Air - Un piccolo passo per Michael Jordan, un grande salto per l'umanità

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Air - La storia del grande salto

(titolo originale: Air)

Non ho mai comprato un paio di Nike in vita mia. Ma manco una t-shirt o qualsiasi altra cosa della Nike. Non so, non mi sono mai sentito uno da Nike, ma più uno da Converse All Star, Adidas o Puma. In questo sono un po' come Michael Jordan. Come si apprende dal nuovo film di Ben Affleck, Air - La storia del grande salto, Michael Jordan all'inizio non voleva proprio saperne della Nike. Zero proprio. Come me. Per il resto forse siamo un po' diversi. Ad esempio ho il sospetto che lui sia un pochino più bravo di me a giocare a basket, però finché non ci scontriamo in un 1 contro 1, non ci sono prove che lo confermino.

Dite che il fatto che abbia vinto 6 volte il campionato NBA, 5 volte il titolo di MVP della regular season e 6 quello delle finali, più 2 ori olimpici e vari altri titoli tra cui quello di "più grande atleta nordamericano del XX secolo", mentre io non ho mai giocato a basket in vita mia, se non qualche volta al campetto con gli amici e non ero manco tanto bravo, dimostri che lui è più forte di me?

A me sembrano solo delle prove circostanziali.

"Piuttosto che metterle ai piedi, preferisco appenderle al collo"

Fatto sta che potreste pensare che Air - La storia del grande salto è un film sul basket o su Michael Jordan. In realtà no. Michael Jordan nel film compare sì, ma giusto di spalle, e questo non è un biopic sulla sua vita, o sulla sua ultima stagione con i Chicago Bulls come l'appassionante docuserie The Last Dance, bensì la vicenda di come la Nike sia riuscita a metterlo sotto contratto per realizzare le leggendarie Air Jordan. Credetemi, non è stata un'impresa semplice. L'unica impresa più ardua credo sia riuscire a vendere un paio di Nike a me.

Più che un film sportivo, siamo dalle parti di quelle pellicole sul lavoro, tipo Tra le nuvole, e quelle su incredibili storie vere come La grande scommessa e Argo, con cui Ben Affleck aveva già dimostrato di saperci fare alla grande. Diciamo che se la cava meglio con le storie vere che con Jennifer Lopez.

"J.Lo vuole lasciarmi?
Evvai, non la reggo più quella!"

Air - La storia del grande salto è un film diretto, prodotto e interpretato da Ben Affleck, e a questo punto potreste legittimamente pensare che sia un film Affleckcentrico, invece così non è.

"Piuttosto che mettermi le Nike, preferisco stare scalzo"

Come attore si prende un ruolo importante (quello del cofondatore e presidente della Nike) ma tutto sommato non troppo presente, preferendo lasciare la parte di protagonista principale all'eterno amico Matt Damon. Più che Michael Jordan o Ben Affleck, è lui la star del film.

"Nemmeno io indosso le Nike, non ci penso neanche"

Anche se forse l'MVP della pellicola in realtà è la storia stessa. Ben raccontata da Ben, con un gran ritmo, accompagnata da una colonna sonora da FM anni '80 da sogno, in cui ogni elemento e ogni attore (scommettiamo che Viola Davis si beccherà una nomination agli Oscar come attrice non protagonista?) si incastra alla perfezione per ottenere una gran vittoria: un film da godere dall'inizio alla fine. Vittoria invece che chi cerca di vendermi un paio di Nike non otterrà mai.

Nonostante la visione della pellicola mi abbia invogliato a diventare un cliente Nike, il giorno dopo sono andato a prendermi delle sneakers e alla fine ho acquistato un paio di Puma. Oh, non c'è niente da fare. Potete realizzare tutti gli ottimi film di grande ispirazione che volete, potete anche regalarmele, ma 'sto cavolo di baffo Nike, o se preferite chiamarlo Swoosh, a me non piace per niente e non lo indosserò mai. Il Michael Jordan delle origini c'aveva proprio ragione.

(voto 7,5/10)

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