giovedì 25 novembre 2010

Questione di karma, fratello

Ryan Reynolds in Buried
Buried – Sepolto
(Spagna 2010)
Regia: Rodrigo Cortes
Cast: Ryan Reynolds
Genere: tombale
Links: IMDb, mymovies
Se ti piace guarda anche: Phone Booth, Kill Bill

Sei il marito di Scarlett Johansson? Sei stato eletto uomo più sexy del mondo dalla rivista People? Sì, sei tu? E allora per punizione la polizia del karma ha deciso che ti meriti di startene un bel po’ rinchiuso in una bara. Scusa, ma è giusto per ristabilire un po’ di cazzo di giustizia in questo mondo.

Dev’essere da questo spunto che sono partiti il regista e lo sceneggiatore di “Buried”: prendiamo Ryan Reynolds e diamogli ciò che gli spetta per essere l’uomo più fortunato del mondo. Bene, peccato che oltre a questa soddisfazione, comunque non da poco, il film non è che conceda molto altro.

Ancora Ryan Reynolds in Buried
La trama è davvero minimal: il camionista Ryan Reynolds si trova chiuso in una bara sepolta sotto terra da qualche parte nel deserto dell’Iraq. Tutto ciò che ha disposizione sono una luce, un po’ d’acqua e un cellulare. Perché siamo nel 2010 e i cellulari te li tirano dietro pure nelle bare.
Il film si lascia vedere perché pone alcuni dubbi amletici, come “Chi ha messo Ryan lì dentro?” o “Riuscirà Ryan a uscire dall tomba come la Sposa di Kill Bill?”, “Ryan è finito in una puntata di Scherzi a parte o Punk’d” o ancora “Ryan avrà attivato la Vodafone passport?” In caso contrario, a telefonare dall’Iraq spende una fortuna e se anche si salva quando torna a casa Scarlett mi sa che lo ammazza di botte.

E, a sorpesa: Ryan Reynolds in Buried.
Oh, non ci sono altri attori in sto ca**o di film
Su questo film avevo sentito pareri parecchio contrastanti, tra chi parlava di capolavoro assoluto e chi parlava di cagata altrettanto assoluta. Chi parlava di capolavoro o dev’essersi fatto di metanfetamine e quindi vedere un tizio chiuso in una bara per un’oraemezza dev’essergli apparso come un trip irripetibile, oppure non ha mai visto "Phone Booth - In linea conl'assassino" o "Kill Bill". Dal primo riprende la stessa struttura, solo che quello era ambientato in una cabina telefonica e aveva una sceneggiatura molto più inventiva. Da "Kill Bill Vol. 2" riprende invece la memorabile scena di Uma rinchiusa sotto terra, solo che in quel caso l’immobilità della scena veniva animata da un memorabile flashback. Tarantino aveva preso l’idea tra l’altro dall’episodio “Usignolo” della quarta stagione di “Alias”, in cui Sydney Bristow alias Jennifer Garner si risvegliava dentro una bara e l’ha poi riproposta pure nell’episodio da lui diretto di “CSI”.
Quindi diciamo che questo “Buried” è sì un film estremo, visto che è interamente ambientato dentro una bara, però non rappresenta certo qualcosa di nuovo o mai visto, anche perché poi quella di limitare l’azione in un solo claustrofobico ambiente non è pure questa una novità. Si vedano in proposito “Saw”, “Paranormal Activity”, “Devil”, “Lebanon”, etc. Ma da cosa è partita questa claustro tendenza? Credo che la colpa sia da attribuire al geniale (e parecchio inquietante) “Cube – Il cubo” di Vincenzo Natali, uno di quei film che vanno visti una volta nella vita e poi basta, a meno che non si goda nello stare male. E poi alla crisi economica: cosa c’è di più low-cost del girare in una location sola con un numero limitato di attori?

Ridi ridi, David Silver.
Ma il karma prima o poi verrà a prendere anche te

“Buried” porta tutto questo discorso alle estreme conseguenze: una location piccolissima (la bara) e un unico attore (il fortunello Reynolds). Per il resto può essere considerato magari non una cagata totale, ma solo una mezza-ciofeca, visto che il film si lascia comunque vedere fino alla fine, seppure con una tensione non sempre alle stelle. La sceneggiatura a tratti non sa più che pesci pigliare (ad esempio quando compare persino un serprente), ma a tratti se la cava con qualche riflessione sulla guerra; anche se pure in questo caso uno “Shadow” del nostro Federico Zampaglione presenta spunti decisamente più interessanti e originali.
Buona infine la prova di Reynolds, però chi ha parlato di possibile nomination all’Oscar per lui mi sembra decisamente fuori strada. Primo: un horror claustro del genere non credo sia minimamente preso in considerazione dall’Academy. Secondo: Ryan, sei un figo, sei sposato con Scarlett Johansson, ti seguo dai tempi di “Maial college” e mi stai pure simpatico, però da qui ad arrivare a dire che sei un attore da Oscar ne passa di terra sopra la bara.

Per un eventuale sequel del film propongo come protagonista Brian Austin Green (il David Silver di “Beverly Hills 90210”). Ti sei sposato Megan Fox? E allora adesso per penitenza ti becchi la tua bella permanenza in una bara. Perché come insegna “My Name is Earl” il karma non perdona mai, tiè!
(voto 5)

16 commenti:

  1. Se il karma esistesse davvero a David Silver dovrebbe cadere il pene.

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  2. concordo con Absinto, ahahah!
    grazie Marco per esserti sacrificato a vedere 'sta monnezza, sei un martire del cinema :)

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  3. io ti voglio bene perchè guardi Earl ;D

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  4. Concordo con chi l'ha definito una cagata assoluta! :)

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  5. *absinto
    uahahahah :D
    beh, in effetti quella sarebbe per lui la punizione più meritata!

    *robydick
    martire sì :)
    però dai ci sono anche film ben peggiori di questo

    *queen b
    eh già, troppo divertente ;)

    *sara
    brava!

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  6. Stavolta Marco sono completamente in disaccordo. Il film è davvero è un'opera nuova, i riferimenti che fai sono giusti ma hanno nel loro sviluppo decine e decine di "aperture", che siano semplicemente di ambiente (tipo In Linea con l'assassino), di vista (come in Lebanon) temporali (Saw)o un pò di tutti e 3 i tipi (Devil). E ti assicuro (da diplomato sceneggiatore, per quel che conta) che tutte quelle vie di fuga (anche fossero soltanto 2,3) rendono la scrittura del film infinitamente più facile. Per me resta un grande thriller, ripeto unico e molto ben scritto (tranne il serpente, convengo). Poi non è detto che l'unicità sia sinonimo di film riuscito, ovvio che può non piacere, ma Buried rimane un tentativo straordinario, nel senso etimologico del termine e, a mio parere, anche in quello comune.

    Poi la mania del "claustro" ha proprio preso piede, hai perfettamente ragione. Ciao!

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  7. Io ho passato tutto il film aspettando un flashback, una sorpresa, qualcosa cazzarola. Invece niente.

    Mi ha solo messo ansia. Quella che ti viene quando aspetti aspetti e poi non succede nulla.

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  8. mi spiace ma non concordo affatto..metterei al patibolo altri film, questo si salva alla stra-grande, non sarà un capolavoro ma è originale complessivamente csi e tarantino a parte ovviamente) e spacca davvero il culo Cortès. (

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  9. Pfiuuu, meno male Lorant a farmi compagnia...

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  10. *oh dae e lorant
    ho apprezzato lo sforzo di sceneggiatura, tuttavia le limitazioni sono autoimposte e qualche via di fuga secondo me avrebbe fatto bene, visto che già dopo neanche metà film gli spunti mi sembrano piuttosto carenti. anche un bel flashback alla kill bill ci sarebbe stato bene, avrebbe animato una situazione visivamente un po' morta. e vabbè che siamo dentro una bara :)

    mi è sembrato un esercizio di stile fine a se stesso che non mi ha coinvolto o messo tensione. sarà che in phone booth e nell'episodio tarantiniano di csi succedono praticamente le stesse cose, ma tutte le svolte narrative mi sono sembrate prevedibili

    *karenina
    anch'io mi aspettavo qualche sorpresa. invece calma piatta...

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  11. Sto improvvisamente rivalutando Buried, e credo che in realtà sia un film di fantascienza.
    Perchè ora mi ritrovo in una realtà alternativa in cui mi schiero deciso e anche più cattivo - criticamente parlando - accanto al Cannibale per fronteggiare Dae e Lorant.
    Una specie di nuova frontiera.
    Sarà mica Star Trek!?
    E così, giusto per dire, l'apparizione del serpente ha suscitato in me una voglia quasi irrefrenabile di bottigliate.
    E Cannibale può scegliere tra Reynolds e Cortes. E anche David Silver.
    Chi per primo?

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  12. *mr ford
    per primo direi david silver, solo perché sposare megan fox dovrebbe essere considerata una cosa illegale

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  13. Insomma, con The Box e Buried mi son preso 2 belle gatte da pelare e 2 pretesti per le bottigliate. Accetto una bottiglia in testa solo per dimenticarmi la biblioteca del primo e il serpente del secondo, per il resto contrattaccherò.

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  14. *oh dae-soo
    in effetti sono due film molto criticati. però su the box hai tutto il mio supporto ;)
    anche perché spero non arrivi mai il giorno in cui parlerò male di quel genio di richard kelly

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  15. ford ne rimarrà soltanto uno, ti spacco un southern in testa!
    cmq se Cortès avesse messo un flashback sarebbe stato fin troppo simile agli episodi che già avevamo visto in situazioni analoghe, invece saggiamente che fa? continua per la sua strada coerentemente e non esce mai dal terreno. Non deve uscire e non uscirà mai da quella bara.

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  16. Dae: aspetto il contrattacco!

    Cannibale: Richard Kelly superpippone! Ahahahahahah!

    Lorant: un Southern, dici!? Io opterò per il Jack Daniel's, mi pare una bottiglia più consona per centrare una testa!

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