(Francia 2014)
Regia: Anne Fontaine
Sceneggiatura: Pascal Bonitzer, Anne Fontaine
Ispirato alla graphic novel: Gemma Bovery di Posy Simmonds
Cast: Fabrice Luchini, Gemma Arterton, Jason Flemyng, Niels Schneider, Isabelle Candelier, Elsa Zylberstein, Pip Torrens, Mel Raido
Genere: anglo-francese
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La storia di Madame Bovary la conoscete tutti, vero?
Ebbravi i miei lettori secchioni. Io invece dall'alto della mia ignoranza non la conosco. Non sono un grande esperto di classici letterari e di period drama (solo di teen drama, sorry), non ho mai letto il celebre romanzo di Gustave Flaubert e non ho mai visto neanche una delle numerose trasposizioni cinematografiche e televisive, anche se attendo con una certa curiosità l'ultimissima versione con Mia Wasikowska in arrivo a breve.
Non conosco Madame Bovary, in compenso conosco bene la storia di Gemma Arterton, manza inglese da competizione che ha cominciato a segnalarsi in pellicole UK come St. Trinian's e RocknRolla e che poi è subito salita alla ribalta mondiale come Bond Girl in Quantum of Solace, mentre Monicona Bellucci nostra c'è riuscita solo superata la soglia dei 50 anni. Rosica, Monicona, rosica!
Dopo essersi fatta notare anche in I love Radio Rock e La scomparsa di Alice Creed, dopo aver fatto blockbusteroni fantasy come Scontro tra titani e Prince of Persia, dopo il commovente Una canzone per Marion, dopo aver fatto la ciucciatrice di sangue nel vampiresco Byzantium, il thriller Runner Runner e il ridicolo Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe, ecco che Gemma Arterton riporta la sua prorompente fisicità in campagna in una nuova piacevole commedia radical-chic che ricorda Tamara Drewe. Non a caso entrambe le pellicole sono tratte da graphic novel create da Posy Simmonds a partire da un'ispirazione letteraria (Tamara Drewe era una rilettura di Via dalla pazza folla di Thomas Hardy) e pubblicate a puntate sul quotidiano britannico The Guardian. Se vi era piaciuto quello, dovreste gradire pure questo. Se poi siete fan di Gemma Arterton, con Gemma Bovery potete andare sul sicuro. Vi posso garantire che qui non vi deluderà. È davvero in salute e propone una performance notevole sotto TUTTI i punti di vista.
"Hey, non è quello che può sembrare..." "A me sembra che tu le stia succhiando del veleno di una vespa dalla schiena." "Allora è esattamente quello che può sembrare." |
Il motivo principale per guardare questo film è lei, Gemma Arterton, c'è poco da fare. A questo punto Gemma Bovery non ha nient'altro da offrire?
Se la Arterton è una ragione più che sufficiente per recuperarlo, la pellicola è parecchio gradevole pure nel suo complesso. La trama è semplice: una coppia di restauratori inglesi formata da Jason Flemyng, attore di recente visto nella serie inglese The Missing, e appunto da Gemma Arterton si trasferisce in un paesino della Normandia, sconvolgendo la tranquilla vita della piccola comunità. Più che altro è lei a sconvolgere i maschietti della comunità. Gemma Arterton diventa il centro delle attenzioni di grandi e piccini, dell'anzianotto protagonista Fabrice Luchini che veste i panni del panettiere locale appassionato di letteratura (un riferimento a Fabio Volo?), così come dell'affascinante giovinastro Niels Schneider, il biondo di Les amours imaginaires, quello che sembra il David di Donatello in carne e ossa. In più a un certo punto spunta fuori direttamente dall'Inghilterra pure un suo ex boyfriend. Insomma, sono tutti pazzi per Gemma Arterton... ehm, volevo dire per Gemma Bovery.
"Questa è la mia copia autografata di Madame Bovary." |
"Com'è possibile? Flaubert è morto più di 130 anni fa..." "Infatti non me la sono fatta autografare da lui, bensì da Fabio Volo." "Ma tu sei scemo!" |
I riferimenti e i paralleli con il romanzo Madame Bovary saranno gustati per bene dai patiti del libro di Flaubert, ma sono evidenziati in maniera chiara dal protagonista Fabrice Luchini e quindi li possono facilmente cogliere anche i meno acculturati come me. Il mescolarsi tra fiction e realtà è il valore aggiunto di questa commedia che scivola via leggera leggera, tra qualche intellettualismo vagamente alla Woody Allen e una bella atmosfera campagnola. Una visione scacciapensieri perfetta per scacciare il ricordo di pesanti mattonazzi recenti come Turner o Unbroken, ma allo stesso tempo tutt'altro che sciocca. Se la regia di Anne Fontaine (Coco Avant Chanel, Il mio migliore incubo!, Two Mothers) non si segnala in alcun modo, la sceneggiatura è ben orchestrata, ci offre qualche risata e scrive un ottimo finale capace di alternare amarezza e comicità, e non è una cosa facile. In più, è una pellicola che regala pure una canzone francese capace di incollarsi in testa in maniera contagiosa, “Bambou”, un pezzo di Serge Gainsbourg cantato da Alain Chamfort.
Partendo da aspettative bassissime, Gemma Bovery è allora un film che mi ha sorpreso in positivo e che mi sento di consigliare soprattutto a due tipi di pubblico: gli intellettuali appassionati di Madame Bovary e gli ignorantoni come me appassionati di Gemma Arterton.
(voto 6+/10)
Sinceramente non ti sei perso nulla, il romanzo di Flaubert a tratti è pesantuccio ed Emma Bovary è davvero odiosa, l'anti-eroina per eccellenza non poteva che essere detestabile...nonostante questo guarderò il film lo stesso, anche se non rientro nelle due categorie!! XD
RispondiEliminaBeh lei è bellissima, poco da fare. Ora guardo pure il trailer e poi vedrò se trovo qualche altro ottimo motivo per vederlo :)
RispondiEliminaMamma mia, la Arterton e che cos'è?
RispondiEliminaFilm davvero carino. Sveglio, intelligente, e poi ho adorato il finale.
Niente da dire: i francesi con la commedia ci sanno fare.
La Arterton è motivo sufficiente per guardarlo, anche per me.
RispondiEliminanon vedo l'ora di vederlo!adoro la artenton anche se DETESTO Madame Bovary :P
RispondiEliminaSembra carino, penso che lo guarderò! :)
RispondiEliminaDirei che posso tranquillamente risparmiarmelo.
RispondiEliminaoggi pubblicazione in stereo...e io sono stato più generoso di te col voto, tu con Gemma Arterton...
RispondiEliminaqualche occhiata in più a Gemma Arterton non può che far bene
RispondiEliminacarino, lieve e garbato.
RispondiEliminaE, siccome sono lieve e garbata pure io... ma quanto é figa Gemma Arterton?
Madame Bovary in effetti non è che proprio ne esca bene dal romanzo di Flaubert, ma non si può dire che questo romanzo non sia un capolavoro dell'800..quindi grazie per la segnalazione di sicuro non me lo perderò..e avrò un buon motivo per farmi accompagnare nella visione dalla mia dolce metà ;)
RispondiEliminaLei è stupenda!
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