venerdì 17 ottobre 2025

Nonostante sia un fan di Valerio Mastandrea...





Nonostante

Nonostante sia un fan di Valerio Mastandrea... che poi fan è una parola esagerata. Fa pensare a uno che lo insegue per la strada soltanto per avere un suo autografo o per farsi un selfie insieme. Uno che lo stalkerizza in tutti i suoi movimenti e gli scrive lettere inquietanti come in quel videoclip di Eminem... ma mi sa che quello è uno Stan, non un Fan.

"Caro Valerio Mastandrea..."

Diciamo che sono più un estimatore di Valerio Mastandrea. Quando guardo una pellicola in cui c'è lui, sia che sia protagonista sia che abbia un piccolo ruolo, posso stare relativamente tranquillo che mi piacerà. Il primo film in cui credo di averlo visto, o almeno il primo che mi è rimasto impresso, è stato Tutti giù per terra, tratto dall'omomino romanzo di Giuseppe Culicchia. L'avevo guardato dopo aver apprezzato il libro e fondamentalmente mi aveva convinto la scelta di Mastandrea come protagonista, sebbene - fun fact - per il ruolo fosse stato all'inizio considerato il cantante Samuele Bersani.

"Se Samuele Bersani vuole rubarmi la parte, io allora mi metto a cantare"

Tra i suoi successivi film in cui ha recitato che ho particolarmente gradito cito tra gli altri Non pensarci, Tutta la vita davanti, La prima cosa bella, La felicità è un sistema complesso, Perfetti sconosciuti, Fiore, Anni da cane e C'è ancora domani. E non mi viene in mente nessun film a cui ha partecipato, almeno tra quelli che ho visto, che mi abbia fatto proprio schifo o in cui mi sia sembrato fuori ruolo. Quindi sì, sono un suo estimatore.


Nonostante sia un suo estimatore, non ho amato particolarmente, non quanto avrei voluto e immaginato, il suo nuovo film Nonostante, il suo secondo da regista dopo Ride del 2018 che mi ero perso. Diciamo che forse ha un po' esagerato nel volerne essere non solo regista, ma pure protagonista, co-sceneggiatore e produttore. Anche meno, Valé, anche meno.

"Dirigermi da regista come attore è un po' come una persona in coma che si vede dal di fuori"
"Ah Valé, ma nun dì strunzate!"

Se come attore è ormai una garanzia e come regista dimostra di cavarsela bene, a non convincere è più che altro in veste di sceneggiatore. Nonostante parta da uno spunto intrigante, Nonostante non ha uno sviluppo del tutto convincente.

Lo spunto di partenza è quello di raccontare le vicende di un gruppo di persone in coma separate dai loro corpi nei letti di ospedale, che interagiscono tra loro, senza essere viste dalle altre persone, quelle non in coma. Uno spunto fantasy affascinante, sebbene non proprio originale, visto che ricorda per molti versi film come Ghost o serie come School Spirits. Ricorda persino un episodio di Beverly Hills 90210 in cui Dylan (Luke Perry) lotta tra la vita e la morte dopo essere finito in coma.


Vi ho raccontato lo spunto di partenza perché non è uno spoiler. La condizione in cui (non)vivono il personaggio interpretato da Valerio Mastandrea e i suoi "amici in coma" viene rivelata subito. Se non nella prima scena, nella seconda, comunque troppo presto. Si sarebbe potuto giocare di più sul mistero e sull'ambiguità, invece di spiegare tutto all'inizio.


Nonostante questo, il film avrebbe comunque un buon potenziale. Peccato che i personaggi non siano molto ben costruiti. Sulla loro vita prima del coma sappiamo poco, quindi è difficile empatizzare con loro e trovare davvero emozionanti le varie scene poetiche che Mastandrea regista inserisce in continuazione. Si sforza troppo di trovare a tutti i costi il momento da lacrime agli occhi, la scena madre che faccia venire i brividi. Si sforza così tanto che alla fine, nonostante i numerosi tentativi, non la trova.


Un altro problema è che a un certo punto prende il via la storia d'amore tra il protagonista e una nuova paziente in coma, interpretata dall'affascinante attrice e regista argentina Dolores Fonzi, e questa love story si "mangia" tutto il resto del film. Non c'è più spazio per altro. Nonostante lo spunto fantasy di partenza, che passa in secondo piano, il film diventa un classico "boy meets girl movie" come tanti. Già visto.


Inoltre, nonostante nei suoi film da attore ci sia spesso una componente umoristica, qui viene tenuta troppo a freno, quando invece si sarebbe potuta usare per alleggerire l'atmosfera. Ne esce una specie di romcom amara, meno emozionante di quanto il regista e protagonista avrebbe voluto. Se invece il suo obiettivo era quello di girare un film comatoso, c'è riuscito. In tutti i sensi.

Nonostante sia un estimatore di Valerio Mastandrea, insomma, il suo Nonostante mi ha deluso. Ma nonostante questo, continuo a volergli bene. Preciso: come un semplice estimatore, come un fan moderato, non come uno Stan.
(voto 5,5/10)




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