di informazione cinematografica molto competente e ben scritto che, come si può evincere dal titolo, è specializzato in particolare nei premi. Quindi, quale ospite più gradito di lui, a parte Jennifer Lawrence o Saoirse Ronan, o Emmanelle Seigner insieme a Eva Green?


Red Sparrow
"C'è gente che mi ha criticata perché in questo servizio fotografico appaio troppo svestita.
Questo significa che c'è gente che sta messa peggio di Ford, ve ne rendete conto?"

Gabriele La Spina: Parliamo chiaramente: a Jennifer Lawrence ultimamente non gliene va bene una. Madre! ha raccolto fischi, nonostante sia tra i sostenitori di Aronofsky, e la sua stella si sta un po’ eclissando. Quale modo migliore dunque per tornare in pista, e tra i favori degli affezionati della saga di Hunger Games, con un nuovo ruolo action? Il regista dopotutto è sempre lo stesso, Francis Lawrence (no, non si tratta di suo zio), ma in Red Sparrow, la Lawrence è una ballerina russa che diviene spia, dunque un Atomica Bionda che si prende sul serio. Si tratta di un genere un po’ demodé, che ci ricorda i vecchi fasti di Luc Besson e il suo Nikita del 1990, ed è forse per questo che negli USA non è andato poi così bene. Motivo per cui si tratta di un titolo che eviterei di vedere in sala, giusto per dire: “Provaci ancora Jen!”
Cannibal Kid: È vero che la stella di Jennifer Loverence, tanto amata sia da me che a sorpresa anche da Ford, ultimamente brilla meno del solito. Però non è colpa sua. È colpa della galassia. Dopo il successo di Hunger Games e l'Oscar, le sta capitando un po' quello che ha subito Leonardo DiCaprio nel post-Titanic. Si cerca a tutti i costi di farli affondare. Così come all'epoca era stato massacrato The Beach, adesso hanno demolito Madre!, che per quanto mi riguarda è un capolavoro o quasi, e comunque, al di là dei deliri biblico-aronofskyani, l'interpretazione di JLaw è davvero notevole. Non certo da nomination ai Razzie Award che invece le è piovuta addosso senza motivo. Scommetto che la critica distruggerà anche questo nuovo Red Sparrow, che però per me è già uno dei filmoni imperdibili dell'anno. Cioè, Jennifer Lawrence nei panni della ballerina russa che diventa una sexy spia... cosa volere di più da un film?
Ford: Jennifer Lawrence non si discute e chiunque lo faccia merita un Razzie Award, o un Cannibal Award. Detto questo, il film meriterebbe una guardata solo per dare una guardata a JLaw, che per quanto mi riguarda non è affatto in parabola discendente - almeno per certe cose - e che continua a contendersi il ruolo di mia favorita americana con Jessica Chastain. E non parlo necessariamente di questioni legate alla settima arte. E penso che perfino Cannibal potrebbe convenire.


Lady Bird
"Signora Preside, mi vuole davvero mettere in classe con Ford?
Ma dove sono finita, all'Università della Terza Età?"

Gabriele La Spina: Il Cannibale lo ha apprezzato, dunque miglior motivo per essere il must-see della settimana. Ex-attrice, ex-musa di Baumbach, Greta Gerwig si aggiunge all’olimpo ristrettissimo di registe nominate all’Oscar insieme a Kathryn Bigelow, Jane Campion e Sofia Coppola, e di quest’ultima sembra volerne seguire le orme stilistiche, anche se non in pochi hanno definito la Gerwig una Woody Allen donna (una frase che non potrebbe essere più contorta). Lady Bird, che probabilmente non vincerà nessun Oscar sulle 5 nomination ricevute, è il naturalismo cinematografico che ha conquistato gli americani, per il paesaggio di una cittadina tipica dello Zio Sam, ma soprattutto per il ritratto disfunzionale (termine abusato nel cinema indie), intimista e sincero di una madre e una figlia. Ronan e Metcalf sono due fuori classe, di due generazioni a confronto. Ma non vi aspettate “il filmone”, Lady Bird va visto senza alcuna pretesa.
Cannibal Kid: Magari non un filmone perfetto, ma un'imperfetta cannibalata assurda sì! Io l'ho già visto, già adorato, già recensito e non posso fare altro che consigliare a tutti di guardarlo. Anche a Ford. Ho il sospetto che possa massacrarlo, così almeno saremo per una seconda volta in disaccordo sui film nominati agli Oscar, dopo la sua mostruosa e a oggi ancora inspiegabile stroncatura de La forma dell'acqua.
Ford: ho già visto Lady Bird, così come tutte le pellicole che saranno candidate alla statuetta per il miglior film, ed attendevo il momento dell'uscita italiana per pubblicare il post, cosa che farò prontamente nei prossimi giorni. Parliamo della quota indie della Notte degli Oscar, che forse non sarà ai livelli di cose come Little Miss Sunshine ma potrebbe addirittura stupire in positivo e strappare un parere discreto anche qui al Saloon nonostante sia materia decisamente cannibalesca. Sarà vero? O dopo La forma dell'acqua un altro candidato si troverà candidato al titolo di film più sopravvalutato dell'anno?


Quello che non so di lei
"Questi due che scrivono su Awards Today mi sembrano un po' troppo bravi.
Meglio eliminarli dalla rete, prima che Cannibal e Ford si rendano conto che sono meglio di loro."

Gabriele La Spina: I fischi ai festival non sono mai un monito distintivo per la riuscita di un film, anzi quando un film divide è solitamente interessante, ma non si tratta dell’ultimo lavoro di Polanski. Sembra avere di fronte l’ennesimo thriller-erotico-trash, incrocio lesbo tra Attrazione fatale e Misery non deve morire, con l’ennesima Emmanuelle Seigner insieme a Eva Green, sogno erotico di gran parte degli spettatori, e potrei scommetterci anche del Cannibale. Ma qui non si tratta di un concorso di miss maglietta bagnata (con dispiacere del Cannibale e di Polanski), è un cinema di genere ormai usurato, che il pubblico va a vedere solo per la firma dell’autore, pensando ingenuamente di ritrovarsi una pellicola orchestrata ad arte come Carnage, o imponente come Il panista, ma non abbiamo più di fronte quel Polanski, nonostante Venere in pelliccia, il suo penultimo lavoro, non sia stato poi così male. O forse non è più capace di adattamenti non-teatrali?
Cannibal Kid: Un thriller-erotico-trash, incrocio lesbo tra Attrazione fatale e Misery non deve morire, con l’ennesima Emmanuelle Seigner insieme a Eva Green? Cosa volere di più da un film, a parte Jennifer Lawrence che trasforma la relazione tra le due in un ménage à trois?
Oltre a questo, personalmente gli ultimi film di Polanski a me avevano convinto: Venere in pelliccia, L'uomo nell'ombra e anche quel Carnage che Ford aveva bottigliato. E le bottigliate di Ford sono (quasi) sempre un sinonimo di film riuscito. Qualcuno ha menzionato di nuovo La forma dell'acqua?
Ford: Polanski, quasi sempre, è stato un grandissimo regista. Dico quasi perché, con l'avanzare dell'età, di tanto in tanto ha compiuto qualche scivolone niente male - La nona porta, il sopravvalutatissimo Carnage -. Eppure Venere in pelliccia non mi era affatto dispiaciuto, e quest'ultimo Quello che non so di lei, con potenziale erotico a mille, mi ispira parecchio. Quasi quanto Jennifer Lawrence, oserei dire.
Che sia la settimana soft-porno dell'anno?


Puoi baciare lo sposo
"Genny Savastano, mi vuoi sposare?"
"Ma tu si pazz!"

"Hey, un momento: quest'anello è da favola. Ti sposo subito!"

Gabriele La Spina: Ho un’orticaria solo a scrivere di questo titolo. Ma davvero in Italia non si sa produrre niente di meglio sul genere commedie? L’ennesima marchetta a tematica gay, stereotipata, sul genere Diverso da chi, Mine vaganti, e company. Protagonisti l’interprete di Gomorra, Salvatore Esposito, forse una delle persone meno credibili per un ruolo del genere, Diego Abatantuono, Dino Abbrescia travestito da donna, e direttamente dal piccolo schermo Diana Del Bufalo ed Enzo Miccio, interprete che il Cannibale difenderà con le unghie e con i denti ne sono certo, dopotutto è lui il primo sostenitore dello share di Real Time. Puoi baciare lo sposo è la tipica commedia degli equivoci che purtroppo si farà sentire al boxoffice italiano, “altro che Lady Bird, vogliamo vedere una coppia gay che vuole sposarsi e abbattere il bigottismo di un piccolo paesino italiano”. Avanguardia pura.
Cannibal Kid: Ahahah! Mi spiace deluderti, caro Gabriele, ma non sono un fan di Enzo Miccio. Non credo di aver mai visto più di 30 secondi di un suo programma...
Sono invece curioso di vedere Genny Savastano alle prese con una commedia, anche se la presenza dell'odioso Abatantuono credo mi terrà lontano. Ford invece credo non se lo perderà. Ultimamente s'è fissato con le commediole italiane con Ambra Angiolini, quindi zitto zitto si guarderà pure questo.
Ford: sarei curioso di vedere come se la cava Salvatore Esposito in un ruolo diverso da quello del mitico Genny Savastano, ma questa roba mi sa di commediola italiana finto anticonformista ed in realtà piena di stereotipi come ce ne sono a mazzi. Dovessi però recuperarla ed avere una serata da rutto libero, non nego che potrei anche vederla.


Dark Night
"Fermate immediatamente la proiezione di questo film di Nolan, non si può vedere!"

"Ma guarda che non è Dunkirk."

"Ah, ok. Allora come non detto. Scusate per l'interruzione."

Gabriele La Spina: E poi arriva in sala quel film piccolissimo, di cui nessuno aveva mai sentito parlare, portato in pochissime sale da una casa di distribuzione nata da pochi anni. Il terzo film di Tim Sutton, regista di Pavilion (non l’avete mai visto?) e Memphis (e questo?), è di estrema attualità. Ci racconta di un massacro in un cineplex, in quella “notte oscura” e di come ognuna di quelle persone sono arrivate a trovarsi lì. Interpreti sconosciuti, film da vecchio cinema in centro con le poltrone mezze rotte e un tizio che mangia una mela nella fila dietro (cit. I Simpson). Ma non è roba da hipster.
Cannibal Kid: Se non è roba da hipster, allora non mi interessa!
E invece sì che mi interessa. È il film sul massacro di Aurora, quello compiuto in un cinema durante la proiezione de Il cavaliere oscuro - Il ritorno, e potremmo trovarci di fronte a qualcosa di notevole come Elephant e Polytechnique. Sperando che questo Tim Sutton, che ammetto di non conoscere, sia all'altezza di Gus Van Sant e Denis Villeneuve. Una missione ardua quasi quanto quella di Ford di essere al mio livello ahahah!
Ford: non conosco Sutton, ma grazie a Gabriele la curiosità è salita di parecchio, e considerato quanto film come quelli citati da Cannibal abbiano convinto anche me, direi che potrebbe scattare non solo il recupero di questo - ricordo molto bene il triste episodio di cronaca -, ma anche dei due precedenti. Grazie Gabriele, dunque, e abbasso il Cannibale.


La terra buona
"Evvai, abbiamo finito le riprese!"
"Beh, che hai da essere felice? Adesso il film ce lo dobbiamo ancora vedere."

Gabriele La Spina: Questo è il cinema indipendente italiano? Non è una domanda retorica, rispondi tu Cannibale. Premettendo che è un film così nordico che offriranno vino e polenta all’entrata di ogni sala, motivo per cui da me non arriverà probabilmente.
Cannibal Kid: Più che il cinema indipendente italiano, questo mi sembra il cinema noioso italiano. A questo punto sono meglio le commediole tricolori. Questo già dal trailer sembra una rottura di coglioni del decimo livello. La brutta copia nostrana di Terrence Malick, che negli ultimi tempi è diventato la brutta copia di se stesso. La tipica proposta pseudo impegnata che il Ford di una volta avrebbe osannato e che oggi manco più lui troverebbe il coraggio di vedere. Se questo è il cinema indipendente italiano, io non voglio averci niente a che fare.
Ford: con il Cinema italiano io vado sempre con i piedi di piombo, neanche stessi colpendo Cannibal con una finisher di wrestling, ma qui, più che altro, vado a bere molto piuttosto che in sala, o quantomeno prima di affrontare una visione potenzialmente da mattonate nelle parti basse come questa.


Un figlio a tutti i costi
"Quindi per informarci per bene sugli Oscar ci consigliate di visitare Awards Today anziché Pensieri Cannibali?
Ma ne siete proprio sicuri?"

Gabriele La Spina: Se Puoi baciare lo sposo ha urtato la vostra sensibilità, questa ennesima manfrina sul voler essere genitori peggiorerà la situazione. Perché se i matrimoni gay e il rapporto con la tecnologia, sono tra le tematiche più gettonate della new wave della commedia (falsamente intelligente) italiana, la genitorialità è sempre pronta ad accodarsi per ucciderci dalla noia. E qui vediamo Fabio Gravina dirigere sé stesso e Roberta Garzia, la rossa in carriera di Camera Caffè, nei panni di una coppia che cerca a tutti i costi di avere un figlio? Avanguardia pura 2.0.
Cannibal Kid: Voler essere genitori a tutti costi? Cos'è, un film scritto, prodotto, diretto e interpretato da Mr. James Ford nella parte di Padre dell'anno?
“La genitorialità è sempre pronta ad accodarsi per ucciderci dalla noia.” Queste parole direi che non valgono solo per i film, ma anche per i post a tematica genitoriale. Capito Ford? uahahah
Ford: ancora una volta ci troviamo di fronte ad un Cinema italiano di quelli dal potenziale di bottigliate enorme, una roba degna de La forma dell'acqua. Non credo mi cimenterò, mentre a tutti i costi, prima o poi, dovrò portare a forza Cannibal a bere con me. Per poi gettarlo da qualche parte sbronzo e senza un rene.


È arrivato il Broncio
"Chi può avere paura di me, quando in giro a piede libero c'è uno come Ford?"

Gabriele La Spina: Chiudiamo in grande bellezza, con il dozzinale film d’animazione di turno. Questi ultimi titoli stanno tirando il peggio di me caro Cannibale. Quindi il Broncio sarebbe una specie di Grinch-Scrooge che ha con un sortilegio ha cancellato la felicità dal mondo? Storia da libro pop-up per bambini dai 3 anni in su. E poi se un film d’animazione non è Pixar, non ha la mia attenzione.
Cannibal Kid: Non posso che sottoscrivere, caro Gabriele. Questa è una dozzinale bambinata animata fordianata che in casa del mio blogger rivale si trasformerà in un cult istantaneo. Non tra i bambini, ma solo per il padre. Questa settimana sono stato troppo cattivo con te, Ford? Ok, ma non mettere su il Broncio. Intendo letteralmente: non mettere su 'sto schifo di film!
Ford: mi associo a Gabriele. Se non sono Pixar, Dreamworks - quelli buoni -, Ghibli o proposte autoriali come si deve, i film d'animazione possono essere peggiori perfino delle commedie all'italiana. O delle porcate che esalta Cannibal. Ahahahahah!


5 commenti:

  1. Ok Dark Night, ma darei un'opportunità anche a La terra buona, mi ispira nonostante le vostre rece aprioristiche^^

    Moz-

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  2. lady|bird già visto|amato :)
    Abatantuono, odioso anche per me.
    mi ispira la passera rossa! (mai|mai avrei immaginato di dire una cosa del genere! ahahaha)

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  3. Altro che parabola discendente, a me JLaw sembra sempre più brava. Non dico anche sempre più bella perché è difficile migliorare ancora :) Si prospetta un ottimo marzo cinematografico!

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  4. Effettivamente chi ha criticato quel vestito su JLaw deve stare assolutamente peggio di me. ;)

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