lunedì 28 febbraio 2022

Ma dici sul serie? Le serie TV di Febbraio 2022 che avreste dovuto vedere, e che potete ancora recuperare

 



Ci sono talmente tante serie in giro da vedere, che quasi non ho il tempo di scrivere questa rubrica sulle serie che ho visto.
Quasi, ho detto. Per vostra fortuna sfortuna.



Da vedere

Pam & Tommy
(stagione 1, episodi 1-6)

Bambini, cosa ci guardiamo stasera su Disney+?
C'è Pam & Tommy... cosa sarà mai? Uno spin-off di Tom & Jerry?

Come???
È la storia di Pamela Anderson e Tommy Lee e del loro famigerato sex tape?!?

Credo di averne già sentito parlare una o due volte, però nego categoricamente di averlo mai visto. Forse ho dato giusto una sbirciatina così, per cultura generale. Comunque, cosa diavolo ci fa una serie del genere su Disney+?

Va beh, guardiamoci il primo episodio. C'è Seth Rogen che si fa le seghe. Ok, molto interessante eh, ma dov'è Pamela Anderson?

"È la stessa cosa che mi sono chiesto anch'io."

La serie si chiama Pam & Tommy, ma Pam compare per circa 10 secondi e Tommy un po' di più, ed è pure tipo il tipo più insopportabile del mondo, non il simpatico cazzaro che sembrava dai video e dal film sui Mötley Crüe. Siamo sicuri sia proprio Pam & Tommy?

"Insopportabile io?!?
Ma cosa cazzo dici, brutto pezzo di un coglione?"

Nel secondo episodio ci viene, finalmente, mostrato com'è sbocciato l'amore tra Pam & Tommy. La serie entra nel vivo e diventa una sballo. Come se ci trovassimo in una romcom scritta dagli autori di South Park, con peni parlanti e follia in abbondanza.

Per quanto un pochino discontinua, Pam & Tommy è quindi decisamente da non perdere, anche se (per fortuna) con Disney+ non c'entra una mazza. Per prepararvi alla visione, non guardate però il sex tape di Pamela Anderson e Tommy Lee. Non troppo, almeno, che se no diventate ciechi.

"Oh, cazzo. Comincio a non vederci più niente."


L'amica geniale
(stagione 3, episodi 1-6)
"Prima di darmi della sfigata che usa ancora con la macchina da scrivere, vi ricordo che la serie con questa stagione è arrivata agli anni '70.
Quindi era una cosa molto tecnologica, sfigati."

Ho guardato i nuovi episodi de L'amica geniale. Mi sono vista e ho pensato che sono abbastanza bella, ma mai quanto Lila. Mi chiedo cosa pensi la gente quando guarda la serie. Di me probabilmente pensano che sono una borghese radical-chic con la puzza sotto il naso. Una con un palo infilato su per il fondoschiena. Chissà perché?
Poi vedono Lila e di lei si innamorano subito. Con lei si immedesimano, perché è una vera. Una del popolo. Non capiscono però che senza la gente come me che li aiuta, non combinerebbero nulla, quei morti di fame... volevo dire, quelle povere umili persone del rione.


A volte vorrei essere come lei. Dire le cose come stanno. Sbatterle in faccia alla gente. Ad esempio dire che la terza stagione de L'amica geniale è ottima, ma a livello registico ho notato un certo calo rispetto alle prime due stagioni. Con tutto il rispetto, Daniele Luchetti non mi pare al livello di Saverio Costanzo e soprattutto di Alice Rohrwacher, che aveva diretto magnificamente gli episodi della stagione 2 ambientati al mare.


Non sarò mai come Lila, questo lo so, però mi posso consolare. Alla gente non starò simpaticissima, ma non mi odieranno mai quanto Nino Sarratore, anche noto come omm'e merd. Si fa per scherzare. Io in realtà Nino lo amo, solo che quello non m'ha mai filata di striscio. Manco fossi nu cess. È sempre stato preso da Lila. Come tutti. Come me. Pure io invece di scrivere un libro intitolato “Quanto sono geniale”, l'ho chiamato “L'amica geniale”. Sono proprio senza speranza, maronn ro' carmin!


Bel-Air
(stagione 1, episodi 1-4)

Questa è la maxi-storia di come la mia serie
cambiata, capovolta, sottosopra sia finita
non è più una sitcom, ma è comunque uno sballo
l’atmosfera si fa cupa, però io ogni tanto lo stesso ballo
se questa è la serie che fanno a Bel-Air
per me, poi tanto male non è


Ho chiamato un Uber col mio telefonino collaudato
come su una Tesla mi sentivo gasato
quell’odioso di Carlton sta esplodendo d’invidia per me
avanti a tutta forza portami da Belén

"Escuchame, ma io che c'entro?"

Oh, che sventola di drama, mi sento già straricco
la sitcom di prima mi puzza di vecchio
guardate adesso gente in streaming chi c'è
il principe Willy, lo svitato ma più serio di prima di Bel-Air


La reazione di Will Smith a questo rap di Pensieri Cannibali



Da evitare

The House

Vado a vedere questa serie, anzi questo film antologico in stop-motion in tre parti, salutato da alcuni come un capolavoro, come il futuro dell'animazione, come un gioiello da non perdere, e dopo pochi istanti mi chiedo: "Ma che è 'sta poracciata assurda?!?"

Ci stanno dei pupazzetti (in)animati in delle storielle miserelle che al confronto io quando ero un bambino e giocavo con i miei pupazzetti riuscivo a creare delle cose parecchio migliori. Se questo è un capolavoro, io da bimbetto nella mia cameretta ogni giorno ideavo dei mega-capolavori. Peccato, o forse sarebbe meglio dire per fortuna, non ci fosse Netflix a diffonderli in tutto il mondo.



Guilty Pleasure
The Big Leap - Un'altra opportunità
(stagione 1)
"Mi stai dicendo che non c'è più posto al GF VIP e quindi devo fare un reality sulla danza?"

The Big Leap è come un incrocio tra UnREAL e Glee. É come guardare un reality show e una serie TV comedy-drama allo stesso tempo. É una visione un pizzico trash, ma è anche ben scritta. Ha dei personaggi cui appassionarsi e altri da odiare. A tratti fa ridere, mentre in alcune scene fa quasi venire una lacrimuccia. Insomma, c'è di tutto e anche di più dentro questa serie che al termine di ogni episodio fa venire voglia di vedere cosa succede dopo. Sì, ma di cosa parla?

Di un gruppo di persone "normali", non ballerini professionisti, che partecipano a un reality show per formare una compagnia di ballo amatoriale che metta in scena Il lago dei cigni. E soprattutto parla di seconde opportunità. Voi intanto cominciate a dargliene una prima, di opportunità.


E nel cast c'è anche l'ex ragazza del Coyote Ugly!
"Carramba! Che sorpresa."



Cotta del momento
Lucrezia Guidone e Carolina Sala (Fedeltà)


Su Netflix ci sta una serie italiana intrigante e sexy. Un po' una muccinata, a volerla guardare da vicino, cosa che per qualcuno può essere un pregio, per altri un difetto mortale. La cosa più interessante di Fedeltà comunque è il dilemma oserei direi shakespeariano cui si trova di fronte quello sfortunato di Michele Riondino: meglio la moglie Lucrezia Guidone, o la sua studentessa Carolina Sala?

Per scoprirlo, dovete guardarvi la serie. Non sono manco stato pagato per dirlo, però in privato se volete vi lascio le indicazioni per farlo.


Mi stai diludendo, vuoi che muoro? Award
Inventing Anna
(stagione 1)

Se non ci fosse Anna Delvey bisognerebbe inventarla... ma anche no!

Inventing Anna è la nuova serie creata da Shonda Rhimes, una delle regine del piccolo schermo. L'autrice di Grey's Anatomy e di Scandal. La produttrice di Bridgerton e Le regole del delitto perfetto. Una che le regole per un guilty pleasure perfetto le conosce bene. O almeno finora.

"Emily in Paris, sono pronta a infrangere il tuo record di selfie in una serie sola."

Le premesse per un nuova hit c'erano. Inventing Anna è la storia (vera) di una tipa che ha truffato l'alta società di New York e ha come protagonista una delle star più brave e richieste del momento: Julia Garner. Poteva venire fuori una specie di versione thriller di Gossip Girl, invece ci si concentra più che altro sull'inchiesta giornalistica dietro al caso. Cosa che non sarebbe necessariamente un male.

"Spara pure tutte le tue critiche, Pensieri Cannibali, che io me le segno e poi te le faccio pagare una per una."

Peccato che la serie ce la metta tutta per risultare fastidiosa, riuscendoci. Per il contorno da inchiesta giornalistica che alla Rhimes non si addice per niente, ma soprattutto per la protagonista, Anna. Un personaggio sulla carta, e nella vita reale, esplosivo, che poteva essere un incrocio tra Blair Waldorf e Hannibal Lecter. Con il finto accento russo escogitato da una deludentissima Julia Garner finisce invece per sembrare un incrocio tra Ivan Drago e Jared Leto in House of Gucci. Lo so che in quel (pessimo) film Jared cerca di fare l'accento italiano, ma questo andate a dirglielo a lui, mica a me.

"Per essere più credibile ho anche ripetuto un noto detto italiano:
io ti spiezzo in due."

Più che Inventing Anna, questa serie si sarebbe dovuta chiamare Hating Anna. Shonda, mi spiace, ma questa volta hai cannato. 


Serie più WTF del mese, e forse di sempre
La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra
(stagione 1)

Io ne ho viste serie che voi umani non potreste immaginarvi. Nonostante la mia esperienza ormai pluridecennale con i telefilm, e il fatto che li chiami ancora telefilm la dice lunga sulla mia senilità, qualcosa di così assurdo e inverosimile come La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra non credo di averlo mai visto prima.


In apparenza è un thriller come tanti, un Veronica Mars che incontra La finestra sul cortile. In realtà, oltre al titolo di wertmülleriana lunghezza, presenta alcuni dettagli e alcune svolte pazzesche che vanno al di là di ciò che si ritiene possibile, persino per gli standard di una fiction gialla, e almeno un colpo di scena geniale. 

Non ho capito se sia un thriller che si prende sul serio o una parodia del genere, e non ho capito nemmeno se mi sia piaciuta o meno, questa donna nella casa etc., ma di sicuro ha saputo sorprendermi come poche altre serie.

"Addirittura?"




5 commenti:

  1. Disney + ha sorpreso anche me con American Horror Stories, per cui ormai sono pronto ad ogni cosa 😉

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  2. Bellissima Pam & Tommy, meno L'amica geniale: colpa di un volume con troppa Lenù per i miei gusti, probabilmente, e meno appeal.
    Sta deludendo, invece, Mrs Maisel: ho trovato soporiferi i primi episodi!

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  3. Devo ancora decidere chi ho trovato più insopportabile in Inventing Anna, se Anna, se Vivian, se l'avvocato, le amiche opportuniste o semplicemente Shonda stessa. Perché poi fare episodi da un'ora?
    In attesa di calarmi nel pazzo mondo di Pam & Tommy, concordo su tutto quello che hai scritto su La donna alla finestra o quel che è... voglio pensarla come una presa in giro del genere. Geniale e assurda, ma forse troppo oltre.

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