giovedì 20 agosto 2015

Jason Statham vs Taylor Lautner: chissà chi avrà la meglio?





Nell'agosto italiano sono uscite contemporaneamente due pellicole che ci presentano una singolare sfida tra action heroes o aspiranti tali: da una parte il campione in carica Jason Statham, dall'altra il giovane sfidante Taylor Lautner. Un incontro che ha già un vincitore designato. Oppure no?


Joker - Wild Card
(USA 2015)
Titolo originale: Wild Card
Regia: Simon West
Sceneggiatura: William Goldman
Tratto dal romanzo: Calore di William Goldman
Cast: Jason Statham, Michael Angarano, Dominik García-Lorido, Milo Ventimiglia, Hope Davis, Anne Heche, Stanley Tucci, Sofia Vergara, Jason Alexander, Max Casella, Matthew Willig, Chris Browning
Genere: non-action
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Jason Statham gioca jouer...
No, ho sbagliato! Volevo dire che Jason Statham gioca il joker, con questa pellicola ispirata al romanzo Calore di William Goldman che già negli anni '80 aveva avuto una trasposizione cinematografica, Black Jack con Burt Reynolds.
Quindi in questo film si parla di carte?
Sì e no. Il black jack a un certo punto svolge un ruolo centrale, dopo tutto la pellicola è pur sempre ambientata a Las Vegas. Allo stesso tempo è però qualcosa di differente dalla classica storia incentrata su un giocatore d'azzardo, così come è lontano dal classico action movie. A tratti può quasi essere considerato un non-action movie. Dopo una prima scena piuttosto banalotta che ci introduce la professione di Jason Statham, il ritmo della pellicola anziché aumentare, rallenta. All'inizio si rimane un pochetto disorientati da questa scelta. Chi si aspettava una pellicola tutta azione & adrenalina resterà alquanto deluso. Il film all'inizio sonnecchia parecchio. Ci mette un po', anzi parecchio a carburare e, quando lo fa, non lo fa nemmeno del tutto. Lo fa sempre con i suoi tempi rallentati. Roba che i fan di scazzottate + esplosioni + inseguimenti a un certo punto potrebbero rimpiangere di non aver visto un lavoro di Sofia Coppola o Terrence Malick.

"I believe I can fly."

Dicevo poc'anzi che la prima scena ci introduce la professione di Jason Statham. Qual è?
Avete presente la serie Ray Donovan?
Jason Statham qui fa qualcosa di simile. È un tuttofare, un joker che si occupa di risolvere problemi di varia natura, soprattutto criminale. Nel periodo di Natale, si ritrova ingaggiato per due diversi compiti e lo so che vedere un film del genere in piena estate non è proprio il massimo, però per fortuna la componente natalizia non è poi così predominante.
Senza divagare ulteriormente, quali sono i suoi due compiti?
Da una parte, il sempre simpatico Michael Angarano assume Jason Statham per fargli da guardia del corpo mentre va in giro per Las Vegas a giocare ai tavoli. Dall'altra, una sua amica lo incarica di scoprire l'identità dell'uomo che la sera precedente l'ha stuprata e lasciata in fin di vita.

"Ma come sei conciata?
Te l'avevo detto io che la visione prolungata della saga di Twilight provoca effetti collaterali dannosi..."

Un presupposto quest'ultimo che lascerebbe immaginare una caccia all'uomo investigativa tradizionale, invece Joker - Wild Card preferisce giocare su un tavolo differente, puntando ad approndire il personaggio di Jason Statham e le sue motivazioni personali. Certo, il fatto che l'attore britannico nel film non cambi espressione manco per un solo secondo non aiuta molto, così come non è d'aiuto nemmeno un cattivone ridicolo interpretato da un pessimo Milo Ventimiglia.

"Hey, che fai tipa?
Mi sa che te hai visto troppe volte Uomini che odiano le donne."

L'andamento lento, quasi ipnotico, e le atmosfere da noir d'altri tempi riescono però a fare il loro dovere e a rendere questo lavoro, benché non in pieno riuscito o del tutto coinvolgente, un oggetto differente dal solito action movie idiota tutto botte (che comunque in 2 o 3 violente sequenze non mancano). Non si può considerare esattamente un Joker vincente, ma se non altro Wild Card non è nemmeno un due di picche.
(voto 5,5/10)

"Punto tutto sulla mia vittoria facile contro Taylor Lautner."

Tracers
(USA 2015)
Regia: Daniel Benmayor
Sceneggiatura: Matt Johnson
Cast: Taylor Lautner, Marie Avgeropoulos, Adam Rayner, Rafi Gavron, Luciano Acuna Jr., Josh Yadon, Johnny M. Wu, Amirah Vann
Genere: actionminkia
Se ti piace guarda anche: Senza freni, Freerunner, Fast and Furious, Point Break

Taylor Lautner sta cercando di lasciarsi il ruolo da lupo mannaro di Twilight alle spalle e costruirsi una carriera. Che tipo di carriera? Nel genere action. La sfida è impegnativa, visto che guadagnare una credibilità presso il pubblico “macho” dopo essere stato un teen idol di una serie romantico-vampiresca più che altro per ragazzine non è cosa così facile, ma se non altro il genere gli viene in aiuto. Per diventare un action hero non sono infatti necessarie particolari doti recitative, che il ragazzo sembra non possedere, quanto piuttosto fisiche, che il pupetto mannaro ha esibito già in passato, mostrandosi appena possibile a torso nudo, anche in pieno inverno, con la scusa che i licantropi hanno una temperatura corporea più alta rispetto agli umani. Certo, come no?

Ah, dite che è vero?
Perché, secondo voi i lupi mannari esistono davvero?
Ma allora ve la meritate, Stephenie Meyer!

"Hey Taylor, capita spesso che dei pazzi vogliano tirarti sotto per strada?"
"Da quando ho girato Twilight, almeno una volta al giorno."

Dopo il mediocre Abduction - Riprenditi la tua vita, Taylor Lautner ci riprova con il genere action e questa volta le cose vanno un pochino meglio. Tracers è una di quelle pellicole che non lasciano tracce nella memoria, ma che se non altro si lasciano seguire con discreto piacere.
Per certi versi, Tracers rappresenta un tipo di action movie del tutto opposto rispetto a Joker - Wild Card. Qui i ritmi sono più elevati e pompati, grazie a un montaggio serrato e al supporto di una colonna sonora figosa e molto dubstepposa. Una pellicola moderna e ggiovane, or dunque, in totale controtendenza rispetto alle atmosfere noir d'altri tempi e ai ritmi chill-out del film con Jason Statham. Qui siamo dalle parti di un action post-Fast and Furious con una trama che ricorda Point Break, solo ambientato nel mondo del parkour anziché in quello del surf.

"Evvai, ho imparato a saltare!
Ora mi sento pronto per diventare un professionista del parkour."

Con la “piccola” differenza che il boss della gang di parkour in cui entra Taylor Lautner, tale Miller interpretato da Alessio Boni Adam Rayner della serie tv Tyrant, non vale manco un'unghia di Bodhi/Patrick Swayze. E non lo dico perché Patrick Swayze è morto e bisogna sempre parlare bene dei morti, anche al di là dei loro reali meriti. Lo dico perché quello era un Signor Personaggio in una Signora Pellicola, una delle migliori che il genere d'azione abbia mai sfornato.


Una volta messi nell'ordine delle idee che questo film non regge il confronto con Point Break, e manco con Fast and Furious, ci si può mettere alla visione di Tracers, se proprio non si ha di meglio da fare, per quello che è. Un B-movie derivativo, molto derivativo, con tanto di contorno di banalotta storietta d'amore tra il bellone Lautner e la bellona Marie Avgeropoulos, giovane inepressiva fighetta già vista nella serie The 100.

"Conciato così sembri pronto per una gita con le Giovani Marmotte,
piuttosto che per una sfida con Jason Statham."

Oltre a Fast and Furious e a Point Break, il film emana ad ogni inquadratura echi di altri lavori, come Senza freni - Premium Rush, Banlieue 13, Brick Mansions e Freerunner nelle scene più spericolate. Pur con tutti i suoi limiti e il suo senso di già visto, Tracers scorre comunque via veloce e furioso. È già più di quanto ci si potesse aspettare da una pellicola action con protagonista un pupetto mannaro.
(voto 6-/10)


IL VERDETTO
A sorpresa, l'action sfida tra Jason Statham e Taylor Lautner viene quindi vinta ai punti, sebbene di poco, da Taylor Lautner.
ATTENZIONE SPOILER
Una curiosità: per quanto rappresentino due concezioni del genere action del tutto opposte, Joker - Wild Card e Tracers finiscono in pratica allo stesso modo, con i due protagonisti che riescono a fuggire dai posti in cui si trovavano “intrappolati”: Jason Statham dalla città del peccato Las Vegas e Taylor Lautner da quella giungla metropolitana di New York. Dove andranno adesso?
Ho come l'impressione che, dopo questo post, Jason Statham sia diretto verso Casale, in cerca di vendetta contro l'autore del blog Pensieri Cannibali.

"Quel pupetto mannaro mi ha davvero battuto???
Questo è troppo persino per Pensieri Cannibali!"

9 commenti:

  1. Non mi sembra valga la pena di recuperare nessuno dei due :D

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  2. No no, io sto con Giasone tutta la vita, non sarà il massimo ma vederlo rifare il Burt Reynolds è stato uno spasso ;-) Cheers!

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  3. Doppia recensione per due film così-così. Però li hai scritti proprio bene :D

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  4. Visto Giasone e dimenticato,non un film che mi abbia colpito molto.I film con protagonisti ilama sbarbati non mi piacciono,quindi Tracer non lo vedrò ;)

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  5. Per me la situazione è più o meno simile, ma vince Statham, ovviamente.
    Se ne parlerà la prossima settimana.

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