sabato 26 dicembre 2020

La musica del 2020: gli album preferiti dell'anno di Pensieri Cannibali

 

Diciamo una banalità?
E diciamola. Il 2020 è stato un anno duro, ma la musica ha aiutato a renderlo più sopportabile.
Ok, adesso basta con le porcherie sdolcinate e passiamo a vedere 20 album (tecnicamente per la precisione 22) che ho ascoltato e ho amato in maniera particolare. Non si tratta necessariamente dei migliori dischi dell'anno, soltanto dei miei preferiti.
 

20. Bruce Springsteen “Letter to You”
 
suona come: un saggio maestro Jedi che ti insegna la vita
 
Mai stato un grande fan di Bruce Springs-micatanto-teen che, senza offesa, ho sempre considerato fare "musica per vecchi". Eppure questa sua "Letter to You" questa volta è arrivata anche nella mia buca delle lettere. E io non l'ho rispedita al mittente. Merito anche, ma non unicamente, del pezzo da brividi iniziale, "One Minute You're Here". Il fatto che mi sia piaciuto questo disco significa che sto diventando un vecchio pure io?
 

 
 
19. Maya Hawke "Blush"

suona come: una sirena che fa musica nella sua cameretta, o meglio nella sua piscinetta
 
Qua su Pensieri Cannibali può capitare di prendersi delle nuove cotte. Quest'anno ad esempio è capitato per Victoria Pedretti e Anya Taylor-Joy. Nonostante questo, non ci si dimentica anche degli amori passati. La trionfatrice dell'edizione 2019 della Cotta adolescenziale, Maya Hawke, oltre a essere apparsa come una sirena a Venezia per presentare il suo nuovo film Mainstream, che spero di poter vedere presto, e aver girato la nuova stagione di Stranger Things, che spero pure questa di vedere presto, quest'anno ha trovato anche il tempo di incidere il suo primo album solista come cantante. Una delizia di pop intimista che si sono filati in pochi e che consiglio di recuperare.
 
 
 
 
18. Francesca Michielin “FEAT (Stato di Natura)”

suona come: tutto lo Spotify spremuto in un disco solo
 
Più che un album classico, una playlist ricca di ospiti molto variegati, dai Måneskin a Fabri Fibra, con sonorità che spaziano dal rock all'R&B. Per quanto mi riguarda, Francesca Michelin dove la metti e con chi la metti, ci sta sempre bene.
 
  
 
 
17. Nothing but Thieves “Moral Panic”

suona come: i Muse dei bei tempi andati
 
Gruppi rock fantastici e dove trovarli. In Gran Bretagna, of course. Nonostante pure lì le classifiche siano ormai dominate da musica trap e boy band di K-pop, c'è sempre spazio per dei ragazzetti con le chitarre che fanno un po' di rumore e sanno comporre dei pezzi epici. Il rischio di derive megalomani alla Muse è dietro l'angolo, ma per adesso i Nothing but Thieves spiccano e spaccano nel panorama rock internazionale.
 
 
 
 
16. Kylie Minogue “Disco”

suona come: un party casalingo organizzato da Jo Squillo
 
"E' sempre il momento di fare una commedia", diceva qualcuno. Ed è sempre il momento di fare un disco di musica Disco. Pure in mezzo a una pandemia. Perché c'è comunque bisogno di ballare, anche se le discoteche sono chiuse e anche se non si è esattamente dei ballerini come Tony Manero. Ben venga quindi Kylie Minogue con il suo party album spumeggiante. 'Na botta de vita.
 
  
 
 
15. Fleur “Fleur”

suona come: Zooey Deschanel che canta canzoni anni '60 insieme ai Belle and Sebastian
e
Benjamin Biolay “Grand Prix”

suona come: Serge Gainsbourg accompagnato dai Phoenix e remixato dai Daft Punk
 
Giusto per fare quello più radical-chic dei radical-chic, ecco a voi non uno, bensì due dischi francesi. Se vi piacciono le sonorità retrò vintage cool flower power anni '60, non perdetevi la profumata Fleur. Il viaggio indietro nel tempo è assicurato.
 
 

Se siete alla ricerca di un cantautore francese sofisticato, ma allo stesso tempo con un ottimo senso del pop, ecco a voi il nuovo lavoro davvero notevole di Benjamin Biolay, l'ex marito di Chiara Mastroianni occasionalmente anche attore, visto di recente in L'hotel degli amori smarriti e nella serie TV The Eddy.
 
  
 
 
14. Brunori Sas “Cip!”

suona come: De Gregori che scrive delle belle canzoni (non odiatemi troppo, fan di De Gregori, si fa per scherza'... ma manco tanto)

Non è un disco che ho ascoltato tantissime volte. Il motivo? Fa troppo male, in particolare "Capita così". I testi sono così veri e li sento così vicini che questo "Cip!" di Brunori Sas ogni volta sa come ferirmi e darmi i brividi. Un bellissimo pugno allo stomaco.
 
  
 
 
13. HAIM “Women in Music Pt. III”

suona come: il pop, quello bello, quello che in radio si sente troppo poco

Le tre sorelle Haim al terzo disco, con tanto di videoclip d'autore griffati Paul Thomas Anderson, confermano di essere una perfetta azienda a conduzione famigliare. Il loro prodotto?
Le grandi canzoni. C'è chi sa farle e chi no, loro possono essere già considerate delle giovani maestre in quest'arte. E il meglio credo debba ancora arrivare...
 
  
 
 
 12. The Strokes “The New Abnormal”
suona come:
una band rock'n'roll che sospetta che ci sia altro nella vita oltre ad essere belli belli in modo assurdo

Nei momenti difficili, gli Strokes ci sono. Il loro leggendario esordio Is This It arrivava da New York City giusto dopo l'11 settembre 2001, l'ultimo "The New Abnormal" è uscito durante il primo lockdown. Una perfetta e malinconica colonna sonora rock, ma che sa anche andare in direzioni synth pop e new wave anni '80, per questi nuovi anormali tempi.
 
  
 
 
11. Run the Jewels “RTJ4”

suona come: una manifestazione Black Lives Matter
 
La musica hip-hop più figa oggi in circolazione è quella dei Run the Jewels. Un duo che poco o nulla ha a che spartire con la me**a trap che gira in giro ora e molto con il rap old-school de 'na vorta. Bella lì, fra.
 
 
 
 
10. Sorry “925”
 
suona come: la musica che conoscevi, suonata in una maniera wow che non conoscevi
 
Una delle cose più fresche ed elettrizzanti sentite quest'anno. Gli inglesi Sorry sono il gruppo rock, ma con contaminazioni jazz e trip-hop, di cui avevo bisogno nella mia vita. Sorry not sorry per averli conosciuti.
 
 
 
 
9. The Weeknd “After Hours”

suona come: un cantante R&B che con la DeLorean si fa un viaggetto negli anni '80
 
"Blinding Lights", ma non solo. Oltre a una delle maggiori hit dell'anno, anche se in teoria era uscita a fine 2019, The Weeknd ha tirato fuori un album bello al sangue dall'inizio alla fine, con un suono R&B contemporaneo e allo stesso tempo nostalgico degli anni '80. Tanta roba.
 
  
 
 
8. beabadoobee “Fake It Flowers”
suona come: la ragazza alternativa di cui eri segretamente innamorato negli anni '90
 
Finalmente ho trovato qualcuno che sta più in fissa con gli anni '90 di me!
E pensare che questa beabadoobee (dopo mesi ho imparato come si pronuncia, all'incirca) negli anni '90 manco era ancora nata.
 
 
 
 
7. The 1975 “Notes on a Conditional Form”

 suona come: il caotico mondo di oggi, in tutte le sue sfumature
 
I The 1975, che io chiamo Demillenovecentosettantacinque, capitanati dal sempre imprevedibile e matto Matty Healy, hanno realizzato un disco tremendamente ambizioso. 22 brani, 1 ora e 20 minuti di musica, che partono dalla voce di Greta Thunberg, si chiudono con una dolcissima dichiarazione d'amore di Matty ai suoi compagni di band, e nel mezzo contengono di tutto e di più, dal glam metal alla dubstep, passando per brani orchestrali, jazz, ambient, inni pop anni '80, ballate country e quant'altro. Non sarà tutto riuscito al 100%, ma che viaggio!
 
  
 
 
6. Dua Lipa “Future Nostalgia”
 suona come:
il locale cool che ha riaperto i battenti per far ballare solo te

Nonna Madonna e zia Lady Gaga, fatevi in là. La musica pop-dance ha una nuova queen: Dua Lipa. #statece
 
 
 
 
5. Phoebe Bridgers “Punisher”
suona come: la fine del mondo vista da una ragazza che va in giro con addosso un pigiama da scheletro
 
Al secondo album, Phoebe Bridgers ha sfondato tutto. Il suo emo-folk in "Punisher" tocca livelli di epicità apocalittici. Le urla soffocate della conclusiva epocale "I Know the End" sono la perfetta rappresentazione del 2020 in musica. Mai sottovalutare una ragazza armata di penna e chitarra.
 
  
 
 
4. Taylor Swift “folklore” e “evermore”

 
suona come: Taylor Swift chiusa in casa che, invece di sclerare, sforna deliziosi dischi folk-pop a raffica
 
Meno male che Taylor c'è.
A salvare, sebbene parzialmente, un 2020 quantomeno complicato, ci ha pensato la Swift, che durante il primo lockdown ha tirato fuori dal cilindro uno squisito album folk-pop a sorpresa, e in occasione del secondo lockdown ci ha regalato pure il sequel, anch'esso a sorpresa e anch'esso niente male. Per ora preferisco "folklore", ma attenzione perché pure "evermore" sta crescendo con gli ascolti.
 
 
 
 
3. Fontaines D.C. “A Hero's Death”
 suona come:
i Joy Division in vacanza in California
 
Degli autentici fuoriclasse, oppure soltanto un buon gruppo che sfrutta un periodo di scarsa concorrenza in fatto di rock band davvero rilevanti?
Soltanto il tempo saprà darci una risposta. Per il momento, quel che è certo è che una canzone da pellicina d'oca come "I Don't Belong" e un album fo**utamente ispirato dall'inizio alla fine come "A Hero's Death" non sono proprio robette da tutti.
 
  
 
 
2. Fiona Apple “Fetch the Bolt Cutters”
 suona come: una persona in lockdown volontario
 
Io e Fiona Apple abbiamo iniziato insieme, nel 1996/1997. Lei come cantante e io come semplice appassionato di musica. L'ho adorata dalla prima volta che su MTV ho visto un suo videoclip, credo fosse quello di "The First Taste", e da allora è tra i pochi artisti a non avermi mai deluso. Sarà che ha sempre centellinato i suoi album, appena 5 in 24 anni di carriera. Sarà che è sempre stata fedele a se stessa. L'ho sempre trovata enormemente sottovalutata e quindi sono rimasto piuttosto sorpreso dall'acclamazione critica internazionale riservata a questo suo nuovo "Fetch the Bolt Cutters". Anche se il grande pubblico continua a ignorarla, è strano, ma in questo 2020 alla fine nemmeno troppo, vedere che non sono più tra i pochi a rendersi conto della effettiva grandezza di una cantautrice che non ha mai fatto niente per piacere agli altri. Anche se, sotto sotto, come confessa nel pezzo iniziale del disco, "I Want You to Love Me", pure lei ci tiene a essere amata.
 
 
 
 
1. Soccer Mommy “color theory”
suona come: una versione alternativa della colonna sonora di Dawson's Creek

Se Fiona Apple ha fatto un album fenomenale di cui credo si parlerà ancora tra 50 o 100 anni, il mio disco più del cuore in assoluto del 2020 l'ha realizzato un'altra, Soccer Mommy. Chi è Soccer Mommy?
E' lo pseudonimo di Sophia Regina Allison, cantautrice indie 23enne che fa la musica che più mi piace, a metà strada tra rock e pop e con un piacevole retrogusto anni '90. Un disco che non cambierà il mondo e non cambierà nemmeno me, ma che sento "mio" come poche altre cose sentite negli ultimi anni. Per me, più bella cosa non c'è.
 



In conclusione, vi lascio con una playlist Spotify con la mia musica preferita del 2020. Oltre agli artisti della classifica, dentro c'è anche molto altro. Sono convinto che, qualunque siano i vostri gusti, almeno 1 o 2 pezzi in grado di diventare dei vostri nuovi cult personali li possiate trovare. Buon ascolto, e buona ricerca!
DJ Cannibal Kid
 





10 commenti:

  1. Al solito, ne conosco poco, ma le tue liste sono ottime per prendere spunti. Taylor, questa volta, ha un posto speciale nel mio corazòn.

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  2. Concordo.. devo ascoltarne.. ma, ad esempio, tutta sta fenomenominità di, ad esempio, The weekend, la trovo praticamente inesistente...

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  3. ...e subito contraddetto: ottimo l'impatto con la tua Fiona Apple...(innamorato di Paper bag - video e musica)

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  4. Che poi... a non considerare Everyday Life come disco dell'anno, ce ne vuole...

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    1. Veramente Everyday Life è uscito nel 2019, quindi manco Chris Martin lo considererebbe come disco dell'anno. ;)

      A parte questo, per me purtroppo rientra tra i peggiori lavori dei Coldplay, che ormai da parecchio tempo secondo me hanno perso quasi del tutto l'ispirazione.

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    2. ohi ohi.. vada per il 2019.. ma solo Daddy si beve tutto il mondo da sola.. però, giustamente, de gustibus.. ;)

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  5. Bella classifica. Io personalmente:
    1. Fetch the Bolt Cutters - Fiona Apple
    2. Zeros - Declan McKenna
    3. The Slow Rush - Tame Impala
    4. American Head - The Flaming Lips
    5. Set my Heart on Fire Immediately - Perfume Genius

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  6. Io per tutto l'anno ho ascoltato Alicia Keys, che faceva uscire un singolo al mese in pratica. La trovavo ovunque, e io l'adoro. Poi ho seguito abbastanza Dua Lipa, la mia sosia (magari!). Di sicuro prenderò spunto dalla tua playlist.. Di quelli che nomini ho voglia di ascoltarne parecchi, soprattutto Fiona Apple che alle superiori mi aveva folgorato. Buone feste.

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  7. Pure io ho molto da segnare e ascoltare, a partire dalla tua playlist.
    Ma posso almeno dire di aver adorato l'ultima Fiona Apple e aver apprezzato entro i limiti del "già sentito/che nostalgia" gli Strokes e più del previsto folclore. Ora non mi resta che scoprire evermore.

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