L’estate sta per iniziare e cosa c’è di meglio allora di una bella Guida galattica dedicata alla musica dance, ma la musica dance rigorosamente più tamarra o, come si diceva ‘na vorta, truzza?
Beh, a dirla tutta mi vengono in mente un sacco di cose migliori, però mi sa che per il momento dovete accontentarvi di quello che passa il convento. O meglio, di quello che passa Pensieri Cannibali. E allora, giù i finestrini delle auto e pompate nelle casse ‘sta musicaccia!
Cominciamo con una breve intro per i babbani, ovvero per coloro ai quali della musica dance non è mai fregato un cappero e probabilmente continuerà a non fregarne niente manco dopo la lettura di questa pseudo guida musicale. Il genere dance getta le sue radici nella Disco music anni ’70, che però è tutta un’altra cosa e in futuro probabilmente si meriterà un capitolo di queste guide tutto suo. In questa sede ci occupiamo invece della dance partita a fine anni ’80 e che ha poi vissuto la sua Golden Age negli anni ’90 e primi anni zero, tra house, techno, rave, hardcore, italodance, eurodance e altre vaccate di generi del genere. In pratica, il ramo più trash, più tabbozzo, più zarro, più ignorante della musica elettronica.
I pionieri del genere sono stati i crucchi Kraftwerk e il nostro genio nazionale Giorgio Moroder, con la sua produzione, tanto per dirne una, di “I Feel Love” di Donna Summer che resta ancora oggi avanti anni luce. È però solo con la seconda metà degli anni ’80 che nascono i generi house e techno e dopo il 1986 il mondo non sarà mai più lo stesso. Almeno il mondo dei tamarri.
Gli anni ’90 vedranno poi l’esplosione vera e propria del genere anche a livello commerciale. La club culture entra nelle nostre case di prepotenza e l’Italia, una volta tanto, non se ne sta a guardare. Ci sono infatti un sacco di artistoni nostrani come Gigi D’Agostino, Robert Miles, gli Eiffel 65 e successivamente Benny Benassi che conquisteranno le classifiche mondiali, laddove tanti cantanti melodici hanno sempre fallito, eccezion fatta per Domenico Modugno con la sua “Nel blu dipinto di blu” e pochi altri.
A metà anni ’90, la tamarraggine raggiunge il suo picco assoluto con artisti come Haddaway, Corona, La Bouche, Ice MC, Alexia, Scooter e un sacco di altri che a ripensarci oggi vien voglia di mettersi le mani sulle orecchie, considerata la qualità non proprio altissima delle loro proposte musicali, ma che allo stesso tempo fa anche scendere una mezza lacrimuccia di nostalgia. Senza dimenticare, sebbene forse sarebbe meglio farlo, le mitiche compilation del Dj Albertino del Deejay Time, o quelle ancor più truzze di Tony H e Lady Helena, per non parlare dell’intera programmazione di Disco Radio.
A inizio Anni Duemila il genere vive il suo sussulto finale e raccoglie i suoi ultimi successi. Poi le mode cambiano, il genere house-techno tamarro via via lascia prima le radio e poi pure i club e la musica elettronica prende altre strade. Il truzzo però è un animale duro a morire e negli ultimi tempi il genere ha ritrovato una sua vitalità, con popstar come Lady Gaga, Katy Perry e Rihanna che hanno tirato fuori influenze eurodance all'interno delle loro canzoni e con deejay e produttori come Calvin Harris, David Guetta e Avicii che, rivitalizzando il Gigi Dag sound, stanno spopolando in tutto il mondo, persino negli Stati Uniti spesso allergici alla musica elettronica. Se pensavate che il genere fosse morto e sepolto negli anni Novanta quindi vi sbagliavate, perché il tamarro non muore mai. Soprattutto d’estate.
Lasciando per scelta voluta fuori da questa lista gruppi e artisti elettronici di qualità da me adorati come i vari Chemical Brothers, Prodigy, Daft Punk, Fatboy Slim, Underworld ecc., ecco qui la Top 10 dei pezzi di musica dance maranza preferiti da Pensieri Cannibali, e a fondo post trovate pure una ricchissima playlist Spotify con un sacco di tamarraggine aggiuntiva tutta per le vostre orecchie.
Top 10 – Le canzoni di dance tamarra preferite da Pensieri Cannibali
10. Snap “Rhythm is a Dancer”
9. Rednex “Cotton Eye Joe”
8. Vengaboys “We Like to Party! (The Vengabus)”
7. Double You “Please Don’t Go”
6. Alexia “The Summer Is Crazy”
5. Gigi D’Agostino “L’Amour Toujours”
4. Ace of Base “Beautiful Life”
3. Haddaway “What Is Love”
2. Corona “The Rhythm of the Night”
1. Robert Miles “Children”
Ed ecco la tamarrissima playlist dance di Pensieri Cannibali su Spotify
Talmente tamarra che le conosco tutte! ;)
RispondiEliminaQuanti ricordi!
Idem, mi sa che bene o male abbiamo vissuto la medesima generazione tamarra.
RispondiEliminaIo ci aggiungerei gli Ice Mc, Scatman John ed il remix di People Have The Power di Patti Smith.
Ma la canzone più tamarra che ricordo del periodo ( e che io adoravo ) era I Always Dream About You di Ivana Spagna. :-P
E Robert Miles al primo posto <3
RispondiEliminaGrazie per la playlist del sabato mattina, me la sparo a palla!!!
Roba che il "Celebrità" di Trecate è un circolo culturale al confronto...
RispondiEliminaI vengaboys...ciao!
RispondiEliminaussignur....
RispondiEliminaNo vabeh, quanta tamarraggine e quanta beltà... pacchi di ricordi estivi, nonostante non abbia ascoltato di mia volontà neanche una di queste canzoni, ma tanto erano dappertutto...L'amour toujours avevo un compagno di classe che l'ascoltava fissa... Please don't go ricordo la versione di Fiorello... What is love e The Rhythm of the Night potrebbero essere dimenticate solo con una lobotomia di massa... Children vabeh... che generazione di truzzi... :-)
RispondiEliminaEcco, non è un genere di 'tamarraggine' che mi appartiene XD
RispondiEliminaSto per dire una cosa di cui mi vergogno tantissimo, ma tanto, ma proprio tanto, talmente tanto che se un giorno qualcuno dovesse farmi leggere questo commento, io negherò fino alla morte di averlo scritto: queste canzoni mi gasano tantissimo.
RispondiEliminaOra posso andare a seppellirmi, prima però provo a tornare normale mettendo l'ultimo disco dei Kasabian.
Anche amando un genere diverso queste canzoni rimangono nella mia memoria nei ricordi delle estati di gioventù,poi Robert Miles l'avevo cancellato dalla memoria,invece era memorabile!!!E i rednex li adoravo!
RispondiEliminaSai mi accorgo di conoscerla veramente poco, eppure ci ho vissuto con quella musica.
RispondiEliminaMeglio dire: io ero metallaro, i miei amici truzzi.
Mi rompevano il cranio con Gigi D'Agostino e gli Eiffiel 65!
Per quanto Io mi sia evoluta musicalmente queste canzoni rimangono le mie preferite, perché mi ricordano un'adolescenza tamarra e spensierata!!!
RispondiEliminaThis is the reason I'm the king of my castle... tututututu.... pleaseee don't go!!! I want u to stay! le ascolto ancora per fare jogging!
What is looooovveeeee!!!! baby don'y hurt me!!!
Bravo Canniba U made my day! ;)