venerdì 25 giugno 2010

Ritorno all'isola che non c'è

Se n'è andato un anno fa. Per celebrare la ricorrenza vi ripropongo il mio omaggio al re del pop.

Tutti i bambini crescono. Tutti tranne uno.
Una cosa che mi ha sempre colpito di Michael Jackson è come la sua musica sia stata amata da molti, da moltissimi, ma allo stesso tempo nessuno sia mai riuscito a comprendere lui. Michael, l’uomo. Un mistero che a questo punto rimarrà per sempre senza risposta.
Credo però che le due cose siano collegate. Il suo negare sé stesso, il colore della sua pelle, l’invecchiamento cui tutti andiamo incontro e che lui voleva fermare, sono cose che l’hanno fatto vivere in una dimensione tutta sua. Una dimensione fanciullesca che mi sembra la chiave per comprendere l’immediatezza con cui le sue melodie sono entrate nelle orecchie e nel cuore di fantastiliardi di persone. Solo un bambino può creare qualcosa di tanto puro e magico.
Indubbiamente è stata una delle persone di maggior talento che abbiano mai camminato sulla faccia della terra. Forse perché lui non camminava come gli altri. Lui andava avanti con il moon walk. O forse era un alieno, visto che a volte emetteva suoni che sono difficilmente considerabili umani. Faceva versi tipo la risatina ihih, ma ma se, ma ma sa, ma ma coo sa, e il suo mitico urletto auuu!
Ed è altrettanto fuor di dubbio che abbia lasciato un'impronta indelebile sulla cultura pop e sul mondo in cui viviamo. È stato ed è l’artista di maggiore influenza su (quasi) tutta la musica hip-hop, r’n’b e pop (ma anche su molto electro e rock) degli ultimi 30anni. Gli unici che hanno avuto una importanza in qualche modo paragonabile sono stati giusto Beatles ed Elvis Presley. È stato uno dei più pazzeschi e rivoluzionari ballerini dell’universo. Ha inventato il videoclip nell’accezione moderna, con lo storico Thriller diretto da John Landis (e cosa sarebbe d’altra parte Mtv senza di lui?). È stato il più grande compositore di musica pop del Novecento. È un’icona fuori dal tempo.
Oggi il mondo è un posto più triste. Peter, pardon Michael, è tornato sull’isola che non c’è ma noi potremo fare visita a lui e alla sua musica tutte le volte che vorremo. Don’t stop ‘til you get enough.


Thriller night
È qualcosa più di una semplice reginetta di bellezza
di quelle che puoi trovare in qualche film di serie B.

Io le ho detto: “Non importa quanto sei bella,
sarò io a ballare al centro del locale, stasera.”
Lei sicura di sé mi ha detto: “No bello, sarò io.”

Sembrava stesse provando una scena di ballo per qualche film tipo Save the last dance, quando ha aggiunto che si chiamava Billie Jean
tutti si sono girati a guardarla come se stesse ballando al centro del locale.

Gli amici mi han sempre detto: “Attento a ciò che fai!”
ma anche: “Non andare in giro a spezzare i cuori alle ragazze, mi raccomando!”
Mia mamma mi ha sempre detto: “Fai attenzione a chi dai il tuo amore!”
ma anche: “Stai attento a ciò che fai, perché le bugie spesso si traformano in realtà!”

Billie Jean, io non la amo
è solo una ragazza che dice che io sono il padre
ma quel bambino non è figlio mio.


I suoi amici mi han beccato fuori dal locale,
mi han detto: “Non passare più da queste parti,
non vogliamo più vedere la tua brutta faccia, è meglio che sparisci!”

Ho visto il fuoco nei loro occhi e le loro parole mi son suonate estremamente chiare
quindi è meglio scappare, scappare via.
Meglio correre, fare ciò che si può
evitare il sangue, evitare di essere un macho macho man
Anche se ho voglia di fare il duro, è meglio fare ciò si può
quindi devo scappare, scappare via.

Ma stasera ho voglia di fare il cattivo.


Alla fine decido di scappare,
ma quei brutti ceffi degli amici di Billie Jean ormai mi hanno raggiunto.
Si avvicina la mezzanotte e una presenza malvagia si aggira nell’oscurità.
Nel chiar di luna scorgo un’ombra che quasi mi stoppa il cuore.
Sto per mettermi a urlare ma il suono mi si spezza in gola per il terrore.
Mi paralizzo quando l’orrore mi guarda dritto negli occhi.

Sono completamente paralizzato
perché sono finito in un thriller, una vera notte da thriller
e nessuno mi potrà salvare dalla bestia che mi assale
lo so, sono finito in un thriller, una vera notte da thriller.

Gli amici di Billie Jean si sono trasformati in zombie.
E poi anche io.
Ci siamo guardati e ci siamo tutti messi a ballare.
Lo sapevo che questa sarebbe stata una killer, thriller night.

(liberamente ispirato ai testi di Billie Jean, Beat it e Thriller scritti da Michael Jackson)

10 commenti:

  1. È un post stupendo, Marco.
    Stupendo!

    E grande Michael, come sempre.

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  2. no dai, sul serio... io non conosco uno-che-sia-uno che si possa dire "fan" di michael jackson.
    a chi cacchio a venduto tutti quei milioni di dischi ?
    è una roba più misteriosa del triangolo delle bermuda per me...

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. I milioni di dischi venduti da Michael Jackson...davvero un mistero inspiegabile,forse nemmeno Giacobbo e Raz Degan messi insieme riuscirebbero a far luce! Io personalmente non l'ho mai potuto soffrire,pace all'anima sua...

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  5. Bellissimo post, davvero. Concordo con Tyler Durden, nemmeno io conosco nessuno che si possa definire fan di Michael Jackson, nonostante abbia vissuto in pieno gli anni '80. Misteriosissimo...

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  6. Sul fatto che sia stato un'icona e che abbia influenzato la cultura "pop" del novecento nessun dubbio.
    Sul fatto che abbia inciso almeno 3 ottimi album nemmeno.
    Sul fatto che sia stato "il più grande compositore" permettimi qualche "lieve" dubbio.
    Ma solo lieve eh.

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  7. grazie a tutti, tra l'altro questo post è stato scelto come vetrina del sito "raccoglitore" di vari blog paperblog
    http://it.paperblog.com/
    quindi mi sembra sia stato piuttosto apprezzato, e anche questo è un mistero :D

    *diamond dog
    beh, il post è stato scritto un anno fa, il giorno della sua morte, quindi è possibile che mi sia lasciato lievemente trasportare dall'emozione del momento...

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