venerdì 11 dicembre 2015

Quel fantastico peggior panno della mia vita





Quel fantastico peggior anno della mia vita
(USA 2015)
Titolo originale: Me and Earl and the Dying Girl
Regia: Alfonso Gomez-Rejon
Sceneggiatura: Jesse Andrews
Tratto dal romanzo: Quel fantastico peggior anno della mia vita di Jesse Andrews
Cast: Thomas Mann, RJ Cyler, Olivia Cooke, Jon Bernthal, Connie Britton, Nick Offerman, Molly Shannon, Katherine Hughes
Genere: teen
Se ti piace guarda anche: Noi siamo infinito, Colpa delle stelle, Città di carta, Donnie Darko, Il giardino delle vergini suicide

Non so proprio come raccontare questa storia. Non so nemmeno come iniziare. Cioé, credo che potrei usare una frase d'apertura di un grande romanzo. Tipo: “Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita.” Che poi la diritta via dev'essere per forza la strada migliore da imboccare? Le curve non sono forse la parte più divertente della vita?
Oppure potrei partire da un'altra frase celebre tipo: “Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all'occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l'Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l'acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni.
No, meglio non cominciare così. Giusto per l'uso della parola “seni” anziché “tette”, io una storia del genere l'abbandonerei subito e non vorrei conoscere il resto, se solo la maledetta scuola italiana non obbligasse a leggerlo tutto.

Non so allora assolutamente da dove partire per raccontarvi di questo fantastico film, quindi comincio e basta. L'ultimo anno di liceo per me non è stato poi così differente da quello del protagonista della pellicola Greg interpretato da Thomas Mann. A parte il fatto che io non ho conosciuto nessuna ragazza che stesse morendo di leucemia. Questo piccolo dettaglio a parte, mi sono ritrovato parecchio in Greg, un tizio che come me ha cercato semplicemente di sopravvivere alla high school, rimanendo fuori da tutti i gruppi, sia da quello dei ragazzi fighi (perché non mi volevano) così come dai nerd (perché io non volevo loro), e frequentando soprattutto il mio migliore amico, anzi il mio “collega” di avventure e fantasie, il mio Earl. O forse ero io il suo Earl?


Mi sono ritrovato anche nell'autosottovalutarsi di Greg, così come nel suo tipo di umorismo e nella sua voglia di sdrammatizzare su tutto. E anche nella mania di Greg & Earl di parodiare i film, a partire dai titoli. Come trasformerei ad esempio io Quel fantastico peggior anno della mia vita?
Così.


Il film racconta dell'amicizia “forzata” di Greg con la ragazza morente del titolo originale. Io non ho vissuto niente del genere, dicevo, però se mi fosse capitato qualcosa del genere, penso che non l'avrei affrontato in una maniera poi così differente da come ha fatto lui. E come ha fatto lui?
Greg, così come l'autore della sceneggiatura tratta dal suo stesso omonimo romanzo Jesse Andrews, tratta il tema della malattia con grande umorismo. Nella prima parte, Quel fantastico peggior anno della mia vita è uno dei film più divertenti della mia vita, o quasi. Ci sono un paio di scene che mi hanno fatto morir dal ridere. E attenzione perché guardando questo film potreste morire per davvero...


Quel fantastico peggior anno della mia vita è una visione divertentissima, ma allo stesso tempo pure tristissima. Se Inside Out ci insegna che non c'è gioia senza tristezza, questo film ci ricorda che non c'è tristezza senza gioia. Anche nei suoi momenti più drammatici e in teoria deprimenti, la pellicola sa far ridere. È questo il suo grande punto di forza.
Un altro enorme pregio è la sua inventiva, la sua capacità di prendere argomenti già ampiamente trattati, come la vita in un liceo americano, e rispolverarli come se mai nessuno ne avesse parlato prima. Stessa cosa per il tema della malattia, ultimamente diventato un vero e proprio filone letterario, il sick lit, come ho appreso leggendo il blog Diario di una dipendenza. Un genere che per popolarità negli ultimi tempi ha superato pure le vicende vampiresche alla Twilight e i fantasy young adult distopici alla Hunger Games. Questo film per certi versi ricorda il modo diretto e non troppo serioso di affrontare l'argomento della malattia di Colpa delle stelle, e per altri va in una direzione differente, meno romantica e ancor più ironica.


Un altro ulteriore merito del film sta nella sua libertà espressiva e qui il plauso va soprattutto ad Alfonso Gomez-Rejon, regista statunitense di chiare origini messicane che si è fatto le ossa in serie tv di Ryan Murphy come Glee ed American Horror Story, di cui ha diretto alcuni degli episodi migliori. Il suo debutto cinematografico è arrivato poi con The Town That Dreaded Sundown, horror ottimamente diretto ma che difettava di una sceneggiatura piuttosto carente. Ai tempi (ovvero giusto pochi mesi fa) già pregustavo quello che avrebbe potuto fare alle prese con uno script valido e Jesse Andrews con il suo romanzo d'esordio Me and Earl and the Dying Girl gliene ha fornito uno non solo valido, ma molto valido. Alfonso Gomez-Rejon non s'è lasciato sfuggire l'occasione con una regia più sobria del solito, priva degli elementi kitsch presenti nelle serie di Ryan Murphy, ma tutt'altro che priva di fantasia.


Non so se Quel fantastico peggior anno della mia vita sia un nuovo cult adolescenziale assoluto, da mettere a fianco di pietre miliari del genere come Donnie Darko, Il giardino delle vergini suicide, Mean Girls, Spring Breakers o Noi siamo infinito, però penso di sì.
Non so se Quel fantastico peggior anno della mia vita sia diventato, se non uno dei film migliori della mia vita, almeno di quest'anno, perché mi sono ritrovato così tanto nel protagonista.
Non so se Quel fantastico peggior anno della mia vita piacerà così tanto anche a voi, che magari non vi ritroverete così tanto nel protagonista.
Non so niente, in pratica, ma d'altra parte non sapevo nemmeno come iniziare questo post ed ecco che invece mi sono dilungato come e più del solito. Spero solo di avervi incuriosito abbastanza da avervi fatto venir voglia di guardare quel fantastico miglior film della mia vita. O se non altro dell'anno. O se non altro uno dei più fantastici migliori film dell'anno.
(voto 8/10)

16 commenti:

  1. Il film funziona, anche se come al solito hai esagerato con il voto.
    Noi siamo infinito è di tutt'altra categoria. ;)

    RispondiElimina
  2. Questa film si sapeva che da queste parti avrebbe fatto centro! ;)

    RispondiElimina
  3. Sarà anche un film bellerrimo (devo vederlo e poi dirò la mia) ma vedere T. Mann e RJ Cyler al posto della radiosa Lana mi ha fatto grugnire di disappunto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il regno di Lana era già durato più del solito, era ora di cambiare.
      E poi tranquillo che il mio grafico di fiducia ha preparato una nuova serie di header per tutti i gusti... ;)

      Elimina
  4. Film davvero fantastico, non poteva che conquistarci e finalmente rimetterci d'accordo :)
    Approvatissimo il nuovo header, altro che quella Lagna ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lana non ti piace? Vuol dire che non sei lesbica!

      Elimina
  5. Titolo impronunciabile per un dislessico come me, ma comunque ottimo film!

    RispondiElimina
  6. Bravo, Marco! Ottima recensione, e il tuo humour è all'altezza di quello del film.

    RispondiElimina
  7. Anche secondo me Noi siamo infinito e di alt(r)i livelli, però grazie per la cit. ;)

    RispondiElimina
  8. La(g)na del Rey, che sonno che mi farei... Bella recensione sincera, mi mangio le mani perché non sono riuscita a vederlo, mannaggiaaaaaaaaa!

    RispondiElimina
  9. Visto ieri. Mi piaciuto davvero tanto, piacevolissima sorpresa. Vero anche che sono forse la versione al femminile di Greg :))
    La versione teen di 50 e 50, ho trovato tanti parallelismi tra i 2 film. Per me voto 8,5 :))

    RispondiElimina
  10. Mmmmmh lo promuovete sia tu che Ford...ma non mi convincete,sappiatelo.Anche perchè quando tu e lui concordate,di solito a me non piacciono.Quando invece li promuovete separatamente(uno sì ed uno no),di solito sì.
    Questo mi dà troppo di Colpa delle stelle de noartri XD

    RispondiElimina
  11. Penso di riuscire a vederlo in settimana, anche se un po' sapevo che con questo film con te si sarebbe andati sul sicuro. Vedremo se a me farà lo stesso effetto...

    RispondiElimina
  12. un votone per questo film [del quale non ho minimamente sentito parlare...] ma gli altri al quale lo hai paragonato, li ho amati veramente tanto!

    RispondiElimina
  13. Ero già convinto grazie a Mr.Ford, ora ancora di più.

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com