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lunedì 25 febbraio 2013

OSCAR 2013, BEN FATTO


"Provo il massimo rispetto per tutti gli altri candidati però...
Beccati questa, Steven Spielberg!"
Ben fatto, Ben Affleck.
Dopo i Golden Globe, ci hai regalato un nuovo Argo vaffanculo da urlare in faccia a Steven Spielberg.
Cercherò però di risparmiare le cattiverie nei confronti dell’amico Spielberg.
HAI PERSO, HAI PERSO, HAI PERSO NA NANNA NAAAAA NANNA NAAAAA!
Diciamo che risparmierò le cattiverie nei confronti di Spielberg da questo momento in poi.

Sono soddisfatto da questa cerimonia degli Oscar?
Sono soddisfatto. Certo, ci sono cose che mi hanno lasciato di stucco in negativo, come i premi al modestissimo Vita di Pi, un film che cerca di accontentare tutti i gusti religiosi, al contrario del provocatorio e infatti ignorato dall’Academy The Master. Preferisco però guardare il lato positivo delle cose: Jennifer Lawrence e Quentin Tarantino premiati. Due miei idoli assoluti premiati, come capitato un paio di anni fa con Natalie Portman e Christian Bale. Cosa chiedere di più?
Un premio ex aequo per la migliore attrice di Jennifer con Jessica Chastain non mi sarebbe dispiaciuto, ad esempio. Ma sarebbe stato chiedere troppo…
Sono più che felice poi delle due belle statuette a Django Unchained: oltre a quella a Quentin per la migliore sceneggiatura originale, Christoph Waltz come miglior attore non protagonista. Godo.

La serata nottata di premiazione sono persino riuscito a seguirla quasi interamente. A tratti un po’ nel dormiveglia, devo ammettere. Soprattutto nei momenti musical della serata. Quando partono i momenti da musical classico, non ce la faccio.
Era davvero necessario l’omaggio a Chicago, film certo non indimenticabile?
Ed era necessaria la presenza di Barbra Streisand, un po’ l’equivalente americano di Al Bano al Festival di Sanremo?
Per fortuna la conduzione di Seth MacFarlane è stata particolarmente frizzante, almeno per gli standard di serate del genere, con un sacco di battute che mi hanno fatto rotolare dal ridere, e pure qualche siparietto musicale sorprendente. Pollice su per la sua conduzione e soprattutto per le sue battute su Daniel Day-Lewis in Lincoln e sull’età delle candidate all’Oscar di migliore attrice protagonista.

Ma ora, dopo aver visto il red carpet in un post dall’altissimo contenuto cinematografico, vediamo tutti i premi nel dettaglio e vediamo anche se avevo azzeccato le previsioni…

"Hai visto Jennifer che caduta?"
"Sì, ahahah. Non ho mai riso così tanto in vita mia!"
Miglior film
Il lato positivo – Silver Linings Playbook
Django Unchained
Zero Dark Thirty
Re della terra selvaggia (Beasts of the Southern Wild)
Argo
Amour
Lincoln
Vita di Pi
Les Misérables

Il mio preferito: Il lato positivo
Secondo me vincerà: Argo
HA VINTO: Argo

Argo è un grandissimo film. A livello personale, ci sono pellicole che ho amato di più, ma ciò non toglie che Argo sia un grandissimo film. Ed è stato davvero bello vedere la sincera emozione di Ben Affleck. Il riscatto dell’attore spesso sbeffeggiato che, da vero signore, si è pure trattenuto dal gridare all’Academy un giusto Argo vaffanculo per non averlo nominato nella categoria di miglior regista. Alla fine Argo ce l’ha fatta comunque, è il primo film da più di 20 anni ad aver vinto l’Oscar di miglior pellicola senza la nomination per la miglior regia e, soprattutto, ha battuto il favorito Lincoln.
Quando è comparsa Michelle Obama dalla Casa Bianca per annunciare il premio più importante della serata, temevo in un award presidenziale proprio per il film presidenziale di Steven Spielberg. Invece no. Ben(e) così.

Il sondaggio cannibale ha invece incoronato come miglior film tra i nominati Django Unchained. Per il film di Quentin Tarantino è stato un vero plebiscito tra i lettori cannibali, con il 40% dei voti. Alle sue spalle, parecchio staccati, si sono piazzati Il lato positivo, Zero Dark Thirty e Argo.

"Volevo ringraziare Dio, Buddha, Allah, Geova, Krishna, Zeus...  chi altri?"
Miglior regista
Benh Zeitlin (Re della terra selvaggia)
David O. Russell (Il lato positivo)
Michael Haneke (Amour)
Steven Spielberg (Lincoln)
Ang Lee (Vita di Pi)

Il mio preferito: Benh Zeitlin
Secondo me vincerà: Steven Spielberg
HA VINTO: Ang Lee

Premettendo che tutti i registi migliori non erano presenti in cinquina (Tarantino, la Bigelow, Ben Affleck, gli Anderson…), sono se non altro contento che non abbia vinto Spielberg. Però l’Oscar a Ang Lee con la sua regia in stile spettacoloso alla James Cameron per Vita di Pi è uno scandalo mica da poco.

"Toniiiiight, we are young..."
Migliore attore protagonista
Joaquin Phoenix (The Master)
Denzel Washington (Flight)
Bradley Cooper (Il lato positivo – Silver Linings Playbook)
Daniel Day-Lewis (Lincoln)
Hugh Jackman (Les Miserables)

Il mio preferito: Joaquin Phoenix
Secondo me vincerà: Daniel Day-Lewis
HA VINTO: Daniel Day-Lewis

Oscar scontato al sopravvalutato Daniel Day-Lewis. Ottimo attore, senza dubbio, però il fatto che sia l’unico ad aver vinto 3 Oscar di miglior protagonista mi sembra un tantino esagerato.
Soprattutto quando c’è un Joaquin Phoenix così mostruoso in gara.
Gomblotto!

"Beh dai, c'è chi ha fatto figure peggiori di me. Iva Zanicchi, ad esempio..."
Migliore attrice protagonista
Jessica Chastain (Zero Dark Thirty)
Jennifer Lawrence (Il lato positivo – Silver Linings Playbook)
Quvenzhané Wallis (Beasts of the Southern Wild)
Naomi Watts (The Impossible)
Emmanuele Riva (Amour)

La mia preferita: Jessica Chastain
Secondo me vincerà: Jennifer Lawrence
HA VINTO: Jennifer Lawrence

Mi spiace per la Dea Jessica Chastain, ma allo stesso tempo sono felicissimo per Jennifer Lawrence.
Andata a ritirare il premio visibilmente emoziona, è inciampata nel suo vestito, o forse è scivolata su una buccia di banana (io dico che a lanciarla è stata quella perfida vecchina di una Emmanuelle Riva) ed è caduta di faccia. Fosse capitato a qualcun altro, sarebbero scoppiate sonore risate di scherno. Però è capitato a lei, a Lei, è quindi è scattata la standing ovation per la tenera goffaggine un po’ nerd esibita.
Potrebbe fare persino tendenza. Cadere in pubblico d’ora in poi non sarà più una cosa di cui vergognarsi, ma diventerà una piacevole “jenniferlawrenceata”.


"Sì, buongiorno. Vorrei cambiare questa statuetta con del contante.
Sa com'è, c'è crisi..."
Migliore attore non protagonista
Christoph Waltz (Django Unchained)
Phillip Seymour Hoffman (The Master)
Robert De Niro (Il lato positivo – Silver Linings Playbook)
Alan Arkin (Argo)
Tommy Lee Jones (Lincoln)

Il mio preferito: Christoph Waltz
Secondo me vincerà: Christoph Waltz
HA VINTO: Christoph Waltz

Christoph Waltz unchained.
A dirla tutta, sul palco più che unchained si è rivelato parecchio timido ed emozionato, con la voce tremante, molto distante dai ruoli da Oscar che Tarantino continua a regalargli con una disinvoltura disarmante. Cosa che rende le sue interpretazioni ancora più impressionanti.

"Persino la statuetta non riesce a togliere gli occhi dai miei capezzoli..."
Migliore attrice non protagonista
Helen Hunt (The Sessions)
Anne Hathaway (Les Miserables)
Amy Adams (The Master)
Sally Field (Lincoln)
Jacki Weaver (Silver Linings Playbook)

La mia preferita: Helen Hunt
Secondo me vincerà: Anne Hathaway
HA VINTO: Anne Hathaway

Per quanto Les Misérables sia un film pensato apposta per scatenare l’applauso dell’Academy, manco fossimo a teatro, l’Oscar te lo sei meritato. Brava capezzola.


"Sono troppo forte. Troppo. Modestamente, eh."
Miglior sceneggiatura originale
Quentin Tarantino (Django Unchained)
Wes Anderson e Roman Coppola (Moonrise Kingdom)
Mark Boal (Zero Dark Thirty)
John Gatins (Flight)
Michael Haneke (Amour)

Il mio preferito: Django Unchained
Secondo me vincerà: Zero Dark Thirty
HA VINTO: Django Unchained

Mr. Tarantino!
Ogni volta che vedo un suo film o anche solo lo sento parlare mi ricordo perché cazzo gli voglio così tanto bene. Ma tanto, tanto bene sai.

Miglior sceneggiatura non originale
David O. Russell (Il lato positivo – Silver Linings Playbook)
Chris Terrio (Argo)
Lucy Alibar, Benh Zeitlin (Beasts of the Southern Wild)
Tony Kushner (Lincoln)
David Magee (Vita di Pi)

Il mio preferito: Il lato positivo
Secondo me vincerà: Argo
HA VINTO: Argo

La sceneggiatura di Argo è semplicemente perfetta. Al suo interno combina tutto: tensione, risate, una storia vera, impegno sociale, realtà politica e finzione scenica, un pizzico di sentimenti. Non poteva non vincere.

"Non sono mai stato tanto felice in vita mia. Non si vede?"
Miglior film straniero
War Witch di Kim Nguyen (Canada)
No di Pablo Larraín (Cile)
A Royal Affair di Nikolaj Arcel (Danimarca)
Kon-Tiki di Joachim Rønning, Espen Sandberg (Norvegia)
Amour di Michael Haneke (Austria)

Il mio preferito: War Witch
Secondo me vincerà: Amour
HA VINTO: Amour

Giusto l’Oscar al grande Michael Haneke. Fosse stato per Il nastro bianco. Per Amour, insomma…
Film per carità buono, ma anche il più sopravvalutato dell’anno.


Ammetto che sono stati davvero Brave
a presentarsi vestiti così.
Miglior film d’animazione
Ribelle - The Brave
Frankenweenie
Ralph Spaccatutto
ParaNorman
Pirati! Briganti da strapazzo

Il mio preferito: Frankenweenie
Secondo me vincerà: Ribelle - The Brave
HA VINTO: Ribelle - The Brave

Speravo in una sorpresa, in questa categoria. Invece la Pixar s’è prevedibilmente portata a casa la sua ennesima statuetta. Mai come quest’anno tanto immeritata, con outsiders del calibro di Frankenweenie, ParaNorman e Ralph Spaccatutto. Una decisione molto poco ribelle.

Miglior montaggio
William Goldenberg (Argo)
Dylan Tichenor and William Goldenberg (Zero Dark Thirty)
Jay Cassidy & Crispin Struthers (Il lato positivo – Silver Linings Playbook)
Michael Kahn (Lincoln)
Tim Squyres (Vita di Pi)

Il mio preferito: Argo
Secondo me vincerà: Argo
HA VINTO: Argo

Un montaggio da applausi, la vera arma in più di Argo. Oscar incontestabile.

Ma per fare i direttori della fotografia bisogna essere
per forza conciati in questo modo infotografabile?
Miglior fotografia
Robert Richardson (Django Unchained)
Seamus McGarvey (Anna Karenina)
Roger Deakins (Skyfall)
Janusz Kaminski (Lincoln)
Claudio Miranda (Vita di Pi)

Il mio preferito: Django Unchained
Secondo me vincerà: Lincoln
HA VINTO: Vita di Pi

Uff. Visivamente non mi è proprio piaciuto, ‘sto Vita da Pi, cioè intendevo Vita di Pi.
E non solo visivamente non mi è piaciuto…

Migliore scenografia
Sarah Greenwood and Katie Spencer (Anna Karenina)
Eve Stewart (Les Miserables)
Rick Carter, Jim Erickson & Peter T. Frank (Lincoln)
Dan Hennah, Ra Vincent e Simon Bright (Lo Hobbit)
David Gropman, Anna Pinnock (Vita di Pi)

Il mio preferito: Anna Karenina
Secondo me vincerà: Les Miserables
HA VINTO: Lincoln

Premio che sa di contentino, per Lincoln, però Anna Karenina è stata scippata alla grande.
Le sue sontuose scenografie sono l’apice della scenograficosità.

BACIO, BACIO, BACIOOO!
Miglior trucco
Les Miserables
Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato
Hitchcock

Il mio preferito: Les Miserables
Secondo me vincerà: Les Miserables
HA VINTO: Les Misérables

Con una concorrenza così miserabile, si sapeva sarebbe andata a finire così.
Non hanno nemmeno avuto bisogno di “truccare” il voto.
Ahahah, che battutona. Me l’ha scritta Seth MacFarlane.

Migliori costumi
Jacqueline Durran (Anna Karenina)
Eiko Ishioka (Biancaneve - Mirror Mirror)
Paco Delgado (Les Miserables)
Joanna Johnston (Lincoln)
Colleen Atwood (Biancaneve e il cacciatore)

Il mio preferito: Anna Karenina
Secondo me vincerà: Les Miserables
HA VINTO: Anna Karenina

Un premio alla Karinissima Anna Karenina l’hanno voluto dare. Uno solo è poco, vista la maestosità del reparto tecnico della pellicola, ma meglio di niente.

"Le fan di Twilight non hanno preso molto bene che abbia
tradito Robert Pattinson..."
Migliori effetti speciali
Biancaneve e il cacciatore
Prometheus
The Avengers
Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato
Vita di Pi

Il mio preferito: Biancaneve e il cacciatore
Secondo me vincerà: The Avengers
HA VINTO: Vita di Pi

Al film più finto dell’anno, non poteva che andare il premio per gli effetti speciali.
Che a me a dirla tutta non sono sembrati poi tanto speciali…

Miglior montaggio audio
Django Unchained
Zero Dark Thirty
Argo
Skyfall
Vita di Pi

Il mio preferito: Django Unchained
Secondo me vincerà: Vita di Pi
HANNO VINTO: Skyfall e Zero Dark Thirty

Clamoroso! Non quanto la dimissione di un Papa, ma comunque una cosa che non capitava da un sacco di anni, ovvero un premio Oscar ex aequo, andato sia a Skyfall che a Zero Dark Thirty. Per quest’ultimo si tratta di un contentino. Un premio solo, per giunta in comproprietà, a uno dei film più coraggiosi e intensi che il cinema storico americano ricordi è una profonda ingiustizia.

Miglior missaggio sonoro
Argo
Skyfall
Lincoln
Vita di Pi
Les Miserables

Il mio preferito: Argo
Secondo me vincerà: Les Miserables
HA VINTO: Les Miserables

Sì, vabbé, ok. Les Miserables mi fanno sbadigliare al solo sentirli nominare.
A meno che non si parli dei capezzoli della Anne Tettaway…

Miglior documentario
5 Broken Cameras
The Gatekeepers
How to Survive a Plague
The Invisible War
Searching for Sugar Man

Il mio preferito: -
Secondo me vincerà: The Invisible War
HA VINTO: Searching for Sugar Man

Miglior documentario corto
Inocente
Kings Point
Mondays at Racine
Open Heart
Redemption

Il mio preferito: -
Secondo me vincerà: no idea.
HA VINTO: Inocente

Miglior cortometraggio
Asad
Buzkashi Boys
Curfew
Death of a Shadow
Henry

Il mio preferito: -
Secondo me vincerà: no idea.
HA VINTO: Curfew

Miglior cortometraggio animato
Adam and Dog
Fresh Guacamole
Head over Heels
Maggie Simpson in “The Longest Daycare”
Paperman

Il mio preferito: Paperman
Secondo me vincerà: Paperman
HA VINTO: Paperman

Miglior colonna sonora originale
Dario Marianelli (Anna Karenina)
Alexandre Desplat (Argo)
Thomas Newman (Skyfall)
John Williams (Lincoln)
Mychael Danna (Vita di Pi)

Il mio preferito: Anna Karenina
Secondo me vincerà: Vita di Pi
HA VINTO: Vita di Pi

Il premio più vergognoso assegnato in tutta la serata. E forse di tutta l’intera stagione dei premi cinematografici.
Le musichette new-age con accenti etnici stereotipati non avrebbero meritato di vincere nemmeno Sanremo, figuriamoci un Oscar. L’italiano Dario Marianelli è stato derubato. E poi danno a noi dei mafiosi…

"Ah Richard, e smollame 'sta statuetta!"
Miglior canzone originale
“Skyfall” Adele (Skyfall)
“Everybody needs a best friend” Walter Murphy, Seth MacFarlane (Ted)
“Before my time” J. Ralph (Chasing Ice)
“Pi’s Lullaby” Mychael Danna, Bombay Jayashri (Vita di Pi)
“Suddenly” Hugh Jackman (Les Miserables)

La mia preferita: Adele
Secondo me vincerà: Adele
HA VINTO: Adele

Non c’era proprio gara. Non c’è mai stata gara.
Annunciandola, a sorpresa Jennifer Lawrence è riuscita a NON cadere, nonostante il titolo Skyfall potesse suggerirlo.
A livello di pronostici, ho azzeccato 14 Oscar su 22, discreto. E per quest’anno è tutto.
This is the end, hold your breath and count to ten.



mercoledì 23 gennaio 2013

CHE VITA DI EMME LA VITA DI PI

Vita di Pi
(USA, Cina 2012)
Titolo originale: Life of Pi
Regia: Ang Lee
Sceneggiatura: David Magee
Tratto dal romanzo: Vita di Pi di Yann Martel
Cast: Suraj Sharma, tigre Richard Parker, Irrfan Khan, Ayush Tandon, Gautam Belur, Adil Hussain, Tabu, Rafe Spall, Shravanthi Sainath, Gérard Depardieu
Genere: spiritual survival
Se ti piace guarda anche: Cast Away, 127 ore, The Millionaire, La mia vita è uno zoo

Che vita di Emme, la vita di Pi.
Il protagonista di questo film, un ragazzo indiano figlio del proprietario di uno zoo, si fa chiamare Pi, stufo di essere preso per il Ci per via del suo nome completo: Piscine Molitor, in onore di una piscina pubblica di Parigi. Certo che i genitori devono essere dei bei Bi per dare un nome del genere al figlio. Peggio di chi decide di chiamarlo Alessandro Leone. Ogni riferimento a blogger rivali è puramente voluto.
Scherzo eh, è un bellissimo nome.
Piscine Molitor, intendo.

Un nome come Piscine Molitor, chissà perché, gli attira un sacco di sfottò da parte dei compagnucci di scuola, quei mattacchioni, che lo chiamano: Piscione, Piscialetto, Pischelletto pisciatore, Pistarino…
Così il furbone decide di abbreviare il suo nome in Pi, in onore del Pi greco. Non l’avesse mai fatto. In questo modo, fa solo la figura del secchione con gli altri bimbi che il Pi greco non sanno manco cos’è, e quindi la razione di botte che si piglia raddoppia. In più, gli sfottò nei suoi confronti aumentano, perché con Pi la gamma di insulti aumenta anziché diminuire. Gli danno infatti del: Pirla, Piciu, Porco, Puttano e naturalmente gli danno ancora del Piscialetto etc…

"La vista mare c'è,  per questo non posso lamentarmi, è tutto come sul depliant.
Per il fatto che il mio posto letto sia occupato da una tigre però mi sa che posso
esigere un rimborso o se non altro un coupon per un altro viaggio."
Fino a che le cose vanno così, la vita di Emme di Pi non è manco così di Emme.
Le cose sono destinate a cambiare quando comincia a interessarsi alla religione. Prima quella induista, poi quella cristiana, poi quella musulmana, poi Scientology.
Pi però non si accontenta di far parte di una sola religione e le abbraccia tutte. È un poligamo delle religioni. Una cosa che fa girare le balle a un sacco di gente: il Papa, al-Qaeda, il Dalai Lama, Tom Cruise. Sono tutti incazzati con lui. Una situazione peggiore di quella capitata al dannato Cannibal Kappa quando si è messo a criticare Cloud Atlas.
Sono tutti incazzati con lui, persino Dio. Il grande capo in persona, che di li in poi gli farà passare una vita davvero di Emme.
Stufo di tutte le critiche, Pi decide allora di dedicarsi ad altro. Alla Effe. E una volta che arriva la Effe, che Ci gliene frega a Pi di Dio, della religione e di tutte queste Ci?
Pi si innamora di una bella Effe e tutto per lui sembra finalmente andare per il meglio.
È qui che però il padre decide di rompere il Ci, prendere il suo zoo pieno di animali e andare via dall’India. Proprio quando Pi aveva cominciato a fare Esse, tanto ma tanto godurioso Esse insieme alla belle Effe, il padre gli scombussola i piani e a Pi non resta altro che ammazzarsi di Pi.
Pi è così costretto a prendere la nave insieme alla famiglia e a tutti gli animali che manco Noè ne aveva mai visti così tanti tutti insieme. Una nave che volevano chiamare Titanic, ma poi hanno pensato: “Ma no, quel nome porta sfiga. Chiamiamola Costa Concordia. Con un nome del genere, cosa volete che capiti di male?”.
Il viaggio guarda caso non procede tranquillo. Pi, il poligamo delle religioni, con la sua multifede ha fatto incazzare davvero tutti ai piani alti. Persino Nettuno, dio del mare, e Thor, dio del tuono. I due uniscono le forze e lì altroché The Avengers. Insieme scatenano l’inferno in mare. La nave viene colpita da fulmini e saette e l’unico a salvarsi è Pi.
“Oh, finalmente una botta di Ci!” esclama contento. Prima di rendersi conto che sulla scialuppa di salvataggio in cui si è imbarcato non è solo. Con lui ci sono anche un orango, e va bene, non sarà una bella Effe, ma almeno non è troppo pericoloso. Una zebra, e va un po’ meno bene perché lui odia la Juve, però oh, non è che si può essere troppo pignoli in una situazione del genere. Quindi una iena, non proprio il massimo della vita, non solo di Pi. E poi c’è persino una tigre. E qua so’ Ci. Ci amari.
Se Pi pensava di avere una vita di Emme prima, figuriamoci adesso che ha perso la famiglia e si trova solo soletto in mezzo al mare. Solo soletto? Magari. Con lui c’è una tigre, l'ultima a sopravvivere tra gli animali. Se uno pensa a tutte le situazioni più di Emme in cui si può capitare, è davvero difficile immaginare di peggio. Persino il James Franco di 127 ore (film survival ben più interessante di questo) non avrebbe voluto fare a cambio.

"Ebbasta con 'sti pesci. Quand'è che mi porti da McDonald's?"
Cosa succede dopo?
Cannibal Kappa non è un pezzo di Emme e quindi preferisce non dirvelo, lasciando a voi il piacere di passare le quasi 2 ore successive di film a vedere Pi da solo in mezzo al mare con una tigre, spassandovela per vedere cosa capita loro.
Quello che Cannibal Kappa può dire è che per lui è stata un’esperienza non troppo piacevole, diciamo. Se la prima parte del film viaggia anche sui sentieri diligenti della storiella carina, alla The Millionaire, la lunga parte in mezzo al mare è davvero sfiancante. Ang Lee azzecca qualche momento visivamente non male, ma niente che vada oltre un documentario medio di National Geographic. E non fate paragoni con il sommo capolavoro di Terrence Malick The Tree of Life se non volete scatenare l’ira del Cannibal Kappa, che può essere anche peggio di quella di Nettuno e Thor in combo ed è già furioso con quelli dell’Academy per aver nominato la modesta regia molto in stile James Cameron di Ang Lee e non quella strepitosa di Quentin Tarantino per Django Unchained, o quella altrettanto portentosa di Joe Wright per Anna Karenina, di cui avrà modo di parlarvi prossimamente.

"Ma perché non ho dato retta alle previsioni catastrofiste di Studio Aperto
e non mi sono portato dietro un ombrello o almeno un K-Way?"
Cosa succede alla fine del film?
ATTENZIONE SPOILER
Vita di Pi offre un colpone di scena finale, in grado di ribaltare tutta la prospettiva della vicenda. Un colpo a effetto che fa molto anni ’90. Peccato che queste cose alla I soliti sospetti o alla Il sesto senso siano passate di moda da oltre un decennio. E peccato anche che un colpone di scena come questo non basti a risollevare le quasi due ore di noia in cui il film era naufragato per tutta la parte precedente. E peccato che le scene più visionarie sembrino una versione parodistica di 2001: Odissea nello spazio o di Valzer con Bashir. E peccato che la scena con gli animaletti suricati sembri uscita da L'era glaciale. E peccato ci sia pure quel Gerard Dépardieu di Emme. E peccato, soprattutto, che lo spiegone finale non lasci spazio a grossi dubbi. Lo spiegone finale rovina tutti i trip mentali e le interpretazioni che uno poteva avere sulla vicenda.
Alla fine, Vita di Pi si rivela un film con dei risvolti cannibali, però non è un film cannibale (inteso come film per Cannibal Kappa) per niente. Il suo spiegone finale ammazza tutta la spiritualità esibita in precedenza, dove tra l’altro la pellicola più che su questioni spirituali finiva impantanata dalle parti di altre pellicole survival alla Cast Away. Per non parlare di una colonna sonora banale e stereotipata immeritatamente premiata ai Golden Globe e immeritatamente pronta a bissare anche agli Oscar.

Ma qual è questa grande rivelazione finale?
Alla fine, viene spiegato come le cose potrebbero essere andate diversamente da come le avevamo vissute fino ad allora. C'è una seconda versione della storia in cui l'orango in realtà è Christoph Waltz, la zebra è Kerry Washington, la iena non è Michael Madsen o Steve Buscemi o Teo Mammuccari, bensì quel cattivone di Leonardo DiCaprio e la tigre altri non è che Jamie Foxx in versione Django. Il tutto si conclude con il classico stallo alla messicana e la classica sparatoria tarantiniana, in cui ad avere la meglio è Django.
Qual è la versione che preferite? Quella con gli animali, o quella tarantiniana?

Volendo tirare le somme, la Vita di Pi non è piaciuta molto a Cannibal Kappa. Se non altro, almeno, la pellicola non si è rivelata per fortuna il “nuovo Avatar” come qualche furbacchione della promozione aveva cercato di spacciare, se non per uno stile registico che punta al facile effetto spettacolare vagamente alla James Cameron. E se non altro è un film che è riuscito nel suo intento principale: quello di avvicinare Cannibal Kappa a Dio. È davvero difficile infatti contare le volte nel corso della visione in cui ha esclamato: “Oddio nooo!” “Cristo Santo, basta!”, “Che Buddha sta succedendo adesso?” e "Ma porco Di!".
Cannibal Kappa ha capito che una forza superiore esiste e ha capito che questa forza ha ascoltato le sue preghiere quando sono arrivati i titoli di coda a mettere fine alle sue sofferenze. E' lì allora che Cannibal Kappa ha potuto liberare tutta la sua spiritualità con un: “Grazie Dio.”
(voto 5,5/10)



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