Les Misérables
(UK 2012)
Regia: Tom Hooper
Tratto dal musical: Les Misérables di Claude-Michel Schönberg (musiche) e Alain Boublil (testi)
A sua volta tratto dal romanzo: I miserabili (Les Misérables) di Victor Hugo
Cast: Hugh Jackman, Anne Hathaway, Russell Crowe, Sacha Baron Cohen, Helena Bonham Carter, Eddie Redmayne, Amanda Seyfried, Aaron Tveit, Samantha Barks, Daniel Huttlestone, Isabelle Allen
Genere: canta tu
Se ti piace guarda anche: Rent, Nine, Sweeney Todd, Moulin Rouge!
Mi ha sempre fatto ridere questa espressione: I dreamed a dream. Ho sognato un sogno. E per forza, cosa dovevi fare? Incubare un incubo?
Comunque, “I Dreamed a Dream” è il brano più celebre e identificativo di Les Misérables, romanzo di Victor Hugo trasformato in uno dei musical di maggior successo nella storia di Broadway a partire dagli anni ’80, quando era al top della popolarità (non a caso viene spesso citato nel romanzo di Bret Easton Ellis American Psycho). Adesso è finalmente (finalmente?) diventato anche una pellicola cinematografica.
I dreamed a dream. Ho sognato un sogno. Nel sogno, non guardavo questo film ed ero più felice. Avrei potuto impiegare molto ma molto meglio le 2ore e 40minuti della durata del musical. Non so, ad esempio avrei potuto cominciare a giocare a Ruzzle, il gioco di parole che fino a qualche giorno fa non avevo mai sentito nominare e di cui adesso invece tutti parlano. Ovunque. Su Facebook, sui blog, per strada. Sembra di essere finiti nell’alba dei giocatori di Ruzzle viventi. C’è gente al volante che non guarda la strada per giocarci. Ne hanno parlato persino al TG5! A quel TG5 dove di solito la cosa più nuova di cui discutono è il nuovo disco di un nuovo artista emergente, un certo nuovo Vasco Rossi.
I dreamed a dream, dicevo. “I Dreamed a Dream” è un brano di sicuro impatto, non lascia indifferenti. È riuscito persino a trasformare Susan Boyle, e ho detto Susan Boyle, in una superstar mondiale, e ho detto superstar mondiale.
Figuriamoci allora se Anne Hathaway, grazie alla sua intensissima interpretazione nella parte di Fantine e soprattutto di questo brano, non riuscirà a portarsi a casa uno scontatissimo Oscar come miglior attrice non protagonista, dopo aver già vinto ai Golden Globes.
Non fraintendetemi, Anne Hathaway qui è davvero bravissima e l’Oscar sarà anche meritato, non certo un furto. Però non è il genere di performance recitative che preferisco. Troppo sopra le righe. Troppo eccessiva. Un talento troppo sbandierato. Come nel campo delle performance musicali fanno Andrea Bocelli, o Celine Dion o Mariah Carey. Nessuno mette in dubbio che abbiano un gran talento vocale, però io personalmente non riesco a sentirli se non munito di appositi tappi per le orecchie.
Anna Hathaway con la sua intepretazione breve ma intensa, pure troppo, rientra comunque tra le note più positive di questo Les Misérables e la scena in cui canta “I Dreamed a Dream” è impressionante per bravura recitativa. Il regista Tom Hooper invece strabilia parecchio di meno. Si limita a mettere la camera fissa su di lei e a far compiere tutto lo sforzo all’attrice. Così sono capaci tutti. Anche i Vanzina.
"Uh, mamma! Svegliateci quando il film è finito..." |
Il film gode di una manciata di altre buone intepretazioni: Hugh Jackman se la cava bene, ma nel suo caso l’Oscar sarebbe davvero eccessivo. Bravi poi Sacha Baron Cohen ed Helena Bonham Carter (entrambi già nel musical burtoniano Sweeney Todd), protagonisti dei siparietti più divertenti, in grado di alleggerire un pochetto la situazione di un drammone che stava diventando insostenibile e in cui alle disgrazie personali dei miserabili protagonisti si aggiungono pure quelle legate alla Rivoluzione francese e alle guerre napoleoniche. Va bene il dramma, va bene il melodramma, però Les Misérables più che un semplice drammone è un invito al suicidio.
A colpire in positivo, oltre ad Anne Hathaway, sono soprattutto i volti più nuovi: il bambinetto Daniel Huttlestone è il protagonista del momento musicale più figo, la scena in cui canta convintissimo “Look Down (Beggars)”. Perché sì, questo Les Misérables ha anche dei momenti buoni. Peccato che su 2 ore e 40 minuti ci siano giusto quelle 2 ore di troppo ad appesantire il tutto.
Non male anche l’emergente Samantha Barks, che arrivava già dalle versione concertale del musical. A lei è affidato l’altro brano più celebre de Les Misérables, ovvero “On My Own”. Più celebre almeno per me, visto che lo conoscevo grazie all’interpretazione di Katie Holmes/Joey Potter in Dawson’s Creek. Pensate un po’ voi su quali solide basi poggia la mia cultura.
"Non è il caso che continui a mentire dicendo che sono meglio di Marilyn, tanto te la smollo lo stesso." |
Tra gli altri giovani attori da tenere d’occhio, occhio appunto poi anche ad Aaron Tveit, già intravisto in Gossip Girl, e alla piccola Isabelle Allen, quella dell’inquietante manifesto della pellicola.
Mi ha convinto di meno invece Amanda Seyfried. Amanda sey fregna, okay, ma il musical non mi sembra troppo nelle tue corde. Continua a non dirmi nulla invece Eddie Redmayne, già anonimo protagonista di Marilyn (dove non era Marilyn, ma il giovane che ne era innamorato, nel caso aveste dubbi in proposito). Io sono il primo a sponsorizzare i giovani attori britannici, lui però no. Sarò comunque felicissimo se mi smentirà in futuro, ma di certo anche lui non mi sembra molto a suo agio con il musical e a livello vocale è il più miserabile del cast.
Se la cava a cantare Russell Crowe, d’altra parte è pure il leader di una rockband, i Russell Crowe & The Ordinary Fear of God, però dentro Les Misérables sembra davvero un pesce fuor d’acqua. Non che ci siano numeri di ballo, perché questo è uno di quei musical in cui non è che si balla. Non più di tanto. Si canta, sempre e soltanto. Il roccioso Russell Crowe comunque pare uno che si aggira in scena chiedendosi: “Ao’, io so’ Massimo, er Gladiatò. Che ce faccio in ‘sto musicarello per effeminati?”.
"Tutto bene, Anne?" "No, mi si è rotto il karaoke. E mo' come faccio a esprimermi?" |
La pellicola viaggia quindi a corrente alternata, tra intepretazioni, canzoni e scene più o meno apprezzabili. Il tutto tenuto insieme da una cura tecnica impeccabile, abiti e scenografie per carità magnifici, e dalla regia del menzionato Tom Hooper.
Riconosco a Tom Hooper di avere stile, un suo stile. Che poi a me questo stile faccia schifo, è un dettaglio non da poco. Adesso non so bene neanche quali termini tecnici sono più appropriati per descrivere il suo modo di girare. Propone spesso e volentieri delle inquadrature sbilenche, come fosse un Terry Gilliam privo però di tutto il talento visionario. Privilegia poi i primi piani e, come dire?, schiaccia la messa in scena, toglie profondità. Magari è solo un’impressione mia, ma quando guardo un suo film mi sento schiacchiato. Mi sento soffocare. Mi manca il respiro. Sto male fisicamente. È per questo che, dopo la già fastidiosa esperienza de Il discorso del re, quello che ha fatto una gran rapina agli Oscar di due anni fa, non ho mai visto il suo acclamato film d’esordio Il maledetto United, nonostante il Manchester United sia una delle mie squadre preferite. Perché ho paura del suo cinema. Mi fa stare male, maledetto Hooper.
"Al prossimo che si mette a cantare gli faccio saltare le cervella, intesi?" |
La regia di Tom Hooper mi ha fatto stare male anche questa volta, nel caso ve lo chiedeste, ma non è la sola cosa ad aver avuto un effetto devastante sulla mia visione del film.
Non ho mai visto il musical da cui è tratto, quindi prendetele come considerazioni basate unicamente come supposizioni, ma un problema di Les Misérables il film è che ha troppo rispetto di Les Misérables il musical. E, per quanto riguarda gli adattamenti, l’eccessiva fedeltà per me non è mai un gran bene. Nel passaggio da un media a un altro vanno operate delle scelte, anche spietate se necessario. Guardando Les Misérables ho avuto l’impressione di un lavoro che a teatro sarebbe funzionato alla grande, ma su pellicola meno. Perché?
Perché questo musical è troppo… musical. Troppo cantato. I dialoghi sono pressoché inesistenti. Una scelta interessante, rischiosa, estrema. Dai risultati però devastanti per la psiche del miserabile spettatore. Terminata la visione del film, mi sono chiesto perché le persone intorno a me parlassero. Parlassero e non cantassero. Se odiate i musical quindi vi consiglio di girare al largo, perché questo film potrebbe farvi lo stesso effetto del sole per i vampiri: provocarvi combustione spontanea.
Per quanto mi riguarda, non sono mai stato un grosso fan dei musical. Ultimamente però ho apprezzato parecchio alcune rivisitazioni originali del genere, come Moulin Rouge! e Dancer in the Dark (che al confronto di questo era quasi una commedia goliardica), così come ho seguito con interesse il Glee dei primi tempi e pure l’altra serie musical Smash e tra poco vi parlerò pure di Pitch Perfect. Non partivo quindi del tutto a digiuno dal genere. Però vi assicuro che, se non siete fan hardcore dei musical, 2 ore e 40 minuti senza pause, tutte cantate, TUTTE cantate, vi faranno impazzire.
Ma perché diavolo cantate seeempreeeeeeeeee?
Vi fa così schifo parlareeeeeeeeee?
Non se ne può davvero piùùùùùùùù
e non mi resta altro che invocare Belzebùùùùùùù
Perché diavolo diavolo diavolo
diavolo diavolo diavolo
diavolo diavolo diavolo
(tutti in coro) DIAVOLO DIAVOLO DIAVOLO
perché diavolo cantate seeempreeeeeeeeeee?
Qualcuno me lo vuol spiegar?
qualcuno me lo sa spiegar?
La la la la la lalaaa?
La la la la la la laaaaa?
La la la la la la laaaaa?
Les Misérables ti mando fuori di testaaaaaaa.
Les Misérables ti fa gridare: “Ma bastaaaaaaa!”.
Poi basta. Mi è passata.
Dopo due giorni in cui sono andato in giro per strada a cantare e la gente, tra una partita a Ruzzle e l’altra, mi guardava come se fossi pazzo, alla fine l’ho capito chi sono les misérables del titolo: noi poveri spettatori.
(voto 5/10)
Sono tanto contenta di aver trovato qualcuno che la pensa come me. -_-
RispondiEliminaevvaaaaaaaaaaaai :)
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L'ho visto sabato sera, e devo dire che mi aspettavo peggio dal nostro comune nemico Hooper. Lo criticherò, ma non tanto quanto avrei sperato, tra un paio di giorni.
RispondiEliminaConcordo straordinariamente con i tuoi pareri sugli interpreti - Gavroche spacca! -, e approfitto della situazione per bottigliarti un pò: Il maledetto United non parla del "tuo" Manchester - una delle squadre più spocchiose d'Europa -, bensì del Leeds United, protagonista ai tempi di alcune annate clamorose.
ah, meglio ancora: un motivo in più per evitarlo!
EliminaEvidentemente di calcio ne capisci quanto di Cinema! Ahahahahahaha!
RispondiEliminano, ancora di meno ;)
Eliminame possino assordamme se lo vado a vedere.
RispondiEliminaovviamente non concordo ma proprio NO E NO.
RispondiEliminaYou will hear from me very soon my dear...
Per il momento condivido solamente quel terribile ricordo della Potter...il film devo vederlo. Però io amo i Musical!!! Ti fò sapereeee ^_^
RispondiEliminaAnne Hathaway - la mia adorata Anne - dopo che sono stato io il primo in assoluto a criticarla per diverse scelte che ha fatto, tra cui quella di sposarsi con un uomo totalmente inutile come Adam Shulman, e diverse legate al mondo del cinema, ha confermato di essere un'attrice con i controcazzi (povero il marito a sto punto) e le diano sto Oscar strameritatissimo ché è anche un po' mio. Infatti facciamo a metà: a lei va il sotto e a me il sopra della statuetta.
RispondiEliminaTi dirò, la regia di Hooper a< me non dispiace come anche non mi dispiacque ai tempi Il Discorso del Re. Eddie Redmayne, poi, a me piace molto, lo trovo un attore bravissimo. Il film non l'ho visto ma ho idea che sia un discreto mattonazzo senza precedenti. Staremo a vedere.
RispondiEliminaCannibal,tu lo sai che ti voglio bene (?) ma questa volta non sono d'accordo!!!
RispondiEliminaInsomma,da un musical cosa ti aspettavi?Che parlassero tutto il tempo?Ok che non conosci lo spettacolo da cui è tratto,ma non credo sarebbe stato intelligente tagliare alcune canzoni e sostituirle con del parlato..allora piuttosto avrebbero dovuto fare una versione non musicale,non trovi?
Detto questo sono d'accordo con te su Amanda cognomedifficiledascrivere e Russell Crowe..
Ah una piccola precisazione,la canzone si intitola "On my Own" :)
Holly
secondo me invece in un buon lavoro di adattamento avrebbero dovuto pensare a inserire anche scene parlate. così mi sembra si siano limitati a fare una versione filmata del musical.
Eliminatroppo facile.
ma ciò che funziona su un palco di broadway, non è detto che funzioni al cinema...
ci sono centinaia di trasposizioni "normali" del romanzo i miserabili...potevi provare con quelle!
Eliminaquoto! :)
Eliminaero holly,ho dimenticato di firmare..ups :)
Elimina(holly)
Ahahah bella recensione, anche se so che non sarò d'accordo con te... comunque Hugh Jackson è candidato come migliore attore protagonista!
RispondiEliminaah sì?
Eliminaspero non vinca comunque ahah :)
Quando ho sentito che Anne recitava in un musical ho detto: "era ora!!!" non mi spiegavo perché, con la fama che hanno adesso i musical, non le affidavano un ruolo visto che lei ha studiato anche canto lirico. L'ho apprezzata molto in Ella Enchanted che cantava Somebody to love:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=MV6TYWuQ7rM
Visto che il tutto cantato non ti piace credo che anche Evita tu non l'abbia guardato.
P.S.: Ho messo il link del tuo post su Tim Burton nell'ultimo che ho realizzato.
esatto: evita l'ho sempre evitato :D
Eliminae thanks per il link!
lo immaginavo.
EliminaComunque Tim Burton ha cominciato da disegnatore, anzi da animatore della Disney. Un film dove ha partecipato è Red&Toby
ah, figurati per la citazione. E' un piacere.
EliminaTroppi momenti di fiacca su primissimi piani cantanti, niente coreografie (in un musical?)... troppo facile fare una fotocopia del musical teatrale originale. Sto per buttare giù qualche riga anch'io. Alla fine la sufficienza nel complesso la merita. Da vedere assolutamente al cinema per la spettacolarità di alcune scene (se lo scaricate vi fate del male).
RispondiEliminaHo paura... di te e del musical, che comunque non ho ancora visto e comunque vedrò.
RispondiEliminaSembra avere un pregio, comunque: Consolida la coppia attoriale del decennio: Sacha Baron Cohen ed Helena Bonham Carter. Li adoro entrambi e dissacra la Amanda Seyfried, che non valuterei mai al di sopra del 6. Poi è comunque bona.
Comunque.
E comunque Ruzle, l'ho sentito nominare, ma mi fa schifo il nome...
RispondiEliminaFilm che avrei volentieri evitato, ma so che tra qualche giorno il mio fidanzato mi constringerà a vederlo; cosa non si fa per amore!!!
RispondiEliminaMi sono salvato dal vederlo... proprio ieri sera!
RispondiEliminaIo dei Miserabili lessi solo la parodia sul Topolino... era una ficata, mentre 'sto film mi ha lessato le palle anche solo dal trailer... E poi i musical non li sopporto, non ci riesco a guardare stronzoli che camminano, combattono, scopano, cagano... CANTANDO! Mi manda al manicomio, non posso farci nulla... Poi la Hathaway col taglio lesbo-punk, Russell Crowe che straripa dalla divisa aderente... no no no, non ce la faccio.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaOra però voglio sapere gli insulti, son curioso XD
EliminaAh, a proposito di Somebody to love ho trovato un video, un regalo per te: http://www.youtube.com/watch?v=PXtSIKxwpRM
RispondiEliminaIo non sopporto per niente i musical (a parte "Grease" che e' un mito fondativo della mia adolescenza inquieta), quindi ho apprezzato molto la tua recensione. Questo "Le Miserables" proprio non lo andrò a vedere, anche perché e' un periodo in cui amo film che liberano la mente, come "Looper" ad esempio, che vorrei proprio vedere, e non film che riempiono la testa di canzoni cantate da gente in costume. A quel punto e' molto meglio la lirica, Rossini, ad esempio, che consiglio molto.
RispondiEliminaIo lo rifiuto e rifiuto anche Ruzzle! u.u
RispondiEliminadi Amanda Seyfreid guarderei anche il filmino della cresima.. penso comunque sul fatto che se questa cagata vince qualche Oscar c'è da preoccuparsi..
RispondiEliminaHo letto pareri davvero discordanti su questo film, ma proprio perchè ho amato Moulin Rouge e trovo che nella tua recensione ci siano delle note positive, lo vedrò lo stesso... giusto per farmi due risate!
RispondiEliminaIo avevo iniziato il libro apposta quando avevo saputo che facevano il film. Ho scoperto che era un musical solo quando ero al 50% , non vi dico le mie espressioni di gioia.
RispondiEliminaIo ho un rapporto controverso con i musical, alcuni li amo altri non li sopporto. Ovviamente Grease e Moulin Rouge! sono fantstici e ho amato anche Dancer in the dark mi è piaciuto molto, nonostante la tematica non proprio 'leggera'. Però per me nei film musical non possono mancare parti cantate&ballate alternate a dialoghi parlati. Il mio musical preferito in assoluto resta 'Romance&Cigarettes' di John Turturro, con un cast epico(James Gandolfini, Susan Sarandon,Kate Winslet e Steve Buscemi, fra i tanti), scene visionarie e musiche indimenticabili. E ci sono dialoghi!!
RispondiEliminaMi dispiace, ma non sono d'accordo. Non amo il genere anzi se posso lo evito. Questa volta però a me è piaciuto, e stranamente, mi è piaciuta la direzione degli attori e la regia. La cosa che ho apprezzato è stata l'assenza delle coreografie. I film dove ballano e cantano non li sopporto.
RispondiEliminaVedo che sei talmente esperto di cinema da permetterti di muovere tali critiche, ma attento perché prima di saper criticare un film bisogna avere un minimo di cultura per sapere almeno che con il film la rivoluzione francese non c'entra proprio niente né tantomeno le guerre napoleoniche...quindi non ti biasimo per non averlo apprezzato, dato che per farlo bisogna possedere quel tantino di conoscenze che evidentemente non hai.
RispondiEliminaoddio, come siamo seriosi.
Eliminaok, ho dimenticato di specificare che è ambientato nel periodo post-napoleonico. ma che non abbia niente a che fare con la rivoluzione francese, non ne sarei tanto sicuro...
la rivoluzione francese viene solo citata, ma la parte del film in cui avviene la rivoluzione è ambientata nel 1832, quindi escludo che si tratti della famosa rivoluzione del 1789. Comunque non era per essere seriosi, però quando si fanno commenti o si scrivono le proprie opinioni in merito a qualcosa è bene essere informati, altrimenti si dà la possibilità a persone come me che non condividono il tuo pensiero di appigliarsi anche a quella che per te può sembrare una svista! più che una critica, il mio era solo un consiglio!
Eliminaok, quella che citi tu è la prima rivoluzione francese. poi c'è stata la seconda nel 1830.
Eliminail periodo comunque è quello delle rivoluzioni francesi, non mi sembra di aver detto una castroneria tanto grande.
e poi, come ho scritto nel post, la mia cultura poggia su dawson's creek, quindi da me non puoi pretendere più di tanto... ahah :D
quello che volevo farti notare non era tanto l'errore in sè, quanto il fatto che quando si muovono delle critiche non proprio "soft" come le tue e specialmente se rese pubbliche, bisogna fare attenzione a non dire una cosa per un'altra! così eviterai che i pignoli come me si lamentino :) se devo dirti la verità poi la pignoleria è nata forse dalla tua recensione negativa, che ho letto oggi, dopo che ieri sera uscendo dal cinema ho pensato di aver visto uno dei film più belli di sempre ;)
Eliminagià propendevo per il non andare a vederlo, ora che ho avuto la conferma di tutti i miei sospetti posso tranquillamente dire che non lo guarderò mai! 2 ore e 40 di sole canzoni potrei anche spararmi ...
RispondiEliminaMah, più che altro questo genere di film, o lo si ama o lo si odia :) A me è sembrato infinito, e gli attori su cui riponevo grandi speranze (come per Eddie Redmayne che trovo davvero promettente, ed Amanda Seyfried) mi hanno fatto storcere il naso. Anche se devo dire che durante la scena finale, quando vengono inquadrati tutti gli attori (Do you hear the people siiiiiing...) ha quasi fatto scappare una lacrimuccia anche a me che non amo il genere! Tengo a precisare che secondo me con un qualche possibile accenno di passi di danza sarebbe risultatodavvero ridicolo!!!
RispondiEliminaCiao :) -Anita
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