The Master
(USA 2012)
Regia: Paul Thomas Anderson
Sceneggiatura: Paul Thomas Anderson
Cast: Joaquin Phoenix, Philip Seymour Hoffman, Amy Adams, Rami Malek, Ambyr Childers, Jesse Plemons, Amy Ferguson, Laura Dern, Madisen Beaty
Genere: magistrale
Se ti piace guarda anche: Il petroliere, Arancia Meccanica, Kynodontas
Dì il tuo nome.
Cannibal Kid.
Ripetilo.
Cannibal Kid.
Ripetilo.
Cannibal Kid.
Ripetilo.
Veramente mi chiamo Marco Goi.
I fallimenti del passato ti tormentano?
Avessi avuto anche dei grandi successi, probabilmente sì. Non avendone avuti, i fallimenti non mi disturbano più di tanto.
Credi che Dio ti salverà dalla tua ridicolaggine?
No, sarebbe una missione troppo grande persino per lui.
Conosci L. Ron Hubbard?
Intendi Ron, il cantante Rosalino Cellamare, quello di Vorrei incontrarti tra cent’anni?
No, non intendo Ron. Conosci L. Ron Hubbard?
Sì, l’avevo incontrato cent’anni fa in un’altra vita. Era una persona piacevole, cordiale, un gran mattacchione, uno che raccontava barzellette, cantava sulle barche, poi si è montato la testa, si è messo a fare il santone, a scrivere libri mistici, a fare terapie ipnotiche, a fondare sette… Io non ho niente contro le sette, né ho niente contro Scientology. Giammai. Non chiudetemi il blog, per favore. Non ho detto niente di male. Semmai parlo spesso bene di Tom Cruise. Ottimo attore. Ciao, Tom.
Ti è piaciuto The Master?
Mi è piaciuto, anche se è una visione a tratti scomoda e spiacevole, ma alla fine nel post-visione mi ha travolto come le onde della prima inquadratura mi avevano fatto immaginare. Io da Paul Thomas Anderson mi aspetto sempre un masterpiece. Va detto che con questo film ci è solo andato vicino. Vicinissimo. Il suo The Master non regala un’enorme soddisfazione immediata, ma è comunque una di quelle pellicole che rimangono, che ti si appiccicano addosso, che non si dimenticano facilmente. E poi ha una prima parte splendida. Raggiunge picchi di intensità giganteschi soprattutto nel confronto tra Joaquin Phoenix e Philip Seymour Hoffman. Che due attori pazzeschi che sono. Fanno a gara a chi è più bravo dell'altro e alla fine non si riesce mica a scegliere. Anzi sì: Joaquin Phoenix è gigantesco. Da Oscar. Altroché Daniel Green Day Levi’s. Amy Adams pure lei è brava, però il suo ruolo è abbastanza marginale e la nomination agli Oscar è già stata generosa.
Nella seconda parte invece il film si smarrisce un pochino. Come chi si affida a un culto per trovare la sua via, perché non sa fare altrimenti. E poi nel finale si ritrova. Allontanandosi dal culto e cercando la libertà. In pratica è un capolavoro a metà. Un master, ma non un masterpiece.
"Certo che questo Cannibale le spara più grosse di Hubbard..." |
Quindi ti è piaciuto o non ti è piaciuto, The Master?
Un film come questo va oltre il concetto di piacere o non piacere. È un’opera totale talmente grande che la sua intera portata non può essere colta immediatamente. È come se esistesse da sempre, da un trilione di anni. Nella sceneggiatura qualche elemento forse sarebbe perfettibile, ma chi sono io per pensare anche solo di criticare un lavoro del genere? Un film come questo richiede trilioni di anni di debolezze ed errori per essere compreso in pieno.
Cosa ne pensi di Paul Thomas Anderson?
Io adoro Paul Thomas Anderson, ieri ho pure dedicato un post tutto a lui e ai suoi film precedenti. Le aspettative che avevo nei confronti di questo suo nuovo lavoro erano quindi esorbitanti, troppo. Io venero Paul Thomas Anderson come gli adepti di Scientology adorano il grande L. Ron Hubbard. Ho detto grande, visto? Non ho intenzione di parlarne male. Non boicottatemi il sito, vi prego scientologisti. E con vi prego non intendo in senso religioso. A meno che non vogliate che lo faccia in senso religioso.
"Che puzza! Chi l'ha sganciata?" |
Cosa ne pensi di Paul Thomas Anderson?
Come dicevo, io venero Paul Thomas Anderson e qui dirige davvero da Dio. Sia detto senza offesa per alcun altro credo o culto religioso, chiaro? Io non voglio offendere nessuno e non voglio che la grande e potente Scientology mi faccia causa in alcun modo. Io rispetto Scientology e anche questo film lo fa. Comunque il St. Paul Thomas Anderson dirige con uno stile ancora più classicheggiante rispetto ai primi tempi, non troppo distante da Il petroliere. Il tono è altrettanto solenne, eppure qui dentro ci sono alcune scene che mi hanno fatto molto ridere. A tratti ho pensato che The Master fosse una commedia. Tutti l’hanno spacciato per un filmone serio e serioso e in parte lo è. In alcune scene è invece assolutamente divertente. Qualcuno potrebbe pensare sia una presa per i fondelli di Scientology, del solo e unico L. Ron Hubbard cui il personaggio di Philip Seymour Hoffman è vagamente ispirato, però non lo è. È profondamente rispettoso del culto di questa setta, pardon religione, del suo fondatore e master supremo, delle sue tecniche di ipnosi all’avanguardia fondamentali per entrare in contatto con la propria anima e superare i propri problemi personali. Sì, è un film rispettoso. Non è una presa per i fondelli di Scientology. Almeno Credo.
Pensi che a L. Ron Hubbard sarebbe piaciuto questo film?
Il grande solo unico e onnipotente L. Ron Hubbard era davvero un personaggio. Un personaggione. Una sagoma. Sono andato a spulciare qualche informazione su di lui su Wikipedia, che potremmo considerare un po’ la Bibbia del sapere moderno o, se preferite, per usare un linguaggio più scientologista, è il Dianetics per noi che navighiamo su Internet. Dando una rapida occhiata, Hubbard ha avuto una vita parecchio interessante. Piena di aspetti affascinanti così come di lati oscuri. Penso che L. Ron Hubbard avrebbe desiderato una pellicola a lui interamente dedicata. Cosa che The Master non è. È un film solo in parte su di lui, o meglio sul suo alter ego Lancaster Dodd interpretato da Philip Seymour Hoffman. O che forse il suo vero alter ego nel film sia Freddie Quell, il personaggio di Joaquin Phoenix? Anche Hubbard in fondo ha iniziato dalla marina militare… La mia è solo una supposizione. Con il massimo rispetto per il grande L. Rosalino Cellamare Hubbard, sia inteso.
"Splendido post, Cannibal. Scientology approva." |
Pensi che a Tom Cruise sia piaciuto questo film?
Paul Thomas Anderson ha regalato a Tom Cruise uno dei ruoli più memorabili della sua carriera, Frank T.J. Mackey di Magnolia, anche lui a suo modo un master, un master su come rispettare il cazzo e domare la fica. Un master rispettabile pure lui. Credo che Tom Cruise abbia un po’ storto il naso all’idea di un progetto come questo The Master vagamente ispirato a Scientology, ma poi si è reso conto che quella è solo una vaga ispirazione iniziale e la pellicola esplora anche altre tematiche e, insomma, ci poteva andare giù molto più pesante nei confronti della setta, pardon della religione di cui Cruise è adepto, pardon seguace, pardon finanziatore, pardon membro.
Il film parla anche d’altro, oltra alla Causa simil Scientology. Parla del rapporto tra maestro e allievo. Tra guru e adepto. Tra padrone e asservito. Di come il primo sia niente senza il secondo. Il rapporto che si instaura tra Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix mi ha ricordato un po’ quello tra il padre padrone e i figli in Kynodontas. Il suo modo di istruirli, di educarli, non è così lontano. Più che un rapporto tra due uomini alla pari, che poteva sfociare in un buddy movie oh yeah, The Master ci presenta un rapporto tra uomo e animale. O quello che lui considera un animale.
Il film poteva poi essere anche una pellicola romantica. A un certo punto ci illude, con il rapporto tra il marinaio io vagabondo che son io Joaquin Phoenix e la giovane verginale Doris, interpretata da Madisen Beaty, possibile nuova Evan Rachel Wood e sti cazzi. Il film in questa parte sembra possedere un cuore e invece no. Paul Thomas Anderson non ci sta. Il suo è un film più cerebrale che di cuore e questo è un suo limite. Vorresti amare The Master ma non ce la fai. Non del tutto. È però anche un suo pregio perché così non scivola nel solito polpettone romantico. E poi PTA aveva già detto tutto quello che c’era da dire sull’amore nello splendido sottovalutatissimo Ubriaco d’amore, così come nel finale di Magnolia sulle note di Save Me. Cos’altro poteva aggiungere?
The Master non è un film sull’amore. È un film sulla solitudine dei numeri primi. È un film su un maestro e sul suo discepolo e sul suo discepolo che sfugge a una Cura Ludovico di kubrickiana (a proposito di Maestri) memoria e alla fine a sua volta diventa maestro. Seppure a modo suo. Seppure nella variante più sessuale. Perché The Master è più un film sul sesso, che sull’amore. Sugli istinti primoridiali e su come il potere della mente possa domarli. O non possa domarli.
"Se ti conci così, non lamentarti poi se non ti danno l'Oscar..." |
Da un film che si intitola The Master ti aspettavi una pellicola erotica sul bondage, vero?
No, lo smentisco in maniera categorica.
Da un film che si intitola The Master ti aspettavi una pellicola erotica sul bondage, vero?
Ok. Lo ammetto. Paul Thomas Anderson, il tuo film è notevole, però una bella scena di bondage la potevi anche mettere. O dobbiamo aspettare che esca la porno parodia con Sasha Grey?
Cosa ne pensi di Scientology, per davvero?
Io ci tengo a ribadire fortemente un concetto: io non ho niente contro la sette, pardon le religioni. Questo post è stato assolutamente rispettoso di Hubbard, di Tom Cruise e di Scientology. Proprio come The Master.
O forse no?
(voto 8,5/10)
Come sai già, il mio commento è stato molto più severo, anche perché pure io considero Anderson un grandissimo, anzi "il più grande della sua generazione." Magnolia e Il Petroliere erano dei capolavori senza se e senza ma. Boogie Nights ottimo, questo invece non l'ho proprio digerito.
RispondiEliminaEhm...ti sei mangiato l'acca di 'anno'.. :)
RispondiEliminaE misurati la tensione col test apposito,che parevi nervosetto,nella scrittura...:D
ah, thanx!
Eliminaanche se non è bello farsi correggere da uno che si chiama giocher e non joker ;D
Se avessi letto la mia intervista su merabilia, sapresti che c'è un motivo, e che nulla ha a che fare con gente morta col sorriso disegnato,o con fumetti... ;)
Eliminaottimo post
RispondiEliminaapplaudo con tutte le mie quattro mani
hehehe non mi è dispiaciuto, ma poteva spingere l'accelleratore di più contro le sette. Ma questo è il cinema, bisogna prenderlo come viene, abbiamo parlato di questo film quasi in contemporanea hahaha, da non perdere per me :)
RispondiEliminase ti può servire oltre a Tom e a Scientology approvo anche io questo splendido post!
RispondiEliminaconcordo! gran bel post oggi, su scientology mi riserbo qualche dubbio...
RispondiEliminaAnderson stratosferico come sempre.
Mi è piaciuto questo post su The Master?
RispondiEliminaCerto. Il suo autore dimostra come al solito grande originalità e conoscenza della materia.
Alla luce di questo post vedrai The Master?
Si, anche se l'avrei visto ugualmente:P
Di scientology e simili penso tutto il male possibile, tanto più che penso che ne stiano fondando una qui da noi, vedi Casaleggio-Grillo.
RispondiEliminaIl film non l'ho visto, ma gli attori li considero dei grandi.
Cristiana
Vedetevi la puntata di South Park contro Scientology (e tutto quello che c'è dietro), rimarrete a bocca aperta!
RispondiEliminaPer il film: lo devo recuperare....
Un film più di cervello che di cuore, questo il suo difetto per me.
RispondiEliminaL'ultima didascalia mi ha fatto sganasciare, grazie!
anch'io mi unisco ai complimenti per il post.
RispondiEliminaavrai sudato parecchio quando ti hanno interrogato :D
Gran bel post per un gran film, che come giustamente dici ti si infila sotto la pelle piano piano.
RispondiEliminaQuest'anno stiamo andando un pò troppo d'accordo: sarà il caso di fondare un nuovo partito, o una nuova chiesa a forze congiunte? ;)
Sarà un caso che oggi vedo la pubblicità di Scientology ("Scientology oggi"...!) in cima al tuo post??? Allora si infiltrano ovunque!!!
RispondiEliminac'è poco da fare, hanno vinto loro :)
EliminaIdea geniale per la recensione (non quanto quella di The Artist, ma comunque geniale). Come dici, The Master si perde per la via ad un certo punto, e io non sono riuscito a perdonarglielo: opera enorme, mastodontica per regia e recitazione, ma lo scheletro è davvero troppo esile, peccato. Rimarrà comunque, perchè Phillip e (soprattutto) Joaquin danno un saggio di recitazione che molti cani... pardon... "aspiranti-attori" dovrebbero imparare a menadito, per poi abbandonare la carriera... ehm, prendere ispirazione.
RispondiEliminaIn chiave Oscar, ovviamente, seconda inculata con la sabbia per Gioacchino, dopo la mancata vittoria per il suo Johnny Cash di "Walk The Line": questo Attore con la A maiuscola non ha mai vinto, mentre Cuba Gooding Jr. (per dirne uno) sì...
allora non perderò questo film. Volevo solo avvisarti che Sasha Grey si è ritirata dal porno, ma non fa politica, tranquillo! Il post è stupendo!
RispondiEliminaVai giù alto, già volevo vederlo, a questo punto lo farò al più presto.
RispondiEliminaE' un film che non colpisce subito ma sul quale ci si rimugina almeno per una settimana, magari involontariamente, e tutto ciò è successo a me dopo che l'ho visto, inizialmente l'ho targato come davvero poco masterpiece, ma adesso invece devo ammettere che un film che si insinua nella tua testa in modo così morboso non è da sottovalutare. Leggendo la tua recensione ne ho avuto proprio la conferma. E' un film grande da tanti punti di vista.
RispondiEliminache una pioggia di rane mi colpisca se non lo vedo! ;)
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