mercoledì 17 giugno 2015

ANIME NERE E IL MISTERO DEI PREMI CINEMATOGRAFICI (E NON SOLO)





Anime nere
(Italia, Francia 2014)
Regia: Francesco Munzi
Sceneggiatura: Francesco Munzi, Maurizio Braucci, Fabrizio Ruggirello
Liberamente ispirato al romanzo: Anime nere di Gioacchino Criaco
Cast: Marco Leonardi, Peppino Mazzotta, Fabrizio Ferracane, Giuseppe Fumo, Barbora Bobulova, Anna Ferruzzo, Pasquale Romeo, Vito Facciolla, Aurora Quattrocchi
Genere: mafioso camorrista 'ndranghetoso
Se ti piace guarda anche: Gomorra, Gomorra - La serie

Io i premi non li capisco. Prendiamo ad esempio la prima edizione dei prestigiosi Moz Awards, consegnati dal blog Moz O'Clock. Il miglior sito cinetelevisivo dell'anno è risultato... Pensieri Cannibali. Pazzesco.
Anche i premi cinematografici spesso mi lasciano perplesso. Sono rimasto infatti enormemente stupito nel vedere trionfare il mio adorato Birdman agli ultimi Oscar. Di solito le cose non vanno così. Di solito i miei preferiti non vincono. Spesso qualche critico, qualche sito o qualche rivista mette in giro la voce che un film non è solo bello, è “il migliore dell'anno”, e poi tutti cominciano ad allinearsi a quel pensiero.
Nell'ambito del cinema italiano, quest'anno a un certo punto ha cominciato a diffondersi la voce che Anime nere era “il migliore dell'anno” e forse il “migliore del secolo”, fino ad arrivare ai David di Donatello, i premi più importanti della cinematografia nostrana giusto dopo i Cannibal Awards. Nella serata di premiazione che si è tenuta la scorsa settimana, è stato così un trionfo per Anime nere, che ha portato a casa ben 9 mila David, tra i quali quelli di miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura, miglior fotografia e miglior canzone. Sono allora andato a recuperarmi la pellicola di Francesco Munzi aspettandomi qualcosa di vicino al Capolavoro supremo o giù di lì come si diceva in giro e invece...



Invece Anime nere è solo una pellicola di medio livello. Nient'affatto malvagia, però esce con le ossa rotta da un confronto con Gomorra - La serie, un prodotto recente parecchio simile. Anime nere si può infatti riassumere magari un po' superficialmente, ma nemmeno troppo, come la versione 'ndrangheta di un episodio di Gomorra o, tanto per citare un "rivale" americano, di Sons of Anarchy. Il tutto in tono minore, senza la stessa potenza e ferocia espressiva. Laddove nella serie tratta dal romanzo di Roberto Saviano i personaggi sono lasciati crescere puntata dopo puntata, fino a riuscire a creare un inatteso coinvolgimento emotivo nei confronti di un gruppetto di camorristi, lo stesso non avviene qui, dove la vicenda si sbriga in maniera un po' troppo frettolosa e non certo imprevedibile.
Cosa dire degli attori, poi? Piuttosto modesti e inoltre i loro personaggi sono incapaci di uscire dai soliti stereotipi delle storie gangsta di questo tipo, a parte giusto il capraro Luciano.
La regia? Niente di così folgorante.
La sceneggiatura? Dialoghi tutt'altro che memorabili e una vicenda che sembra presa pari pari da un articolo di cronaca nera locale.
La fotografia? Gomorra sta proprio su un altro pianeta, sia il film che la serie.
La convinzione che fosse il migliore era talmente alta che hanno pure premiato “Anime nere” di Massimo De Lorenzo come miglior canzone. Poco importa che sia 'na roba inascoltabile. Quest'anno insomma hanno deciso di premiare Anime nere in tutto e per tutto. Mi pare si sia portato a casa pure l'award per il miglior stagista. Per me quest'anno avrebbe invece meritato parecchio di più Il giovane favoloso, per quanto anch'esso non al 100% favoloso.


Anime nere i suoi pregi ce li ha pure. Il principale è quello di non essere dispersivo come Gomorra il film che dà spazio persino a troppe storie e a troppi personaggi, mentre qui l'attenzione è quasi tutta concentrata su una famiglia sola. Il conflitto tra la vecchia e la nuova guardia della 'ndrangheta inoltre è efficace e interessante ma, ancora una volta, si finisce lì, a pensare a Genny e a Don Pietro Savastano e al confronto inevitabile con Gomorra. Non fosse per quello, probabilmente starei anch'io a gridare al miracolo per Anime nere e a volergli dare tutti i David e gli Oscar e gli Mtv Awards e pure i Telegatti di questo mondo. Peccato solo che già ci sia stato il romanzo, il film e anche la splendida serie. Per quanto mi riguarda camorra batte 'ndrangheta 3 a 0. Pardon, Gomorra batte Anime nere 3 a 0.
E io comunque i premi continuo proprio a non capirli.
(voto 6,5/10)

13 commenti:

  1. Non ne avevo mai sentito parlare, grazie per la dritta ;-) Cheers!

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  2. bah
    forse chi giudica e dà i premi non ha pensato al valore in sé del film, ma all'argomento; parlare male delle faide mafiose, camorriste ecc è cosa buona e giusta (chi dice di no?)
    criterio moralistico (conta più quello che si racconta che il modo in cui si racconta)
    succede anche a Ollivùd; come spiegare altrimenti i ZERO oscar per THE WOLF OF WALL STREET, film non proprio edificante... ma, fuck you, il migliore del 2013, fuck fuck fuck and FUCK!!!!!!!

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  3. A me i film su mafia camorra e co. ammorbano da morire.Ma apprezzo che Pensieri cannibali abbia ricevuto un altro meritato premio!

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  4. Ce l'avevo in rampa di lancio proprio a causa dei premi, e a questo punto la tua tiepida reazione mi fa ben sperare sul suo valore! ;)

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  5. Complimenti anche a te per il Moz Award...
    Sul film non so che dire: che l'ho conosciuto solo dopo la notizia del David lo recupererò subito

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  6. Semplicemente un buon film "overrated" come accade di solito in queste circostanze. Addirittura gli hanno dato il premio per la miglior colonna sonora così a caso, solo per far numero, ignorando lo stupefacente lavoro di Apparat per "Il giovane favoloso".

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  7. A me era piaciuto almeno un punto in più :P certo Gomorra è nettamente superiore...

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  8. Tra l'entusiasmo che lo ha accolto a Venezia (dove comunque tra le categorie principali non ha vinto niente, al pari di Birdman, per dire) io sono uscita dalla sala con la tua stessa sensazione: bello sì, e ben fatto, ma arriva dopo Gomorra, e non c'è storia.
    Questi premi proprio non li capisco, anche perchè va bene uno, ma 9 mila??

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  9. Per me invece un bel film, giusto per sottolineare quanto la pensiamo diversamente su tutto :)

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  10. A me continua a ispiarare parecchio, ha questi toni scuri da profondo sud che mi intrigano da morire.

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  11. Un film non eccezionale ma ottimo, che parla, prima volta in assoluto, della Calabria. E utilizza i riferimenti classici della tragedia greca. Se ne facessero di film così in questo paese ridicolo...

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  12. si salva solo la stupenda bobulova

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