sabato 4 agosto 2012

Le vagine della nostra vita

Le pagine della nostra vita
(USA 2004)
Titolo originale: The Notebook
Regia: Nick Cassavetes
Cast: Ryan Gosling, Rachel McAdams, James Garner, Gena Rowlands, James Marsden, Kevin Connolly, Sam Shepard, Joan Allen
Genere: stracciamaronstrasentimentale
Se ti piace guarda anche: La memoria del cuore, I passi dell’amore, Keith, Remember Me, Dear John

Le pagine della nostra vita sono la quintessenza del nicholasparksismo.
Dopo aver letto questa frase, il 50% dei lettori, presumibilmente i lettori uomini, saranno corsi in bagno a vomitare nauseati. Oppure saranno andata a cercare su Wikipedia il termine “nicholasparksismo”. Non trovando risultati soddisfacenti, si saranno subito rifugiati a guardare YouPorn.
L’altro 50% dei lettori, presumibilmente le lettrici, avrà invece tirato un sospiro sognante: “Aaah”, ripensando al romanticume che questa pellicola, che presumibilmente avranno visto tra le 500 e le 1000 volte, emana da ogni suo poro.

"Solo perché sei nuda e perché la concorrenza dei cinesi si fa sentire,
shampoo + taglio ti posso fare 25 euro. Prendere o lasciare."
C’è poco da fare. Non ci sono Titanic o Twilight che tengano. Sebbene ai tempi della sua uscita Le pagine della nostra vita (The Notebook) non abbia fatto sfracelli di incassi come i due celebri “colleghi”, nell’ultima decade è diventato il simbolo stesso del film romantico. Quello che qualunque donna (sì, anche la più indie-cinefila) si guarda ingozzandosi voracemente di gelato dopo la rottura o un litigio col fidanzato.
Cos’ha di tanto speciale questa pellicola?
Non lo so. Andate a chiederlo a una donna che, tra un sospiro e l’altro, forse saprà spiegarvelo. A un occhio maschile, tutto questo fascino è abbastanza inspiegabile. Io ad esempio ho trovato migliori e più coinvolgenti altri film sullo stesso genere come il recente La memoria del cuore, con la stessa Rachel McAdams, oppure I passi dell’amore, forse il più decente tra le pessime trasposizioni cinematografiche dei presumibilmente pessimi (dico presumibilmente perché non avendoli letti non posso affermarlo con certezza) romanzi di Nicholas Sparks.

Ecco una foto del mio incontro con Nicholas Sparks. Sta ridendo
perché gli ho detto che i suoi libri fanno pena e pensava scherzassi.
Non sapete chi è Nicholas Sparks?
Per voi uomini duri che non sapete chi sia, e che vivreste benissimo anche continuando a non conoscerlo, vi dico solo che è lo scrittore più strappalacrime in circolazione in America. E non solo in America. È uno cui gli Harmony glie fanno 'na pippa, glie fanno.  È l’autore di un sacco di drammoni che ahinoi sono diventati anche un sacco di film di altalenante ma spesso buon successo:
Le parole che non ti ho detto
I passi dell’amore
Le pagine della nostra vita
Come un uragano
Dear John
The Last Song
Ho cercato il tuo nome

"Non pensi che siamo uguali a Belen e
Stefano De Martino a Formentera?"
Solo dai titoli vi sono cadute le palle?
Tranquilli, è normale.
Però cerchiamo di capire perché questo autore, oltre che tanto odiato e sbeffeggiato, sia tanto amato. Soprattutto: perché Le pagine della nostra vita sia diventato un cult così clamoroso, almeno per quanto riguarda l’ambito delle pellicole stramegaromanticose.

A fare tanto, sono i due protagonisti: lui è Ryan Gosling. Ormai non ha più nemmeno bisogno di presentazioni, ormai è amato da tutte e da tutti. Dalle donne soprattutto per questo film dove ha la parte di Noah, un uomo che fa fa qualunque cosa per stare insieme all’unico amore della sua vita, mentre dagli uomini è amato più che altro per l’interpretazione del silenzioso guidatore Driver di Drive.

Belen e Stefano De Martino assolutamente non in posa per i fotografi
Lei invece è Rachel McAdams, già perfida bitch Queen B in Mean Girls e attualmente lanciatissima nel cinema d’autore più d’autore che ci sia, tra Midnight in Paris di Woody Allen e i nuovi To The Wonder di Terrence Malick e Passion di Brian De Palma, entrambi in concorso al prossimo Festival di Venezia, come svelato in esclusiva mondiale da Pensieri Cannibali (certo, certo...). Ma è anche l’erede di Juliona Roberts come nuova regina dei film romantici, grazie a titoli come La memoria del cuore, La neve nel cuore, Un amore all’improvviso e qualunque altra pellicola con cuore o amore nel titolo.

La storia narrata tra Le pagine della nostra (ma nostra de chi?) vita poi è una storiona che contiene tutti, ma proprio tutti, gli ingredienti del melodramma più drammatico e racconta di un amore eterno, più forte di qualunque ostacolo. Tra questi vi sono:
I genitori che si oppongono all’unione dei due protagonisti, visto che lei è ricca e lui un morto de fame.
La guerra, perché lui va a fare il militare e lei la crocerossina.
Il terzo incomodo: un tipo bello, ricco, intelligente, sensibile, atletico, coraggioso, brillante, balla pure bene… Il classico super uomo che può essere uscito giusto da una fantasia femminile, o in alternativa dalla mente deviata dello spastico Sparks.
La malattia, lei sarà colpita da una forma di demenza senile che le impedirà di ricordare per tipo più di 5 minuti il suo grande “indimenticabile” amore della vita.

"Mmazza se sei invecchiato male, Ryan Gosling.
Te credo che me so' scordata de te!"
Gli ingredienti per un super mega melodramma strappalacrime quindi ci sono tutti. Ma proprio tutti. Solo che sono persino troppi e sono miscelati in una maniera talmente perfetta e precisina da risultare più asettici che commoventi. Così come le scene di bacio e i momenti più sentimentali appaiono davvero esagerati e artefatti. A qualcuno (io, ad esempio) possono sembrare persino ridicoli. La regia da sceneggiato Rai di Nick Cassavetes (figlio di John Cassavetes e Gena Rowlands, che qui ha la parte di Rachel McAdams da vecchia) poi certo non aiuta. Niente da dire invece sui due protagonisti, che hanno un’enorme chimica e sono ottimamente in parte, sebbene entrambi abbiano fatto di molto meglio.
La spiegazione di un culto così enorme come classico d’amore assoluto credo però sia un’altra. In genere non mi piace fare ragionamenti sessisti, anche perché io per primo ad esempio sono appassionato di un sacco di film e soprattutto telefilm che sarebbero a target prevalentemente femminile. Ma per un film come questo non ci sono ca**i che tengano: se siete donne, lo amerete alla follia, piangerete come fontanelle, lo guarderete ingozzandovi di gelato fino ad avere il mal di pancia, desidererete vivere un amore come quello qui rappresentato e trovare un uomo come Ryan Gosling. Se siete uomini, arriverete all’ultima scena, vi chiederete: “Embé?”, rutterete fragorosamente a causa di tutta la birra ingerita per rimanere svegli e poi metterete su il DVD di Drive.
(voto 5,5/10)

Post pubblicato anche su L'orablu.

20 commenti:

  1. Meglio Nicholas Sparks o Federico Moccia? ^_^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. beh, comunque meglio sparks.
      moccia è molto più urticante! :)

      Elimina
  2. Chiusura perfetta, occorre ammetterlo.
    Cambierei solo la birra con un bel Jim Beam e Coca.
    Ma il succo resta quello.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. quanto sei radical-chic! :D
      la birra è la quintessenza del pane e salamesimo (dopo il pane e dopo il salame) quindi tu sei una vergogna per la categoria ahahah

      Elimina
  3. non so..non ricordo di avrlo visto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. in quanto uomo, probabilmente l'hai visto e dimenticato subito dopo :)

      Elimina
  4. io credo proprio di non averlo visto...anzi ho dimenticato anche che esiste ah ah ah!

    RispondiElimina
  5. Che razza di "maschiacci" senza cuore siete voi, eh? XD Beh, ti sei andato a "impelacare" bene bene con questa recensione... Allora provo a spiegare cosa succede a una cinefila che seppur "femmina" non è né per il genere strappalacrime e smielato né tantomeno per lo stracitato Sparks (per carità). Il fatto però è piuttosto chiaro, il cinema confeziona "sogni" e li sforna con una potenza senza eguali. Su quello schermo a un certo punto tu ti vedi
    1)un "figo" da "paura", che per colpa del film sognerai almeno altre 2milioni di volte,
    2)una splendida donna che come per magia, (tu donna/spettatrice) nemmeno odierai fino a desiderare di vederla morta per un happy end perfetto(Perché la Rachel è fantastica)!!!,
    3)il bello pieno di soldi e intelligente che ogni buona madre sognerebbe di vedere accanto alla propria figlia che non avrà la meglio, dunque al diavolo i soldi, al diavolo gli amori decisi a tavolino,
    4)e poi, anche i più cinici cinefili hanno un cuore, "da qualche parte"...

    quindi, al di là dei gusti e dei sessi, e al di là di una sceneggiatura che può far ridere, dico io,ma ogni tanto...
    E "lasciateci sognare in pace"!!! ^_^

    RispondiElimina
  6. Ho già commentato sull'orablu...e ribadisco che a me è piaciuto :D
    ....Le vagine della nostra vita...ahahaha, ma come ti vengono?

    RispondiElimina
  7. a me non è dispiaciuto, anzi tra i film tratti da Nicholas Sparks senza dubbio questo è quello che ho apprezzato di più, gli altri sono tutti polpettoni :)

    RispondiElimina
  8. azz, mi sa che devo avere una spiccata sensibilità maschile dunque...soprattutto per quel delizioso vizietto chiamato birra! applauso per il titolo, ma d'altra parte tiri fuori sempre dei titoli decisamente creativi! ;-)

    RispondiElimina
  9. Non l'ho visto, ne ho sentito parlare moltissimo , non mi piace Gosling.... che cosa ho da decidere?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ma come fa a non piacerti gosling, forse il più grande attore dei nostri tempi? ;)

      Elimina
    2. non so se sei serio o faceto.. ma Gosling è davvero uno dei più bravi attori dei nostri tempi.
      ^__^

      Elimina
    3. per una volta sono assolutamente serio.
      è sempre stato uno dei miei preferiti, dai tempi di the believer e formula per un delitto, e l'ultima annata con drive, le idi di marzo e blue valentine l'ha confermato ufficialmente tra i protetti di pensieri cannibali!

      Elimina
  10. Odio assoluto. Io appena sento il nome di Sparks alzo i tacchi e me ne vado. Molto meglio 'Blue Valentine' per una love story tragica.

    RispondiElimina
  11. limitatamente a Sparks, posso comportarmi da uomo?

    RispondiElimina
  12. questo è l'unico film da Sparks che si salva dalla Sparksiasite( una gran brutta malattia, con effetti devastanti per la psiche umana!)ma il merito credo vada soprattutto a Cassavetes e agli interpreti.(per la cronaca, mia sorella che ha letto il libro m'ha detto che tutta la prima parte è assente e inventata dalla sceneggiatura...allegria!!!
    oltretutto credo sia una delle poche storie dove Sparks non fa morire tragicamente uno dei protagonisti, o almeno non subito( è piuttosto sadico l'uomo, ha addirittura buttato giù una montagna addosso a Richard Gere)..

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com