venerdì 7 febbraio 2020

Perché Sanremo è Sanremo? e altri dubbi esistenziali





Perché Sanremo è Sanremo?

Perché il Festival della canzone italiana – non necessariamente della bella canzone italiana – si tiene proprio a Sanremo? Perché hanno deciso che ci dovesse essere all'Ariston di questa cittadina, anziché a Roma o a Milano, come altri programma Rai, o anche in un'altra località ligure, da Genova a Rapallo, passando per Alassio o addirittura Portofino? A Portofino magari non c'è abbastanza spazio, comunque: perché proprio a Sanremo?

Probabilmente facendo una ricerca tra Google e Wikipedia potrei scoprirlo con facilità, ma per il momento preferisco rimanere col dubbio. Il bello dell'ignoranza è quello di restare così, sospesi, in attesa di venire illuminati dalla verità, che poi può rivelarsi anche deludente, o banale. Nel dubbio invece si può immaginare qualunque roba. Che siano stati gli alieni a deciderlo? Per qualcuno, tipo senza fare nomi un certo Capitano, magari è stata una scelta fatta dai radical-chic politically correct di sinistra. O magari semplicemente quelli dell'Ariston all'epoca della prima edizione si sono fatti avanti, hanno fatto la proposta alla Rai e alla Rai hanno pensato: “Perché no?” e così Sanremo è diventato Sanremo, la città del Festival più nazional-popolare che abbiamo.


Perché Amadeus?

Quest'anno a capitanare il Festival di Sanremo com'è noto hanno chiamato Amadeus. Anche in questo caso la domanda è: “Chi è che l'ha deciso?”. Perché lui e non ad esempio un Alessandro Cattelan? O magari la fenomena albanese Alketa Vejsiu?
Adesso non voglio aprire ulteriori polemiche, che già non sono certo mancate. È sempre così, onere e onore di chi viene incaricato di guidare una manifestazione tanto sovraesposta a livello mediatico. Le polemiche a Sanremo sono importanti quanto le canzoni, e a volta anche di più. Il Festival forse è stato inventato in un laboratorio di Sanremo non per far ballare e cantare gli italiani, ma per farli discutere. Per aprire delle vere e proprie guerre civili, come se il calcio e la politica non bastassero. La musica in genere unisce. A me può non piacere Vasco, e non mi piace, però non è che vado a insultare chi lo ascolta, o organizzo una manifestazione perché la smetta di invadere San Siro ogni estate o quasi. Ognuno sente ciò che vuole e, anche se ci sono gli haters e si può creare qualche beef e dissing, oggi in particolare tra i trapper ma in passato ad esempio anche tra Blur e Oasis, la musica di solito è un'attività pacifica. Sanremo fa eccezione. Per la sua natura di gara e perché, se non si creano delle divisioni, la gente non ne parla abbastanza. Una bella canzone fa parlare?
No, la si ascolta ebbasta. A far parlare è invece la rivalità tra Ultimo e Mahmood. A far parlare è ciò che può dire un Salvini su Mahmood che vince a Sanremo. A far parlare è Tiziano Ferro VS Fiorello. A far parlare è insomma un qualche conflitto. Sanremo è Sanremo e non sarebbe lo stesso senza la sua buona dose di polemiche.


Perché così poche donne in gara?

Amadeus ha fatto parlare per le sue parole non esattamente femministe e per i suoi “passi indietro”. La questione principale secondo me è però un'altra: com'è possibile che ci siano così poche donne in gara al Festival?
Se guardiamo al panorama musicale internazionale, a dominare da ormai diversi anni a questa parte ci sono le donne. Non è che hanno raggiunto la parità. Hanno proprio surclassato gli uomini. I Grammy 2020 hanno visto il trionfo di Billie Eilish e Lizzo. Adele è l'artista più venduta del nuovo millennio. Tra gli altri fenomeni musicali degli ultimi 20 anni, a livello commerciale ma pure di critica e di grossi premi, molti sono femminili: Lady Gaga, Amy Winehouse, Beyoncé, Rihanna, Taylor Swift, Ariana Grande, Lana Del Rey, etc.
In Italia la situazione è differente. Le classifiche negli ultimi anni sono dominate da artisti maschili, come Salmo, Sfera Ebbasta e Tha Supreme, ma forse questa è più una questione di genere musicale che non di genere sessuale. Il rap e la trap trionfano tra gli ascolti dei ggiovani e sono generi prevalentemente maschili, e a volte anche maschilisti, e quindi la situazione per le donne in ogni caso non è delle più rosee. A Sanremo invece in teoria le cose dovrebbero essere diverse, visto che di rappresentanti della scena più o meno hip hop quest'anno ce ne sono diversi, ma rappresentano comunque una minoranza. Una minoranza, così come lo sono inspiegabilmente le artiste donne in gara. Per altro, nella classifica provvisoria di questo Sanremo 2020 attualmente in corsa, la prima donna è solamente quinta (Elodie) e le possibilità di una vittoria finale sono quindi risicate. Si preannuncia allora l'ennesimo trionfo al maschile. È dal 2014 con Arisa che non vince una donna. Pure nella sezione delle Nuove Proposte si prospetta una vittoria tutta maschile. Cose che, soprattutto guardando come detto la scena internazionale dominata dalle donne (who run the world?), mi lasciano davvero sbigottito. Sarà mica perché in Italia, zitti zitti, sono in tanti a condividere l'assurda idea espressa l'anno scorso da Francesco Renga, ovvero che "la voce maschile è più armoniosa, più gradevole, invece, le voci femminili aggraziate, belle, dolci sono sicuramente poche, molte di meno di quelle maschili"?


Perché le classifiche di Sanremo sono così?

Altre cose che mi lasciano parecchio perplesso di Sanremo sono le classifiche. È un po' come a Miss Italia: vince sempre quella che mi piace di meno, Miriam Leone a parte. Le classifiche di Sanremo uguale. La canzone de Le Vibrazioni è uno dei pezzi più insopportabili sentiti di recente e chi c'era in testa alla classifica provvisoria della prima serata? Le Vibrazioni. Francesco Gabbani non lo reggo e chi mi ritrovo in cima la seconda serata? Lui, che per altro ha già vinto sia tra le Nuove Proposte che tra i “Campioni” e quindi anche basta. Nella terza serata, quella delle cover, c'è un Achille Lauro in versione David Bowie con una stellare Annalisa e chi vince? Tosca. Com'è inoltre che una delle canzoni nettamente migliori, quella di Bugo con Morgan, sta in fondo alla classifica con - come era prevedibile - il discusso trapper Junior Cally? Perché? Perché? Perché? Perché?

Sono tanti i perché e i dubbi esistenziali che mi vengono guardando il Festival di Sanremo, e sono sicuro che da qui alla finale di sabato ce ne saranno anche altri. A questo punto, ce n'è uno ulteriore che mi viene: perché guardo Sanremo?



13 commenti:

  1. Il Festival si tiene a Sanremo perché qualche politico ha raccomandato quella città. Poi è andato avanti per forza d'inerzia.
    Io, chiaramente non lo seguo. Qualche flash e basta. Sono pure sfigato.
    Più traumatizzante dell'uomo SLA è Georgina Rodríguez. Sformata, gonfiata e cellulite debordante. Anche scema.

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  2. La canzone di Rancore ti piace?

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    1. La produzione di Dardust è stellare. La canzone nel complesso però per ora non mi entusiasma del tutto, non so perché, ma magari con i futuri ascolti lo scoprirò. :)

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  3. Sulle cover: effettivamente quella di Tosca è stata la migliore, elegante e musicalmente impeccabile.
    E quella di Morgan e Bugo la peggiore, sembravano lì giusto per prendere per il culo tutto e tutti.
    Hanno giudicato i maestri, professori di musica: hanno giudicato bene :)

    Moz-

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    1. Un giudizio da maestri, appunto: hanno premiato chi si è comportata da prima della classe, e punito chi si è comportato da "somaro". Io invece ho una predilezione per i somari. :D

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  4. Mi mancano i tuoi riassuntoni sanremesi, soprattutto quando il giovine rema contro e non me lo lascia vedere come vorrei, lasciandomi indietro rispetto a commenti, gif, discussioni di piazza in cui non posso nemmeno fingere ormai.

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  5. Perché studiare filosofia quando si può guardare Sanremo per farsi venire domande esistenziali?
    Mio marito, francese e quindi uomo che non capisce perché Sanremo sia considerato un evento qui da noi, dopo l'ascolto di tre canzoni mi ha chiesto "ma perché 'sti qua, che hanno l' opportunità di lanciare le loro canzoni con questo tranpolino di grande visibilità, scelgono di esibirsi con canzoni al massimo carine, e non con canzoni BELLE??"..

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  6. Secondo Nostradamus il Festival fu progettato da un dio particolarmente sadico per punire l'umanità dei sui peccatacci. Tipo diluvio.
    Scrive il Nostradamus: "il ferro bacerà un fiore sulla costa azzurra" (non ne sapeva molto di geografia; tipo Di Maio)

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  7. Ecco, per esempio non vorrei che vincesse Gabbani, ma la sua mi sembra essere la canzone migliore..

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  8. Mamma mia applausi per te. Gabbani non lo sopporto più mentre tutti lo osannano. Andava bene la prima, la seconda volta che si è presentato a Sanremo, ma quest'anno sinceramente non ci trovo nulla di eccezionale nella sua canzone. Perchè questa sovrastima?!?

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  9. Dopo tutti questi anni ancora resisti e ti butti in questa epopea. Una delle poche cose per le quali non sei il solito pusillanime! Ahahahah! ;)

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  10. A parte tutto... la canzone di Bugo E Morgam continuo a canticchiarla.
    Le strofe sembrano di Battiato e il ritornello di Elio

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