lunedì 3 febbraio 2014

DALLAS BUYERS CLUB, IL FILM DA VEDERE (PRIMA DI MORIRE)




Dallas Buyers Club
(USA 2013)
Regia: Jean-Marc Vallée
Sceneggiatura: Craig Borten, Melisa Wallack
Cast: Matthew McConaughey, Jared Leto, Jennifer Garner, Denis O’Hare, Kevin Rankin, Griffin Dunne, Steve Zahn, Dallas Roberts, Michael O’Neill, Ian Casselberry
Genere: (siero)positivo
Se ti piace guarda anche: Philadelphia, Brokeback Mountain, Larry Flynt – Oltre lo scandalo, Killer Joe

Cosa fareste se vi dicessero che avete contratto il virus dell’HIV e vi restano soltanto pochi giorni di vita? E cosa fareste se vi dicessero inoltre che Dallas Buyers Club sarà l’ultimo film che mai vedrete, visto che nell’ospedale in cui siete ricoverati hanno una copia solo di quello e del nuovo di Pieraccioni?
Ecco come reagirei io, attraverso le 5 classiche fasi di elaborazione del lutto.

1) Negazione
No!
Io non morirò.
Io non morirò mai.
E, se anche morirò, il mio blog Pensieri Cannibali sopravvivrà per sempre. Tutto ciò che facciamo in rete rimane. Sì, anche voi che adesso vi state guardando un pornazzo, credete che nessuno lo sappia? E invece ogni cosa che facciamo su Internet resta forever, bitches. Tutto lascia una traccia, il sesso soprattutto. Quello non protetto ancor di più.
Io comunque non sto morendo. Chi muore più di AIDS nel 2014? Stiamo scherzando?
Dai, oggi c’è un cocktail di medicinali a disposizione. Se hai i soldi è più facile che curare un raffreddore.
Il problema è che io non ho soldi…

2) Rabbia
Dannazione. Senza soldi sono spacciato. Maledetto sistema capitalista che non premia il merito!
Certo che anche io sono proprio un idiota. Come ho potuto pensare di mantenermi da vivere scrivendo? Avrei dovuto fare altro. Avrei dovuto fare il muratore o l’idraulico. Una di quelle professioni utili per la società. Scrivere a che serve? Scrivere di cinema, poi, a chi serve?
Sono stato proprio uno stupido. Ho sbagliato tutto nella mia vita ed è colpa mia, solo colpa mia. Sono un deficiente, una merda, un fallito. Vaffanculo a me stesso!

3) Patteggiamento
Però dai, sono sicuro ci sia ancora qualcosa che posso fare. Non è mai troppo tardi. Non è cosi che dicono le persone positive? Ora che sono sieropositivo, mi sento più positivo. Voglio crederci. Voglio sperare di poter guarire. Ora vado dal mio medico e gli propongo uno scambio. Se non posso offrirgli soldi, ci possiamo venire incontro in qualche altro modo. Posso pagare in natura. Se non gli piacciono gli uomini, posso travestirmi da donna come Jared Leto. Non sarò affascinante quanto lui, non sarò un trans convincente quanto lui, ma ci posso provare. Mi posso esercitare. Anche se non posso raggiungere i suoi livelli. Nessuno può.
In Dallas Buyers Club Jared Leto propone una delle performance recitative più pazzesche di sempre. Riesce a essere incredibilmente naturale, evitando tutte le trappole che un ruolo rischioso come questo poteva comportare. Nella parte di un trans malato di AIDS poteva scadere con facilità sia nella ridicola macchietta che nel patetico, nel caso umano pronto a far scatenare chi ha la lacrima facile, invece evita alla grande entrambi i rischi. Jared Leto è un tutt’uno con il suo personaggio. Non è una parodia di un trans, come sarebbe potuto risultare quasi ogni altro attore al mondo. Jared Leto è Rayon e Rayon è uno dei personaggi più incredibili visti di recente al cinema. Meritatissimo il suo Golden Globe. Peccato non abbia un ruolo maggiore e questo è un difettuccio della pellicola, giustamente incentrata sul protagonista Ron Woodroof, dopo tutto è lui il protagonista assoluto, però uno spazio più approfondito anche agli altri personaggi non avrebbe nociuto del tutto al prodotto finale.

"Christian Bale, fai di meglio, se sei capace!"

In ogni caso non c’è da lamentarsi troppo, perché il protagonista Ron è un idolo, una figura davvero sfaccettata che passa dal suo esasperato machismo e dalla sua omofobia iniziale ad aprirsi maggiormente agli altri, al “diverso”. Pur rimanendo sempre se stesso, un cowboy vecchio stile che “preferisco morire con i suoi stivali addosso.”
Nella parte di Ron, Matthew McConaughey offre un’altra interpretazione meravigliosa.
Ma voi guardando film come Come farsi lasciare in 10 giorni o l’orrido Prima o poi mi sposo – The Wedding Planner con Jennifer Lopez, avreste mai detto che McConaughey sarebbe diventato uno degli attori migliori in circolazione?
Oggi è così. C’è poco da fare. Accendi la tv (si fa per dire) e te lo becchi in True Detective, la nuova notevolissima serie dell’HBO. Lì McConaughey è davvero fenomenale. E nel nuovo film di Martin Scorsese, The Wolf of Wall Street, oltre a DiCaprio c’è pure McConaughey, memorabile pure in un ruolo di appena pochi minuti. Se pensavate insomma che negli ultimi tempi avesse avuto la classica botta di culo, con le sue sorprendenti interpretazioni in Killer Joe, Magic Mike e Mud, adesso ci sta dicendo che no, la fortuna non c’entra niente. Lui è dannatamente bravo e quest’anno ce lo sta mostrando e ce lo mostrerà ancora. Nell’atteso nuovo blockbuster fantascientifico di Christopher Nolan, Interstellar. E naturalmente qui in Dallas Buyers Club, dove è stellare e per la sua parte s’è già portato a casa un Golden Globe, in attesa di competere anche per l’Oscar. Sebbene lì io farò il tifo solo per Leonardo DiCaprio.

4) Depressione
Sarebbe davvero deprimente se, ancora una volta, DiCaprio non si beccasse l’Oscar. E sarebbe davvero un peccato anche se questo fosse l’ultimo film che vedo. Perché è un bellissimo film, Dallas Buyers Club, ma non è perfetto. Come detto, il protagonista ruba persino troppo spazio agli ottimi comprimari. Oltre al personaggio di Jared Leto, che meriterebbe una pellicola a lui/lei tutta dedicata, l’interesse sentimentale rappresentato dall’infermiera Jennifer Garner è troppo abbozzato, sebbene non sia così un male visto che altrimenti la pellicola avrebbe potuto sbandare in territori inappropriati da romcom, così come il dottore “cattivone” Denis O’Hare (quello di True Blood e American Horror Story) non si capisce se sia un cattivone per davvero o voglia solo fare del bene, a suo modo.
A livello registico Jean-Marc Vallée (C.R.A.Z.Y. e The Young Victoria) se la cava bene, giocando con atmosfere che mischiano il biopic movie alla Larry Flynt con un gusto da indie-movie contemporaneo e ambientazioni da periferia americana tra Killer Joe e Mud, pellicole non a caso interpretate dall’ottimo McCoso. Eppure non griderei al miracolo cinematografico assoluto.
Qualcosina in più si poteva pretendere inoltre dalla colonna sonora. Che Dallas Buyers Club ha una colonna sonora ottima con dentro alcune delle migliori indie-band di oggi come Tegan and Sara, Portugal. The Man, The Naked and Famous, più i 30 Seconds to Mars, il gruppo di Jared Leto che non poteva proprio mancare. Questi gruppi odierni non sono però presenti nel film, e ci può stare considerando come sia ambientato negli 80s, solo che da un film ambientato negli 80s era lecito aspettarsi un maggiore uso delle canzoni dell’epoca, mentre si limita a qualche momento glam-rock con i T. Rex, che peraltro fanno più anni Settanta che Ottanta.

5) Accettazione
Qualche pecca c’è, eppure Dallas Buyers è un gran bel film. Una splendida storia su un personaggio, facciamo due personaggi, considerato anche quello di Jared Leto, splendidi. E allora penso che se questa fosse l’ultima pellicola che vedrò nella mia vita, lo posso accettare. Quindi sì dai, sono pronto. Sono pronto a morire…

Dottore, come?
Vi siete sbagliati???
Non ho il virus HIV e, se anche ce l’avessi, oggi come oggi non è che si muoia subito dopo averlo contratto, per merito anche di uno come Ron Woodroof? Persino se non sono ricco da far schifo?
E va beh, ma allora ditelo subito, che così posso morire un’altra volta.
(voto 7,5/10)

30 commenti:

  1. E concordiamo ancora, pubblicando per giunta nello stesso giorno.
    Ma che, lo fai apposta, Leto dei miei stivali da redneck!? ;)

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    1. sì, sto cercando di diventare il james ford delle nuove generazioni. e con nuove generazioni intendo 6 o 7 generazioni almeno dopo la tua ahah

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  2. ci sono anni in cui ai vari festival premiano, quando va bene, il meno peggio. Ecco, il 2014 questo rischio non lo corriamo di certo. Comunque andrà si casca in piedi.

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    1. oddio, se premiano gravity si cade nel vuoto cosmico... :)

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  3. Recensire un film con la Garner e non sfruttare un'occasione simile per tempestare il post di sue foto è un comportamento criminale! Detto questo, dopo Killer Joe io darei un'Oscar a McConaughey anche se recitasse in una pubblicità di tamponi. Rigorosamente in lingua originale.

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    1. vabbè, ma jennifer garner in questo film è parecchio sfigata.
      è quasi più sexy leto ;D

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  4. A questo punto devo solo decidere se morire con questo film o the Counselor...forse meglio con Dallas Buyers Club

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    1. Nico, togli pure quel "forse".
      Non c'è davvero paragone.
      The Counselor si fa quasi fatica a definirlo film. :)

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    2. dipende se ti piace di più l'idea di una dolce morte o di una morte lenta e dolorosa eheh

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  5. Quest'anno vedo McConaughey dappertutto, me lo sogno pure la notte... non che dispiaccia, sia chiaro, ma davvero chi pensava, quando se la intendeva con JLo in quel pessimo film, che sarebbe stato il mio idolo di inizio 2014... ma l'Oscar deve vincerlo Di Caprio! :-)

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  6. Nella colonna sonora c'è Hell and Back degli Airborne Toxic Event, se non li conosci ti consiglio di dare un'occhiata a questo gruppo ;)

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    1. li conosco, buon gruppo!
      mi era piaciuto soprattutto il loro disco d'esordio. il pezzo happiness is overrated è quasi un mio manifesto esistenziale :)

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  7. A Leo voglio bene, ma se lo merita McConaughey, questa volta, per me. Ma Di Caprio se l'è meritato tutte le altre volte, c'è da dirlo, e gli hanno sempre dato due di picche! :)

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    1. per me il leo di the wolf si sbrana sia mcconaughey che tutti gli altri.
      dicaprio lì è alla sua migliore interpretazione, mentre mcconaughey per quanto sia bravo in questo dallas, nella serie true detective per me se la cava ancora meglio (e pure nello stesso the wolf)

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  8. Leto e McCoso (non riesco mai a pronunciare il suo cognome, mi si inceppa la lingua!) entrambi eccellenti. Il lavoro sul corpo poi è prodigioso, sono così magri e credibili nella loro parte emaciata e sofferente che mi veniva da piangere mentre li guardavo.

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    1. propongo di sostituire il suo cognome ufficialmente in mccoso :)

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  9. Auguro a Di Caprio l'Oscar dei buontemponi e degli spregiudicati (like me)
    Rischia di non portare a casa la statuetta solo perché tra i giurati dell'Academy ci sono molti "moralisti" (sai quei tipi, simpatici come quelli che ti portano via l'auto con il carro attrezzi?)

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    1. proprio per quelli anche quest'anno mi sa che purtroppo resterà a mani vuote :(

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  10. un filmone dellamadonna con un cast di tutto rispetto. Ma quest'anno è l'anno del lupo!

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  11. Di Caprio immenso nel Wolf of Wall street, ora devo gustarmi anche questo film che dalle premesse sembra da non perdere

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  12. il trailer aveva avuto grande appelle per la sottoscritta, sebbene mia sorella non voglia vedere Leto trans la condurrò nei meandri di questo film...
    Mattew o Leonardo...
    la lotta si fa interessante!

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    1. jared leto qui è talmente calato nella parte, che dopo averlo visto qui sarà difficile immaginarlo in altre vesti.
      mi spiace per tua sorella eheh ;D

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  13. Visto ieri, McConaughey e Leto straordinari, spaventosi - forse ancora più bravo Leto, che è misurato, perfetto - a me è scorso via in modo piacevole, bello, ma non mi ha sconvolto... Wolf of Wall Street, sinceramente, è tutta un'altra categoria.

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    1. quando è in scena, leto oscura il pur bravissimo mccoso.
      e sì, the wolf resta di un altro pianeta

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  14. Arrivo oggi e concordo con le tue fasi di (quasi) lutto...e a dirla tutta, una volta finito il film e vista la colonna sonora mi son resa conto che alle canzoni usate non ho proprio prestato orecchio, volume basso o momenti sbagliati in cui è stata inserita?

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