domenica 12 luglio 2015

Duri si diventa, ma a guardare questo film ci si ammoscia





Duri si diventa
(USA 2015)
Titolo originale: Get Hard
Regia: Etan Cohen
Sceneggiatura: Jay Martel, Ian Roberts, Etan Cohen
Cast: Will Ferrell, Kevin Hart, Craig T. Nelson, Alison Brie, T.I., John Mayer, Edwina Findley Dickerson, Ariana Neal, Erick Chavarria, Greg Germann, Matt Walsh, Dominique Perry
Genere: moscio
Se ti piace guarda anche: Poliziotto in prova, I poliziotti di riserva, Una poltrona per due

Ou, brutti ceffi, che ci fate qui sul mio blog?
Se avete voglia di criticare, smammate che mi avete preso nel giorno sbagliato. Pussate via, puzzoni!
Se invece avete voglia di dire quanto Pensieri Cannibali sia una figata di sito - lo so, ipotesi remota - smammate lo stesso, perché i ruffiani non mi sono mai piaciuti. Mi piacciono ancora meno di Ruffini Paolo. E ce ne va.
In pratica, vedete di andarvene affancuore in ogni caso. Tanto oggi si parla di un film troppo duro per voi tipi mosci. Probabilmente anche troppo brutto per voi. Io invece che c'ho il pelo sullo stomaco per vedere questo genere di porcate americanate ce l'ho fatta alla grande. E non mi è nemmeno dispiaciuto troppo. Nonostante si tratti probabilmente di uno dei peggiori Will Ferrell movie in cui mi sia mai capitato di imbattermi in tutta la mia intera vita, è pur sempre un Will Ferrell movie e quindi due risate, due di numero, le fa anche fare. Certo, sempre che non siate i soliti guastafeste che dicono: “No, Will Ferrell no, bleah che schifo, fa solo film volgari!”.
C'avete pure ragione, perché questo Duri si diventa è volgare. Volgare forte. In pratica, il 90% delle battute presenti sono razziste, sebbene in fondo tutto resti sempre all'interno dei confini del politically correct, o incentrate sul sesso in prigione. Perché?


Perché il film racconta di un tipo bianco come la maionese e ricco da far schifo nei cui panni troviamo un Will Ferrell meno irresistibile del solito, ma è pur sempre Will Ferrell quindi non rompete il cazzo. Un bel giorno, anzi un brutto giorno per lui, viene arrestato con l'accusa di aver fatto dei loschi truschini finanziari. Prima di finire in gattabuia per 10 anni nel carcere di massima sicurezza di San Quintino, mica a Litchfield con le fighe che si sgrillettano come in Orange Is the New Black, Will Ferrell ha ancora 30 giorni di libertà. Un mese che passerà a prepararsi per arrivare pronto all'appuntamento con la prigione. Come un calciatore prima dell'inizio della nuova stagione. O come uno studente prima di riprendere la scuola che fa i compiti della vacanze.
Sì, certo. Quando mai?

Come “coach”, Will Ferrell prende il primo nero che gli si para davanti, Kevin Hart già visto a fianco di quel vero duro di Ice Cube in Poliziotto in prova, credendolo un ex carcerato. Il film è tutto incentrato su questo mese di prova in attesa della prigione, un periodo in cui i due daranno vita a una serie di gag non troppo divertenti, ricche di stereotipi razziali e gangsta e hip-hop e chi più ne ha, più ne metta. Solo che Duri si diventa non diventa mai duro per davvero, come il titolo lascerebbe immaginare, e semmai si intenerisce sempre di più nel rapporto tra i due protagonisti. La solita amicizia da buddy movie tra due uomini che più differenti non li si potrebbe immaginare ma che alla fine diventeranno BFF in pieno stile buonista hollywoodiano.


Vi sto spoilerando troppo?
Non siete abbastanza duri per reggere qualche anticipazione?
Ma tanto questo film è prevedibile dalla prima all'ultima scena, quindi non è che vi stia a svelare chi è morto, o almeno chi sembra essere morto, nell'ultima puntata di Game of Thrones. Che poi anche Game of Thrones ormai sta diventando sempre più prevedibile. Con tutti quei morti ammazzati sembra di stare nel ghetto. Magari non sai chi muore, ma comunque sai che qualcuno prima o poi muore.
Prevedibile è anche la presenza di un po' di gnocca, che comunque non fa mai male, qui rappresentata più che degnamente da una Alison Brie, quella di Community e Mad Men, in splendida forma fisica.


Così come piuttosto prevedibili arrivano pure un paio di guest star dal mondo della musica USA: il rapper T.I., grandissimo e cattivissimo, e poi John Mayer, ex di Taylor Swift e Katy Perry nonché cantautore amatissimo dal pubblico femminile. Una specie di Biagio Antonacci a stelle e strisce. Ci sono artisti che piacciono prevalentemente alle donne, ma nel caso di John Mayer e Biagio Antonacci si tratta di cantanti che piacciono ESCLUSIVAMENTE alle donne. Non ho mai sentito un uomo dire: “Però, bella questa canzone di Biagio Antonacci!”.

"Ciao, John Mayer."
"Ciao, batterista dei Red Hot Chili Peppers."

Mmm... ora che ci penso, non ho mai sentito manco una donna dire: “Però, bella questa canzone di Biagio Antonacci!”. Ho sentito solo donne dire: “Che figo, Biagio Antonacci!” e non ho mai capito il perché, ma nessuna che esaltasse la sua musica. Giustamente, anche perché i pezzi di Biagio Antonacci, così come quelli di John Mayer, sono roba da mammolette. E qui su Pensieri Cannibali sono ammessi solo i macho macho men. Almeno oggi. Se non lo siete, guardatevi questo film, una specie di versione comica, ma non troppo comica, de La 25a ora. O forse è meglio se vi guardate proprio La 25a ora. Quello sì che è un film per duri.
E adesso smammo anch'io, che vado ad ascoltare della musica troppo giusta: i 1 Direction!

Ehm, no, oops, sto dando i numeri e ho dato il numero sbagliato. Volevo dire 2Pac.
(voto 5/10)
 

8 commenti:

  1. Immaginavo sarebbe stato una mezza cagata.
    Ferrell mi è sempre stato abbastanza sul cazzo, e sono in pochi a riuscire a farlo rendere al meglio.
    Me lo salto ben volentieri.

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  2. Io l'ho trovato davvero simpatico. Molto meglio di cose come Ted 2.
    E Ferrell, che mi sta sempre antipatico, si conferma un grande mattatore.

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  3. Will Ferrell proprio non lo digerisco, è più forte di me, è bravo ma non mi piace proprio... Cheers! ;-)

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  4. Mi sta annoiando Will Ferrell.... lo salto volentieri

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  5. Smammo subito Marco don't worry..solo per ricordarti che a qualche donna non frega nulla di Biagio Antonacci ne come uomo ne come cantante, e tanto meno frega quel bambolotto di John Mayer che nessuno credo, ricorda almeno una canzone che ha cantato..
    Guadagno l'uscita e tolgo il disturbo, ma un abbraccio lo invio, tanto so che non te ne frega niente!

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  6. A me sto secondo capitolo non è piaciuto proprio per nulla a dire la verità. Ho preferito di gran lunga il primo. Spero che la conclusione della saga, che ovviamente verrà divisa in due parti, sia meglio...

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  7. Io l'ho trovato appena sufficiente,il Ferrel di Blades of glory o Semi-pro è ben lontano.Se non altro questo film non fa cagare quanto fratellastri a 40 anni,per esempio.

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