sabato 25 luglio 2020

Oooh, Chiwawa




Chiwawa
Titolo originale: Chiwawa-chan
Regia: Ken Ninomiya
Cast: Shiori Yoshida, Mugi Kadowaki, Ryo Narita, Tina Tamashiro, Nijirô Murakami, Kotone Furukawa, Tadanobu Asano, Chiaki Kuriyama, Honoka Matsumoto, Taiko Katono


Chiwawa non è un cane. Chiwawa è una persona. Una ragazza. Una ragazza giapponese. Una Instagram star. Perché si chiama così?
Chiedetelo a lei, vi dirà che è perché fin da bambina è piccolina, è alta come Mr. Bean e somiglia appunto a un Chiwawa. Che poi non mi risulta che Mr. Bean sia particolarmente basso, ma questo andatelo a dirlo a lei. Oops... non potete. Perché?


Perché Chiwawa è morta. Non è uno spoiler. È una delle prime cose che vengono dette nel film che si chiama proprio come lei. Chiwawa. Non aspettatevi comunque qualcosa dalle parti di Beverly Hills Chihuahua. Questa è tutta un'altra storia, basata sul manga Chiwawa-chan di Kyoko Okazaki. Chiwawa è morta assassinata, fatta a pezzi. La pellicola nipponica ricostruisce quanto accaduto, tra passato e presente. Ricostruisce... insomma, più o meno. La struttura è quella di un thriller investigativo, ma il film non è un thriller investigativo. Non ci sono detective. Anche se a pensarci bene la funzione della detective la gioca in qualche modo una sua amica, che incontra tutti quelli che sono entrati in contatto con Chiwawa e cerca di scoprire cosa le è successo. Quindi un pochino un thriller lo è anche. Solo che più che altro è una pellicola generazionale. È uno Spring Breakers giapponese, ultramoderno e ultraveloce, girato con un montaggio frenetico e uno stile da videoclip da Ken Ninomiya, giovane regista classe 1991 che mi permetto di definire un Sion Sono di ultima generazione. Occhio, perché questo è un cineasta da tenere d'occhio.


Chiwawa è un incanto per gli occhi. Una folgorazione. Un film giocato molto sull'estetica, che comunque ha anche una sceneggiatura valida. Non siamo dalle parti del trattato sociologico, e menomale aggiungerei anche, ma è una pellicola che riesce a fotografare bene la Instagram generation. Che poi cos'è, la Instagram generation?
Instagram è già il passato, TikTok è il presente e chissà cosa ci riserverà il futuro, ovvero domani?


Chiwawa è un film girato in maniera figa, con degli attori fighi, con una colonna sonora figa in cui, tra musica electro e artisti giapponesi, si impone come tema ricorrente la canzone preferita di Chiwawa, Televison Romance dei britannici Pale Waves. Un gruppo dark molto dark pure troppo anzi no dark il giusto che, se ancora non conoscete, conosceteli! Ascoltateli! Amateli! Yatta!


Chiwawa è un film sexy. Senza scadere nel sadomaso alla 50 sfumature, 365 giorni, 44 gatti in fila per 6 col resto di 2 o cose del genere. È un film estremo, violento, qua e là. È un party movie mica tanto allegro. È un film strano, soprattutto. Un film che non dà particolari soddisfazioni a chi cerca un giallo con risoluzione classica. È un film che piacerà a chi preferisce le domande alle risposte. Un film che a tratti avvicina, a tratti respinge, spesso disorienta. Un film freddo che però quando meno te lo aspetti riesce anche a emozionare e cui alla fine bau bau micio micio ho finito per volere bene.
(voto 7+/10)


P.S. Se volete trovare Chiwawa vi consiglio di passare non dal canile, bensì dalla pagina Facebook FILM SUB (Specie)




2 commenti:

  1. Mi sono fidata del tuo giudizio su Valley Girl, tocca farlo anche su questo che sembra avere un gran bel potenziale!
    Grazie per essere tornato a scovare titoli sconosciuti :)

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  2. Pare una di quelle cannibalate che potrebbero a sorpresa piacermi, oppure farci tornare alle care, vecchie Blog Wars.

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