Rogue One: A Star Wars Story
Regia: Gareth Edwards
Cast: Felicity Jones, Diego Luna, Mads Mikkelsen, Riz Ahmed, Donnie Yen, Ben Mendelsohn, Forest Whitaker, Jimmy Smits, Ben Daniels
Star Wars: Il risveglio della Forza aveva risvegliato non solo la Forza ma pure l'interesse del mondo nei confronti della saga fantascientifica più popolare della galassia. E che i trekkies non se la prendano, perché tanto pure loro sanno che è così. Era riuscito a risvegliare persino il mio, di interesse, che pure non ero mai stato un fan della serie creata da George Lucas. Anzi, ero stato tra i pochi a criticarla apertamente, rischiando per altro il pubblico martirio.
Era quindi salita una certa curiosità nei confronti del primo spin-off della saga, Rogue One: A Star Wars Story, che narrativamente si va a collocare tra gli eventi della seconda trilogia, quella schifosa, e quella originale, ovvero a metà strada tra Episodio III ed Episodio IV.
Una storia indipendente e anche piuttosto semplice, persino per chi ha qualche problema a comprendere tutti i passaggi della serie. La vicenda racconta della giovane e bella Jyn Erso e del gruppetto dell'Alleanza Ribelle e del loro tentativo di distruggere la Morte Nera, seguendo il piano architettato dal padre di Jyn Erso, Galen Erso.
È nel rapporto tra padre e figlia che la pellicola vive i suoi momenti più toccanti, in particolare nella scena del discorso fatto da Galen, con il solito video messaggio sullo stile di quello di Leia che chiedeva aiuto a Obi-Wan Kenobi. Ed è anche nei rimandi alla saga originale che Rogue One offre le altre sequenze più emozionanti. Come le apparizioni di Darth Vader, brevi ma intense, o come il finale, che non svelo. Sì, vabbé, poi c'è anche una fugace comparsata da parte di R2-D2 e C-3PO che a dirla tutta la si poteva anche evitare, la si poteva, però Rogue One funziona soprattutto quando fa scattare l'operazione nostalgia.
Qualcuno a questo punto dirà che anche Star Wars: Il risveglio della Forza aveva come Forza principale proprio i suoi rimandi alla trilogia originale, ed è vero, ma c'è un ma.
Ne Il risveglio della Forza funzionavano, e alla grande, pure i nuovi personaggi, su tutti Rey, Finn e Poe Dameron, ma a me personalmente aveva gasato parecchio anche il villain Kylo Ren. La stessa cosa non si può dire invece di Rogue One. Per quanto io possa voler bene a Felicity Jones, e cioè parecchio, la sua interpretazione sembrava essere fenomenale nel trailer, ma nella pellicola completa non è che faccia tutta questa grande impressione. Dopo la sua fenomenale performance in La teoria del tutto, mi sembra che abbia subito un notevole calo nelle sue prestazioni sul grande schermo, si vedano (o meglio non si vedano) i ben poco eccezionali Inferno e Autobahn – Fuori controllo. Che poi non è nemmeno troppo colpa sua. È proprio il personaggio di Jyn Erso a non essere sviluppato in pieno, rapporto con il padre a parte, e nel complesso non riesce a esaltare e a trascinare con sé dentro la storia come riusciva invece a fare Rey (Daisy Ridley) nel più volte citato Il risveglio della Forza.
Ben poco convincenti anche gli altri nuovi personaggi, come Cassian interpretato da uno spento Diego Luna, o Bodhi (il sempre valido Riz Ahmed) che avrebbe meritato maggiore spazio. Il nuovo droide K-2SO sembra poi una copia non troppo memorabile di R2-D2 e C-3PO fusi in uno, Forest Whitaker pare parecchio spaesato e fuori parte, e l'unico che fa un'ottima figura è allora Mads Mikkelsen.
L'altro problema del film è che va tutto in maniera parecchio prevedibile per chi ha già visto gli altri episodi della saga, persino per chi non li conosce a memoria come me. Rogue One è un brodo riscaldato, che ricicla idee, situazioni, trama e personaggi e cerca di riformularli in maniera più matura del solito, mancando però di intrattanere a dovere e di esaltare, come invece riusciva a fare Star Wars: Il risveglio della Forza, con cui a mio parere perde nettamente il confronto. Anche perché a questo Rogue One c'è un'altra cosa, leggermente fondamentale in una saga come questa, che manca: la Forza.
(voto 6/10)
Non avevo enormi aspettative su questo film, ma ricordo di esserne uscito abbastanza soddisfatto. Ho preferito Il risveglio della Forza,da non fan accanito della saga, ma questo ci stava alla grande come film di raccordo tra le due saghe.
RispondiEliminaAnche a me ha lasciato queste impressioni. Pur non essendo ossessionata da questa saga, ero rimasta più che piacevolmente colpita dall'episodio VII mentre questo spin-off mi ha lasciato un po' di amaro in bocca. Nel complesso i personaggi mi sono piaciuti ma presi singolarmente a mio parere non sono stati esaltanti, peccato :(
RispondiEliminaChe i personaggi non fossero un granchè, è vero, ma l'ho presa come una cosa voluta, per mostrare i volti di quegli "invisibili" che fanno parte della Resistenza. L'emozione e l'esaltazione per le scene d'azione e i momenti nostalgia, han fatto passare sopra al tutto, compresa una non proprio a fuoco Felicity.
RispondiEliminaUn film che ha una prima metà che funziona poco, ma un gran finale davvero.
RispondiEliminaComunque, anch'io non sono stato così convinto, per quanto più di te.
E finalmente ti decidi a pubblicare una recensione, ormai è quasi un evento. ;)
Non raggiunge i livelli de Il Risveglio della Forza, ma non mi aspettavo neppure che lo facesse. Ho trovato molto azzeccato il personaggio di Chirrut Îmwe, con cui è piacevole immedesimarsi. Per il resto concordo con Ford, la prima parte un po' lenta, poi parte e, a tratti, commuove pure. Diciamo che, più che altro, non è uno spin-off ma un cap. 3 e mezzo.
RispondiEliminaPiù passa il tempo e meno motivi trovo per salvarlo, devo comunque dire che gli ultimi 30 minuti e la scena finale hanno controbilanciato una storia banale quanto noiosa... Detto questo, non me la sento di parlare tanto male di un film con un cameo di Padre Pio tra le fila dei Ribelli e con Sheldon Cooper nei panni di un robot assassino.
RispondiEliminaCiao, sono Theresa Williams. Dopo anni di collaborazione con Anderson, mi ha interrotto, ho fatto tutto il possibile per riportarlo indietro, ma tutto era inutile, lo volevo tornare così a causa dell'amore che ho per lui, Gli ho pregato con tutto, ho fatto promesse ma lui ha rifiutato. Ho spiegato il mio problema al mio amico e lei ha suggerito che dovrei piuttosto contattare un incantesimo che potrebbe aiutarmi a lanciare un incantesimo per riportarlo indietro, ma io sono il tipo che non credo mai in magia, non avevo altra scelta che provarlo, io Inviò il coclea di incantesimi, e mi disse che non c'era nessun problema che tutto andrà bene prima di tre giorni, che il mio ex tornerà da me prima di tre giorni, ha lanciato l'incantesimo e, sorprendentemente, nel secondo giorno, era alle 16.00. Il mio ex mi ha chiamato, sono stato così sorpreso, ho risposto alla chiamata e tutto quello che ha detto era che lui era così dispiaciuto per tutto quello che è accaduto che voleva che me ne tornassi, che mi ama tanto. Sono stato così felice e sono andato a lui che è stato come abbiamo iniziato a vivere insieme felicemente di nuovo. Da allora, ho promesso che chiunque conosco che abbia un problema di relazione, sarei d'aiuto a tale persona facendogli riferimento all'unico vero e potente cronometro che mi ha aiutato con il mio problema. Email: drogunduspellcaster@gmail.com potrai inviarlo via email se hai bisogno della sua assistenza nel tuo rapporto o in qualsiasi altro caso.
RispondiElimina1) Incantesimi d'amore
2) Incantesimi di amore persi
3) Divorzio Incantesimi
4) Incantesimi di matrimonio
5) Incantesimo legante.
6) Incantesimi di rottura
7) Sfilare un Amore passato
8.) Vuoi essere promosso nel tuo ufficio / Lottery incantesimo
9) vogliono soddisfare il tuo amante
Contattare questo grande uomo se hai problemi per una soluzione duratura
Tramite drogunduspellcaster@gmail.com
Ti dico la verità... Solo il finale mi ha dato tantissimo. Il resto precedente è roba normale, ma quel finale è potente. Ti galvanizza e ti educa alla speranza.
RispondiElimina