sabato 31 gennaio 2015

OBVIOUS CHILD, LA RECENSIONE-PARTO





Obvious Child
(USA 2014)
Regia: Gillian Robespierre
Sceneggiatura: Gillian Robespierre
Cast: Jenny Slate, Gaby Hoffmann, Paul Briganti, Stephen Singer, Richard Kind, Jake Lacy, David Cross
Genere: pregno
Se ti piace guarda anche: Girls, Molto incinta, Juno, Louie

Cari lettori e care lettrici, oggi ho una comunicazione molto importante e molto seria da farvi: sono incinto.
Vi starete chiedendo come ciò sia possibile. È presto spiegato. È andata come va di solito in queste circostanze. Non sono stato attento. Non ho usato il preservativo e... patatrac.
Voglio quindi fare un appello ai lettori più giovani. Non fate sesso e, se proprio dovete farlo, usate precauzioni, mi raccomando. Avete visto i nuovi condom della Coop, “Fallo protetto”?
Lo so che con un nome del genere non viene molta voglia di comprarli né tanto meno di fare sesso, però voi procurateveli lo stesso, okay?

"Tranquilla, è un  preservativo Coop."
"Ah, allora sì che siamo a posto, yeah!"

Dopo questo spot anticoncezionale, vi state ancora chiedendo come sia possibile che sia rimasto incinto?
Siete ancora della vecchia scuola di pensiero che gli uomini, solo perché non hanno le ovaie, un utero e una vagina non possano avere figli? Quanto siete antiquati. Non l'avete mai visto Junior, il film con Arnold Schwarzenegger?
Credete che tutte le pellicole con Schwarzy siano solo delle grandissime stronzate?
Per una volta no. Junior è tratto da una storia vera. Gli uomini possono partire. Io ne sono la prova vivente. Sono incinto e in questo momento sto partorendo il mio nuovo bebè. La mia nuova recensione che si candida a essere la più stupida che io abbia mai scritto nella storia di Pensieri Cannibali.
Ueeeeeeè!”.
Sentite? Sta piangendo.
Ueeeeeeeeeeeeè!”.
Il mio nuovo piccolo sta piangendo! È appena nato ed è in perfetta salute.
Come si chiama?

Si chiama Obvious Child. Lo so. Come nome fa schifo. Quasi peggio dei preservativi della Coop. Con un nome del genere, è sicuro che quando andrà a scuola si prenderà un sacco di botte. Il bullismo è una cosa sbagliata e io lo condanno assolutamente, però per un momento provate a mettervi un attimo nei panni dei bulli. Se vi trovate in classe con uno che si chiama Obvious Child, è ovvio che vi venga voglia di menarlo. C'è poco da fare.
In questo caso comunque non è colpa mia. Non sono stato io a dargli un nome tanto terribile. È tutta colpa della madre. È sempre colpa delle madri. Pensate ad esempio che Francesco Totti volesse chiamare la sua figlia Chanel?
Non sa manco chi o cosa è. È stata tutta colpa di Ilary Blasi. Lo stesso vale in questo caso. A scegliere il nome Obvious Child è stata la regista e sceneggiatrice Gillian Robespierre, che a sua volta si è ispirata per questo suo nuovo parto a una sua piccola creatura precedente, il cortometraggio del 2009 intitolato anch'esso Obvious Child. Allora il suo è un vizio.


Com'è, questa creatura?
È presto detto. Obvious Child in pratica è come un episodio lungo della serie tv Girls con una trama vagamente ispirata a Molto incinta. È in pratica la versione indie del film di Judd Apatow con Seth Rogen e Katherine Heigl, soltanto che in questo caso ci si concentra soprattutto sulla parte femminile. La protagonista assoluta dal primo all'ultimo istante della pellicola, nei panni di una giovane comica che resta incinta, è l'attrice rivelazione Jenny Slate, vista finora in alcune piccole parti nelle serie House of Lies, Hello Ladies, Bored to Death, Parks and Recreation, nel citato Girls e che nei prossimi mesi/anni rivedremo probabilmente ancora in un sacco di produzioni televisive e cinematografiche hipster. Così come l'interprete dell'amica della protagonista, Gaby Hoffmann, una delle protagoniste della nuova serie Transparent adocchiata pure lei – ovviamente – anche in alcuni episodi di Girls. Jenny Slate e Gaby Hoffmann sono delle sicure protagoniste della scena indie presente e futura e se voi non siete indie, significa che siete troppo commerciali e mi fate venire le nausee mattutine, bleah.


Volete sapere pure come si sviluppa, questa piccola creatura?
Questo non ve lo svelo. Vi anticipo solo che cresce bene. Non sarà un bebè particolarmente originale, non farà cose mai viste prima, ma è un film carino e piacevole come un neonato...
Dite che i neonati non sono particolarmente piacevoli?
Verissimo! Diciamo che è piacevole come un neonato che non piange e non si caga/piscia/vomita addosso ogni due secondi e non ha una di quelle facce brutte da mostriciattolo figlio di Satana. Così credo di rendere meglio l'idea.
Quanto al mio, di bebé, questa non sarà magari la recensione migliore del mondo, anzi sicuramente, ma io ne sono comunque fiero, perché ogni scarrafone è bello a mamma soja.
(voto 6,5/10)

5 commenti:

  1. A me ultimamente è venuta l'allergia nei confronti di Girls, quindi mi sa che mi conviene stare alla larga da questo film. :D

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  2. Nonostante l'argomento ormai noto da queste parti, direi che non mi pare il mio tipo di pellicola.

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  3. Sei esilarante come al solito,ma il film non fa sicuramente per me XD

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  4. non conoscevo Jenny Slate, ma dopo aver visto il film mi sono documentata un po' di più leggendo qualcosa qua e là, e ho scoperto con piacere che nella realtà è molto simile a Donna. Evviva le donne/attrici matte come cavalli. Hanno un che di umano :)

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  5. 6,5? almeno 7. la storia non sarà originale, ma è raccontata in modo originale. e il paragone con Molto incinta grida vendetta :D

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