Trap
Se sei un ragazzino di 15 anni e ascolti musica di 💩, il primo pensiero che ti passa per la mente quando senti parlare di un film intitolato Trap è che parli di Sfera Ebbasta e compagni, insomma della scena musicale trap. E invece no.
Se invece sei un po' più in là con gli anni come me, pensi che si possa trattare di un film su Giovanni Trapattoni, storico ex calciatore e allenatore che, per chi non lo sapesse, è soprannominato proprio “Trap”. E invece no di nuovo.
Trap si rivolge a Shyamalan dopo aver saputo che ha chiamato il suo film Trap, senza che sia un biopic su di lui
M. Night Shyamalan è uno che ci ha abituati ai colpi di scena e per il suo nuovo film ce ne regala subito uno fin dal titolo. Il suo Trap non parla infatti né di musica trap, né tantomeno di Giovanni Trappattoni.
Ma di che ca**o parla allora questa pellicola e perché quel mattacchione di Shyamalamalamalan l'ha intitolato proprio così?
ATTENZIONE SPOILER
Trap parla di un padre di famiglia un po' boomer che porta la figlia al concerto di una star della musica pop, la fittizia Lady Raven, che è interpretata dalla vera figlia di M. Night Shyamalan, Saleka.
Sì, lo so. Sento già che state gridando “Nepo baby” a gran voce. C'è però da notare che Saleka a livello musicale è un mezzo portento, tipo Billie Eilish che incontra Beyoncé, ha una bella voce ed è pure molto espressiva. Un futuro sia come cantante che come attrice ce l'ha quindi garantito e va bene che una spinta iniziale qui gliela dà paparino, con un ruolo che le permette di mettere in mostra tutti i suoi talenti a 360°, ma la ragazza dimostra di poter camminare (e pure cantare e recitare) benissimo anche da sola.
Al contrario dell'altra figlia di M., la regista Ishana Night Shyamalan, che al momento a giudicare dal suo film d'esordio The Watchers - Loro ti guardano sembra ancora un po' troppo ancorata al cinema di paparino. Colpy dy scena e shyamalanyate comprese.
Tornando a Trap, è uno splendido film sul rapporto padre-figlia. Non è da tutti portare la propria figlia 12enne a un concerto di una popstar stile Taylor Swift in mezzo a un branco di scalmanate fan urlanti. Non è nemmeno da tutti fare un film sul rapporto padre-figlia che è anche un film su un serial killer, ma d'altra parte come sappiamo M. Night Shyamalan è il re dell'imprevedibilità.
"Papà, ti stai divertendo al concerto?" "Ammazza! Nel senso: ammazzami, per favore!" |
⚠ ATTENZIONE SPOILER ANCORA PIÙ SPOILEROSI ⚠
Dopo qualche minuto di visione, veniamo a scoprire che il concerto è una Trappola (in inglese Trap ed ecco finalmente spiegato il titolo del film) organizzata per catturare un pericoloso serial killer, visto che l'FBI ha scoperto che sarebbe stato lì presente. Chi è questo serial killer?
Non ve lo dico, perché ho già spoilerato fin troppo. Aggiungo solo che io continuo a volere un gran bene a M. Night Shyamalan, nonostante sia un regista discontinuo e il suo precedente Bussano alla porta mi fosse sembrata una gigantesca strunzata. Un regista che quando meno te lo aspetti, persino quando dai per finito o in una fase calante della sua carriera, sa sempre sorprendere. Qui in Trap si diverte, è anche presente come attore in uno dei suoi camei, e diverte. O almeno io mi sono divertito un sacco, per quanto ci si possa divertire guardando un film su un serial killer. Nonostante, o forse anche grazie a qualche forzatura narrativa e a numerose svolte nella trama leggermente inverosimili.
Se dovessi incontrarlo per strada, intendo M. Night Shyamalan non un serial killer, la mia reazione sarebbe simile a quella della figlioletta del protagonista in Trap davanti alla sua idola Lady Raven. Fangirlismo allo stato puro.
E potrei fangirlare pesante anche davanti a Josh Hartnett, attore che venero fin dalla fine degli anni '90, quando si era fatto notare in Halloween - 20 anni dopo, in The Faculty e soprattutto nel mio film preferito Il giardino delle vergini suicide, nei panni del più figo tra i fighi Trip Fontaine.
In seguito al successo di Pearl Harbor, alla partecipazione a cult come 40 giorni & 40 notti, Sin City e Slevin - Patto criminale, e al lavoro con registi come Ridley Scott e Brian De Palma, sembrava destinato a diventare una delle più grandi star del mondo e invece, all'apice del successo, ha deciso di fare un passo indietro e allontanarsi da Hollywood per il bene della propria salute mentale. Una scelta che non so quanti altri avrebbero fatto.
È un piacere rivederlo ora ritargliarsi di nuovo un proprio spazio nel cinema, l'anno scorso con un piccolo ruolo nella pellicola da Oscar Oppenheimer e ora da protagonista e gran mattatore in Trap. Dove M. Night Shyamalan ha regalato un gran ruolo non solo a sua figlia, ma anche a lui. E se il colpo di scena più clamoroso, e anche il più bello, del regista questa volta fosse il rilancio della carriera di Josh Hartnett?
(voto 7,5/10)
Io purtroppo l'ho trovato di una bruttezza imbarazzante. Facilone e improbabile, recitato malissimo dalla giovane Shyamalan. Spero tanto che non ci sia un sequel, non me lo merito.
RispondiEliminaCondivido in pieno
EliminaSaleka è una meraviglia, la cosa più bella del film. Il resto, regia a parte, sempre di qualità altissima, l'ho trovato un po' troppo scemo, anche se divertente.
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RispondiEliminaLa novedad de este año es que la asignatura de Latín II, contará doblemente en las calificaciones de la PAU y, por tanto, el nivel de la prueba "ha subido", según los comentarios que me han llegado en los últimos días de profesores de latín y de examinandos.
Parece ser que la opinión de buena parte del alumnado es que "ha sido una prueba difícil" o con cuestiones "puestas a mala idea" y difíciles de resolver.