giovedì 28 luglio 2022

Ma dici sul serie? Le serie TV di Luglio 2022





Estate. La stagione ideale per uscire, godersi il sole, andare in spiaggia, vivere?

Giammai! Semmai è la stagione ideale per recuperare le serie che ci siamo persi, o abbiamo rimandato, nei mesi precedenti. Ecco qualche visione che mi sono gustato sotto l'ombrellone.



Da vedere

Le 7 vite di Léa
(stagione 1)

Le 7 vite di Léa è un Ritorno al futuro per le nuove generazioni, con dentro un pizzico di Freaky Friday. È una serie francese ambientata tra il presente e i primi anni '90 che, nonostante gli spunti fantascientifici e i temi dei viaggi nel tempo e dello scambio di corpi, è soprattutto una riflessione sul rapporto tra genitori e figli. Un incontro/scontro generazionale che poi è anche una storia d'amore molto particolare.


Le 7 vite di Léa è una serie da sogno che sembra uscita da uno dei miei sogni e invece è reale. Ed è bellissima.


In My Skin
(stagione 1)

Dopo che è stata premiata come miglior serie drama ai BAFTA 2022, mi sono chiesto: "Ma questa In My Skin sarà davvero una gran serie?".

Sì, lo è. Per farla breve, parla di una teenager gallese alle prese con una madre bipolare e posso definirla come un incrocio tra Skins e Qualcuno volò sul nido del cuculo, con una qualità di scrittura alla Fleabag. Se dicendo così non vi attira manco un po', non so più che dirvi, figlioli miei.


Pistol
(stagione 1)

Non saranno stati i musicisti tecnicamente migliori del mondo, ma chissenefrega?
I Sex Pistols hanno cambiato la storia della musica e della pop culture. O dovrei dire della punk culture?
Il confine tra pop e punk è sempre più sottile, si veda il recente revival a sorpresa della musica pop-punk. I Sex Pistols poi in fondo erano (quasi) una boy band costruita a tavolino, in cui il look, l'immagine e l'attitudine avevano la stessa importanza delle canzoni. E forse pure di più.

"Boy band 'sto cazzo!"

Qualunque cosa si pensi di loro, Pistol è una serie fighissima, girata da un Danny Boyle tornato in forma Trainspotting. Una visione consigliata anche ai non fan dei Pistols. Il primo episodio, per dire, è quasi una canzone d'amore dedicata a David Bowie.


E tra i personaggi della serie c'è anche Chrissie Hynde, la cantante dei Pretenders, interpretata da Sydney Chandler, la figlia di Kyle Chandler, il protagonista di Friday Night Lights.


Insomma, se non guardate Pistol siete proprio dei pistola, come si dice dalle mie parti. A settembre arriva su Disney+ (ma che davvero?), quindi tenetevi pronti.


Stranger Things
(stagione 4, seconda parte)
"Io al parrucchiere gli avevo chiesto un taglio all'ultima moda, e guardate come m'ha conciato."

Stranger Things non è una serie come le altre. Quando escono i nuovi episodi il mondo si ferma, Netflix va in down e in giro, o se non altro sul web, non si parla d'altro. Tutti corrono a guardarla. Un po' perché è una serie che crea un infoiamento come poche altre, e un po' perché bisogna vederla prima di incappare in qualche spoiler. A distanza di poche ore dall'arrivo in streaming, sui social è difficile non pestare uno spoilerone di Stranger Things quasi quanto non pestare un merdone in una cittadina ligure.

"Non sono messo troppo bene, ma sono comunque più sexy di Will con quei capelli."

Com'è il finale della quarta stagione?
Ormai lo sapete tutti. Personalmente l'ho trovato denso, intenso, emozionante, forse hanno messo dentro persino troppa roba. Qualcosa se lo sarebbero potuti tenere per la quinta stagione, annunciata come l'ultima della serie, ma evidentemente per il gran finale i fratelli Duffer hanno già altre idee. Meglio così. L'attesa può cominciare.

Intanto vi lascio con la classifica dei miei personaggi preferiti della quarta stagione.

#4 Argyle

Lo vedo bene in rampa di lancio per una (strafattissima) serie spin-off tutta su di lui.

#3 Robin
"Solo terza?"

La rivelazione della terza stagione continua a essere adorabile e ogni volta che apre bocca mi fa morir dal ridere. Avrebbe meritato più spazio.

#2 Max
"Non m'hanno nominata agli Emmy e Pensieri Cannibali mi mette soltanto al secondo posto?
La vita è proprio ingiusta."

Questa è stata la stagione di Max. Le scene in cui è protagonista sono diventate cult, così come la sua canzone preferita: "Running Up That Hill" di Kate Bush, il tormentone musicale più sorprendente dell'estate 2022, e pazienza se è un pezzo del 1985. Grandiosa l'interpretazione di Sadie Sink, ingiustamente snobbata dagli Emmys.

#1 Eddie

L'idolo della stagione. Il metallaro loser considerato da tutti come il nemico pubblico numero 1 che a sorpresa si trasforma in eroe. Ho ancora le lacrime agli occhi.



Da evitare

The Terminal List
(stagione 1, episodio 1)

L'americanata di cui non si sentiva alcun bisogno, o almeno io non sentivo alcun bisogno. La tipica serie action thriller da (finti) uomini duri con un Chris Pratt che purtroppo dimentica a casa l'umorismo dei suoi personaggi più celebri, quelli delle saghe di Guardiani della Galassia e Jurassic World, si prende troppo sul serio e finisce per fare una figura barbina.

"Mi sono dimenticato la mia battuta.
Non perché il mio personaggio soffre di amnesia, ma perché faceva troppo schifo."

Agli amanti dei gomblotti e del "non ce lo dicono" comunque piacerà. Così come al pubblico di Italia 1. Tutti gli altri invece possono pure terminare la visione ancora prima d'incominciarla.


La casa di carta: Corea
(stagione 1, episodio 1)
Sensazione di déjà vu ne abbiamo?

La casa di carta: Corea è un ottimo remake. E allora perché l'ho messa tra le serie da evitare? Sono psicopatico?
No. Cioè, magari sì, ma in questo momento non ha importanza. Questo adattamento s'inventa uno spunto notevole per trasportare l'azione dalla Spagna al contesto coreano, in più è ben girato e recitato. Solo che, al di là dell'idea iniziale, sia personaggi che situazioni sono troppo simili all'originale per giustificare il remake di una serie iniziata nel 2017 e terminata appena lo scorso anno, il cui ricordo è ancora ben impresso nella mente persino di chi ha una memoria de mierda come la mia.

La casa di carta: Corea quindi è un ottimo remake. Solo, è del tutto inutile.



Cotta del momento
Génesis Rodríguez (The Umbrella Academy)

Arrivata alla terza stagione, The Umbrella Academy gioca la carta del multiverso. Sì, lo so, che palle! Però lo fa meglio della Marvel, e va beh non è che ci vada molto, e io tutto sommato questa serie continuo a seguirla con grande piacere. D'estate si sta bene sotto l'ombrellone, e pure sotto l'Umbrella Academy. Merito anche, non lo nascondo, di una new entry più che gradita: Génesis Rodríguez, di cui si innamora uno dei protagonisti dello show e di cui, non lo nego, mi sono innamorato pure io. 



Guilty Pleasure
Boo, Bitch
(stagione 1)

Una ragazza viene investita da un'auto e muore. Solo che tutti la vedono ancora. Com'è possibile una roba del genere?

Lo scoprirete guardando Boo, Bitch, una serie comedy adolescenziale che è pure una ghost shory alla Ghost che no, non fa paura, ma per l'estate è spaventosamente perfetta.

"AAAH!"
"Sicuri che non faccia paura?"




2 commenti:

  1. Io questa quarta stagione di Stranger Things l'ho trovata un po' sottotono. Probabilmente il motivo è che l'hype mi ha stancata tanto quanto il tentativo di dribblare gli spoiler, arrivati puntuali dopo nemmeno un'ora dall'uscita della serie, e i "omioddiostagionemiglioredisempre!!" la sera stessa della messa in onda. Alla fine mi sono entusiasmata davvero solo davanti alla storyline di Hopper e Joyce.

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  2. Per me Stranger Things 4 è stata ottima eccetto il tremendo doppiaggio italiano di Vecna. Ma è una piaga alla quale ormai ci dobbiamo abituare. Per curiosità sentirla in originale ed è tutta un'altra cosa.
    Sex Pistols da vedere assolutamente perché non mi perdo mai un biopic... E poi si tratta di Danny Boyle

    RispondiElimina

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