Che splendore, il nuovo disco di Diane Birch.
Suona un po’ Fleetwood Mac e un po’ Kate Bush e un po’ Fiona Apple e un po’ Siouxsie solo meno new-wave e più old-wave e suona piuttosto diversa dalla Diane Birch del primo album, "Bible Belt", che era pure quello un Signor Disco, solo che a questo giro è diventata un po’ meno Carole King.
Ed è bello notare come questa volta Lady Diane abbia tentato qualcosa non di rivoluzionario, si rimane pur sempre in un contesto mooolto 70s, eppure differente dal precedente lavoro. Una manciata di pezzi come la title-track “Speak a Little Louder” e le ballate da brividi “Superstars” e “It Plays On” riescono poi ad essere superiori a gran parte della musica di quel decennio, e già che ci sono pure di questo.
Non so perché, ma mi sento un po’ una signora di mezza età ad ascoltare e ad apprezzare questo album, però mi piace.
Mi piace il disco, intendo, non sentirmi come una signora di mezza età.
(voto 8/10)
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