Questo disco è un incanto. Non lo dico certo a tutti gli album italiani usciti in tutti i luoghi in tutti i laghi in tutto il mondo.
Ricomincio da qui ad aver fiducia nella musica italiana? La prima cosa bella che capita e scatta subito tutto questo ottimismo? Naah, meglio non essere troppo fiduciosi. Un bel disco pop italiano mi sembra oggi un’eccezione, più che la regola. Anche perché mi suona difficile paragonarlo al resto della cantantesse nostrane. Elisa? Solo per il suo alternare italiano/inglese? Più giusto mi sembra metterlo al livello delle altre produzioni femminili americane/inglesi/francesi, cui la Malika Ayane non ha niente da invidiare.
“Brighter than sunshine” e “Thoughts and clouds” tanto per fare un paio di esempi vanno nella direzione del pop profumato primavera di una Feist. “Satisfy my soul” invece ammicca all’indie-rock britannico ed è un gran bell’ammiccare. “Sogna” porta verso il trip-hop onirico dei Portishead anni ‘90. Qua e là ci sono persino orchestrazioni degne di una Charlotte Gainsbourg.
Ci sono anche un pizzico di ska alla Giuliano Palma in “Mille” e una serie di coretti infantili che girano come una costante dentro tutti questi grovigli. In più un paio di duetti: “Little brown bear” è una magia uscita dal vecchio cilindro di Paolo Conte. Un instant classic. Persino il finale in coppia con il suo attuale boyfriend Cesare Cremonini chiude con grazie 60s e allora viene da pensare che la voce di Malika sia in grado di fare tutto. Anche trovare una linearità stilistica dentro tutti questi grovigli sonori.
Io intanto ricomincio da qui. Dal tasto repeat.
Ricomincio da qui ad aver fiducia nella musica italiana? La prima cosa bella che capita e scatta subito tutto questo ottimismo? Naah, meglio non essere troppo fiduciosi. Un bel disco pop italiano mi sembra oggi un’eccezione, più che la regola. Anche perché mi suona difficile paragonarlo al resto della cantantesse nostrane. Elisa? Solo per il suo alternare italiano/inglese? Più giusto mi sembra metterlo al livello delle altre produzioni femminili americane/inglesi/francesi, cui la Malika Ayane non ha niente da invidiare.
“Brighter than sunshine” e “Thoughts and clouds” tanto per fare un paio di esempi vanno nella direzione del pop profumato primavera di una Feist. “Satisfy my soul” invece ammicca all’indie-rock britannico ed è un gran bell’ammiccare. “Sogna” porta verso il trip-hop onirico dei Portishead anni ‘90. Qua e là ci sono persino orchestrazioni degne di una Charlotte Gainsbourg.
Ci sono anche un pizzico di ska alla Giuliano Palma in “Mille” e una serie di coretti infantili che girano come una costante dentro tutti questi grovigli. In più un paio di duetti: “Little brown bear” è una magia uscita dal vecchio cilindro di Paolo Conte. Un instant classic. Persino il finale in coppia con il suo attuale boyfriend Cesare Cremonini chiude con grazie 60s e allora viene da pensare che la voce di Malika sia in grado di fare tutto. Anche trovare una linearità stilistica dentro tutti questi grovigli sonori.
Io intanto ricomincio da qui. Dal tasto repeat.
Potete trovare il disco QUI
(password: m45)
A parte che io mi interesso piu ai cantautori, ed è anche vero che si giudica prima sentendo un lavoro ma questa conzone è qualcosa di gia sentito! La melodia della strofa ricordata una canzone famosissima di napoli e le altre sono cmq gia sentiti secondo il mio modesto parere l album che piu mi ha stupito quest anno o cmq poco tempo fa è stato Elettra di Carmen consoli! Cmq mi ascoltero tutto l album di malika :) cmq continua cosi hai un blog molto bello! Ti segnalo che fra poco inseriro un post che da qui in poi fara presenza sempre nel mio blog(1 ogni mese) di recensioni brevi di 4/5 album che consiglio) :)
RispondiEliminaL'anno scorso malika è stata una piacevole scoperta, aiutata da quello splendido pezzo scritto da giuliano, quest'anno con un capello molto giuni (russo n.d.r) con una canzone non proprio strofa-ritornello-strofa ha confermato la sua capacità di adattarsi al genere e fuori da ogni schema, coadiuvata da un barvissimo paroliere come pacifico e da perle come quella cantata insieme a conte.
RispondiEliminanon vedo l'ora di seguirla in concerto, album ancora non ascoltato, ma la prima cosa bella è una rivisitazione straordinaria, svecchiata in maniera sublime.
p.s. il blog è carina assai. :D
*number 23
RispondiEliminain effetti malika ayane non fa nulla di radicalmente nuovo, però nel panorama italiano mi sembra si distingua per classe e per un suono che non va in direzioni troppo abusate
anche a me è piaciuto molto elettra, un gran disco. quasi italian-folk, direi :)
*marcondinondinondello (bel nome!)
thanx da parte mia e da parte del blog!
da quel che dici mi sembri già un convertito al malika-love :D
quindi non mi devo nemmeno sforzare per convinterti. non ti resta che gustarti il dischetto...
Si diciamo che oggi in italia possiamo accontentarci... e malika entra in questi parametri.. è molto interessante come atmosfera e voce! Si io carmen consoli nn l ho mai ascoltata tanto ma quest album davvero straordinario... Nn ha peli sulla lingua,in italia è difficile essere cosi musicalmente parlando!!
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