(USA 2015)
Titolo originale: Black Mass
Regia: Scott Cooper
Sceneggiatura: Mark Mallouk, Jez Butterworth
Tratto dal libro: Black Mass: The True Story of an Unholy Alliance Between the FBI and the Irish Mob di Dick Lehr e Gerard O'Neill
Cast: Johnny Depp, Joel Edgerton, Benedict Cumberbatch, Kevin Bacon, Dakota Johnson, Jesse Plemons, Peter Sarsgaard, Corey Stoll, Rory Cochrane, David Harbour, Adam Scott, Julianne Nicholson, Juno Temple, W. Earl Brown, Luke Ryan
Genere: gangsta
Se ti piace guarda anche: The Iceman, Mystic River, Nemico pubblico, Chi è senza colpa
C'è una cosa che tutti sanno: i brutti sognano di essere belli.
C'è però anche un'altra cosa che non tutti conoscono: i belli sognano di essere brutti. Neanche troppo segretamente. Il caso più evidente è quello di Charlize Theron. Pur di dimostrare di essere un'attrice valida e non solo un bel pezzo di manza, si è letteralmente trasformata in un monster.
Tra gli altri che si sono sempre divertiti a imbruttirsi c'è Johnny Depp. Una buona parte della sua carriera l'ha giocata sul trasformismo e sul fare il freak, meglio se per Tim Burton, però negli ultimi tempi si è davvero superato. Se in Mortdecai si è mortificato con dei baffetti che lo hanno reso inchiavabile anche agli occhi delle più accanite tra le sue fan, con Black Mass - L'ultimo gangster ha cercato di fare ancora di meglio. O meglio, diciamo di peggio. In Black Mass è un pelatone con degli occhi chiari inquietanti. Il risultato è un incrocio tra Pippo Baudo per la (non) capigliatura e il suo Cappellaio Matto di Alice in Wonderland per lo sguardo da pazzo.
Bello, vero?
"Non avrò molti capelli, però in compenso posso puntare su un gran bel sorriso!" |
Non contento di ciò, all'ultimo Festival di Venezia si è presentato in vesti forse ancora peggiori e forse nemmeno per esigenze cinematografiche.
Johnny Depp in pratica adora fare il brutto. Per quanto poi si possa discutere sul fatto che un Johnny Depp brutto è pur sempre un omino nemmeno così brutto, l'attore negli ultimi tempi ha comunque fatto preoccupare i suoi fan e soprattutto le sue fan per essere stato colpito dalla “Sindrome di Marlon Brando”. Il problema è che, oltre a voler apparire brutto lui, si è messo anche a girare esclusivamente o quasi film brutti. L'elenco dei suoi lavori recenti è spaventoso: Alice in Wonderland, The Tourist, Jack e Jill, The Lone Ranger, Transcendence, Into the Woods, Mortdecai...
Manco Enrico Brignano può vantare tante schifezze nella sua filmografia. Anche perché spero non gli abbiano fatto girare così tante pellicole.
Black Mass sarà riuscito a mettere fine a questa lunga serie di porcherie?
La risposta è sì e no.
Sì, perché la pellicola non fa schifo e, per il Depp recente, è già cosa non da poco. In più l'attore tira fuori la sua interpretazione migliore da tipo una decade a questa parte, o giù di lì.
No, perché il film è un'enorme occasione sprecata e non resterà impresso nella memoria come uno dei migliori nella carriera di Depp che, una volta, era piena di ottimi lavori. Diciamo anche che non resterà impresso nella memoria, punto.
Black Mass è un tipico gangster movie, di quelli come ne sono stati già fatti, e di migliori, in passato. È un classico biopic criminale che non aggiunge nulla di nuovo al genere e che ricorda in particolare il recente The Iceman con Michael Shannon e va beh, la mancanza di originalità per un tipo di storia già così ampiamente trattata può essere messa in conto. Alla pellicola manca però anche una benché minima tensione thriller. Lo scopo del regista Scott Cooper, già autore del valido Crazy Heart e del soporifero Il fuoco della vendetta - Out of the Furnace, non era quello di girare un thriller, ma un po' di tensione non avrebbe guastato. Il ritmo inoltre latita parecchio, tanto quanto il coinvolgimento emotivo. Un vero peccato, visto che nella prima parte il film sembra voler essere qualcosa di più della solita vicenda gangsta con i buoni da una parte e i cattivi dall'altra. Black Mass sembra voler scavare nell'intimità del protagonista, il boss della malavita irlandese James “Whitey” Bulger interpretato da un Depp in versione belli capelli.
Il film ci mostra il rapporto di Whitey con il figlio, con la madre e con l'amico dell'FBI, senza però riuscire mai andare davvero in profondità. Nella seconda parte il lavoro si concentra invece sul lato più “mostruoso” del rinomato criminale irlandese (si dice rinomato per un gangster? o forse è meglio famigerato?) che tanto odia noi mangiaspaghetti italiani, solo che non c'è mai un vero crescendo e il film anzi si ammoscia parecchio, procede in maniera banale e stravista, senza manco un guizzo nemmeno nella colonna sonora che tra musica 70s e 80s avrebbe potuto offrire molto di più, dirigendosi verso un finale già scritto. Il tutto con uno stile più da servizio cronachistico di telegiornale che non da grande Cinema.
Una pellicola non malvagia, ma incapace di segnalarsi nel minimo modo per sceneggiatura o regia. A tenerla a galla ci pensano allora una serie di interpretazioni più che valide. Al di là di un Johnny Depp tornato finalmente a recitare come sapeva e non più solo come il fantasma di se stesso, sorprende Dakota Johnson, sì, proprio la zoccoletta zoccolona di Cinquanta sfumature di grigio, per quanto relegata in un ruolo troppo sacrificato.
"Allora quando inizi a frustarmi? ...Ehm, scusa, mi sa che ho sbagliato copione." |
Grandioso, sebbene pure lui purtroppo in una piccola parte, Peter Sarsgaard, uno degli attori più sottovalutati dei nostri tempi.
"Oh, finalmente qualcuno si è reso conto che sono un attore grandioso!" |
Fanno un'ottima figura anche Joel Edgerton, Julianne Nicholson, Juno Temple e Jesse Plemons, mentre appare più in ombra il tanto osannato Benedict Cumberbatch, complice anche un personaggio merdoso ben poco interessante.
"Giusto Pensieri Cannibali poteva mettere in discussione la mia sublime recitazione..." |
Un gran cast all-star per un film su un gang-star dalla vita criminale notevole, che sembra più un big mess che una Black Mass, e di cui al termine della piatta visione non resta un bel niente. Questo sì che è un crimine.
(voto 5,5/10)
M'ispira ben poco, ma lo vedrò - magari in due volte - per dire che l'ho visto. Ecco. :)
RispondiEliminaE' in rampa di lancio, e ho quasi paura che potremmo essere d'accordo.
RispondiEliminaE questo non è mai un bene. :)
Non mi ha fatto schifo in realtà, ma sto film non ha nemmeno un minimo di anima... Penso che però una sufficienza la strapperà...
RispondiEliminaMi sembra qualcosa di moscio che mi posso anche risparmiare XD
RispondiEliminaJohnny ormai è giù per la china,poco da fare :/
non confondiamo il sacro con il profano!
RispondiEliminaSACRA è Charlize, capace di mostrizzarsi per vincere la statuetta, ma poi tornata a essere un gran pezzo ecc
PROFANO, anzi profanissimo, anzi un vero pirla, è Jonnhy
quanto al fascino della bruttezza (tanti fanno di tutto per apparire brutti e ci riescono benissimo) ci sarebbe tanto da dire... quando rivedo S. Freud al pub lo intervisto
Non azzecca più un film, sto iniziando a perdere le speranze!
RispondiEliminaÈ esattamente così anche per me: film tutt'altro che memorabile e originale, per un Johnny che almeno a livello recitativo sembra tornato in forma. Nulla di nuovo per i gangster movie, dove si sa che oltre agli attori deve essere la regia a fare la differenza: qui, pare ammosciata anche quella.
RispondiEliminaIo lo andrò a vedere domani... Spero che potrà piaciermi
RispondiEliminaMa quindi è davvero tanto mediocre? Mi sa che ho fatto bene ad evitarlo al cinema
RispondiElimina