mercoledì 7 febbraio 2024

Sanremo 2024, first impression: una minestra riscaldata





La vera settimana santa è cominciata!

Come sta andando?

Nella prima serata del Festival di Sanremo 2024 tutto è filato liscio. Pure troppo.
Mentre l'anno scorso a quest'ora Blanco aveva già scatenato l'inferno sul palco dell'Ariston e ci pensavamo tutti liberi di commentare i look di Chiara Ferragni, quest'anno la situazione è differente. Anche perché nel frattempo Blanco e Chiara Ferragni hanno rischiato di finire dietro le sbarre come i ragazzi dell'IPM di Mare fuori.

"Nun te preoccupa' Amadeus, anche a Sanremo ce sta o' mar' for'"

Cosa c'entra Mare fuori?
Beh, c'entra eccome. C'è più spirito (e non solo) di Mare fuori in questo Sanremo 2024 che nella stessa quarta stagione di Mare fuori.

Per il resto, mi è sembrata una minestra riscaldata. Al fianco del solito impeccabile Amadeus sono ricomparsi il solito monocorde Ibrahimovic e il solito onnipresente Fiorello, che ha contribuito ad allungare una serata nottata già di suo bella luuungaaa. Per altro autoboicottandosi, visto che è lui stesso a condurre il post-Sanremo. Se non altro, comunque, ci ha regalato la prima frase cult di questo Festival.


A dare una leggera ventata di freschezza ci ha allora dovuto pensare Marco Mengoni al debutto nella (co)conduzione che, per carità, non né un conduttore né un comico, ma è comunque apparso più a suo agio di vari conduttori di professione e più divertente di Fiorello.


Una minestra riscaldata anche molte delle canzoni proposte dagli artisti, che, pure comprensibilmente, hanno preferito giocare sul sicuro e riproporre la stessa formula dei loro successi passati.

Il vero problema però è un altro: non ci sono stati problemi. Non sono successi scandali o cose clamorose. Non sono scoppiati casi che fanno discutere. Non ancora, almeno. Ricordo che la prima edizione condotta da Amadeus, quella del 2020, è "esplosa" soltanto nella nottata di venerdì, quando molti avevano già lasciato la visione per dormire e Bugo invece lasciava Morgan da solo sul palco. Quindi non perdiamo la speranza. Da qui alla fine di un Festival partito in maniera noiosetta e perfettina può ancora capitare di tutto. E comunque, o mangi 'sta minestra, o salti dalla finestra!



Ora qualche veloce considerazione su artisti e canzoni in gara.

La migliore
Loredana Bertè

Il pezzo che più mi fa impazzire, almeno al momento, è "Pazza" di Loredana Bertè, che è anche il pezzo con il testo migliore. Se non altro tra quelli di cui ho capito le parole.



I tormentoni
Annalisa e The Kolors

Annalisa ha droppato una nuova hit dancepop che promette di restarci incollata in testa. Quando quando quando quando?
Sempre sempre sempre sempre. E sinceramente, non mi lamento.


Altro tormentone assicurato è quello dei The Kolors, che con "Un ragazzo una ragazza" provano a capitalizzare il successo di "Italodisco". Da qui alla prossima estate il rischio che ci esca dalle orecchie è alto. Sinceramente, in questo caso mi lamento.


La queen del palco
Angelina Mango

La canzone, scritta con Madame, me la devo riascoltare meglio, però spacca. Angelina Mango intanto all'età di 22 anni e al suo primo Sanremo ha già dimostrato di dominare il palco come una pro assoluta, con uno stile in stile Rosalía e una determinazione alla Rosa Ricci di Mare fuori. All'Eurovision farebbe la sua bella figura.



Il king dello streaming (e del rione)
Geolier
"S'è fatta 'na certa... chissà se torno in tempo a Napoli per cantare al matrimonio?"

La sua "I p' me, tu p' te" è la versione Mare fuori di "Cenere" di Lazza, che l'anno scorso aveva conquistato il secondo posto all'Ariston e il primo su Spotify. Non so se Geolier si piazzerà altrettanto in alto a Sanremo, ma in streaming rischia di conquistare tutt'e ccose.


I vincitori a caccia del bis
Mahmood e Diodato

Mahmood ha portato la nuova "Soldi", "Tuta Gold", e Diodato si è presentato con il sequel di "Fai rumore", "Ti muovi". Due canzoni nient'affatto malvagie, anzi tra le migliori, ma che hanno un che di già sentito. Cosa che comunque vale anche per molti altri artisti in gara. Il pubblico cinematografico negli ultimi tempi ha dimostrato di essersi un po' stufato di remake, seguiti e franchise vari. Sarà così anche per il pubblico sanremese?


Meno peggio del previsto
Alessandra Amoroso

Voce meno fastidiosa del solito, aspetto diverso dal solito, si è trasformata in Fergie dei Black Eyed Peas, e con un pezzo molto sanremese ma nemmeno troppo terribile, devo dire che Alessandra Amoroso mi ha sorpreso. Mi aspettavo molto di peggio.


Le possibili sorprese
BigMama, Rose Villain, Clara e bnkr44

Occhio a questi quattro, che hanno quattro pezzi che potrebbero crescere con gli ascolti ed entrare in molte playlist. Come guilty pleasure, e non solo.


La svolta dance
Emma

Annalisa ed Elodie devono cominciare a preoccuparsi di Emma, nuova candidata al titolo di dancepop princess italiana?
La sua "Apnea" ha un suono electro alla Fred Again.. che promette di suonare alla grande alle prossime giostre. Come molte delle canzoni di questo Sanremo parecchio maranza.


I duri dal cuore tenero
La Sad

I duri dal cuore tenero. Nonostante l'aspetto faccio brutto da punkettoni-dark-goth, i La Sad hanno portato un bel messaggio sul tema del suicidio e, anche se la loro musica di punk ha poco o nulla, il loro emo-pop da primi anni zero tra Finley e Dari mi ha nostalgicamente riportato indietro nel tempo. Poi, certo, il punk è tutt'altra cosa, ma d'altra parte siamo pur sempre a Sanremo. Cosa vi aspettavate, i Sex Pistols?



Il mio protetto
Sangiovanni

Dando un'occhiata a social, siti e commenti vari, la nuova canzone di Sangiovanni "Finiscimi" sembra abbia sfinito chiunque. Pure le bimbe di Sangio e i suoi fan della prima ora non mi pare abbiano gradito particolarmente e persino lui appare poco entusiasta di cantarla. Oh, sarò l'unico in Italia e nel mondo a pensarla così, ma a me invece non dispiace affatto.


La ship
Mahmood + Marco Mengoni


I più politicizzati (e pupazzosi)
Ghali e Dargen D'Amico

A portare un po' di messaggio politico sul palco dell'Ariston ci ha pensato Ghali, in compagnia di un alieno che sembra un rinoceronte.

"Se mi state vedendo dal mio pianeta, volevo rassicurare tutti che sto bene e sono qui a Sanremo di mia spontanea volontà.
Più o meno"

E ci ha pensato soprattutto Dargen D'Amico che, accompagnato da un gruppo di orsetti tenerosi incollati all'abito, dal palco dell'Ariston ha dichiarato guerra alla guerra.



I più allucinati (e allucinanti)
Ricchi e Poveri
"Non c'è il controllo antidoping a fine esibizione, vero? Vero?!?"


Anche meno, grazie
Negramaro

La canzone dei Negramaro con echi di Coldplay e U2 non sarebbe nemmeno orrenda. Se solo non la cantasse Giuliano Sangiorgi con la sua vocalità esagerata e fastidiosa.
Se persino Alessandra Amoroso è riuscita a darsi una regolata, Giuliano, perché non ci provi anche tu?


I più ruffiani
Mr. Rain e Alfa

Non può piovere per sempre, ma Mr. Rain invece rischia di cantare le sue canzoncine buoniste a Sanremo per sempre.


Pure Alfa con il suo brano orecchiabile, ruffiano e che ne ricorda mille altri minaccia di spopolare in radio. Che dire?
Toccherà spegnere la radio.


I peggiori
Il Volo

Una garanzia. I tre tenorini ormai per niente -ini con la solita umiltà che li contraddistingue hanno portato una canzone chiamata "Capolavoro". Mai titolo è stato meno appropriato nella storia della musica italiana. "Schifezza", quello sì sarebbe stato un titolo più onesto.




2 commenti:

  1. Un carrozzone che in qualche modo riparte ogni anno... troppo moderno per i vecchi, troppo ingessato per i giovani, va avanti per forza d'inerzia.

    RispondiElimina
  2. Ciao.
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