massì, basterebbe lasciarsi andare così, ad affogare in alto mare senza nulla a cui pensare mentre sullo schermo la diva di un film in bianco e nero saluta il suo eroe in partenza per la grande guerra con una musica in crescendo e la macchina da presa si allarga in un campo lungo ad abbracciare tutto il paesaggio e la scritta “the end” appare e poi subito come un fantasma scompare non fosse altro che è un orario assurdo e solo a quest’ora certi pensieri escono dalla fabbrica del cervello che li produce in serie tutti uguali standardizzati perfetti bisogna consumarli in fretta per far girare l’economia vengono impacchettati e serviti al volo come in una tavola calda che serve solo piatti freddi, è la 25a ora, forse già la 26a della giornata, sono giorni svelti che bruciano insieme alle troppe sigarette fumate ed evaporano insieme all’alcool salvatore di noi anime perdute dissipate sciupate sdraiate sopra un binario tronco e dico cose che non stanno né in cielo né in terra perché stanno su un piano superiore metafisico allucinogeno psichedelico è una Woodstock sensoriale è una forza che ti assale uno spirito animale che ti muove che ti uccide con un colpo solo ti stende a terra e l’arbitro bastardo conta fino a dieci, oramai è inutile che ti rialzi tanto sei solo un perdente uno due tre... dieci, l’hai sentito? K.O. sei finito, schiappa, steso a terra senza reagire senza muoverti con il volto schiacciato contro il suolo gommoso di un ring che si chiama vita di un tram che si chiama desiderio di una strada che si chiama senza nome ma che ha una voce e ti suggerisce il tuo ultimo respiro
conti uno, non senti niente
conti due, c’è solo il silenzio
conti tre, tutti si muovono lentamente
conti quattro, già sai come andrà a finire
conti cinque, il panico ti assale
conti sei, pensi a ciò che vale
conti sette, è tutto intorno a te
conti otto, la vita è uno schifo
conti nove, è questo il tuo destino
arriva il dieci, l’ultima chiamata
nessuna risposta
nessuna uscita.
conti uno, non senti niente
conti due, c’è solo il silenzio
conti tre, tutti si muovono lentamente
conti quattro, già sai come andrà a finire
conti cinque, il panico ti assale
conti sei, pensi a ciò che vale
conti sette, è tutto intorno a te
conti otto, la vita è uno schifo
conti nove, è questo il tuo destino
arriva il dieci, l’ultima chiamata
nessuna risposta
nessuna uscita.
resta la paura...
RispondiElimina..a viver così mi prenderebbe il panico!!! un saluto!
RispondiEliminabè...
RispondiEliminadiciamo che siamo umani...ecco perchè andiamo sul sessuale o sensuale!!!
ecco il cervello ora sta semi spento...anzi no è proprio k.o..:(
RispondiEliminasperiamo che mi si riprenda che mi serve...anche se non è mai stato un granchè come fabbrica
forse però se conti fino a 11 c'è un pò di speranza...
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