lunedì 18 marzo 2019

Climax: sangria portami via




Climax
Regia: Gaspar Noé
Cast: Sofia Boutella, Romain Guillermic, Souheila Yacoub, Kiddy Smile, Thea Carla Schott, Sharleen Temple, Alaia Alsafir, Adrien Sissoko, Claude Gajan Maull


Non sono un patito delle regole. Abbasso il Sistema e viva la Rivoluzione sempre!
Ci sono però alcune regole che servono. Servono a tenerti in vita, intendo. Sono le regole di sopravvivenza e molte sono contenute nei film e in particolare nei film horror. Se facessero uno studio scientifico, io credo che risulterebbe che le persone che guardano le pellicole dell'orrore hanno una longevità maggiore di quelle che non le guardano. Un esempio?

Chi ha visto Psyco, ogni volta che fa la doccia sa che deve guardarsi le spalle, in modo da evitare eventuali attacchi a sorpresa. La visione del film di Alfred Hitchcock ha salvato la vita a più persone di quante potreste credere.



Ci sono poi le regole di Scream. Non è divertente seguirle, però possono aiutarti a sopravvivere. Quali sono?


Eccole:

#1 Non bisogna mai copulare. Sesso = morte.
#2 Mai bere o drogarsi (perché è peccato, peccato per estensione della regola numero uno).
#3 Non devi mai, in qualunque circostanza, dire "torno subito", perché non si torna più.


Altre tre regole di sopravvivenza fondamentali, perlomeno se per Natale ti viene regalato un tenero mogwai, ma sono più o meno valide anche per un gatto, sono:

#1 Non esporlo alla luce forte, che lo irriterebbe, e in particolare a quella del sole, che lo ucciderebbe.
#2 Mai bagnarlo.
#3 Mai nutrirlo dopo la mezzanotte.



Se invece una bimba giapponese dai lunghi capelli che non lava mai vi stalkera chiamandovi al telefono e uscendo dal televisore, per salvare la vostra vita dovete far vedere il suo filmino a qualcun altro. Metterete a rischio la sua – e pazienza – ma almeno salverete la vostra.



Adesso c'è un nuovo film che ci regala un'altra regola di sopravvivenza importante. Il film si chiama Climax. A differenza di quanto qualcuno tipo Rita Pavone potrebbe immaginare dal titolo, non si tratta di un film horror svedese sul clima. Non è un film sul clima, non è svedese bensì francese e in apparenza non è neanche un horror in senso stresso. Sembra piuttosto un lavoro autoriale. A dirigerlo è il francese Gaspar Noé, da non confondere con quello dell'Arca. È uno dei registi più controversi, discussi e amatiodiati del mondo, da non confondere con quello di Noah. I suoi titoli, dal film scandalo Irréversible allo psichedelico Enter the Void, fino ad arrivare al quasi porno Love, più che delle pellicole sono dei trip. Climax non fa eccezione.


La prima parte, fatta di interviste e di spettacolari scene di danza, è giusto un'introduzione. Quasi documentaristica. Dura circa la metà del film, però è appena un'introduzione. I titoli di coda partono all'inizio, mentre quelli di testa cominciano a metà pellicola... che ci volete fare? Noé è così, prendere o lasciare.


La seconda metà del film è composta da un lungo piano sequenza in perfetto stile Gaspar Noé in cui c'è un autentico crescendo che culmina fino a toccare il climax. Per una volta c'è una pellicola che tiene fede al suo titolo. Cosa succede di preciso non ve lo dico, vi spoilero solo che capita di tutto. Davvero di tutto. Vi anticipo inoltre che c'è una Sofia Boutella fatta, strafatta e strafiga, e letteralmente strapazzesca.


E vi dico anche che c'è una regola di sopravvivenza nuova che d'ora in poi fareste meglio a seguire: state attenti alla sangria!

(voto 8/10)


5 commenti:

  1. Film con cui ho avuto un rapporto di amore-odio per tutta la durata. Il nulla, ma con una regia clamorosamente bella.

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  2. Bella recensione e bel film! Davvero un trip, più che un film!

    Ne ho scritto qui, se vuoi dare un'occhiata:

    https://vengonofuoridallefottutepareti.wordpress.com/2018/10/21/climax-un-trip-di-lsd/

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  3. Visto in sala, colonna sonora semplicemente pazzesca.
    E la Boutella è bellissima, as usual.

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  4. Ne stanno parlando tutti. Mi sa tanto che mi farò un bel trip domani o dopo, se non sono troppo stanco.

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  5. Sono venuta a leggere tutta la recensione per capire meglio...ma niente,mi sa che la mia unica speranza è Netflix, ma che senso può avere un film simile guardato sul tapis roulant o spentolando?
    (uniche occasioni in cui guardo Netflix senza il marito sbuffante a fianco)

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