giovedì 31 ottobre 2019

La musica bellissima e quella bruttissima di ottobre 2019





Mese ricco, mi ci ficco.
Scopriamo subito la musica top e quella flop di ottobre 2 0 1 9.


Flop del mese

5. Coldplay

Se il buongiorno si vede dal mattino, il nuovo album dei Coldplay Everyday Life sarà una gran bella giornata demmerda. Lo dico con dispiacere, visto che al gruppo di Chris Martin sono stato per un certo periodo affezionato. Ho adorato il loro esordio Parachutes e Viva la vida è una delle mie canzoni preferite. Senza contare che quando partono le note di Fix You, come nella serie Looking for Alaska, a me partono le lacrime. Solo che da anni non mi regalano più 'na gioia. Il nuovo singolo Orphans promette male, grazie a un ritornello fastidioso come pochi. L'altra anticipazione del doppio disco, Arabesque, è un pochino più interessante e sperimentale peccato che, quando i Coldplay giocano a fare gli sperimentali, finiscano per suonare come una versione vorrei ma non posso dei Radiohead.






4. Marco Mengoni

L'insostenibile pesantezza dell'essere Marco Mengoni. Non dico che il ragazzo sia privo di talento o privo di una voce irritante particolare, solo che per me è troppo melodrammatico. Troppo pesante. Troppo... troppo.
Il suo nuovo pezzo non avrei mai la forza di sentirlo duemila volte. Ma manco due.




3. Vasco Rossi

Vasco Rossi negli scorsi giorni aveva annunciato che il suo nuovo singolo sarebbe stato una bomba. E non mentiva mica al riguardo. La canzone Se ti potessi dire può infatti essere considerata un'arma di distruzione di massa.




2. Giordana Angi

Come noto, negli scorsi giorni Martin Scorsese ha detto che i cinecomics Marvel "non sono cinema". Io la penso in maniera simile riguardo agli Amici di Maria De Filippi. Per me la loro "non è musica". Certo, possono esistere delle eccezioni - al momento mi viene in mente solo Annalisa - ma per il resto non sono vera musica. Sono degli sfoggi di presunto talento vocale su delle basi imbarazzanti con testi che sembrano scritti da persone con disagi gravi. Più dei miei. L'ultimo caso umano lanciato dalla nemica della buona musica è Giordana Angi, una che sembra già pronta per una carriera fatta unicamente di Festival di Sanremo. I gusti sono gusti ma, se decidete di ascoltare le sue canzoni volontariamente, credo abbiate dei seri problemi alle orecchie. E non solo a quelle.




1. Modà

Il nuovo album dei Modà si chiama Testa o croce. Qualunque cosa esca, comunque, a perdere è la musica.




Top del mese

8. Achille Lauro

Con la sua macchina del tempo, Achille Lauro questa volta si sposta dal 1969 al 1990 e, con le sue citazioni all'intero decennio (da La Bouche nel ritornello a Britney Spears nella copertina passando per un piano alla Robert Miles) vince facile. Almeno con me.




7. Katy Perry

Katy Perry se n'è uscita con quella che probabilmente è la sua migliore canzone da anni a questa parte, e nessuno se la fila. Harleys in Hawaii è una perla di musica sciallata, da super relax. Non "spaccherà", però fa sentire bene.




6. Michael Stipe

Dopo lo scioglimento dei R.E.M. e una lunga assenza dalle scene musicali, Michael Stipe è tornato. Finalmente. La sua prima canzone da solista Your Capricious Soul non è la nuova Losing My Religion e non può essere paragonata alle hit più celebri della sua ex band. In compenso è un pezzo originale, personale, che suona diverso dalle cose fatte passate e pure dal resto della musica oggi in circolazione. Una partenza incoraggiante.




5. Nick Cave and the Bad Seeds

Il nuovo album di Nick Cave and the Bad Seeds, Ghosteen, è stato subito salutato dalla critica mondiale come un capolavoro assoluto. Un giudizio a mio avviso decisamente avventato e prematuro. Soltanto il tempo ci dirà se è davvero così. Di certo c'è che contiene dei vertici di bellezza assoluti, su tutti la title track. Nel complesso, almeno per quanto mi riguarda, è però anche un lavoro che al suo interno contiene così tanta sofferenza e dolore da risultare un macigno. Splendido album eh, ma da ascoltare soltanto con la predisposizione mentale giusta, altrimenti rischia di far prendere troppo male. Questo è il suo pregio, questo è il suo difetto.




4. Kanye West

Temevo molto la “svolta gospel” di Kanye West. Non che abbia qualcosa contro le persone che hanno Fede o in qualche modo spirituali. È solo che quelli troppo religiosi mi spaventano. E quando Kanye West si fissa su qualcosa diventa molto ma mooolto spaventoso. Dopo averlo annunciato come il Secondo Avvento e averlo poi rimandato più volte, ecco che finalmente il suo nuovo album Jesus Is King è apparso. Non solo a Lourdes e a Fatima, bensì in tutto il mondo. Ero pronto a sorbirmi una sfilza di canti da Chiesa tipo quelli sentiti nelle (poche) volte in cui sono capitato a una funzione, e invece fondamentalmente si tratta di un disco hip hop costruito su un tappeto di voci gospel sullo stile della sua vecchia hit Jesus Walks. Un lavoro prodotto forse in un modo un po' frettoloso, con testi non proprio fenomenali e alla lunga eccessivamente religioseggiante per i miei gusti demoniaci, però mi aspettavo di peggio. Per quanto i livelli dei suoi primi 6 (capo)lavori va detto che risultano lontani, per quanto mi riguarda è il Kanye più ispirato dai tempi di Yeezus del 2013.




3. Cigarettes After Sex

Cigarettes After Sex. Le sigarette dopo il sesso. Nomen omen. La loro musica è proprio così: è la classica ciliegina sulla torta. Si può dire, e non a torto, che le loro canzoni sono un po' tutte uguali. Il loro secondo album Cry, appena uscito, è una raccolta di pezzi che si assomigliano tutti, è vero. C'è però chi canta sempre la stessa brutta canzone, come Ligabue tanto per fare un nome a caso, e chi invece canta sempre la stessa bella canzone che a me, almeno per il momento, non ha ancora stufato. Come i Cigarettes After Sex. Se non ci fossero, bisognerebbe inventarli.




2. Foals

Foals. Oggi il miglior gruppo rock in circolazione. Punto.




1. Chromatics

Più che un gruppo esistente nel mondo reale, i Chromatics sembrano usciti da un film o da una serie tv di David Lynch. Non a caso sono apparsi nel revival di Twin Peaks cantando la stupenda Shadow. Fatto sta che esistono per davvero e hanno appena dato alle stampe (che espressione da vecchio, I know) un album che è un... sogno, non c'è altro modo di definirlo. Chromatics, grazie di esistere. Ma siamo sicuri che esistete veramente?





Guilty Pleasure del mese
Harry Styles

Come spesso accade, i membri delle boy band danno il loro meglio da solisti. Un discorso che vale anche per gli One Direction. Come gruppo hanno realizzato una manciata di canzoncine carine, ma pure parecchia spazzatura. Da soli invece i cinque ragazzi stanno dimostrando di sapere il fatto loro. Zayn Malik, quello che è uscito dal gruppo, fa un pop/R&B piuttosto originale. Niall Horan è un cantautorino acustico di belle speranze, e in più s'è fatto Hailee Steinfeld, cosa non da tutti. Louis Tomlinson sta prendendo una direzione tra Oasis e indie rock che potrebbe regalarci cose interessanti. Liam Payne al momento è quello che mi convince di meno, però non è detto che in futuro non cambi idea pure su di lui.
Il fuoriclasse, il Robbie Williams, il Justin Timberlake della band è comunque senza dubbio Harry Styles. Dopo un album d'esordio di tutto rispetto, se n'è tornato con Lights Up, un singolo molto rilassante e rilassato, che se ne frega della solita struttura strofa-ritornello-strofa e fa un po' quel cazzo che gli pare.




Cotta del mese
Selena Gomez

Selena.
Doppia Selena.
Selena coi fiocchi.






Movie Soundtrack
Joker

Una delle scene chiave del film più visto e più discusso del mese, parlo di Joker of course, avviene sulle note di Rock & Roll Part 2 di Gary Glitter, eppure c'è chi ha chiesto che la canzone venisse tolta dalla pellicola. Il motivo? Il suo autore attualmente si trova in galera e sta scontando una pena di 16 anni per pedofilia. Ok, Gary Glitter sarà anche una persona orribile, però questo pezzo resta comunque irresistibile come pochi. Per la serie: sempre meglio distinguere l'uomo dall'artista. E in ogni caso Glitter non riceverà neanche un centesimo dall'utilizzo del brano nel film, visto che ha ceduto i diritti della sua musica all'etichetta discografica Snapper Music. Che nessuno quindi osi più chiedere la rimozione del pezzo dalla pellicola, intesi?




Serial Music
1994

Soundgarden, Portishead, Afterhours, Marlene Kuntz, C.S.I., Hole, R.E.M., Massive Attack etc. La colonna sonora di 1994 ha potuto pescare da un grande anno per la musica nazionale e internazionale e l'ha fatto con un gusto ancora una volta impeccabile. I momenti top per quanto mi riguarda sono stati sulle note dei Blur ad accompagnare le gesta di Berlusconi e dei suoi amichetti di Forza Italia. Il gruppo di Damon Albarn è presente con due pezzi: To The End, contenuta su Parklife, album del 1994, e The Universal, presente in The Great Escape, disco uscito nel... 1995. Eh sì, a livello temporale possiamo considerare un errore il suo utilizzo, visto che nel 1994 la canzone non esisteva ancora, ma suona talmente perfetta da risultare uno "sbaglio" che si può assolutamente concedere.




Spazio Vintage
Lucio Battisti

Niente male questo nuovo cantante che è sbucato fuori dal nulla su Spotify, con un materiale ricco e variegato. Com'è che si chiama? Lucio... Lucio ebbasta?
Ah no, Lucio Battisti. Sì, mi sembra che si chiami così. Il ragazzo ha uno stile parecchio personale, distante dagli altri cantautori della scena più o meno indie nostrana attuale come Calcutta, Gazzelle o Tommaso Paradiso. Se non si perde per strada, credo sentiremo ancora parlare di lui.





9 commenti:

  1. Grande amore, quello fra me e Battisti. Lo conosco da quando sono bambino.
    Al solito, conosco più i flop che i top. Tanti cuori per Achille Lauro, anche se boccio il nuovo look orrendo, e a me quella Giordana non spiace troppo.

    RispondiElimina
  2. Sono piuttosto d'accordo con flop e top, soprattutto trovo che Achille Lauro in meno di un anno abbia acquistato credibilità e splendore.
    Menzione per Harry Styles (cotta della decade) e Blur
    Barbara

    RispondiElimina
  3. Di Achille Lauro l'unica cosa che si può sentire è il ritornello e non è farina del suo sacco.

    I Coldplay sono un bluff praticamente da sempre, l'unica cosa pregevole che hanno prodotto è A rush of blood to the head.
    Fa piacere che finalmente il mondo se ne sia accorto, 17 anni in ritardo.

    Selena Gomez ha la camminata meno sensuale della storia: Caterpillar.

    Battisti resta fortemente sopravvalutato.

    RispondiElimina
  4. io questo mese sono pazza di Tommaso Paradiso!

    RispondiElimina
  5. Concordo su Nick Cave. Quando esce il disco di un artista alternativo come lui, viene subito considerato un capolavoro a scatola chiusa, mentre io devo dire sinceramente di trovarlo un po' noioso. Un brano suo che adoro però è Where The Wild Roses Grow cantata in coppia con Kylie Minogue (proprio lei si). Mi provoca emozioni incredibili ogni volta che la ascolto. E non l'ho mai ascoltata trasmessa dalle radio, per cui sono sempre ascolti molto personali.
    Di Vasco meglio non dire niente, per non sconfortare i suoi innumerevoli fans che forse non si sono ancora accorti che vanno ai suoi concerti solo per sentire le canzoni di 30 anni fa e di quelle nuove non ne può fregare di meno.
    Su Mengoni posso dire di aver ascoltato la sua hit dell'anno scorso Voglio, una notte in macchina viaggiando in autostrada da solo e mi era piaciuta un sacco, ma poi stop, non lo considero uno dei miei preferiti anche se ha indubbie qualità vocali.

    RispondiElimina
  6. Se ho messo da parte Sorry for your loss per un momento più opportuno da destinare alle lacrime, lo stesso sto facendo con Nick Cave. Non credo di essermi ancora ripresa dalla bellezza del documentario e dell'album precedente, quindi aspetto.

    Tra i flop, mi dispiace per Marco Mengoni, ho sempre la sensazione che sia vincolato da oscuri contratti, obblighi verso l'immagine che ormai gli han costruito e che potrebbe scrivere e fare musica molto migliore, ma dopo tutti questi anni non so se credermi ancora.
    Mi spiace anche che dopo il bellissimo album d'esordio Harry Styles se ne sia uscito con una canzone che mi dice poco e che confondo fra le tante, ma posso consolarmi con gli altri top decisamente nelle mie corde.

    Ora che so che ci sono così tanti Blur in 1994 non ho più scuse per rimandare la visione, tempo: a me!

    RispondiElimina
  7. I top sono stranamente per i tuoi gustacci molto interessanti, soprattutto Kanye e Cave.
    Non ti starai finalmente dando alla buona musica!? ;)

    RispondiElimina
  8. Ok dobbiamo fare un discorsetto noi due ahahah Achille Lauro si e Mengoni No??? Ahhh Ok MARIA IO ESCO ahahaha :-)

    RispondiElimina
  9. La vera creatività può piacere al regista https://filmsenzalimiti.pics/avventura di film, romanzi

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com