martedì 14 aprile 2015

IL GIOVANE FAVOLOSO VISTO DA... GIACOMO LEOPARDI





Il giovane favoloso
(Italia 2014)
Regia: Mario Martone
Sceneggiatura: Mario Martone, Ippolita Di Majo
Cast: Elio Germano, Michele Riondino, Isabella Ragonese, Edoardo Natoli, Massimo Popolizio, Raffaella Giordano, Anna Mouglalis, Paolo Graziosi, Iaia Forte, Gloria Ghergo
Genere: biopic
Se ti piace guarda anche: Bright Star, La teoria del tutto, Wilde, The Hours, Amadeus, Last Days

O gentili lettori, or dunque eccomi, in codesta sede virtuale, per ragguagliarvi circa l'ultima pellicola ch'io ho veduta al cinematografo.
Ah, il cinematografo, quale invenzione assurda e magica di cui ancora non mi capacito. Quando nel buio della sala mi ritrovo, penso che forse la Natura non è poi così crudele. Subito dopo però un altro pensiero meno lieto mi balena e a me stesso dico: “Giacomo, di essere tanto ottimista smettila. Smettila subito!”
Sono stato chiamato mica il primo emo della Storia per niente. Qualcuno ha detto che ho anticipato pure Kurt Cobain. Forse han ragione. “Smells Like Teen Spirit” è un po' quel che per me “L'infinito” è stato. Un tormentone. Un successo arduo da scrollar via dalle nostre spalle fragili.
Se confermar tal paragone con Cobain io posso, altre illazioni fatte sul mio conto smentir io voglio. Una volta per tutte dico che no, ne Il sabato del villaggio il verso “La donzelletta vien dalla campagna” non si riferisce a Taylor Swift e alla sua svolta dal genere country al pop. E no, A Silvia della Toffanin non parla. Pier Silvio, tranquillo, portar via non te la voglio, anche se due bottarelle...

Ecco la vera Silvia.
Non tutti lo sanno, ma gli smart phone esistevan già nell'Ottocento.
Poi son passati di moda e solo di recente son tornati in uso.

Quale epoca strana il mondo di oggi in cui viver. Già l'Ottocento faceva abbastanza schifo, ma quando mi ritrovo ad accender quell'aggeggio infernale che voi chiamate TV penso che forse poi così mal non era. Una volta chiamavan me Conte, adesso ce l'han tutti con quel tipo agghiacciande. E allora meno male, meno male che c'è il cinematografo. Viva viva la fregna e viva viva il cinematografo!

"Se ti dedico una poesia me la smolli?"
"Per venire con te, minimo mi devi dedicare un'operetta morale."

Anche se pur lì di cose brutte io ne ho viste assai. Quando m'han detto che volevan girar un lungometraggio sulla mia leggendaria figura, io a quella flebo di Turner ho ripensato e ai produttor ho risposto: “Non vogliate incomodarvi, ve ne prego.” Poi ho ceduto per 10.000 fiorini in gettoni d'oro e per il numero di telefono di Isabella Ragonese, che le fan far la parte di quella frigidona di mia sorella, povera stella, ma du botte pure a lei...

"Guarda Giacomo, sei stato pubblicato su Pensieri Cannibali."
"Ma questo è il riconoscimento più importante della mia intera carriera!"

E così il lungometraggio sulla mia più o meno favolosa vita venne girato e io lo vidi. Confesso che non mi son ritrovato poi tanto in quell'Elio Germano. Bravo è bravo, lo si riconosca, ma io avrei immaginato qualcun più simile a Ryan Gosling, lui sì sarebbe stato perfetto nei miei panni. O anche Chris Hemsworth. N'è uscita invece una version di me a metà strada tra Toni Servillo ne Il divo e il Gollum de Il Signore degli Anelli. Son mica così, io. Son mica così.


A parte quest'impressione nella descrizione fisica, il ritratto dipinto dal regista Mario Martone è favoloso assai. Son rimasto affascinato dalla colonna sonora composta da Sascha Ring alias Apparat che mi ha riportato alla mente le atmosfere dei Sigur Ros. Son rimasto incantato dai paesaggi, da Napoli e persino dalla mia Recanati che a ripensarci in passato ho maltrattato un pochino. Son rimasto sorpreso di come abbian tirato fuori pensier miei che credo di non aver rivelato a nessun'anima viva mai. Ma che è? Han letto il mio diario personale di nascosto, 'sta manica di impiccioni?
In alcuni tratti il lungometraggio gira un po' a vuoto, qua e là una manciata di lungaggini emergono, personalmente avrei inserito qualche scena più hot con il mio personaggio, smentisco nella maniera più categorica di esser vergine e anzi con il mio avvocato sto valutando una possibile causa per diffamazione riguardo a quanto sostenuto dal film, ma nel complesso ho gradito, sì gradito, sovente ho applaudito e alla fine mi si è smosso pur qualcosa dentro.

Ora vi lascio con un'anticipazione in esclusiva per codesto blog del mio ultimo componimento poetico. Se volete la versione integrale, l'abbonamento Premium vi tocca fare.

Sempre cara mi fu quest'Hermione,
e questa Emma Watson, che è tanta roba
talmente tanta che nessun guardo la esclude.
Così tra questa immensità s'annega il pensier cannibale mio,
e il naufragar m'è dolce in questo film.
(voto 7,5/10)

"Che du palle 'sto Leopardi...
Io mi leggo Hunger Games!"

16 commenti:

  1. concordo: il Giacomino qualche botta alla Ragonese l'avrebbe data... e non solo a lei... ma come faceva? a parte il fisico non proprio da palestrato, non aveva in tasca due palanche da sbattere insieme
    concordo anche sulle lungaggini e i personaggi inutili dell'episodio napoletano (il guaio è che Martone ha tanti amici e li vuol far lavorare)
    mi dispiace poi che non si accenni all'ipotesi, documentata da Roberto Giacobbo, di Giacomo E. T.; i suoi amici alieni lo avevano dimenticato qui, ma sono venuti a riprenderselo... comunque alla discoteca IL SABATO DEL VILLAGGIO di Cassina de' Pecchi giurano di averlo visto spesso

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  2. Strano che tu l'abbia promosso. Di solito i film un pò più impegnativi li bolli immediatamente come noiosi! Ahahahahah! ;)

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    1. Infatti non sono io. E' Leopardi che l'ha promosso...

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  3. Mi è piaciuto...
    Ma a tratti c'era qualcosa tipico delle Fiction Rai!

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  4. Codesto film mi pare una descrizione del poeta decisamente più interessante rispetto a quella che veniva proposta a scuola.
    Vedrò di recuperarlo.

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  5. ...sei un cretino...
    ti lovvo per questo!
    Leopardi era la mia passione di adolescente repressamente depressa, e sono andata al cinema piena di dubbi, dipanati fin dalle prime scene, complice il talento di Germano e una raffigurazione storica capace e caparbia

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  6. Il cannibale favoloso, ahahah! Grande!
    Sapevo avresti apprezzato la colonna sonora: puoi immaginare al cinema i commenti del pubblico - composto da settantenni e oltre. :)

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  7. Questo film ancora mi manca, ed è strano visto il mio amore per Leopardi ai tempi della scuola.
    Senti maaa, se mi abbono il premium quanto me costa? XD

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    1. Sono 1.000 fiorini al mese, ma ne vale la pena perché Giacomo ti manda una sua foto di lui nudo autografata. ;)

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  8. In questo periodo, se guardassi un film di Leopardi, potrebbe finire con un taglio delle mie arterie... Magari quando sarò un po' più felice potrei dargli un'occhiata... ahahah

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  9. Ero convintissima lo bocciassi vista la sua lungaggine e il suo essere fin troppo didascalico nella trama. Per me resta una delusione (veneziana), mi aspettavo tanto, soprattutto per l'uso di quelle musiche, invece si è rivelato un buon film ben girato e ben recitato ma che si può tranquillamente affiancare a una fiction con molto stile.

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  10. Colpevolmente perso al cinema, sto cercando disperatamente il dvd, ma non riesco a trovarlo. Non vedo l'ora di guardarlo...

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  11. Film noioso e bruttarello, recitazione didascalica, elio germano è il solito santino della sinistra... imita volontè, ma non ne ha il ghigno.

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