sabato 1 novembre 2014

DAWOLF'S CREEK





"Fotografa questa, autovelox!
Miley Cyrus style."
Wolf Creek
(Australia 2005)
Regia: Greg Mclean
Sceneggiatura: Greg Mclean
Cast: Nathan Phillips, Cassandra Magrath, Kestie Morassi, John Jarratt, Andy McPhee
Genere: viaggi assurdi destinati a finire male
Se ti piace guarda anche: Chernobyl Diaries, Cabin Fever, Hostel, Aftershock

Ogni anno in Australia spariscono 30mila persone.
Ogni anno 30mila persone dell'Australia visitano il sito Pensieri Cannibali.
I due eventi sono collegati?
Quegli australiani che spariscono sono gli stessi che sono stati su questo blog?
Una volta entrati su Pensieri Cannibali la loro testa esplode o vengono inghiottiti nel nulla?

Ci sono domande che non avranno mai una risposta. Le precedenti, ad esempio, ma anche un'altra: perché un filmetto come Wolf Creek è stato osannato tanto, al punto da diventare un piccolo cult e avere persino un seguito realizzato proprio di recente?
Tralasciando il fatto che al giorno d'oggi un seguito non lo si nega a nessuno – qualcuno ha detto Expendables e Ghost Rider? - è abbastanza difficile comprendere la popolarità – comunque relativa – di Wolf Creek. Si tratta per carità di un horror decente, però niente più di questo.
La prima parte sembra la versione meno cool e più noiosa di un film diretto da Eli Roth, o comunque prodotto o interpretato da Eli Roth. Troviamo infatti una tipica situazione di viaggio post-adolescenziale, con un gruppo di ragazzi/nonpiùtantoragazzi che scelgono una meta inconsueta per una vacanza, in una maniera analoga a film come Hostel, Cabin Fever o Aftershock. In questo caso, un ragazzo australiano e due ragazze inglesi nemmeno particolarmente fighe (differenza non da poco rispetto agli horror americani) decidono di partire per un viaggio nella terra dei canguri per andare a visitare il cratere lasciato da un meteorite in un posto chiamato Wolf Creek.
Perché vanno lì anziché in un luogo dove si possono trovare spiagge, mare, sole, alcol, droghe e figa?

"Ma non possiamo rimanercene qui in spiaggia, anziché andare a vedere un cratere?"

Ci sono domande che non avranno mai una risposta, ve l'ho detto.
Il primo tempo della pellicola scivola così via come un road-movie di medio livello, impreziosito dalle affascinanti, sebbene un po' troppo desolate per i miei gusti, ambientazioni australiane. Un viaggio in mezzo al nulla. Letteralmente. Se i luoghi fanno il loro dovere, lo stesso non si può dire dei personaggi, molto anonimi e interpretati in maniera altrettanto anonima dai protagonisti Cassandra Magrath (chiii?), Kestie Morassi (chiii?) e Nathan Phillips (e chiii?), che guarda caso dopo Wolf Creek non si sono più visti da nessuna parte, fatta eccezione per quest'ultimo che è comparso in Chernobyl Diaries, altro horror movie in cui un gruppo di post-teenagers va in vacanza in un luogo improbabile, addirittura Chernobyl.
Ma peeerché?

Terminata questa lunga parte vacanziera, nel secondo tempo veniamo scaraventati in un incubo. Cosa succede?
Non ve lo sto a spoilerare, anche perché come detto ci sono domande che non avranno mai una risposta e questa è una di quelle, a meno che non vediate il film e lo scopriate da soli.
Va riconosciuto che la seconda parte è piuttosto angosciante e la scena finale è costruita con un buon gusto per la tensione. Detto questo, ci troviamo di fronte a un survival horror con leggere venature splatter decente per una visione thriller nel periodo di Halloween, ma sceneggiato e girato in maniera piuttosto amatoriale e senza colpi di genio da tale Greg Mclean e che il giorno dopo si è già fatto dimenticare. Per me è solo questo, niente di più e niente di meno, e non m'ha fatto venire una gran voglia di andarmi a cercare pure il sequel. Per qualcun altro invece è un piccolo cult movie, nonché uno dei più terrificanti film di paura degli ultimi anni. Ma perché?
Ci sono domande che non avranno mai una risposta, ve lo ripeto per l'ultima volta.
(voto 6/10)


Questo post fa parte della Halloween Week organizzata da Pensieri Cannibali.
Qui sotto potete recuperarvi anche gli articoli precedenti dedicati a:

15 commenti:

  1. alle domande iniziali si potrebbe dare la seguente risposta: 30mila persone all'anno fuggono dall'Australia (per quello che ne so è un paese noiosissimo) e per non essere ritrovati dai loro nemici (famiglie, agenzia del fisco, testimoni di geova ecc) si rifugiano nel tuo blog, che funziona come portale dimensionale (a me è capitato, leggendo un post, di trovarmi su una zattera trasformato in tigre...)

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    1. teoria interessante.
      secondo me potrebbero anche scomparire a causa del captcha che misteriosamente compare XD

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  2. post soffrittum
    ancora con 'sta cazzata del captcha????
    ho dovuto digitare 259 per dimostrare di non essere un replicante

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    1. no, ma dai, capita solo a te, credo.
      nelle impostazioni su mostra test di verifica ho impostato sempre NO (ovviamente).
      e a me per controcommentare non compare...

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  3. 6? solo 6 a questa figata assoluta? dai questo praticamente è un titolo imprescindibile...

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    1. imprescindibile???
      è un film che io avevo scordato già mentre scorrevano i titoli di coda :)

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  4. Il primo non lo ricordo tanto. Discreto, comunque.
    Il secondo è fighissimo, assoliutamente.

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    1. il primo non è certo memorabile e non mi ha fatto venire una gran voglia di recuperare il secondo...

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  5. L'interrogativo iniziale potrebbe essere buono per una storia thriller :D il film nonostante tutto l'ho sempre snobbato...

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  6. Gran bel film ed ottimo survival, che come al solito non hai apprezzato appieno.
    Dovresti fare un giretto in Australia anche tu! ;)

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  7. Ne ho un ricordo ormai annebbiato, ma all'epoca mi piacque non poco. :-)

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  8. Non mi fece impazzire, ma nel finale mi domandai se il reale assassino Ivan Milat abbia visto il film.

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  9. Per me è un film bellissimo: ovviamente rapportato al genere. Fa esattamente quello che ti aspetti, e lo fa molto bene. Che non è poco. Impeccabile.

    Alex9

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    1. proprio quello invece per me è un difetto enorme.
      mi piacciono i film che sanno sorprenderti, non quelli che fanno ciò che ti aspetti...

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