domenica 20 dicembre 2020

Persons of the Year 2020 - I personaggi che hanno segnato l'anno


Che le classifiche di fine anno di Pensieri Cannibali abbiano inizio, con 10 personaggi che, almeno secondo il qui presente blog che state leggendo, hanno in qualche modo segnato in maniera significativa gli ultimi 12 mesi.
Cosa dire di questo 2020?
Direi che è stato un anno abbastanza... normale, no? Mi sono forse perso qualcosa?
 
 

10. Alex Green

Con tutta la fiducia, il rispetto e l'ammirazione per gli altri, il libro più geniale dell'anno l'ha pubblicato un certo Alex Green. Il misterioso "analista politico" non s'è manco dovuto sforzare di scrivere niente all'interno. Il titolo del suo bestseller, finito nelle prime posizioni dei libri più venduti su Amazon Italia e ordinatissimo a scatola chiusa tra i leghisti, è: "Perché Salvini merita fiducia, rispetto e ammirazione". Dentro 110 pagine bianche. E per l'autore 92 minuti di applausi.


9. Vanessa Incontrada

Ne hanno parlato tutti. Voi no?
Ok, allora rifacciamola: ne hanno parlato tutti, tranne voi, e tranne Pensieri Cannibali, che però rimedia ora. Vanessa Incontrada si è presentata sulla copertina di Vanity Fair senza veli, come mamma l'ha fatta. Una cover che può essere considerata un inno alla body positivity e che ha fatto discutere parecchio. Il titolo dice "Nessuno mi può giudicare". Alla fine invece hanno giudicato tutti. Il punto però è proprio questo. Ha aperto un dibattito su temi come la bellezza, la salute, la percezione che gli altri hanno di noi e la percezione che noi abbiamo di noi stessi e, comunque la si pensi, a me pare una cosa positiva. E infine, buttala via una Vanessa Incontrada ignuda!
 
 
8. Joe Exotic

Parecchi anni dopo Tiger Man, è arrivato Tiger King. L'incredibile ma vera storia di Joe Exotic è stata raccontata nella docuserie di Netflix intitolata appunto Tiger King, diventata un autentico fenomeno della pop culture contemporanea, soprattutto negli Stati Uniti. Il motivo?
Joe Exotic è una contraddizione vivente. E' un animalista, eppure è un pericolo per gli animali. E' un omosessuale poliamoroso, eppure è anche un bifolco conservatore simbolo della white trash che quattro anni fa ha portato Donald Trump alla guida degli Usa. E' la massima rappresentazione del vivere senza regole e in piena libertà, eppure attualmente si trova in prigione privato proprio della libertà. Una tigre in gabbia. Joe Exotic non è certo un personaggio da ammirare e da imitare, ma da osservare e da studiare sì, perché è la perfetta dimostrazione di come l'essere umano sia il più assurdo e complesso tra gli animali.


7. Scarlett Johansson

Bene, ma non benissimo. Per Scarlett Johansson poteva essere un anno strepitoso, è stato "solo" un anno notevole. Cosa di cui per gli standard del resto del mondo in questo 2020, a parte il miracolato sopravvalutato Diodato, non si può lamentare. Nel 2020 la Scarlettina ha avuto 2 nomination agli Oscar, come miglior attrice protagonista per Storia di un matrimonio e come miglior attrice non protagonista per Jojo Rabbit. Per quanto mi riguarda avrebbe meritato la doppietta, e invece non si è portata a casa niente. Due candidature alla stessa edizione in ogni caso è già un bottino non certo da tutti, considerando pure che fino ad ora l'Academy l'aveva sempre snobbata del tutto.
 
 
Scarlett si è poi sposata con il comico e sceneggiatore del Saturday Night Live Colin Jost. Congratulazioni, anche se non so se sia una cosa così positiva, visto che alla spalle la Johansson ha già due matrimoni falliti, con il collega Ryan Reynolds e con il giornalista francese Romain Dauriac. La terza sarà la volta buona?
 
 
L'attrice avrebbe inoltre dovuto conquistare i box office mondiali con il primo film solista su Black Widow ma, causa pandemia, la sua uscita è stata posticipata al 2021. Male per Marvel e Disney però, dato che la pellicola è già stata girata e lo stipendio la Johansson se l'è ormai preso, qualche mese/anno di ritardo nella sua distribuzione a lei non cambia molto.


Negli scorsi giorni, Scarlett ha infine fatto un video appello affinché venissero rilasciati quattro membri dell'ONG egiziana per la difesa dei diritti civili EIPR, arrestati con poco convincenti pretesti. E il governo egiziano a Scarlett Johansson ha dato ascolto. Almeno, tre di loro sono subito stati liberati, il quarto, Patrick Zaki, purtroppo ancora no. Il risultato ottenuto dall'attrice è comunque nettamente superiore a quello di molti politici e diplomatici, quindi brava Scarlettina, sono fiero di te. Nel caso dovessi essere rapito o arrestato, manda un messaggio anche per me, please.
 
 


6. Achille Lauro
 
Non vi gusta Achille Lauro?
Me ne frego, per dirla con parole sue. Se nel 2019 ha cominciato a farsi conoscere dal grande pubblico con "Rolls Royce", quest'anno sempre a Sanremo è arrivata la sua consacrazione, con la canzone "Me ne frego", appunto, e soprattutto con la sua presenza scenica. Ok, non è David Bowie, però l'impatto che può avere il suo arrivo sul palco dell'Ariston su un ragazzino italiano di oggi credo sia paragonabile a quello di Ziggy Stardust a Top of the Pops su un ragazzino britannico negli anni '70. Scusate se è poco.
 


5. Chiara Ferragni

Piaccia o meno, che gli mettiate il cuoricino su Instagram oppure no, la "collega" blogger Chiara Ferragni è una delle superstar dell'anno. Tra Ambrogino d'oro ottenuto per la raccolta fondi organizzata con il marito Fedez durante l’emergenza Covid, che ha permesso di realizzare una nuova terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano, l'annuncio della seconda maternità, prese di posizione più politiche di molti politici che giocano a fare gli influencer più di lei, telefonate ricevute dal premier, foto da testimonial per gli Uffizi di Firenze, e persino l'esordio come "cantante", con il pezzo "Non mi basta più" realizzato con Baby K che gente come me quest'estate ha persino apprezzato, ha fatto di tutto e di più. Senza in pratica quasi muoversi di casa. Respect.
Voi leoni da tastiera invece quest'anno cos'avete combinato, a parte criticare ogni sua mossa sui social?


4. Morgan

Come sottolineato da alcuni sui social, il 2020 si è aperto con Morgan escluso da Sanremo e si è chiuso con... Morgan escluso da Sanremo. Nel secondo caso pure in maniera doppia, sia come aspirante concorrente che come giurato di Sanremo Giovani. Mito!
Per coerenza, stavo per escluderlo anche da questa classifica, poi però mi è dispiaciuto e gli ho ritagliato uno spazio. A discapito di personaggi come Brad Pitt, Kanye West, Giuseppe Conte, Joe Biden e Kamala Harris, per dirne alcuni. L'ho fatto un po' per pena e, lo confesso, un po' per paura di essere insultato quanto Amadeus.


3. Zerocalcare

Nel mezzo della pandemia di nostra vita, il fumettista Zerocalcare si è inventato una miniserie TV animata ambientata nel periodo del primo lockdown, Rebibbia Quarantine. Un piccolo grande cult che mi/ci ha aiutato ad affrontare questo periodo, tra riflessioni e risate amare. Proprio ciò che serviva. Grazie Michele Rech (questo è il suo vero nome, lo specifico per chi non c'era arrivato e magari immaginava che i suoi genitori l'avessero chiamato proprio Zerocalcare).


2. George Floyd e Breonna Taylor

George Floyd e Breonna Taylor. I due simboli, i più noti anche se purtroppo non certo gli unici, delle violenze insensate degli agenti di polizia statunitensi nei confronti delle persone di colore. I simboli anche delle proteste del movimento Black Lives Matter, nato nel 2013 e tornato prepotentemente al centro delle attenzioni mediatiche dopo la morte di Floyd. Due simboli che avrebbero volentieri fatto a meno di esserlo. Questo di solito è il punto in cui cerco di dire una scemata ironica e più o meno simpatica per sdrammatizzare, ma non mi viene in mente niente, mi viene solo una gran rabbia.


1. Gli eroi sul divano

La pandemia ha avuto tanti eroi riconosciuti. Un applauso va a medici, infermieri, operatori sanitari, ai ricercatori che hanno trovato il vaccino, a chi ha combattuto e sta ancora combattendo la guerra contro il Covid-19 in prima linea. Pensieri Cannibali vuole però assegnare un riconoscimento simbolico - di soldi scusate non se ne parla - in particolare in favore di altri eroi, meno riconosciuti, quelli che sono stati e si trovano tuttora in trincea. O meglio, sul divano.
 
Vi hanno detto per tutta la vita che dovevate socializzare, frequentare i locali, uscire di casa. E invece no. Avevano torto marcio. In un anno in cui il mondo è sembrato girare al contrario, manco fosse un film di Christopher Nolan, finalmente essere asociali e pantofolai è diventato un merito, un modo per sopravvivere, per fare del bene agli altri e persino per salvare il mondo intero, non una vergogna. Il lato positivo di un anno di merda.


 

 

5 commenti:

  1. Prima di aprire il post immaginavo ci fosse spazio per quel super coglione di Morgan, e pe i strasupercoglioni che volevano fargli fare pure il Sanremo successivo!!!
    Nota di merito alla strafiga e paracula Incontrada.. era una foto con rimostranza da fare tra dieci anni, non certo ora ancora supergnocchissima!

    RispondiElimina
  2. Voto per Vanessa. Ci tengo che si sappia. Ha ispirato molte mie... riflessioni filosofiche.

    RispondiElimina
  3. È il riassunto di un anno veloce, ma difficile. Siamo un po' eroi anche noi, hai ragione. Dei sopravvissuti che aspettano (e sperano).

    RispondiElimina
  4. Concordo con quasi tutta la classifica ma il plauso va alla prima posizione. Nel dramma di un anno terribile un piccolo pensiero positivo (in senso buono) ai pantofolai nullafacenti e asociali ci sta. E non solo perché rientro tra quelli.

    RispondiElimina
  5. Che bello essere sempre stata un eroe e non averlo mai saputo, che bello saper di fare la differenza facendo quello che mi riesce meglio: stare sul divano.

    Scarlett sei riuscito ad inserirla per il rotto della cuffia (temporalmente parlando), ma il resto è approvatissimo ;)

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com