domenica 11 febbraio 2018

Sanremo 2018: L'Italia è una vecchia che balla e un Baglioni che canta





La vita è troppo breve per sprecarla a guardare Sanremo. E Sanremo è troppo lungo per essere umanamente sopportato.
Quest'anno non ho visto il Festival. Io sono fatto così: o faccio una full immersion 5 serate su 5 senza perdermi un istante, commentando tutto ma proprio tutto, compresi gli spot, sputando veleno in ogni occasione, oppure ignoro l'evento del tutto.
Allora uno a questo punto si chiede: “Va beh, 'a stronzo, ma allora 'sto post a che serve?”.
Serve per consigliarvi di non guardarlo. Potete trovare di sicuro di meglio da fare. E serve per aggiungere che a dirla tutta non è che l'ho ignorato del tutto. In Italia è impossibile. Anche se non lo guardi direttamente, Sanremo è nell'aria. È ovunque. E così qualcosina l'ho seguita. Poco in diretta. Giusto qualche momento della prima serata. Molto in differita, tra sito Rai Play, YouTube e social. Mi sono anche scaricato la compilation del Festival e così ho fatto i compiti a casa, dando un ascolto alle canzoni. Per alcune è stata davvero dura.
Da quanto ho visto e sentito, e da quanto non ho visto e non ho sentito, queste sono le mie impressioni.
E comunque i primi 3 classificati, ovvero i vincitori Ermal Meta e Fabrizio Moro, Lo Stato Sociale e Annalisa, per una volta tanto non sono niente male!



Claudio Baglioni

Che gli vuoi dire? Claudio Baglioni ha vinto. Poco importa che l'abbiano paragonato a Lurch della Famiglia Addams. E sono ancora stati gentili.



Poco importa che il suo Festival sia stato il più vecchio degli ultimi anni. Per età media dei concorrenti, degli ospiti, e anche per la concezione. Fiorello, che ha 57 anni quindi appena 9 in meno di Baglioni, al suo confronto è sembrato più giovane di 90 anni. Non solo fisicamente, ma proprio per mentalità.
Il Festival di Baglioni ha avuto il merito di riportare al centro di Sanremo la musica, le canzoni. C'è solo un problema: le canzoni fanno schifo. Quasi tutte. La maggior parte. Tranne le prime tre classificate, che per una volta sono state davvero le migliori tre. Quindi forse era meglio non puntare sulle canzoni, o magari puntare su altre canzoni. Su altra musica.

Baglioni ha proposto un festival Baglionicentrico per proposta musicale, che quindi è risultata inevitabilmente anacronistica. Fuori da questo tempo. Come ha sottolineato Fiorello nel suo monologo d'apertura, un Fiorello che stranamente ho rivalutato, i giovani non guardano il Festival, anche perché in gara non sono presenti artisti rap e trap come Fabri Fibra, Mondo Marcio e Sfera Ebbasta. Piaccia o meno la cosa, la musica pop di oggi non può prescindere dalle contaminazione con l'hip-hop. Negli Usa, ma anche da noi. Basta vedere la classifica dei dischi più venduti in Italia, dove gente come Ghali, Madman, Dark Polo Gang, Salmo, Nitro oggi ormai vende più dei vari Emma, Biagio Antonacci, Gianni Morandi, dei fenomeni da talent show, dei concorrenti di Sanremo e di sicuro più di Claudio Baglioni. Non sto parlando di qualità musicale. Sto parlando di ciò che va. Di ciò che la gente ascolta. Di ciò che i giovani ascoltano oggi.

"Claudio, Michelle, perché mi avete invitato?"
"Per fare un po' contenti 'sti incontentabili ggiovani, Pippo. Per quale altro motivo?"

Poco importa comunque tutto questo, perché la prima serata del Festival ha fatto il 52% di share con 14 milioni di telespettatori, e anche le puntate successive hanno retto bene e si è parlato di record,  di Festival più seguito degli ultimi 150 milioni di anni, quindi Baglioni ha vinto la guerra degli ascolti e ha vinto in generale. Poco importa se, come qualcuno ha sottolineato, il pubblico davanti allo schermo fosse addormentato. L'importante è che fosse lì. Che facesse audience.


Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino

I veri conduttori del Festival 2018 mi pare siano stati loro. Baglioni ha delegato ai due il lavoro principale, limitando per se stesso il compito di fare ciò che sa fare peggio: cantare.







Da quel poco che ho visto, in ogni caso, tutti e due mi sembra se la siano cavata. Michelle Hunziker ha alternato il suo stile algido con alcuni momenti (veri o finti?) di emozioni, come quando ha salutato il marito.









Favino l'ha sfangata facendo il cazzaro della situazione e va bene così. Inoltre sembra sia riuscito persino a far commuovere, quindi va ancora meglio così.
Anche se io questa storia che è considerato un sex symbol non l'ho ancora capita...





Ospiti stranieri: non pervenuti. Ah no, ci sono stati Sting & Shaggy... cioè nel 2018, invece degli artisti più popolari oggi come Ed Sheeran, Dua Lipa, Bruno Mars, Kendrick Lamar, Taylor Swift o magari qualche emergente come l'italo-canadese Betta Lemme, hanno invitato Sting & Shaggy, che sono anni che non si fila più nessuno? Ma chi è il direttore artistico, un cantante finito lui stesso nel dimenticatoio che vive all'infuori del nostro tempo?



Ospiti italiani: Laura Pausini, Biagio Antonacci, Il Volo... tutta gente chiamata per far sembrare gli artisti in gara migliori di ciò che in realtà sono, vero?


E comunque, com'è che vanno a Sanremo come “super” ospiti? Se la tirano troppo per essere semplici concorrenti? Giù dal piedistallo!
Qualcuno glielo spiega che pure loro non se li caga più nessuno dai tempi in cui Sting & Shaggy erano famosi?



Ospiti comici: Mi spiace essermi perso Virginia Raffaele, non gli altri. Sul serio hanno ospitato il Mago Forest? Quello ormai non lo invitano più manco ad animare le feste di paese a San Germano Monferrato. Con tutto il rispetto.
Per le feste di paese.


E ora passiamo alle canzoni in gara.

Nuove Proposte

Beati gli ultimi poiché saranno i primi, diceva qualcuno da qualche parte nel Vangelo, credo. Così è stato. Ultimo è arrivato primo tra le Nuove Proposte. Il rap ha vinto a Sanremo? Era già successo nel 2014 con Rocco Hunt, sempre tra i Giovani naturalmente, però è sempre una cosa shockante, soprattutto nell'anno dell'avvento di Baglioni. C'è però da dire che non è che sia proprio un pezzo rap rap, anzi...

Ecco tutti i Giovani in ordine di come si sono piazzati nella classifica finale.


1° Ultimo “Il ballo delle incertezze”

La versione sanremese dell'hip-hop. Quindi non ha niente a che vedere con la musica rap/trap che gira adesso, ma comunque è una delle poche cose più o meno attuali sentite quest'anno a #Sanremo2018, quindi ci si accontenta.
(voto 6+/10)




2° Mirkoeilcane “Stiamo tutti bene”

Premio della critica e secondo posto in classifica per Mirkoeilcane, uno che suona come un incrocio tra un pezzo a caso di Daniele Silvestri e la versione con meno carattere di Signor Tenente di Faletti. Il testo impegnato non è male, sebbene un po' ruffianotto, ma a livello musicale non è niente di eccezionale e inoltre non mi sembra che chi la canta stia proprio tanto bene...
Ma poi è un caso che, dopo il video di “Stiamo tutti bene”, su YouTube parte la pubblicità del nuovo film di Gabriele Muccino “A casa tutti bene”?
(voto 6/10)





3° Mudimbi “Il mago”

Terzo classificato tra i Giovani è Mudimbi, anche lui con un brano più parlato che rappato. Il fischiettio fa molto pezzo di Bob Sinclar di qualche anno fa, ma se non altro è una ventata d'allegria in un oceano di tristezza infinita.
(voto 6,5/10)


4° Lorenzo Baglioni “Il congiuntivo”

La versione non a cappella di “Le ragazze” dei Neri per caso. Una cosa tremenda. Non a caso di cognome chi ha il coraggio di cantarla fa Baglioni. Comunque su Twitter mi aspettavo di trovare più battute su Di Maio...
(voto 4/10)



5a Alice Caioli “Specchi rotti”

“Specchi rotti”... mica tanto... Alice Caioli, prima tra le 3 Amy Winehouse-wannabe presenti nelle Nuove Proposte, è una delle poche belle figliole presenti al Festival di quest'anno.
A quanto pare la sua esibizione alla serata della finale dei Giovani ha fatto parlare più per la trasparenza del suo abito che per la sua musica. La canzone però è valida, non fosse per qualche solito vocalizzo sanremese esagerato di troppo nel ritornello. Nel complesso comunque voce e corpo promossi.
(voto 7/10)


6a Eva “Cosa ti salverà”

Cosa ti salverà, cara Eva?
I capelli rossi. I piercing. I tattoo alla Amy Winehouse. Il look in generale da rockettara. La canzone tipicamente sanremese no di certo.
(voto 5,5/10)


7a Giulia Casieri “Come stai”

Cos'è, una cover del pezzo di Vasco?
No, per fortuna no. Giulia Casieri è una Amy Winehouse-wannabe. La voce c'è, la canzone abbastanza e nel complesso è la mia preferita di queste Nuove Proposte. E infatti è arrivata quasi ultima. Perchè la cosa non mi sorprende?
(voto 7+/10)


8° Leonardo Monteiro “Bianca”

E questa cos'è, una cover degli Afterhours?
No, in questo caso purtroppo no. C'è un trend nella musica degli ultimi anni che non ho proprio capito: il perché del successo del pop-gospel da Chiesa in stile Sam Smith, di cui Leonardo Monteiro è perfetto esponente, per giunta in salsa sanremese. Bocciato.
(voto 4,5/10)


Campioni
Classifica finale del Festival di Sanremo 2018


1. Ermal Meta e Fabrizio Moro – “Non mi avete fatto niente”
2. Lo Stato Sociale – “Una vita in vacanza”
3. Annalisa – “Il mondo prima di te”
4. Ron – “Almeno pensami”
5. Ornella Vanoni, Bungaro e Pacifico – “Imparare ad amarsi”
6. Max Gazzè – “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”
7. Luca Barbarossa – “Passame er sale”
8. Diodato e Roy Paci – “Adesso”
9. The Kolors – “Frida (mai, mai, mai)”
10. Giovanni Caccamo – “Eterno”
11. Le Vibrazioni – “Così sbagliato”
12. Enzo Avitabile e Peppe Servillo – “Il coraggio di ogni giorno”
13. Renzo Rubino – “Custodire”
14. Noemi – “Non smettere mai di cercarmi”
15. Red Canzian – “Ognuno ha il suo racconto”
16. Decibel – “Lettera dal Duca”
17. Nina Zilli – “Senza appartenere”
18. Roby Facchinetti e Riccardo Fogli – “Il segreto del tempo”
19. Mario Biondi – “Rivederti”
20. Elio e le storie tese – “Arrivedorci”


La classifica dei preferiti di Pensieri Cannibali di Sanremo 2018, dal peggiore al migliore

20. Giovanni Caccamo “Eterno”

L'eterna sanremità fatta canzone.
Da brividi. Di paura.
(voto 1/10)


19. Roby Facchinetti e Riccardo Fogli “Il segreto del tempo”

Ma i Pooh ormai non ce li eravamo tolti dalle palle – Parte 1?
(voto 2/10)


18. Luca Barbarossa “Passame er sale”

A questo Sanremo c'era anche Luca Barbarossa?
Ao', e chi se n'è accorto?
(voto 3/10)


17. Red Canzian “Ognuno ha il suo racconto”

Ma i Pooh ormai non ce li eravamo tolti dalle palle – Parte 2?
(voto 4/10)


16. Ron “Almeno pensami”

Ron ha portato a Sanremo un pezzo inedito di Lucio Dalla. Una mossa più paracula, no?
E comunque, se Dalla non l'aveva mai incisa un motivo ci sarà pur stato...
(voto 4/10)


15. Renzo Rubino “Custodire”

E chicazz'è adesso questo?
(voto 4/10)


14. Enzo Avitabile con Peppe Servillo “Il coraggio di ogni giorno”
Una scena in anteprima da Gomorra 4

Io preferisco Toni Servillo.
(voto 4,5/10)


13. Noemi “Non smettere mai di cercarmi”

Solita botta di vita sanremese!
Sono anni che si dice che Naomi potrebbe fare di meglio, ma ormai non ci crede più nemmeno lei.
(voto 4,5/10)


12. Mario Biondi “Rivederti”

La voce più sexy della musica italiana...
Ma anche no.
Il pezzo è un mezzo scopiazzamento, nemmeno troppo velato, di "Strangers in the Night". E poi hanno rotto le palle a Meta e Moro...
(voto 4,5/10)


11. Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico “Imparare ad amarsi”

Quando ho cominciato a sentire in giro la voce che la Vanoni era tra le favorite per la vittoria finale di Sanremo 2018 ho pensato di essere finito su Scherzi a parte. Poi mi sono chiesto: ma esiste ancora Scherzi a parte? E soprattutto: esiste ancora la Vanoni?
La canzone in ogni caso, anche se non la sentirei mai più volontariamente, è meno tremenda di quanto mi immaginassi.
(voto 5/10)



10. Decibel “Lettera dal Duca”
Baglioni quest'anno è ovunque!

Di sfuggita avevo letto "Lettera del Duce" e mi ero preso male.
Poi ho sentito la canzone con la solita voce comica di Ruggeri e mi sono preso male lo stesso.
Ma una volta questi non facevano musica new-wave e poi cos'è tutto questo inglese random nel ritornello? Strano che non ci siano state proteste di qualche patriota, o me le sono perse?
(voto 5/10)


9. Max Gazzè “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”

Un Gazzè favolistico, disneyano e oserei dire natalizio. Ma perché a Sanremo si trasformano (quasi) tutti nei re dei ruffiani?
(voto 5,5/10)


8. Diodato e Roy Paci “Adesso”

Non fosse così lagnosa, potrebbe anche essere una canzone quasi decente.
(voto 5,5/10)


7. Nina Zilli “Senza appartenere”

Nina mi è sempre piaciuta abbastanza, ma quest'anno si è presentata più sanremese del solito. Sempre meglio di altri, ma parecchio diludente.
(voto 5,5/10)


6. Elio e le Storie Tese “Arrivedorci”
Sento odore di denuncia per molestie sessuali in arrivo nei confronti di Elio

“Arrivedorci” è un pezzo di chiusura di carriera in perfetto stile del gruppo. Non è per niente una canzone nazional-popolare come La terra dei cachi, non ha un vero e proprio ritornello ed è più che altro un pezzo autoreferenziale. Elio e compagni se la cantano e se la suonano con la loro solita dose d'ironia ormai prevedibile e regalano un finale che non ti lascia a bocca aperta, ma che ti lascia se non altro con il sorriso sulle labbra.
L'ultimo posto nella classifica finale del Festival è cattiveria pura.
(voto 6/10)


5. The Kolors “Frida (mai, mai, mai)”

Tra i pochi rappresentanti del teen-pop bimbominkioso in un Festival pieno di mummie, pur non facendo un figurone sono se non altro apparsi contemporanei. Apprezzabile l'omaggio a Frida e non originale ma discreto a livello di look il plagio di Zucchero che plagiava i Coldplay che plagiavano i Beatles. Meno peggio di quanto mi aspettassi.
(voto 6+/10)





4. Le Vibrazioni “Così sbagliato”

È così sbagliato partecipare a Sanremo?
Sì, per lo meno se vuoi avere un minimo di credibilità rock. A quella Le Vibrazioni hanno però rinunciato già da tempo, e quindi per Sarcina e compagnia il problema ormai non si pone più nemmeno e alla fine non hanno sfigurato. Anche perché non è che ci fosse tutta 'sta concorrenza con cui sfigurare... L'attacco della canzone in particolare non è niente male, mentre il ritornello è la solita sarcinata pazzesca.
(voto 6+/10)


3. Ermal Meta e Fabrizio Moro “Non mi avete fatto niente”

Nomen omen. Il pezzo di Ermal Meta e Fabrizio Moro ha lo stesso ritornello di un brano già esistente, solo che la cosa era già nota e non si tratta di un plagio. Si tratta solo di un'inutile polemica e di un'inutile guerra. Quindi niente squalifica. Non mi avete fatto niente, appunto.
Al di là della polemica – forse costruita ad arte giusto per sollevare un po' di polverone, chissà? – la canzone è un po' meno valida rispetto ad altre di Ermal Meta, ma molto più valida di tutte le altre di Fabrizio Moro. Peccato per qualche forzatura buonista tipo “Contro ogni terrore che ostacola il cammino/Il mondo si rialza col sorriso di un bambino”, ma nel complesso è uno dei pochi pezzi di questo #Sanremo2018 che resteranno. Almeno per una settimana o due.
(voto 7/10)





2. Annalisa “Il mondo prima di te”

Bella e brava. Quest'anno ancora più del solito, con una canzone che finalmente riesce a mettere in risalto il suo potenziale. A voler fare i pignoli potrebbe fare ancora di meglio, discostandosi del tutto da Sanremo e dalla sanremità, però senza di lei sarebbe davvero difficile trovare motivi per seguire questo carrozzone. Peccato abbiano fatto la cazzata di farla suonare come prima della prima serata e quindi di ragioni per continuare a guardare 'sta roba io non ne ho più trovate.
(voto 7,5/10)







1. Lo Stato Sociale

Lo Stato Sociale ha tenuto alto il nome dell'indie-pop nostrano con un pezzo spumeggiante e irresistibile che ci terrà compagnia da qui fino all'estate. Il loro è un brano che parla di un'Italia immobile, incapace di dare spazio ai giovani e al nuovo, un po' come questo Sanremo mummificato. L'Italia è una vecchia che balla e un Baglioni che canta.
E poi, nel finale in stile lirico della canzone, solo io ho visto una geniale presa per il culo de Il Volo?
I veri trionfatori di Sanremo 2018 per me sono loro.
(voto 8/10)





Arrivedorci al prossimo anno, se ritroverò il coraggio di seguire il Festival...




15 commenti:

  1. Dopo la noia delle prime serate, non mi è dispiaciuto neanche troppo. Baglioni si scoglie, ma il botulino no; insopportabile la Hunziker; sorpresa Favino, che riesce bene davvero in tutto. La pensiamo parecchio diversamente sulle canzoni. Il podio, infatti, mi è sembrato abbastanza scandaloso. Vince l'essere ruffiani, com'era prevedibile: tema impegnato, come lo era anche quello della canzone di Mirkoeilcane, ma lì c'era un bellissimo punto di vista, una narrazione ad altezza bambino, a fare la differenza. Simpatici, molto, i ragazzi dello Stato Sociale, che conoscevo solo di nome. Bellissima Annalisa: lei, la canzone meh. I miei preferiti, quest'anno, erano Diodato e Gazzè (più che disneyano, mi sembrava quasi da dramma in musica: grande narratore). Nonostante l'età anagrafica, non mi dispiacevano né Ron, né la Vanoni: il primo gioca in casa, l'altra aveva una bella leggerezza (non una bella cera, no).
    Insomma: anche per quest'anno è andata. :)

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  2. Sono d'accordo sulla totale assenza di veri ospiti che potessero attirare davvero in modo trasversale il pubblico. Sono un po' meno d'accordo su questa cosa che gira, che sia stato un po' un concerto di Baglioni. Certo, è un po' autoreferenziale cantare le proprie canzoni, ma era una cosa diversa rispetto agli altri anni, dove i conduttori/direttori artistici non erano cantanti.

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  3. Ho sentito la canzone di Moro (l'altro per me manco esiste) e, al di là della cosa del plagio, non è male.
    I giovani non guardano Sanremo? Vero.
    Ma è sempre stato così. E quando hanno provato a ringiovanirlo con gli amici di Maria ha fatto cagare a spruzzo, quindi meglio la versione Baglioni che quelle del 2008-2010.
    Che poi vedo che invece piace a tanti ragazzi. Non ragazzini. Ma è così che deve essere. Forse la formula giusta è questa :)

    Moz-

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  4. Intanto ti devo dire che contavo sul tuo post per avere un riassunto della faccenda,e che l'abbia visto davvero o no,il festival,poco importa XD
    Carina la canzone di Ultimo!Non dico bella,ma più che passabile.Confermo il successo di vendite dell'Hip-hop italiano,una cosa che constato quotidianamente nel negozio dove lavoro.
    Tirare fuori dalla naftalina Sting fa già schifo abbastanza,ma Shaggy?Machedavero?E i NERI PER CASO?Il Volo ha smesso di avere successo da circa un anno,quindi fra i vari,è il recupero meno peggio.
    Noto con piacere che Ron ha cambiato parrucchino.
    I due Pooh sono venuti con la badante o senza?
    "Ma perché a Sanremo si trasformano (quasi) tutti nei re dei ruffiani?" straquoto.Pure la canzone che ha vinto non l'ho sentita,ma so già perchè ha vinto.
    Vedo che Sarcina ha visto che da solista non lo caga nessuno,si è calato le braghe ed è tornato con i vibratorr...EHM EHM le Vibrazioni.Bravo,ma forse ritirarsi era la scelta migliore...
    Devo ancora ascoltare bene le canzoni,in negozio ho solo il disco 2 della compilation,e mi pare la solita infornata di canzonette dimenticabili,ma magari in mezzo qualcosa c'è XD

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  5. Il Favino sex|symbol resta un mistero anche per me, ma sul palco è quello che se l'è cavata meglio. Il pezzo di Diodato con l'orchestra non rende, ma nel video, tra l'altro molto bello, è tutta un'altra cosa... lo metto al primo posto del mio podio|ideale dove poi ci piazzo Annalisa e - a sorpresa pure per me - la Vanoni! :D Ebbene sì, mi è piaciuta, grande classe, e la canzone mi ha emozionato, molto di più di Meta|Moro: troppo ruffiani, troppo convinti, vittoria in tasca, nonostante la parentesi fuori|dentro... ma tanto i regolamenti si possono accartocciare, se|quando fa comodo, e tutto fa brodo ;)
    Dei giovani non mi ha colpito nessuno, almeno per ora. Virgina|Raffaele sempre giusta|impertinente, e Sabrina|Impacciatore l'avrei messa davvero a co|condurre xD
    Nel complesso, il solito Sanremo: cose belle|buone|mediocri|brutte, a sto giro, però, senza un bel pop|internazionale, assurdo|peccato.

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  6. Io non sono mai riuscita a seguire Sanremo se ti può consolare, non ce la faccio è più forte di me ci provo, ma non resisto mai più di mezz'ora senza provare l'impulso di dormire! Ho sbirciato i vestiti di Michelle però, quello rosa barbie è il mio preferito!

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  7. Sono tra i pochi italiani che non guardano il festival (pochi un par di palle perché uno su sei lo guarda ergo cinque su sei non lo guardano). Io ti faccio una domanda: perché devono esserci come ospiti i cantanti italiani? Non bastano venti cantanti in gara, bisogna pure sorbirsi i "super ospiti" italiani che son quasi tutti ex partecipanti al festival magari dell' anno precedente? Io 'sta cosa non la capisco. Smettiamo di prenderci in giro: al centro del festival non c'è la musica, c'è lo spettacolo televisivo. Le canzoni di trenta anni fa se le ricordano tutti, quella che ha vinto l' anno scorso qualcuno se la ricorda?

    Annalisa la metto al primo posto sulla fiducia e poi io me la farei.

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  8. Un anno in cui tu non segui Sanremo, mi sono trovato a seguirlo di più io.
    Ovviamente sono in disaccordo: a mio parere il pezzo migliore - performance vocale pessima a parte - era quello della Vanoni, l'ultimo posto di Elio è simbolico della decadenza e dalla mancanza di ispirazione di un gruppo che ho sempre amato mentre Meta e Moro hanno sfoderato un buonismo da Fazio e Lo stato sociale è vuoto come un bicchiere sulla mia scrivania a fine serata. Rino Gaetano faceva meglio la stessa roba quarant'anni fa. Meno male che dovrebbero essere i giovani. ;)

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  9. Io ho visto in tutto tipo 15 minuti di festival zappingando a caso, però poi mi sono ascoltato la canzone de Lo Stato Sociale.
    Oh, a me loro piacciono, sono anche andato a sentirli l'estate scorsa, ma sta canzone proprio no. Zero. Una sanremata paraculata del cazzo. In Amore Lavoro e altri miti da sfatare (loro disco dell'anno scorso) ci sono almeno 3 4 testi migliori di Una Vita in Vacanza.

    Ho sentito la canzone di Diodato e Roy Paci. Solo quella. Ed erano già meglio de Lo Stato Sociale.

    Poi Biagio hairottolepalle Antonacci, un paio di canzoni di Baglioni e quando ho visto arrivare Facchinetti ho deciso che ne avevo abbastanza.
    Poi ho letto il tuo post e ho capito che avevo visto giusto.

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  10. Concordo con il primo posto per Lo Stato Sociale...loro sono stati stonati come pochi, ma la canzone era la migliore di quest'edizione...

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  11. Quest'anno che ero un po' più preparata (per merito di Favino, sex symbol per forza, come fa a non esserlo, 'st'omo meraviglioso?) tu mi salti i post quotidiani? Male.
    Comunque anche per me i vincitori veri sono quegli strepponazzi de Lo stato sociale (Annalisa non l'avrei nemmeno messa tra i primi tre, dai), però il mio cuore è andato dritto a Gazzé, fin dalla prima serata. E agli Elii, che se ne sono battuti la ciolla e realizzato la canzone meno "popolare" dei loro tempi recenti.

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  12. Seguito poco e male anch'io, e soprattutto quelle volte che mi sintonizzavo, beccavo sempre le stesse canzoni. Però siamo in disaccordo: MetaMoro li ho trovati parecchio fastidiosi, simpatico e fresco il Baglioni dei giovani, Gazzè splendido, musicalmente e testualmente parlando. A sorpresa la mia preferita è Annalisa, canzone sanremisissima, ma lei davvero brava, anche in versione duetto.

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  13. Io, invece, sempre restia a farmi piacere questi vecchi spettacoli con spesso protagonisti star del cinema internazionale (forzato) o famiglie con tanti figli (inutilmente bigotto), quest'anno, sorprendentemente, ho apprezzato ogni singola scelta, ho trovato tutto ammantato da una sottile ironia, tutto creato e gestito usando al massimo le loro professionalità, senza vallette/i, e anche l'effetto karaoke, con le canzoni di Baglioni, è stato funzionale al divertimento. Le canzoni sono, al solito, canzoni sanremesi più o meno criticabili, ma su una ventina qualcuna si salva. Non concordo col fatto che ci debbano essere rappresentanti della musica che va ora: se Sanremo è visto dai grandi è giusto che abbia i suoi rappresentanti. Allo stesso modo non apprezzo le scelte estreme come prendere dei veri vecchi che faranno comunque musica da vecchi (vedi alla voce Albano), perché Ron onestamente sarà vecchio ma non fa musica vecchia, piuttosto classica. I miei figli ovviamente hanno guardato di sfuggita e hanno apprezzato solo Lo stato Sociale e The Kolors. Detto questo il bis forse non mi piacerebbe. In generale non lo capisco.

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  14. Seguito praticamente neanche un secondo, e le canzoni le devo ancora sentire..

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  15. Secondo me quello non era Baglioni. Era Tullio Solenghi vestito da Baglioni!

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