domenica 12 febbraio 2023

Sanremo 2023 è durato due vite... ehm, volevo dire che ha vinto "Due vite"




Caro Cannibal Kid bambino,
a scriverti è il Cannibal Kid vecchio... ehm, adulto.
Ti starai forse domandando come ciò sia possibile. No, nel mondo di oggi non siamo ancora riusciti a viaggiare nel tempo con la DeLorean. Né con altro.
Vedi, in quello che per te è il futuro una delle persone più celebri d'Italia, la fashion blogger diventata imprenditrice digitale Chiara Ferragni, ha inventato la scrittura delle lettere a se stessi bambini. Probabilmente starai pensando che non è un granché come invenzione, e in effetti come darti torto?

Ti scrivo questa lettera perché nella nostra epoca è una cosa che è diventata molto trendy sui social grazie appunto a Chiara Ferragni. Ai tuoi tempi era solo una bambina anche lei. Una bambina che da adulta è diventata la donna e la mamma più meravigliosa e straordinaria d'Italia, forse del mondo intero. Una volta era anche una moglie. Prima che suo marito Fedez limonasse con Rosa Chemical davanti a lei e a tutta Italia sul palco di Sanremo, almeno.


Chiara Ferragni è una star con milioni di followers e calca i più prestigiosi red carpet internazionali, roba che noi comuni mortali ci possiamo solo sognare, ma nonostante questo non ce lo fa pesare e resta sempre una persona modesta, con i piedi per terra. Con un grande rispetto per tutti, anche per quello str**zo del suo ex che sostiene di averla "creata", per tutte quelle teste di ca**o di haters che la odiano e per quelle tr**e che non fanno che criticarla giorno e notte per ogni cosa sui social.


Mi rendo conto solo ora che continuo a parlare di social, solo che tu non sai cosa sono perché sei un boomer e ai tuoi tempi Chiara Ferragni non li aveva ancora inventati, o se non altro resi popolari. Perché sto perdendo tempo a parlare con te, che tanto capirai sì e no la metà di quello che dico? 

A questo punto vorrei spoilerarti il tuo futuro, dirti che un giorno diventarai un blogger, anche se non uno famoso e ricco quanto Chiara Ferragni, e di sicuro non uno altrettanto fashion. Il fatto è che tu, oltre ai social, non sai nemmeno cosa sono i blogger. Certo che scrivere lettere a se stessi bambini non serve proprio a niente. Anche se mai quanto devastare rose su un palco, altro passatempo diventato popolare nell'anno 2023 di cui tu probabilmente non capirai il divertimento. Tranquillo, neanche noi.


Adesso me ne vado con le lacrime agli occhi, perché mi sono commosso troppo dalla bellezza e dalla profondità delle mie parole che ho scritto per me stesso io stesso. Senza l'aiuto di nessuno, anche se qualcuno potrebbe sospettare che Shakespeare mi abbia dato una mano. No, ho fatto tutto io. Giusto con l'aiuto del mio agente, del mio staff e del mio ghostwriter personale. A parte loro ho scritto tutto da solo.


Lasciamo ora da parte letterine e bambini, sono mica Mr. Rain, e vediamo la mia personalissima classifica delle canzoni di Sanremo 2023. Da quella che mi è piaciuta di meno a quella che mi è piaciuta di più. Al primo posto c'è una sorpresa, pure per me.


#28 Ultimo "Alba"

Non per suonare catastrofista, ma è una delle peggiori sciagure mai capitate alla musica italiana insieme a Il Volo.
Ultimo di nome e di fatto, almeno per me.



#27 Anna Oxa "Sali (Canto dell'anima)"

Dico solo che, a mio modesto e personale parere, è inascoltabile.
Di più meglio non aggiungere, che questa c'ha la querela facile.



#26 Modà "Lasciami"

Lasciami.
Ok, molto volentieri.



#25 LDA "Se poi domani"

Nepo baby in versione partenopea.
Il figlio di Gigi D'Alessio è meglio del padre, e non è che ci volesse molto, ma è peggio della madre, Anna Tatangelo...
Ah, non è lei sua mamma?



#24 Leo Gassmann "Terzo cuore"

Nepo baby - Parte II.
Mi sa che Leo Gassmann faceva meglio a seguire le orme del padre (e del nonno) nel cinema, anziché darsi alla musica.



#23 Will "Stupido"

Più che brutta, una canzone anonima, che non lascia traccia.
Di cosa stavo parlando?



#22 Olly "Polvere"

La base sembra la versione maranza di "Viva la vida" dei Coldplay.
Il cantato con autotune ti fa però venire voglia di gridare: "Viva la vida una segas!"



#21 Giorgia "Parole dette male"

Giorgia non m'ha mai fatto impazzire, quindi non posso neanche dire di essere rimasto deluso. A dirlo mi sa che sono i suoi fan, vista l'accoglienza tiepidina nei confronti della sua canzone sanremese, davvero scarsa.



#20 Mr. Rain "Supereroi"

Bambini, state attenti. Se non vi comportate bene, Mr. Rain vi rapisce, vi porta sul palco dell'Ariston e vi obbliga a cantare e a piangere solo per ottenere qualche voto in più.


Visto che non è bastato per vincere, il prossimo anno il Signor Pioggia per assicurarsi il primo posto si presenterà a Sanremo con dei gattini pucciosi.




#19 Colla Zio "Non mi va"

Pensavo fossero un gruppo stile Lo Stato Sociale, invece suonano più come una boy band anni '90. In pratica sono i nuovi Ragazzi Italiani, giusto un filo più indie. Lo dico come complimento.



#18 Shari "Egoista"

Da una che fa coppia a livello musicale (e forse anche sentimentale) con Salmo, mi aspettavo qualcosa di più incisivo. Il pezzo però ha delle sonorità belle calde e lei ha una voce particolare. Per adesso rimandata, ma il potenziale c'è.



#17 Sethu "Cause perse"

L'ultimo posto in classifica gli porterà la stessa fortuna che ha portato a Tananai l'anno scorso?
Come sound invece siamo più dalle parti del pop-punk di blink-182 e Prozac+ che di Tananai. Non fenomenale, ma suona molto più fresco di molte "cause perse" che si sono classificate davanti a lui.



 #16 Gianluca Grignani "Quando ti manca il fiato"

La canzone ha il suo perché, anche se non mi convince in pieno. A Grignani però sono sempre affezionato e mi fa una gran simpatia. E comunque in questo Festival più sobrio lui di Gino Paoli.



#15 gIANMARIA "Mostro"

Per me il suo duetto con Manuel Agnelli sulle note di "Quello che non c'è" degli Afterhours è stata la cosa migliore nella serata delle cover. Queen Elodie a parte. La sua canzone in gara non è altrettanto efficace, ma manco mostruosa.



#14 Mara Sattei "Duemilaminuti"

Duemilaminuti corrispondono a 33,333 ore. All'incirca la durata dell'intero Festival.
Coincidenze?



#13 Levante "Vivo"

Solo a me la parte strumentale introduttiva ricorda una versione allucinata di "'O sole mio"?
Comunque, il ritornello "Vivo un sogno erotico" ha un alto potenziale da tormentone, di quelli che ti ritrovi a cantare a squarciagola da ubriaco di notte due minuti prima di essere arrestato, e lei è sempre troppo sottovalutata.



#12 Articolo 31 "Un bel viaggio"

Da ragazzino "Così com'è" è stato il primo album italiano che ho comprato (compilation di Cristina D'Avena escluse). Inevitabilmente la reunion di J-Ax con DJ Jad mi ha quindi fatto scendere una lacrimuccia, anche se la loro canzone sanremese suona più da Articolo 883 che da Articolo 31.



#11 Rosa Chemical "Made in Italy"

Ha uno stile vicino ad Achille Lauro e una canzone con il potenziale da tormentone come Dargen D'Amico lo scorso anno. Rosa Chemical ha però una personalità tutta sua e si è rivelato il vero idolo di Sanremo 2023. Questo è il Made in Italy di cui abbiamo un gran bisogno.



#10 Tananai "Tango"

Quanto ci è maturato davanti agli occhi Tananai in appena 12 mesi?
Personalmente lo preferisco quando fa il cazzone ironico, però "Tango" è una bella ballatona sanremese. Forse pure troppo sanremese?
D'altra parte l'ha presentata a Sanremo, mica a Canicattì.



#9 Paola & Chiara "Furore"

Mai più senza.
Paola & Chiara per sempre!



#8 Lazza "Cenere"

Lazza lo vedi e immagini sia uno di quelli pronti a distruggere un palco pieno di rose (ogni riferimento a cose o persone realmente esistenti è puramente voluto). Invece è un tenerone che scende dal palco per consegnare un mazzo di fiori alla mamma. Un tenerone ma la sua canzone, complice la produzione di Dardust in stile Moby, è un "boppone", come dicono i giovani d'oggi sui social. Cosa che credo significhi che una canzone spacca. Si dice ancora che una canzone spacca, o è troppo da boomer?


P.S. Fantastico Gianni Morandi che quando lo vede lo saluta con un: "Hey bro".



#7 Marco Mengoni "Due vite"

"Qui non arriva la musica"
Invece è arrivata. Lo dico da non fan di Marco Mengoni. In passato l'ho considerato persino un pizzico sopravvalutato, mentre in questo Festival da lui dominato mi ha proprio convinto. Il pezzo è un po' troppo sanremese per i miei gusti, ma avercene di canzoni sanremesi così. Inoltre sarò grato sia a lui che a Mahmood a vita, anzi a due vite, per aver scongiurato la vittoria di Ultimo.



#6 Coma_Cose "L'addio"

"L'addio". La splendida instant song dedicata alla crisi matrimoniale vissuta da Chiara Ferragni e Fedez nel corso della finale di questo Festival.



#5 Elodie "Due"

Per me le cose sono due: o c'è un complotto nei confronti di Elodie, o la gente non capisce proprio un ca**o!
Non vedo altre spiegazioni al fatto che Elodie si sia piazzata soltanto nona nella classifica finale, e nella serata delle cover in cui ha offerto una performance stellare non è arrivata tra i primi 5.



#4 Colapesce Dimartino "Splash"

Un giorno una canzone come "Splash" sarà considerata un classico della musica italiana. Nel frattempo Colapesce e Dimartino si devono accontentare di classificarsi dietro a gente come Ultimo.



#3 Madame "Il bene nel male"

Per farsi perdonare tutta la storia dei vaccini e dei green pass falsi ci voleva una grande canzone e lei l'ha tirata fuori. Non era facile. Nel bene e nel male, io a Madame voglio un gran bene.



#2 Ariete "Mare di guai"

Sul palco dell'Ariston non ha sempre reso al massimo. Di tempo per migliorare dal vivo quella cucciola di Ariete però ne ha parecchio (vedi Tananai) e poi chissene. La versione in studio di "Mare di guai" (scritta con Calcutta) è una delizia.



#1 Cugini di Campagna "Lettera 22"

Non avrei mai pensato di dirlo, ma la mia canzone preferita di questo Sanremo la cantano... i Cugini di Campagna. Sul serio?!?

Sul serio. "Lettera 22" secondo me è un pezzo stupendo, con un ritornello da brividi. Com'è possibile?
L'hanno scritta i La Rappresentante di Lista, che non a caso hanno già firmato altre due delle mie canzoni sanremesi preferite degli ultimi anni: "Amare" e "Ciao ciao".

Nonostante questo faccio ancora fatica a credere di adorare un pezzo dei Cugini di Campagna uscito nel 2023 e invece è proprio così. Com'è strana la vita e com'è strano Sanremo. Quest'anno persino più del solito. Grazie Amadeus per tutto il trash e i momenti favolosamente assurdi di questo Festival!





3 commenti:

  1. Quanto una canzone è bella non importa chi la canta. AUSCHWITZ è una grandissima canzone chiunque la canti. Bisognerebbe ricordare che sanremo non è la gara dei/delle cantanti stravaganti: è il festival della canzone italiesca.
    Detto ciò ti saluto, cugino

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  2. Dunque, ho sentito giusto un paio di cose e mi sono rotolati i marroni, soprattutto grazie al vincitore. Al momento gli unici a cui voglio bene sono Colapesce e Dimartino, ma siccome ho già visto il trailer di un instant movie girato da loro e altri cantanti, non so quanto durerà. Madame invece dopo l'affronto a De André deve interrarsi e andare a fargli compagnia, lei e l'altro meenkia autotunato di cui nemmeno ricordo il nome.

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  3. Un primo posto sorprendente il tuo, ma neanche tanto. Senza video o senza esibizione live con lustrini e capelloni, la canzone funziona eccome!
    Mi è mancato il pezzone acchiappatutto, anche se se la giocano ColapesceDimartino e Rosa Chemical, ma la vittoria di Mengoni con la sua voce e un pezzo bello la approvo. Anche se ho esultato più per il quarto posto di Ultimo.
    Adesso come ci si riprende? Che succederà alle mie serate? E quando potrò ballare Paola & Chiara in pista?

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