martedì 22 dicembre 2020

Cotta adolescenziale 2020

 

Rimediamo a un anno abbastanza... diciamo anche parecchio brutto, con un po' di bellezza. Che poi non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace. A me.
Specchio, servo delle mie brame, chi è la più bella del reame di Pensieri Cannibali?
Ecco le star che più hanno conquistato il mio cuoricino negli ultimi 12 mesi.
 
 
10. Elettra Lamborghini
(Italia, 1994)

Elettra, Elettra Lamborghini. Mi piace perché è una tipa ironica, che non si prende troppo sul serio...
Seeeh, vabbè. Diciamo che mi piace anche per quello. Per la musica magari non tanto, ma il suo pezzo sanremese alla fine non era troppo malvagio...
Seeeh, vabbè. In compenso è stata credo la prima persona nella Storia del Festival a twerkare sul palco dell'Ariston. E il resto scompare.



9. Lily Collins
(Inghilterra, 1989)

Emily in Paris si preannunciava come una serie romcom caruccia, tenera e innocua e invece...
Apriti cielo. E' stata più criticata di un Dpcm di Conte e a Parigi i gilet gialli sono scesi in strada per protestare. Colpa degli stereotipi sui francesi presenti in abbondanza nello show. C'è pure chi ha avuto da ridire sulla protagonista, con il suo comportamento da americana che senza manco sapere la lingua parte alla conquista delle terra francese, e dei suoi look a metà strada tra Carrie Bradshaw e Blair Waldorf.

"Ehm... qua forse ho esagerato un pochino."

Ok, va bene, io però la britannica Lily Collins, non fosse che il suo personaggio ammeregano fa di tutto per farsi odiare, l'ho trovata adorabile. E per i criticoni, Lily ha poi avuto modo di farsi perdonare prendendo parte a una delle pellicole più acclamate dell'anno, Mank di David Fincher, quindi non s'è proprio fatta mankare niente. Così come qua su Pensieri Cannibali non mankano mai i giochi di parole scemi & più scemi.

"Faccio film d'autore in bianco e nero, e i critici francesi muti"


8. Elodie
(Italia, 1990)

Tamarra, ma con stile.
Per me Elodie è un sì.


7. Zoë Kravitz
(USA, 1988)

Zoë Kravitz in High Fidelity, l'infedele adattamento con una protagonista femminile di Alta fedeltà di Nick Hornby, è stata forse la cosa più rock di un anno non particolarmente rock. Peccato che la serie sia stata cancellata dopo appena una stagione, da me parecchio apprezzata. In compenso la carriera della figlia di Lenny Kravitz e di Lisa Bonet, nonché figliastra di Jason Momoa, è destinata a proseguire alla grande. Tanto per dire prossimamente - se andrà tutto bene, l'importante è crederci - la vedremo nei panni di Catwoman nel nuovo The Batman, e a me i felini sono sempre piaciuti. Miao.


6. Lili Reinhart
(USA, 1996)

In un anno che è sembrato più assurdo di una puntata a caso di Riverdale, le stelle dello show stanno cominciando a brillare anche lontano dalla serie madre. In particolare Lili Reinhart. Dopo aver rubato la scena pure a J.Lo in Le ragazze di Wall Street - Business Is Business, è arrivato il primo film in cui è la protagonista assoluta: Chemical Hearts, un gioiellino young adult in cui Lili, anche quando appare in versione un po' sciatta, fa battere il cuore. Chimico o meno che sia.



5. Matilda De Angelis
(Italia, 1995)

Da quando è uscita la serie thriller The Undoing, recitata al fianco di Nicole Kidman e Hugh Grant, Matilda De Angelis è ormai diventata la gloria italiana numero 1 nel mondo, o giù di lì. Credo abbia superato persino la pizza. Vedere la prima puntata della serie per credere. Ha inoltre fatto parte del cast de L'incredibile storia dell'Isola delle Rose, che mi ha esaltato a dir poco, e a gennaio la vedremo anche nel cast di Leonardo, la Rai Fiction su Leonardo da Vinci. Ed è sexy pure con "il volto mangiato dall'acne"!
 

4. Alba Baptista
(Portogallo, 1997)

Non avete visto la serie Warrior Nun?
Peggio per voi, ma fate sempre in tempo a recuperare. Nonostante il titolo (ehm, "Suora guerriera") lasci pensare a una cazzatona, la serie in realtà non è niente male. Cioè, un po' una cazzatona lo sarebbe anche, ma grazie al senso dell'umorismo della protagonista le situazioni assurde presenti vengono sdrammatizzate e la serie si fa vedere che è un piacere. Anche perché la protagonista è un piacere da vedere. Sto parlando di Alba Baptista, attrice portoghese emergente che sembra un mix tra Natalie Portman e Alicia Vikander, e allora ciaone!

"Se non guardate Warrior Nun, ve meno!"


3. Florence Pugh
(Inghilterra, 1996)

Piccole donne crescono. Bene.
Florence Pugh quest'anno ha ottenuto la sua prima nomination agli Oscar per l'interpretazione di Amy March nella versione diretta da Greta Gerwig di Piccole donne e si sarebbe dovuta imporre anche tra il grande pubblico grazie a Black Widow, ma a causa di qualche problema tecnico tipo pandemia come sappiamo la sua uscita è stata rimandata. In attesa che diventi una big big star, verso i livelli di Scarlett Johansson e forse pure oltre, godiamocela ora che è ancora relativamente una piccola stella del cinema indie più o meno di nicchia.


2. Anya Taylor-Joy
(Argentina, Inghilterra, Scozia, Spagna, 1996)

E' stato un anno un bel po' di merda un po' per tutti, tranne che per i proprietari dell'Amuchina, per Diodato e per Anya Taylor-Joy. L'attrice rivelazione dell'horror The Witch e dei film di Shyamalan (incredibile, l'ho scritto giusto al primo colpo!) Split e Glass nel 2020 è arrivata - più o meno - nei cinema con due film, la pellicola in costume Emma e il cinecomic non troppo cinecomic The New Mutants, e soprattutto ha conquistato il mondo grazie a una serie TV, La regina degli scacchi, che l'ha imposta come un'attrice da tenere d'occhio da qui fino alla fine dei tempi. Che comunque, visto come stanno andando le cose, potrebbe non essere così lontana.


Oltre a essere un'interprete di talento, Anya possiede anche un fascino tanto enigmatico quanto magnetico. E' una bellezza alternativa, lei stessa pensa di avere "un aspetto strano" e di "non essere abbastanza bella da apparire nei film". Cosa che la rende ancora più irresistibile. E poi è riuscita in un'impresa impensabile per chiunque: ha reso cool il gioco degli scacchi. Ce ne rendiamo conto? Una cosa mai successa da quando sono stati ideati, da qualche parte nel VI secolo d.C..



1. Victoria Pedretti 
(USA, Italia, 1995)

Più che di cotta adolescenziale, qua si può parlare di vero amore. Quello di cui Victoria Pedretti ha dato una splendida rappresentazione nella serie TV horror - a dirla tutta più romantica che horror - The Haunting of Bly Manor, in coppia con Amelia Eve.
 
 
Di riflesso, è stato difficile non innamorarsi della loro storia d'amore, e in particolare, almeno per quanto mi riguarda, dell'attrice statunitense di chiare origini italiane. Al punto che mi ha fatto venire voglia di recuperare la seconda stagione di You, che avevo abbandonato a inizio anno per noia e che invece si è rivelata una visione parecchio intrigante. Anche per merito della Foppapedretti, naturalmente.
 
I love you, Victoria. O meglio ancora, I wolf you [cit].
 
"See you next year!"

 
 
 

3 commenti:

  1. E che ti devo dire, non conosco Alba e Victoria (devo fare ancora conoscenza), ma le altre abbastanza, per me è SI ;)

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  2. Per me è l'anno di Anya ❤️

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  3. Primo posto che proprio come Bly Manor mi fa storcere un po' il naso.
    La Foppapedretti è bella eh, ma Anya e Matilda si fanno ricordare di più :)

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