mercoledì 9 ottobre 2024

Non aspettarti troppo dalla fine del mondo, ma aspettati molto da questo film





Non aspettarti troppo dalla fine del mondo
(titolo originale: Nu astepta prea mult de la sfârsitul lumii,
titolo inglese: Do Not Expect Too Much from the End of the World)

Cosa devi aspettarti da un film che si intitola Non aspettarti troppo dalla fine del mondo?

La prima cosa, a sorpresa, è che non devi aspettarti una storia apocalittica o post-apocalittica in stile The Last of Us, The Walking Dead, o cacate simili.

La seconda cosa è che devi invece aspettarti di essere sorpreso. E a questo punto mi sa che non devo dirti più niente, altrimenti ti spoilero troppo. Vuoi che continui lo stesso?


Allora continuo lo stesso, a tuo rischio e pericolo, anche se sarò meno spoileroso possibile. Se c'è una cosa che odio è essere spoileroso. Certe volte infatti preferisco NON scrivere di un film, piuttosto che rovinare la visione a qualcuno. Non è un problema da poco, quando hai un blog di cinema. Dovrei cambiare tema. Dovrei occuparmi di cose non spoilerose, perché prevedibili. Come la Lega che farà scoppiare qualche polemica del tutto inutile e campata per aria su qualche tema di cui non sa e non capisce nulla, anziché preoccuparsi dei veri problemi degli italiani. Quali sono i veri problemi degli italiani?

Beh, la Lega, per dirne uno. E se sei tra quelli che pensano che i blog di cinema non si dovrebbero occupare di politica, beh, le due cose non sono per forza separate, questo film ad esempio a modo suo sa essere decisamente politico, e in ogni modo sei libero di pensarla come vuoi e sei libero di lasciare questo blog. Tanto cazzomene, faccio due visite in croce comunque, con una in più passo a tre in croce e non è che mi cambi la vita. Specifico, prima che qualche leghista si inalberi: il detto “due in croce” non fa riferimento a Cristo in croce e non va considerato blasfemo. E comunque non sto facendo politica, visto che Lega e politica sono due cose, queste sì, agli antipodi. Fine parentesi (non)politica.


La terza cosa che devi aspettarti è che per vedere questo film dovrai prenderti una giornata di vacanza, o una giornata di aspettativa dal lavoro. Se poi per questo vieni licenziato, non prendertela con me, ma con Radu Jude, il talentuoso regista di questa pellicola, che ti terrà impegnato per 143 minuti della tua vita. 143 minuti tutt'altro che sprecati. Film come questo non se ne vedono spesso. O almeno, non se ne vedono spesso se non sei abbonato a MUBI e devi accontentarti di quello che passa il convento. Sulla vecchia tv nazionale in chiaro, film strani, geniali e folli come questo si possono trovare giusto a notte fonda su Rai 3 in Fuori orario di Enrico Ghezzi, sempre se va ancora in onda, e in pochi altri posti.

"Questo film è troppo fuori di testa anche per me"

Ci tengo a precisare che non sono stato pagato da MUBI per promuovere il film e per averli menzionati, ma si sentano liberi di regalarmi un abbonamento a vita gratuito, se vogliono.

Poco fa mi è arrivata la replica di MUBI:

L'ultima cosa che devi aspettarti da Non aspettarti troppo dalla fine del mondo è di aspettarti l'inaspettato. Quindi, in pratica, non aspettarti niente. O, se proprio sei uno di quei cagacazzi quelli che devono sempre pianificare tutto, se parti con l'intenzione di assistere al classico film rassicurante già visto, rivisto e stravisto, aspettati il peggio.


Se invece vuoi vedere una pellicola d'autore rumena, di quelle da festival, che riflette in maniera personale e originale sul tema del lavoro e della vita grama di oggi in generale, ma che non è una palla d'autore ed è ricca di spunti di riflessione e di idee ed è girata in maniera brillante e ha una protagonista strepitosa, aspettati il meglio.

Soprattutto, tieni a mente un'altra cosa...

(voto 8/10)




2 commenti:

  1. 👏👏👏 Grande film!

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  2. Devo solo trovare 143 minuti liberi e il giorno giusto in cui pur avendoli, non finire addormentata sul divano, poi questa fine del mondo me la godo a dovere. Grazie della dritta :)

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