Il 2021 è iniziato subito alla grande. Parlo da un punto di vista delle serie TV. Facciamo il primo punto della situazione su un anno che c'ha già regalato qualche sorpresa. A partire dalla docuserie italiana SanPa: luci e tenebre di San Patrignano, di cui avevo già parlato in un post a parte e sicuramente da inserire tra le serie promosse del mese.
Serie promosse
WandaVision
(stagione 1, episodi 1-3)
Ho visto una serie Marvel geniale.
Cosa ridete? Dico sul serio. Anzi, sul serie.
Questa battuta era davvero buona, lo ammetto, persino per i miei standard. Comunque, WandaVision è uno show geniale, divertente, imprevedibile.
Che succede? Sono finito anche io dentro a una sitcom? Ma la mia vita non è una sitcom. La mia vita è un teen drama.
Losing Alice
(stagione 1, episodi 1-3)
Anche se siamo adulti e vaccinati – vaccinati magari! – lo scorso weekend siamo tutti corsi a vedere la serie Netflix sulle Winx (vedi sotto). Nel frattempo, decisamente più in sordina, su Apple TV+ è partita una serie thriller intrigante e misteriosa che meriterebbe una maggiore attenzione. Losing Alice è una produzione israeliana che nulla ha da invidiare a quelle statunitensi. Semmai il contrario. Protagonista è una regista che in passato ha girato dei film di culto ma che ora si dedica soprattutto alla sua famiglia ed è un po’ caduta nel dimenticatoio. Un giorno, per caso, incontra non Licia bensì una giovane sceneggiatrice sua grande fan e le cose nella sua vita cominceranno a cambiare...
Di più non vi dico. Anche perché io stesso ho visto solo i primi 3 degli 8 episodi di cui è composta e quindi non so come prosegue. Il bello è proprio questo. In mezzo a tante serie prevedibili, Losing Alice non sai proprio come andrà avanti. Dà l’impressione che qualsiasi cosa possa succedere, a parte la comparsa di qualche fatina.
Cobra Kai
(stagione 3)
Il sottotitolo italiano di The Karate Kid c'aveva visto lungo. Per vincere domani. E infatti, a distanza di ormai quasi 40 anni dal suo inizio, il franchise sulle arti marziali oggi va più forte che mai. Merito di Cobra Kai, che ha avuto l'intuizione fenomenale di trasformare il villain Johnny Lawrence nel vero protagonista per cui tifare nella serie. Stagione dopo stagione, la situazione comunque si fa sempre più complessa. La distinzione tra bene e male, buoni e cattivi è via via più sottile e confusa e nella season 03 la rivalità di Johnny Lawrence VS Daniel LaRusso si estende a un tutti contro il Cobra Kai, ora guidato di nuovo da John Kreese. E attenzione perché c'è anche il ritorno di un altro volto storico della pellicola originale. Fino a che prosegue su questi livelli, la saga di Karate Kid è destinata a vincere anche dopodomani.
"Mi dai l'indirizzo del tuo parrucchiere?" "Perché Sensei, vuoi farti un taglio moderno?" "No, voglio andare a menarlo." |
The Wilds
(stagione 1)
Cos'è The Wilds?
Detto proprio in breve, The Wilds è Lost in versione adolescenziale e femminista. Si possono poi sprecare fiumi di parole per parlarne, ma di base è questo. Ogni episodio è dedicato a una delle ragazze che un bel giorno - ma diciamo anche un brutto giorno - si ritrovano naufraghe su un'isola deserta. Tra i misteri dell'isola e i flashback dedicate alle loro esistenze prima del naufragio, la struttura narrativa è scopiazzata presa pari pari da quella di Lost. Non il massimo della fantasia, in compenso i personaggi funzionano, la serie in generale funziona, è stata già confermata per una seconda stagione e quindi se vi manca Lost e volete naufragare insieme a uno dei suoi numerosi cloni - finora probabilmente quello più riuscito - ecco a voi The Wilds.
No, anche se può sembrare, non stanno lottando nel fango. Purtroppo. |
Big Mouth
(stagione 4)
La prima stagione di Big Mouth era una delle cose più divertenti, assurde e sboccate mai viste. Dopo una partenza tanto folgorante, inevitabilmente con il tempo l'eccitazione nei suoi confronti si era andata ammosciando un pochino. Attenzione però perché con la quarta stagione Big Mouth torna a entusiasmare e a far ridere come una volta. Alcuni episodi, in particolare il secondo Un ciclo pazzesco e il quarto Cafeteria Girls, sono una galleria di trovate, battute e momenti esilaranti infilati uno in fila all'altro. Nella parte finale forse trattiene un po' troppo l'eiaculazione, ma questo nuovo ciclo pazzesco di episodi nell'ampless... ehm, nel complesso fa godere alla grande.
Serie bocciate
Le terrificanti avventure di Sabrina
(stagione 4)
Se dovessi raccontarlo con uno stato di Facebook, sarei in una relazione complicata con Sabrina. Le prime puntate non mi avevano convinto per nulla, poi a un certo punto da qualche parte nella prima stagione era scattato l'amore, confermato dal fidanzamento nella seconda. Con la terza i rapporti erano tornati a farsi freddi come un matrimonio in crisi e con la quarta è scattato il divorzio. Non solo perché è l'ultima, ma perché grazie a Iddio e soprattutto grazie a Satana è l'ultima. La quarta stagione è stata buttata via, con episodi che sulla carta avevano anche degli spunti brillanti e invece si sono rivelati piatti e incapaci di entusiasmare o convincere veramente. Come l'episodio in cui sono tornate le due interpreti delle zie nella sitcom Sabrina, vita da strega. Ne sarebbe potuto uscire qualcosa di divertente e geniale come WandaVision, e invece, a parte un paio di risate garantite dal gatto Salem, pure questa possibilità è stata sprecata in malo modo.
Io poi avrei voluto anche un'apparizione di Melissa Joan Hart, e che diavolo!
La quarta stagione di Sabrina si è poi segnalata, in negativo, pure per gli imbarazzanti siparietti musicali con 'Brina e i suoi compagnucci impegnati in una serie di cover da scuola media di pezzi di Guns N' Roses e del The Rocky Horror Picture Show. Ho sentito Mara Maionchi, e anche per lei è un no.
Nella Battle of the Bands comunque io facevo il tifo per loro, i Satanic Panic.
Terrificante infine il finale di serie, il peggiore visto dai tempi di Dexter. Il serial killer interpretato da Michael C. Hall presto avrà l'occasione di vendicare e fare a pezzettini quello scempio. Un giorno tornerà anche Sabrina?
Spero dì sì, perché comunque nel nostro rapporto di amoreodio le ho voluto bene, ma solo a patto di avere delle idee da realizzare davvero per bene.
Lupin
Sì è parlato tanto della nuova serie Lupin, più che altro per la questione del suo presunto "blackwashing". In realtà il protagonista, com'è chiaro fin da subito, non è Luppen Luppen l'incorreggibile Luppen, bensì Assane Diop, un giovane senegalese immigrato in Francia che prende ispirazione dal libro Arsenio Lupin, il ladro gentiluomo. Quindi, di cosa stiamo parlando esattamente?
"Ma l'avete letto l'articolo giornalistico del Corriere della Sera?" "Articolo giornalistico???" "BUAHAHAH" |
Poco invece si è parlato della serie in sè. Forse perché non è che ci fosse poi così tanto da dire. Lupin è una serie molto commerciale, con tutti i colpi di scena al punto giusto, che sono così al punto giusto da risultare prevedibili. Gli appassionati di storie di ladri troveranno pane per i loro denti e si divertiranno parecchio, io personalmente mi sono annoiato e preferisco aspettare il prossimo colpo de La casa di carta. Sono comunque contento per Omar Sy, che dopo Quasi amici ha finalmente trovato un nuovo successo di pubblico e che, alla faccia delle critiche pretestuose, dimostra di essere la cosa più riuscita di questa serie.
Lupin fuori controllo che ruba un disabile pic.twitter.com/p57s7g3o6Z
— Emanuele (@JeSuisCharallie) January 17, 2021
History of Swear Words
(stagione 1, episodi 1-2)
L'idea è fottutamente geniale. Raccontare la storia delle parolacce in modo cazzuto, sboccato e con uno che fa sempre il cazzo che gli pare, pure troppo, come Nicolas Cage a condurre le danze. Il risultato, purtroppo, è una cazzata. Come docuserie fallisce nell'essere istruttiva. Nella prima puntata ad esempio si spiega di come la vera origine della parola "fuck" fondamentalmente sia sconosciuta e quindi che bella lezione fatta alla cazzo di cane.
Viene poi presentata la notizia che Jonah Hill è l'attore che ha il record di parolacce pronunciate nei film, davanti persino a Samuel L. Jackson, sperando in questa reazione.
In realtà la news era uscita mesi fa, quindi niente di nuovo. Così come la rivelazione che nella musica rap spesso si usano le parolacce. Che altro sciocc!
Sarà che sul tema sono già abbastanza informato, ma in questa History of Swear Words di info interessanti ne ho trovate poche, secondo merdoso episodio sulla parola "shit" compreso.
Se non è una serie istruttiva, almeno è divertente?
A parte Nicolas Cage che grida "FUUUCK!!!", cosa che per altro si sono bruciati già nel trailer, e a parte qualche sorriso che le parolacce sanno sempre regalare, pure la comicità presente è parecchio scontata. Ho l'impressione che, se l'avessero realizzata in Gran Bretagna, ne sarebbe venuta fuori una cosa parecchio più informativa e con una comicità più realmente scorretta. Così invece è solo un'americanata finto trasgressiva che finisce per essere innocua, inoffensiva e inutile come la parola cacchio. A proposito, quale cacchio è l'origine della parola cacchio?
"FANCULO QUESTO SITO DI MERDAAA!" |
Guilty Pleasure del mese
Bridgerton
(stagione 1)
Bridgerton è Gossip Girl che incontra un romanzo di Jane Austen, con la produzione di Shonda Rhimes, il genio del male dietro a serie come Grey's Anatomy e Scandal. Le premesse perché si trasformasse nel guilty pleasure più clamoroso degli ultimi tempi c'erano tutte, e c'è da dire che Bridgerton non ha deluso le attese. Le ha persino superate.
C'è una storia d'amore e di sesso che sembra quelle di Cinquanta sfumature e After mentre si accoppiano insieme, trasportata nell'Ottocento. Con l'aggiunta bonus di una discussa scena di "stupro".
C'è il Duca di Hastings, interpretato da Regé-Jean Page già soprannominato "Boom Pregnant", che è il nuovo sex symbol mondiale e potrebbe pure diventare il prossimo James Bond.
C'è il mistero thriller sull'identità di chi sia Lady Whistledown, la voce narrante degli spettaguless di corte, che ricalca oltre alla citata Gossip Girl anche A delle Pretty Little Liars.
"Quel Cannibal Kid è quasi più pettegolo di Lady Whistledown." |
Ci sono vari personaggi odiosi - qualcuno ha detto Daphne Bridgerton? - e qualcuno in cui riconoscersi, almeno un pochino. Personalmente la mia idola personale è Eloise Bridgerton, interpretata da Claudia Jessie, che possiamo definire la tipa indie dell'Ottocento.
"Che diamine c'entro io con la Compagnia delle Indie?" |
Può piacere o non piacere, può appassionare o infastidire, però c'è poco da fare. Bridgerton è innegabilmente una serie che funziona, che si fa divorare un episodio dopo l'altro, e che dà l'impessione di avere ancora molto da offrire. Cosa si può chiedere di più a una serie guilty pleasure?
Guilty Pleasure del mese #2
Fate: The Winx Saga
(stagione 1, episodi 1-3)
A' fate, non fate poi così schifo!
Un po' me ne vergogno. Un po' tanto, comunque lo dico lo stesso. La serie live-action sulle Winx non è terribile quanto era lecito immaginare. Non è una bambinata totale, è piuttosto una serie adolescenzial-soprannatural-magica che sa di già visto, da qualche parte tra The Vampire Diaries, Twilight, Harry Potter e compagnia varia, ma si lascia guardare senza troppi problemi. A convincere è più la parte teen che quella fantasy parecchio scarsina, ma tutto sommato poteva andare peggio. Molto peggio.
E poi almeno queste fatine sono quasi tutte meno odiose di Sookie Stackhouse.
La mia preferita in particolare è lei, Beatrix, interpretata dalla promettente Sadie Soverall. Tranquilli comunque, non ho intenzione di comprarmi le bambole delle Winx.
Cotta del mese
Peyton List VS Mary Mouser (Cobra Kai)
Cobra Kai è una serie che funziona sia grazie agli interpreti storici della saga, sia grazie ai teen che sanno pure loro farsi valere. In particolare le due ragazze rivali che se le danno di santa ragione manco fossimo in Kill Bill. Voi fate parte del #TeamMaryMouser, l'apparentemente dolce e innocente figlioletta di Daniel San?
O del #TeamPeytonList, l'apparentemente spietata rebel girl cattivona?
Io, onestamente, non riesco a decidere. So solo che starei a guardarle menarsi per ore.
Episodio del mese
Parte 2 - Jules (titolo originale: Fuck Anyone Who's Not a Sea Blob)
S00E02 (Euphoria)
Capolavoro - Parte 2. Se il primo episodio speciale di Euphoria era una seduta psichiatrica ambientata in una tavola calda, il secondo è una seduta psichiatrica vera e propria. Servirebbe per spiegare i retroscena e le motivazioni psicologiche dietro ai comportamenti di tanti personaggi delle serie TV, non solo di Euphoria. E a pensarci bene non solo dei personaggi delle serie TV. Per quanto l'idea di fondo sia la stessa, lo sviluppo è differente, è più giocato su flashback, scene immaginarie, momenti poetici quasi alla Terrence Malick. E più che un dialogo, qua ci troviamo di fronte a un monologo di un'emozionante pazzesca Hunter Schafer (che ha anche co-scritto la sceneggiatura insieme al creatore della serie Sam Levinson) nei panni di Jules. Euphoria continua a scavare a fondo nei suoi personaggi, tanto che verrebbe voglia di avere un'intera serie così. Le riprese della seconda stagione vera e propria comunque dovrebbero avere inizio a marzo e mi sa che ne vedremo ancora delle belle.
Tante cose interessanti, i guilty pleasure un po' Meh invece personalmente, ma soprattutto le prime tre migliori un'attenzione particolare ;)
RispondiEliminaDomanda off topic. Da dove arriva l'immagine dell' header???
RispondiEliminaDal film (strepitoso) Promising Young Woman, con Carey Mulligan.
EliminaLupin è "solo" Omar Sy. Comunque meglio de La casa di carta.. ;)
RispondiEliminaBig Mouth per me stagione più brutta di tutte purtroppo.
RispondiEliminaBene Losing Alice!
Con WandaVision sarà la volta buona che vedrò un prodotto Marvel dopo lo strazio di Black Panther, le premesse che mi incuriosivano c'erano già, confermi che è assurdamente interessante come immaginavo.
RispondiEliminaLosing Alice è finita anche nei miei radar, aspetto che esca qualche episodio in più però.
Per il resto, credo sia più prezioso il mio tempo, i guilty pleasure non mi avranno perché troppo guilty, Lupin non mi convinceva prima figurati adesso, e il rifacimento teen di Lost... uhm, no grazie.