domenica 19 febbraio 2023

Ma dici sul serie? Speciale sulle serie comedy che fanno troppo ridere AHAHAH





Negli ultimi tempi mi sentivo giù e ho capito che c'era una cosa che mancava nella mia vita. Amore? Figli? Soldi?
No, le serie comedy!

C'era un periodo in cui ne seguivo regolarmente almeno una fissa per tenermi su il morale, mentre nel 2022 mi sono reso conto di averne viste pochissime. La più divertente che ho guardato è stata Peacemaker, che in teoria sarebbe una serie supereroistica, e questo la dice lunga. Quest'anno ho così deciso di invertire la tendenza e guardare anche e soprattutto serie comedy. Risultato?

Resto sempre un musone, ma se non altro mi sento un po' più felice e rido parecchio di più. Ve ne fregava qualcosa?

No, però se avete bisogno di una dose di buonumore, ecco alcune serie che potrebbero fare anche al caso vostro. Se poi proprio non vi fanno effetto, ci sono sempre le droghe.



Hacks
(stagioni 1 e 2)

Non puoi scegliere chi amare. "The heart wants what it wants", come canta una delle persone più sagge del mondo (non è una battuta): Selena Gomez. Anche se forse altri tipo Emily Dickinson e Woody Allen l'avevano già detto prima di lei. Vale per le persone, ma vale anche per le serie TV. Con Hacks devo ammettere che non è scattato il colpo di fulmine, non subito al primo episodio, per quanto valido. Ha cominciato a prendermi dal secondo e poi da lì in poi è stato un crescendo inarrestabile, fino a che è scoppiato l'amore totale. Boom!


Dopo aver terminato il recupero delle prime due stagioni, considero ora Hacks una delle mie serie preferite e non vedo l'ora che arrivi la terza, già confermata, stagione. Sperando che qualcuno si degni di portare questo gioiello anche in Italia, dov'è ancora inedita. Certo, io potevo svegliarmi prima a guardarla, ma adesso l'ho fatto e spero che presto lo faccia pure qualche network/servizio di streaming nostrano.

"Si capisce che sei una persona con un gran senso dell'umorismo da come ti vesti"
"E io che pensavo di essere seriamente elegante..."

Ma di cosa parla, se proprio siete di quelle persone cui interessa di cosa parla una serie?
Di una giovane sceneggiatrice comica che, dopo essere stata "cancellata" in seguito a un suo tweet controverso manco fosse Kanye o Trump, si trova suo malgrado a lavorare per una leggendaria comica un po' in declino in quel di Las Vegas. Cosa che a lei sembra una tragedia, ma cara ragazza poteva andarti molto peggio. Potevi ritrovarti a scrivere battute per Enrico Brignano e quello non riesci a renderlo divertente manco se sei la Maradona della comicità.
(voto 8+/10)

"Mi è venuta in mente una battuta di Enrico Brignano.
Sto morendo dentro."


Call My Agent Italia
(stagione 1)

Hanno fatto un remake italiano di una serie francese?
Uff. Io remake/prequel/sequel/spin-off e compagnia brutta faccio fatica a reggerli. È così tanto difficile trovare un'idea originale, anziché riciclare quelle avute da altri?

Beh sì, in effetti oggi come oggi, dopo che tutto è già stato fatto e tutto è stato detto compresa questa frase, le trovate originali scarseggiano coma la pace nell'Est Europa. Uuh, battuta politica?

No, era una semplice constatazione, anche perché c'è poco da ridere. Mi sono così avvicinato con una certa diffidenza a Call My Agent Italia, che altro non è che il remake tricolore di Chiami il mio agente! (Dix pour cent), fortunata serie che in Francia va avanti dal 2015. Era necessario farne un remake?


Per una volta ci può stare. L'originale, per quanto divertente, è troppo legata all'industria cinematografica francese e quindi ha un senso proporne una versione ambientata nel mondo dello spettacolo italiano. Passato un iniziale déjà-vu (scusate, anzi pardon se parlo francese), Call My Agent Italia funziona e acquista una sua identità. Merito anche delle guest star che arricchiscono ogni episodio. Fantastici Paolo Sorrentino, Stefano Accorsi e Matilda De Angelis, ma il mio preferito devo ammettere che a sorpresa è stato un esilarante Pierfrancesco Favino, capace di una notevole autoironia e dotato di un lato comico che spero possa mostrare più spesso.
(voto 7/10)



Abbott Elementary
(stagione 1)

Tra le serie da recuperare, potevo forse farmi mancare la comedy più premiata degli ultimi tempi?
Certo che no. Abbott Elementary tutti questi premi li merita?
Diciamo di sì, perché ha una comicità travolgente, ogni episodio regala qualche perla e qualche trovata geniale, ed è scritta in maniera davvero brillante.


Diciamo di no, perché per quanto spassosa non rappresenta qualcosa di particolarmente nuovo nel panorama televisivo, inserendosi nel filone mockumentary già visto alla The Office e Modern Family. E soprattutto perché io tutti i premi per le serie comedy (e non solo) li darei alla sopracitata Hacks.

Inoltre, alle varie cerimonie di premiazione come Golden Globe ed Emmy hanno consegnato premi a vari membri del cast, ma non alla mia preferita: la spettacolare Janelle James, l'interprete dell'improbabile preside della scuola in cui è ambientata la serie. Per quanto mi riguarda il personaggio più divertente della serie, e uno dei più divertenti della televisione tutta.
(voto 7+/10)



That '90s Show
(stagione 1)

That '90s Show non è una semplice operazione nostalgia. È una doppia operazione nostalgia.
Da una parte è un sequel/reboot di That '70s Show, sitcom cult trasmessa con successo negli USA dal 1998 al 2006 e in Italia andata in onda su MTV e su Jimmy, dove però (purtroppo) ce l'eravamo filata in pochi. Dalla serie originale ritornano Kurtwood Smith e Debra Jo Rupp, questa volta non più soltanto nei panni dei genitori bensì dei nonni, e ci sono le apparizioni di quasi tutte le altre star, da Topher Grace e Laura Prepon a Mila Kunis e Ashton Kutcher.


That '90s Show è però anche un tributo agli anni '90, di cui recupera moda, look, canzoni e pure trovate stilistiche e narrative, e ha come giovani protagonisti i figli dei giovani protagonisti della serie originale (ormai non più così giovani), più alcune novità.


Insomma, un tuffo carpiato con doppio avvitamento nel passato. Superato l'effetto malinconico, comunque, questa nuova serie si regge sui suoi piedi ed è diventata la mia "feel good series" del momento. Sono così felice che sia già stata rinnovata per una seconda stagione, che per festeggiare sono tentato di dare un party. Rigorosamente a tema anni '90.
(voto 7/10)


Extraordinary

Extraordinary di nome e di fatto?
Non proprio, ma nemmeno da buttare via. Extraordinary è una serie ambientata in un mondo in cui ogni persona ha un potere diverso dagli altri. In pratica l'esatto opposto del mondo reale, dove a farla da padrone sono omologazione e mancanza di talento. Ogni persona ha un potere, o quasi, visto che la protagonista non ne ha manco mezzo.


Da uno spunto del genere poteva nascerne la solita ennesima serie supereroistica, invece per fortuna è una goliardata britannica poco super e molto comedy. Il lato cazzaro è quello che convince di più, ma allo stesso tempo è anche il limite di una serie divertente e con qualche trovata niente male, che però per la maggior parte del tempo sembra girare a vuoto e almeno per ora, pur giocando in un campo simile, non raggiunge la genialità della mai dimenticata Misfits dei primi tempi.
(voto 6+/10)


Sono Lillo
(stagione 1)

Sono Lillo è una serie con alcuni buoni momenti, come l'apertura di ogni episodio dedicata ai siparietti di stand up comedy di alcuni talenti comici nazionali, tipo Maccio Capatonda, Michela Giraud e la rivelazione Stefano Rapone, che ancora non conoscevo. Non male anche i personaggi secondari, su tutti l'agente interpretato dal solito irresistibile Pietro Sermonti, che non sfigurerebbe all'interno dell'agenzia di Call My Agent Italia.


Paradossalmente, la cosa che funziona meno di Sono Lillo è... Lillo. La vicenda in bilico tra realtà e finzione di un comico in crisi esistenziale è già vista e si muove in direzioni ampiamente prevedibili, con l'aggiunta di una componente crime evitabile, così come sono evitabili le poco convincenti (e per fortuna non troppo numerose) apparizioni di Posaman. Un personaggio che la prima volta che l'ha proposto a LOL - Chi ride è fuori dicevi: "Geniale". La seconda volta che lo vedevi fingevi una risata: "AH AH". Alla terza ti aveva già stufato.
(voto 5,5/10)




2 commenti:

  1. Proprio tu che mi avevi introdotto al magico mondo delle comedy, le avevi messe da parte?
    Felice di saperti fan di quella perla di Hacks, mi ha conquistato da subito! Ci ho messo di più, invece, per la pluripremiata Abbott Alementary ma alla fine lo stile The Office mi ha convinto.

    Non so se dare una chance a Extraordinary, ma di sicuro vado di Call my Agent Italia, la versione francese l'avevo abbandonata a non so quale stagione, ma qui so che troverò facce più note.

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