martedì 16 febbraio 2016

The End of the Tour (non de France)






The End of the Tour
(USA 2015)
Regia: James Ponsoldt
Sceneggiatura: Donald Margulies
Ispirato al libro: Come diventare se stessi di David Lipsky
Cast: Jesse Eisenberg, Jason Segel, Anna Chlumsky, Mamie Gummer, Ron Livingston, Joan Cusack, Mickey Sumner
Genere: letterario
Se ti piace guarda anche: Quasi famosi - Almost Famous, Scoprendo Forrester

Non sono molti i film che mi fanno venire voglia di leggere un libro. Se ho visto la versione cinematografica e ormai conosco già la storia che racconta, non sono troppo incentivato a recuperare anche il romanzo. Capita solo nel caso di pellicole che ho amato davvero ma davvero tanto, come Il giardino delle vergini suicide, Amabili resti o Trainspotting, per dirne qualcuno. Di rado capita invece con i thriller, come L'amore bugiardo. Per quanto mi sia piaciuto il film, una volta che so i colpi di scena e come va a finire, cosa me ne faccio del libro, per bello che possa essere?
Ci sono poi quelle pellicole che non mi sono piaciute e tutti mi dicono: “Sì, ma leggiti il romanzo che è molto meglio”. E io ci credo pure, ma se il film m'ha fatto schifo m'è passata del tutto la voglia di fare un tentativo letterario.

Tutta questo popò - per non dire cacca - di intro, per spiegare che The End of the Tour è proprio uno di quei non numerosi film che mi hanno fatto venire voglia di leggere un libro. La pellicola è tratta da Come diventare se stessi scritto dal giornalista David Lipsky, ma non è questo il libro che mi è venuta voglia di leggere. Mi è invece venuta voglia di recuperare Infinite Jest, il romanzo più celebre di David Foster Wallace. Perché?


Semplice, perché il film parla degli ultimi giorni di tour promozionale in giro per le librerie americane dello scrittore David Foster Wallace per presentare appunto Infinite Jest. Si tratta di un romanzo fiume di oltre mille pagine, quindi non so se, e quando, riuscirò mai a leggerlo però, dopo la visione di questa pellicola, la sua lettura è finita tra le cose da fare prima di morire. Lettura da fare rigorosamente su carta, visto che io, per quanto tecnologico possa essere, odio i maledetti e-book. Penso che anche D.F. Wallace li averebbe odiati. E comunque cos'è questa storia che tutti gli scrittori più prestigiosi hanno sempre almeno 2 nomi? Sarà perché io ne ho uno solo che nessuno mi prende sul serio, o forse è per le cavolate che scrivo?


Il bello di The End of the Tour è quello di farti entrare dentro il mondo, dentro la testolina di David Foster Wallace, anche se David Foster Wallace non l'hai mai letto prima. Ti mette faccia a faccia con lui, proprio come se ci fossi tu lì a intervistarlo, o più che altro a cazzeggiare in giro insieme, e non il giornalista di Rolling Stone David Lipsky interpretato da Jesse Eisenberg.


Nella parte di Wallace c'è invece Jason Segel, attore noto soprattutto per la sitcom How I Met Your Mother, ma anche per alcune (anti)romcom come Non mi scaricare, The Five-Year Engagement e Sex Tape - Finiti in rete. Un attore che non mi è mai stato troppo simpatico e che non ho mai nemmeno considerato particolarmente talentuoso, ma che qui mi ha stupito per la sua capacità di diventare un tutt'uno con il suo personaggio. Non c'avrei scommesso due lire. Se fino a qualche giorno fa mi avessero detto: “Jason Segel è un buon attore” sarei scoppiato a ridere. Probabilmente mi sarei messo a ridere pure se mi avessero detto: “Jason Segel è un attore”. E invece in The End of the Tour mi ha letteralmente, o meglio letterariamente conquistato. Merito suo, o merito del mistero che circonda la figura dello scrittore David Foster Wallace?


Un mistero che, anche dopo la visione di The End of the Tour, rimane intatto, e che fa venire una gran voglia di investigare attraverso la lettura dei suoi libri. A partire da Infinite Jest.
Adesso allora basta scrivere!
Basta vedere film o serie tv!
Basta fare jogging o attività inutili del genere!
Basta con Sanremo che per fortuna è finito!
Ho mille e passa pagine di un libro infinito che mi aspettano.
(voto 7,5/10)

9 commenti:

  1. Mi fa piacere che questo film ti sia servito a rivalutare Jason, che è un bravo attore, purtroppo sfruttato pochissimo. Aspettavo con ansia questo film, qui in Spagna è uscito da un paio di settimane, ma non nella città in cui vivo -.-''

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  2. Visto, mi ha messo una tristezza infinita (perdona il calembour)... gli è che all'epoca mi aveva colpito moltissimo il suicidio di DFW - autore di intelligenza e sensibilità estreme, come tutte le sue opere (consiglio vivamente anche La scopa del sistema e La ragazza dai capelli strani).

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  3. Sembra valga la pena di recuperarlo!

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  4. Bello bello. Tra l'altro, pare che anche Segel sia un (discreto) autore (per bambini).
    E io amo la narrativa per i più piccoli, quindi curioso di scoprirlo anche in queste vesti.
    Già ci ha stupito come attore - perché nemmeno io lo seguivo -, quindi chissà. ;)

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  5. Probabilmente è bellissimo. Ma Jason Segel conciato in quel modo mi fa troppo ridere :D

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  6. Film davvero intenso e coinvolgente, e vedrai come adorerai DFW in versione scrittore visto come ti è piaciuto da intervistato!
    Aspetto la lettura di Infinite Jest, magari prima del "prima di morire" :)

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  7. E' tra le prossime visioni.
    E spero proprio di non trovarmi di fronte ad una classica "cannibalata".

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  8. Dai retta a un bischero: comincia da Ogni storia d’amore è una storia di fantasmi (3,3 carver) il libro di D. T. Max (Einaudi - trad. Alessandro Mari).
    Wallace ricordò a Pietsch che la trama del libro che aveva comprato “si era sempre avvicinata di più a un arco, che a una linea destinata a trovare conclusione”.

    p.s. e salutami Marathe.

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