sabato 26 novembre 2011

Questo piccolo grande (ma pure pazzo e stupido) amore

Crazy, stupid, love
(USA 2011)
Regia: Glenn Ficarra, John Requa
Cast: Steve Carell, Ryan Gosling, Emma Stone, Julianne Moore, Analeigh Tipton, Jonah Bobo, Marisa Tomei, Liza Lapira, Kevin Bacon, Josh Groban, Julianna Guill, Beth Littleford
Genere: intrecciato
Se ti piace guarda anche: Magnolia, Love Actually, Le amiche della sposa

Crazy stupid love dice il titolo. Se il love glielo concediamo, visto che Love is all around e tutta la commedia gira intorno a quello, tanto crazy questo film (purtroppo) non è. Ma (per fortuna) non è nemmeno stupid.
Eh va beh, allora mettiamo titoli a caso.
Hey, un attimino… anche io lo faccio sempre, quindi siete perdonati, cari i miei due registi autori della pellicola.
"Davvero ho bisogno di cambiare look???"
Crazy stupid love ha quindi il pregio di non essere un’altra stupida commedia americana, visto che l’ispirazione sembra trovarla, sarà anche per via della rossa presenza di Julianne Moore, più che altro in Magnolia, un riferimento anche per quel vero splendore di comedy recente che è Le amiche della sposa. Se pensare che un melodrammone come Magnolia possa essere diventato un punto di riferimento per la nuova commedia a stelle e strisce fa un po’ strano, il risultato che ne è venuto fuori in questo caso è piuttosto di buon livello, sebbene siamo molto lontani dal capolavoro andersoniano.

L’intreccio dei personaggi è costruito in maniera interessante, con due storie che sembrano viaggiere in parallelo senza sfiorarsi mai. Fino a che, inevitabilmente finiranno per incrociarsi e sbattere quasi una contro l’altra.
Da una parte c’è la situazione ormai tipica da American Beauty in poi della crisi famigliare: Julianne Moore vuole divorziare dal marito Steve Carell e lui finisce per doversi reinventare. Lui che nella vita è stato con una sola donna, adesso deve ritornare sulla piazza e per farlo troverà l’inaspettato aiuto dell’uomo più figo del momento:
Ryan Gosling.

E poi non dite che su questo sito ci sono solo donnine ignude...
Ero molto curioso di vedere come se la sarebbe cavata il buon Ryan, uno dei miei attori preferiti fin da tempi insospettabili, alle prese per una volta con la commedia. Il suo volto da bravo ragazzo ma venato di un’ombra oscura e inquietante gli aveva infatti portato fino ad ora più che altro parti in ruoli parecchio ambigui. Se escludiamo gli esordi nella serie del Giovane Hercules (aaaaaaRGH!), è stato infatti l’ebreo antisemita in The Believer, l’insospettabile killer di All good things, il marito con qualche sclero di Blue Valentine, l’autista (quasi) autistico che quando gli attaccano i 5 minuti son cazzi di Drive e varie altre parti sempre in qualche modo da “spostato” (Lars e una ragazza tutta sua, Formula per un delitto, Stay…).
Anche questa volta il supercool Ryan interpreta un personaggio che ha il suo doppio lato, seppure entrambi i lati risultino molto più palestrati del solito: da una parte l’insensibile e superficialone playboy un po’ alla Christian Troy di Nip/Tuck che se ne fa una diversa ogni sera, dall’altra il sensibile e profondo cucciolone che cadrà innamorato come una pera cotta per Emma “easy girl” Stone, a formare una delle coppie cinematografiche più belle degli ultimi tempi.
I due tra l’altro sono protagonisti di un “Dirty Dancing moment”, che ormai e chissà perché sembra diventato immancabile in ogni buona commedia che si rispetti, visto che è il cult movie di Zooey Deschanel nella sitcom New Girl e gioca un ruolo importante anche nella gradevole commedia francese Il truffacuori.
Altra fissazione delle commedie, questa volta tutta all’insegna di Emma Stone, è la mania di citare La lettera scarlatta, cui il film Easy Girl (molto) vagamente si ispirava e che pure qui viene menzionato. Strane coincidenze che denotano pure come questa pellicola per quanto ben orchestrata non sia esattamente il massimo dell’originalità.

Oltre alla coppia d’oro Stone/Gosling, funziona un po’ meno il resto del cast: Julianne Moore e Marisa Tomei la sfangano con professionalità ma a me sembrano più a loro agio con il drama, Kevin Bacon è sprecato in un piccolo ruolo che poteva essere molto più bastardo, poi ci sono anche la giovane promettente Analeigh Tipton e il meno promettente Josh Groban, cantante tenore pop, una sorta di Bocelli americano e vedente, nei panni dell’insopportabile fidanzato di Emma Stone. Parte che, chissà perché, gli riesce assolutamente naturale. Quella del tipo insopportabile, non del boyfriend della Stone più sexy dai tempi di Sharon in Basic Instinct.
Il protagonista principale è invece uno Steve Carell più convincente del solito che però limita il suo apporto umoristico. Che poi il limite principale di questo Crazy, Stupid, Love è proprio quello di funzionare più su un versante riflessivo, ma poco dal punto di vista comico. Insomma, in questa comedy si ride un po’ pochino. Però la parte drama non è niente male.

Altri difetti? Ritmi lenti che portano a una durata un filo eccessiva e soprattutto un finale come al solito troppo, troppo happy per i miei gusti, con la consueta scenona del discorso pubblico finale di quelle che capitano solo nei film ammericani.
Cosa devo fare per evitare che le commedie finiscano necessariamente con un discorso pubblico?
Dite che l’unico modo è fare un discorso pubblico?
Ma allora questo è un circolo vizioso che non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine
(voto 6,5/10)
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7 commenti:

  1. Come al solito sottovaluti i prodotti di maggiore qualità. ;)

    Come fai ad osannare Take me home tonight e dare solo sei e mezzo a questo è un mistero della fede, direi! :)

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  2. Gradevole, e non mi ha neanche dato fastidio la durata, ma in mezzo a molte scene azzeccate ce ne sono altre che secondo me abbassano di parecchio il livello, ad esempio quella del discorso che hai citato. Insomma, mi aspettavo di più...

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  3. Sei sempre molto critico. Però il brutto trip di fondo non ha prezzo!

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  4. no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non ha una fine no non

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  5. Io stimo parecchio Julianne Moore. Ma credo che questo film possa essere solo un esercizio per imparare/migliorare il mio inglese americano.

    Kevin Bacon?! Where have u been, man?

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  6. http://www.facebook.com/photo.php?fbid=10150477991988554&set=a.284868623553.177512.257535153553&type=1&theater
    :D

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  7. Gosling :P
    In quella foto è un figaccione, peccato che la testa dell'altro copra la zona sud .-.
    Il film non mi arrischio a guardarlo, forse forse...
    Boh.
    Big recensione, come sempre!

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