lunedì 28 agosto 2023

Ma dici sul serie? Le serie TV di Agosto 2023, da The Bear a Mask Girl






Le serie del mese


The Bear
(stagione 2)

Gustosa la stagione 1 di The Bear, ma la seconda è qualcosa di davvero squisito. La serie che racconta le (dis)avventure di un ristorante (all'incirca) italiano a Chicago è diventata qualcosa di impressionante. Era dai tempi del debutto della Nutella che il mondo non assaggiava qualcosa di così buono.

Il vertice viene raggiunto nel sesto episodio, quasi un film prequel a parte rispetto al resto della serie, impreziosito da un cast di guest stars notevole che comprende Jamie Lee Curtis (Emmy subito!), Bob Odenkirk, Gillian Jacobs e Sarah Paulson.

"Ti prego, Pensieri Cannibali, almeno per una volta cerca di non scrivere stronzate"

Al di là di quella chicca di episodio (anti)natalizio, ma perfettamente fruibile anche in piena estate, in pratica ogni puntata della seconda stagione di The Bear è un gioiellino, capace di approfondire non solo il protagonista principale Carmy (Jeremy Allen White), a questo giro alle prese con una complicata storia d'amore, ma di riservare anche attenzione a molti personaggi in teoria partiti come "secondari".


A guadagnarsi uno spazio particolare, oltre a una sempre più centrale Syd (Ayo Edebiri), è in particolare Richie (Ebon Moss-Bachrach), che nel nuovo arco narrativo affronta un'evoluzione perfetto specchio della crescita della serie tutta.


Come contorno viene servita una colonna sonora prelibata e anch'essa tutt'altro che elemento secondario, che fa venire soprattutto una gran voglia di andarsi a rigustare i R.E.M.. Gnam.
(voto 8,5/10)


Mask Girl
(stagione 1)

Mask Girl non è la nuova Squid Game, ma potrebbe diventarlo. Purtroppo al momento si parla troppo poco di questa nuova serie sudcoreana, che in quanto sudcoreana racconta una serie vendicativa e violenta proprio come potete immaginarvi. Mask Girl però sa anche sorprendere, far riflettere sull'ossessione del mondo per la bellezza e l'aspetto fisico, e a ogni episodio sa come diventare via via sempre più coinvolgente.


Non tutti gli eroi indossano una maschera, e infatti Mask Girl non è proprio un'eroina. Chi è, allora?
Mica ve lo dico. Se si nasconde dietro una maschera è perché alla sua privacy ci tiene, quindi non posso proprio fare la spia e spoilerarvi la sua identità. Che poi la serie non è tanto giocata sul mistero della sua identità, ma è ben più assurda, malata e imprevedibile, però non vi dico lo stesso chi è, perché dovete scoprirlo da soli guardandovi questa Mask Girl. Merita davvero.
(voto 8/10)


Heartstopper
(stagione 2)
"Si capisce che siamo a Parigi?"

Essere giovani, innamorati, insicuri, in gita a Parigi. La seconda stagione di Heartstopper parla di questo e di molto altro. C'è spazio per la sessualità in tutte le sue varie sfumature, nessuno è lasciato fuori. Vengono anche affrontate le tematiche di bullismo, disturbi alimentari, del rapporto con i genitori. C'è abbastanza materiale per realizzare una serie estrema e controversa, invece tutto viene gestito con grande tatto e sensibilità. E sì, poi ci sono anche un sacco di coppie da shippare, in questa stagione su tutte quella formata da Elle + Tao.


Heartstopper con la sua seconda stagione si conferma una serie buona ma non buonista, dolce ma non smielata, tenera ma non arrendevole. Adotta un modo di raccontare la Gen Z del tutto differente, quasi opposto, rispetto a Euphoria, ma il mondo ha un gran bisogno di entrambe.
(voto 7/10)


Painkiller
(stagione 1)

Painkiller è una serie avvincente, ben narrata e ben recitata da un cast in cui si segnalano Uzo Aduba di Orange Is The New Black, Taylor Kitsch di Friday Night Lights, un redivivo Matthew Broderick in gran spolvero e la rivelazione West Duchovny, la promettente nepo baby figlia di David Duchovny e Téa Leoni di recente vista pure in Saint X.


Tutto bene, quindi?
Non proprio. Painkiller ha il "difetto" di venire dopo Dopesick, serie dell'anno scorso che raccontava la stessa vicenda, quella del farmaco antidolorifico OxyContin, uno di quei casi in cui il rimedio è peggio del male. Per altro la tratta in maniera simile, con un racconto corale che cerca di sviscerare la cosiddetta "crisi degli oppioidi" da diversi punti di vista. Painkiller è più accattivante e ritmata rispetto a Dopesick, per certi versi più riuscita, peccato che durante la visione l'effetto déjà-vu si faccia sentire in più punti e quindi viene da chiedersi: era davvero necessaria un'altra serie così simile a una distanza così ravvicinata sullo stesso tema?

"Dopesick?"
"Mai vista e mai sentita"

A quanto pare l'OxyContin crea davvero dipendenza, pure agli autori televisivi.
(voto 6/10)


Riverdale
(stagione 7)

Sorpresa sorpresa: l'ultima stagione di Riverdale non è così terribile come ci si poteva aspettare. Il teen drama dai contorni thriller e mystery era partito bene, con un paio di valide stagioni, mentre in seguito era precipitato in un baratro di trovate senza senso che sembrava irreversibile.


Il colpo di scena più assurdo è arrivato con la stagione conclusiva, ambientata negli anni '50, con un pretesto narrativo un po' così, ma che alla fine si è rivelata una scelta azzeccata, capace di dare alla serie nuova vita. Pur tra alti e bassi, Riverdale si è così conclusa in maniera non fenomenale, ma se non altro dignitosa, e con un finale che ha regalato ai protagonisti una chiusura piuttosto originale e lontana dal già visto. Dopo decine di episodi tremendi, quasi quasi si rimpiange che sia finita. Che shock!
(voto alla settima stagione 6/10
voto alla serie 5,5/10)


Cotta del mese
Molly Gordon (The Bear)

Tra i numerosi motivi per cui amare la seconda stagione di The Bear c'è anche lei, Molly Gordon. Attrice che già si era fatta notare in quella perla di cinema indie di Shiva Baby e che qui riesce ad avvicinare all'amore persino quell'anaffettivo di Carmy Berzatto (Jeremy Allen White). D'altra parte, come resistere al suo bel faccino?



Guilty Pleasure del mese
L'estate nei tuoi occhi (The Summer I Turned Pretty)
(stagione 2)

L'estate scorsa è quella in cui sono diventata figa... pardon, quella in cui sono diventata pretty. Tutti i ragazzi hanno cominciato a sbavarmi dietro e detta così può non suonare come una cosa così positiva, ma in realtà lo è. Sì, insomma, più o meno. Gente che sbava, che schifo! Comunque, ne ho approfittato per farmi cani e porci, persino Cam Cameron, che è uno fissato con le balene. Io però non sono una balena, quindi perché gli piaccio? Mi avrà mica confuso per una balena, eh? Spero per lui di no, perché sarebbe body shaming!

"Mi spiace, Belly. Sei carina e tutto, ma il mio cuore appartiene solo alle balene"

Fatto sta che questa è l'estate in cui sono diventata ancora più figa dell'anno passato e così ho deciso di farli impazzire tutti, soprattutto i due fratellini Conrad & Jeremiah. Poveretti, oltre ad avere dei nomi alquanto discutibili, di recente hanno perso la loro adorata mamma, io al suo funerale ho pure fatto una scenata che ha rubato la scena a tutti, e quindi risultano emotivamente parecchio fragili. Io però me ne sono sbattuta alla grande e senza curarmi troppo dei loro sentimenti ma solo di me stessa come faccio sempre li ho messi uno contro l'altro, anche se sono reciprocamente l'unico legame familiare rimastogli, visto che loro padre è stronzo come pochi, almeno non considerando gli standard di Succession.

Alla fine sceglierò quel lunatico di Conrad o quello zerbino di Jeremiah?

"Ah Belly, devi fare una scelta"
"O lui o me"

"Oddio, non lo so. Sono tanto indecisa!"

"Va beh, dai, scelgo lei!"

Non ve lo spoilero. Dico solo che, quasi quasi, tra i due litiganti io sono Team Staylor, a mani basse la coppia più interessante e spassosa dello show.


Quindi sì, c'è stato qualche drama e qualche litigio e qualche lutto, però dai, tutto sommato è stata un'estate divertente e spensierata, almeno per me, e il prossimo anno il mio obiettivo è quello di mandarli ancora più fuori di testa.
Con amore, la vostra tenera, dolce e innocente Belly


Serie vergogna del mese
Depp contro Heard
(titolo originale: Depp V Heard)

A sfamare noi affamati di trash questo mese c'ha pensato Depp contro Heard, miniserie in 3 parti che ricostruisce il discusso processo per diffamazione di Johnny Depp contro l'ex moglie Amber Heard. Un legal drama in cui ognuno può farsi la propria idea di come sono andate le cose nel loro matrimonio - come se fossero fatti nostri -, partito come una grande favola d'amore e finito... con le feci nel loro letto.


Dal processo ne escono entrambi con dei lati oscuri, ma Johnny Depp dimostra di essere, se non una persona, sicuramente un attore migliore di Amber Heard, che pure in passato ho apprezzato parecchio in film come All the Boys Love Mandy Lane e The Ward - Il reparto. Era chiamata all'interpretazione della vita, in aula finisce invece per fornire una performance da Razzie Award. Cosa che comunque non giustifica il massacro mediatico da lei subito.


Più che per la vicenda legale di per sé, la docuserie è interessante per la sua analisi degli aspetti sociali e soprattutto social legati al processo. Quelli che l'hanno trasformato in una specie di versione ai tempi di TikTok del caso O.J. Simpson negli anni '90. Per il resto siamo ai livelli di una versione VIP di una puntata di Forum.
(voto 5+/10)




2 commenti:

  1. Ho cominciato Mask Girl venerdì e la prima puntata mi ha presa abbastanza. Purtroppo, ho cominciato a vederla col Bolluomo, il che vuol dire che la finiremo nel 2024.

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