mercoledì 4 marzo 2015

AUTOMATA, MA CHE CAGATA!





Anno 2044 dopo Cristo.
Il mondo è stato decimato da una serie di tempeste solari che hanno trasformato la superficie terrestre in un deserto radioattivo ed è diventato così un posto davvero triste. L'unico blog di cinema rimasto è Pensieri Cannibali, riuscite a immaginare qualcosa di più triste?
Nel desolante panorama della critica cinematografica, la voce di Cannibal Kid detta quindi legge. Se un film piace a lui, tutti corrono a vederlo. Se lui lo boccia, il pubblico diserta le sale. Pensieri Cannibali in pratica possiede il monopolio delle opinioni sui film.
Questo almeno fino all'arrivo di Ford-800, un robot automa incapace di sviluppare pensieri propri, programmato apposta dalle major cinematografiche riunite che gli fanno scrivere ciò che vogliono loro. Il suo blog, WhiteRobot, nelle ultime settimane ha ottenuto un successo crescente, che Pensieri Cannibali ha cercato di contrastare sparando opinioni sempre più astruse e anti popolari. Una scelta strategica non proprio azzeccata che l'ha portato a perdere ulteriori lettori.
Questa che vi proponiamo qui sotto è la sua ultima recensione dedicata al film Automata. Una pellicola apprezzata da quasi tutti quelli che l'hanno vista, ma non da Cannibal Kid. Dopo questo post, Pensieri Cannibali ha perso così anche i suoi ultimi utenti ed è stato smantellato. Adesso al suo posto è stato aperto un Carrefour.



Autómata
(Spagna, Bulgaria, USA, Canada 2014)
Regia: Gabe Ibáñez
Sceneggiatura: Gabe Ibáñez, Igor Legarreta, Javier Sánchez Donate
Cast: Antonio Banderas, Birgitte Hjort Sørensen, Melanie Griffith, Dylan McDermott, Robert Forster
Genere: robotico
Se ti piace guarda anche: Io, Robot, Real Humans, Eva, Minority Report, Il mondo dei replicanti

Mi sento accerchiato. Mi sento incompreso. Mi sento paranoico. È come se il resto del mondo andasse in una direzione e io mi dirigessi in quella opposta. Sono l'unico che parla bene di un film tv come L'Oriana, sono ancora più l'unico a promuovere un film detestato come Cinquanta sfumature di grigio, mentre tutto il resto del mondo ad esempio esalta come un autentico capolavoro televisivo quella brutta copia di Breaking Bad che risponde al nome di Better Call Saul. Nel frattempo, un filmaccio come American Sniper conquista milioni di dollari e di euro ai botteghini mondiali. Non bastasse ciò Il Volo, dopo aver vinto il Festival di Sanremo, sono al primo posto della classifica italiana, sia quella dei singoli che quella degli album. E il loro non è nemmeno un album vero e proprio, ma solo un EP. Chi diavolo è che compra un disco de Il Volo? Ne ha uccisi di più la voce dei tre tenorini di qualunque tempesta solare.
Oggi come oggi vengono poi esaltati come filmoni dei filmetti fantascientifici come Gravity, Cloud Atlas oppure questo Automata. E io, mentre mi sento sempre più forever alone, mi chiedo il perché.

Automata fondamentalmente è un film noioso, nella seconda parte noiosissimo, ed è davvero mal recitato. Il protagonista Antonio Banderas nelle scene in cui urla e vorrebbe fare una performance da Oscar non si può vedere. Per tutta la pellicola poi non si può sentire. Per una volta, credo che il film doppiato in italiano sia meglio della versione in lingua originale. L'accento spagnolo di Banderas fa rimpiangere l'inglese di Matteo Renzi e, da un momento all'altro, nel corso della visione mi aspettavo che dicesse anche lui “Shish is the word”.
Per non parlare dell'apparizione, per fortuna breve, della sua ex moglie, Melanie Griffith, che a forza di botox è diventata meno espressiva dei vari robot presenti. Per quanto riguarda invece la moglie di Banderas all'interno della pellicola, tale Birgitte Hjort Sørensen, ma dove l'hanno presa una cagna del genere? Non venitemi poi a criticare Vittoria Puccini o la figlia della Griffith, Dakota Johnson.

"Smettetela di darmi del robot." 
"Lei è un robot! Non si vede la differenza?"

Considerando che Robert Forster appare svogliatissimo, il migliore del cast è allora il granitico Dylan McDermott, che recita tutto il tempo con gli occhiali da sole sul volto per mascherare la sua inespressività cronica. E un film in cui Dylan McDermott è quello che recita meglio è un film in cui il livello attoriale è davvero basso. Molto basso.


A ciò possiamo aggiungere una storia fantascientifico-robotica che, almeno inizialmente, non sembrerebbe nemmeno malaccio. Il problema è che i livelli di originalità si aggirano intorno allo zero. Si tratta della solita vicenda in cui si riflette sulla componente umana dei robot, da qualche parte tra Io, robot e Wall-E, con un immaginario visivo scopiazzato da Minority Report, con varie idee rubacchiate qua e là non solo da Asimov, ma pure da Philip K. Dick e a me, chissà perché, ogni volta che dico Philip K. Dick mi viene da ridere.
Una cosa che non fa ridere è invece questo desolante film, che si prende troppo sul serio e non concede manco mezzo momento d'ironia o di alleggerimento. Automata è una pellicola spagnola che prende molto dal cinema di fantascienza americano degli ultimi decenni, solo che si dimentica di mettere una dose minima di umorismo che in quelle pellicole di solito non manca. Il tutto arriva inoltre con un ritardo clamoroso. Se questo film fosse uscito negli anni '90 o al massimo nei primi Anni Zero, lo si sarebbe potuto salutare ancora come una discreta novità, sebbene certe tematiche già dopo 2001: Odissea nello spazio e Blade Runner apparissero piuttosto superate. Adesso che siamo nel 2044 però non se ne può più. Su questi argomenti abbiamo già visto tutto.

"Segni particolari: inespressivo.
Me lo sono fatto scrivere pure sulla carta d'identità, così non me ne dimentico mai."

Tutto da buttare, quindi?
No, perché la realizzazione tecnica, nonostante non sia una produzione hollywoodiana, è buona. Il suo problema sta nei ritmi lenti, davvero troppo lenti per essere gentili e non dire soporiferi. Il problema è che non ha l'originalità nell'affrontare l'argomento robotico ad esempio della serie svedese Real Humans, così come non emoziona come un altro film spagnolo simile, Eva. Il limite numero uno sta comunque nel protagonista. Se al posto del pessimo Antonio Banderas ci fosse stato un Tom Cruise o un Bruce Willis o persino un Will Smith, ci troveremmo di fronte a un filmetto sci-fi riciclato, un riciclaggio in particolare di Io, robot, che già non è che fosse il film fantascientifico più originale del mondo, ma comunque godibile. Con Antonio Banderas, e con quel finale che più buonista e ruffianotto non si potrebbe, Automata si è trasformato invece in una cagata.
E con questo è tutto. Il blog chiude i battenti. In questo desolante 2044 non c'è più spazio per Pensieri Cannibali. Da domani arriverà un robot a prendere il mio posto. Il mondo ormai è loro. Loro, dei centri commerciali e della musica dei tre tenorini.
(voto 5/10)

10 commenti:

  1. Quoto tutto tranne la sponsorizzazione di 50 sfumature di grigio che già partendo dalle basi è di una carenza disarmante.
    Posso in compenso consigliare "Vizio di Forma" che mi ha fatto letteralmente andare fuori di testa!
    Aprite la vostra calotta cranica.
    Estraete il cervello e inserire una di quelle lampade psichedeliche anni sessanta.
    Richiudete il tutto.

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  2. il mondo è bello perché abbiamo opinioni diverse, sennò sarebbe una gran noia
    ho disapprovato molte tue opinioni; ma quando ripeti che CLOUD ATLAS è un filmaccio ti applaudo a 4 mani

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  3. Vabbè allora io sarò forse l'ultima a fare resistenza continuando a leggere e ad apprezzare il tuo blog.
    E a dire la mia, comunque vada.
    Film da evitare....
    Grazie!

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  4. Lasciatemi sta' Cloud Atlas!!! .. e comunque Banderas l'ho preso ieri dal mio sengalese di fiducia: mi ci soporifero sul divanuzzo di casa mentre il robot cucina...

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  5. A me è piaciuto parecchio!Ed anche Cloud Atlas,se è per questo ;)

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  6. Mi sa che è piaciuto solo al mio fidanzato questo film...

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  7. Ehhhh... penso che l'aggettivo giusto è "meh"

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  8. Divertente: a me era parso noioso Eva.
    E mi pare fantascienza che tu promuova Cinquanta sfumature di merda al posto di questo. ;)

    Comunque, quella del Fordobot mi è piaciuta! ;)

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  10. Titolo dell’articolo perfetto: direi una frase azzeccata! :)

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