lunedì 31 maggio 2021

Serial Killer di Maggio 2021: le serie che dovevate chiudervi in casa a vedere anche se il lockdown è finito

 



Facile fingersi appassionati di serie TV quando c'è il lockdown. I veri maniaci seriali si vedono però quando le restrizioni finiscono. Bello uscire, ma bello anche restare in casa a gustarsi qualche serie, nuova o vecchia che sia, e nell'ultimo mese le cose da vedere non sono mancate.



Serie Top del mese

Omicidio a Easttown - Mare of Easttown
(miniserie, episodi 1-6)

Mare of Easttown non vuol dire Mare di Easttown. E questa è la prima sorpresa della miniserie. “Mare” è un “false friend” e in italiano significa “cavalla”. Cavalla di Easttown, quindi, ma che razza di titolo è?

La seconda sorpresa è che Mare è il nome della protagonista. Ma che razza di nome è?

"Sarà bello il tuo nome, Cannibal Kid."

La terza sorpresa, almeno per qualcuno, è che la protagonista è interpretata da Kate Winslet. In realtà la star di Titanic non è nuova al piccolo schermo, visto che aveva già recitato nell'ottima miniserie Mildred Pierce, con cui aveva vinto l'Emmy e il Golden Globe e 'sta volta potrebbe fare il bis. Cosa che non sarebbe una grande sorpresa.

"Qualcuno mi spiega come faccio a fare il bis, se i prossimi Golden Globe sono stati annullati?"

Per evitare confusioni, la serie arriverà in Italia a breve come “Omicidio a Easttown”. Titolo che lascia un dubbio: l'omicidio di chi? Questo non ve lo dico. Lascio a voi il (dis)piacere di scoprirlo, guardando una produzione non particolarmente innovativa, però capace di costruire bene e con i suoi tempi non solo l’avvincente caso crime al centro della storia, ma anche i suoi sfaccettati personaggi. Se vi sono piaciute The Killing, True Detective e soprattutto Sharp Objects, troverete serie per i vostri denti. Se non vi è piaciuta Sharp Objects de gustibus, ma che schifo de gustibus avete?


Chiamami ancora amore
(miniserie)


Ok tutti i tremila Oscar a Frances McDormand, ma lo vogliamo dare almeno un Telegatto a Greta Scarano? Dopo essersi trasformata in Ilary Blasi senza trasformarsi in una macchietta o in una sua parodia per Speravo de morì prima, adesso l’attrice romana de Roma illumina una nuova miniserie.


Chiamami ancora amore è una Rai Fiction di qualità, con tutti i pregi e i difetti del caso annessi. Si vede che non è la HBO, non tutti i membri del cast sono dei fuoriclasse, però i due protagonisti funzionano ed è questa la cosa più importante. Come in una Storia di un matrimonio de’ noantri, la vicenda è incentrata sulla travagliata separazione di una coppia, formata dalla Greta nazionale insieme al promettente Simone Liberati, e sulla loro battaglia per la custodia del figlio. Che poi è un ragazzino abbastanza insopportabile, quindi vale così tanto la pena scannarsi per lui? Piuttosto scannatevi per le cose importanti, tipo i soldi, LOL.

"I soldi, è vero! Perché non c'ho pensato prima?"

Tra flashback, conflitti mucciniani e le note di Jeff Buckley, questo family drama all’amatriciana risulta parecchio saporito.


The Mosquito Coast
(stagione 1, episodi 1-5)

Bella zio!” deve aver pensato Justin Theroux leggendo il romanzo di suo zio Paul Theroux, The Mosquito Coast, pubblicato nel 1981 e già diventato un film nel 1986 diretto da Peter Weir con Harrison Ford, Helen Mirren e River Phoenix. Justin Theroux ha così deciso di produrre e interpretare una serie tratta da quel libro, in cui ha la parte di un uomo disgustato dalla civiltà occidentale, che vive isolato con la famiglia e non permette ai figli di usare i cellulari, o manco guardare film e serie TV. Quindi sottrae potenziale pubblico alla sua stessa serie.


Il protagonista di The Mosquito Coast è un uomo in fuga dalla società con la polizia alle calcagna che ci tiene a mantere nascosta la sua identità. Perché? Cos’ha combinato?
Non ve lo dico:

A) Perché non mi piace fare spoiler.

B) Perché non lo so nemmeno io.

Dopo quel sempre troppo sottovalutato capolavoro di The Leftovers, l’ex Signor Aniston anche noto come Justin Theroux è il protagonista di una serie dalle atmosfere e dai toni differenti, ma comunque giocata sul mistero e sul saperti tenere incollato allo schermo nella speranza di capirci qualcosa. Arrivati alla fine ne sapremo di più? Nel frattempo è meglio allacciarsi le cinture e gustarsi il tortuoso viaggio.


Halston
(miniserie)

Dai produttori di American Horror Story e American Crime Story, ecco a voi American Fashion Story. Personalmente ne sentivo un certo bisogno. Pensavo di avere una conoscenza del mondo della moda medio-bassa. Ora che ho visto la miniserie Halston ho realizzato che invece ne avevo una conoscenza proprio bassa-bassa e per colmare le mie lacune non mi basta seguire Chiara Ferragni su Instagram. Specie da quando si è messa a indossare ciabatte con i calzini bianchi.

"Ciabatte con i calzini bianchi???
Come ho potuto?"

Prima di questa miniserie non avevo mai manco sentito nominare Halston, uno degli stilisti statunitensi più celebri di sempre. Una specie di Calvin Klein – ma non ditelo ad alta voce altrimenti si rivolta nella tomba – che si è imposto più in patria che dalle nostri parti. Per quanto non particolarmente innovativo, Halston è un biopic in 5 puntate che scorre veloce ed elegante come una top model in passerella.

"Halston, non metto in dubbio che tu sia un genio della moda, ma a me questo più che un vestito sembra una tovaglia."

È una classica storia di ascesa e declino di uno stilista che ha fatto una vita da rockstar a cavallo tra gli anni ’60 e gli ‘80 e il suo aspetto più interessante, almeno per quanto mi riguarda, sta nel conflitto tra arte e commercio, tra vendere e svendersi. Oltre a ricordarci di come Ewan McGregor sia un ottimo attore, spesso sottoutilizzato, che in versione glam, si veda anche Velvet Goldmine, ha la possibilità di scatenarsi.



Serie Flop del mese

Jupiter's Legacy
(stagione 1, episodi 1-3)

L'hanno fatta di nuovo. Un'altra serie sui supereroi, che vorrebbe raccontarli da un punto di vista differente, innovativo, rivoluzionario. Certo, certo.

Jupiter's Legacy vorrebbe essere trasgressiva come The Boys, con un tocco di family drama alla Superman & Lois, finendo per risultare solo qualcosa di già supervisto e di cui ormai non se ne può più. Voglio un supereroe che ci salvi da film e serie sui supereroi!


Domina
(stagione 1, episodio 1)

Oh, vediamoci un po' questa serie con Kasia Smutniak, che mi piace. Non solo fisicamente, dico anche come attrice. Inizia il primo episodio e di Kasia non c'è traccia. Il suo personaggio, quello di Livia Drusilla, consorte dell'imperatore romano Augusto, viene raccontato fin da quando è parecchio giovane e a vestirne i panni c'è un'altra attrice, Nadia Parkes.

"Miii, che palle. Quando arriva Kasia?"

Morale della favola: è una di quelle serie storiche che mi fanno sbadigliare, ho visto a fatica il primo episodio e non sono riuscito ad arrivare al punto in cui entra in scena Kasia Smutniak. Mi spiace, ma non ce l'ho fatta ad andare avanti. Fatemi sapere se mi sono perso qualcosa di interessante.



Guilty Pleasure del mese
La compagnia del cigno
(stagione 2)

La seconda stagione de La compagnia della sfiga del cigno è stata così assurda, esagerata e tragicomica, che me la sono goduta alla grande. Si è spinto così tanto il pedale sul drama, ci sono state così tante svolte di trama così, de botto, senza senso e la recitazione è sempre stata così sopra le righe, che alla fine ha funzionato più come comedy. E non per le non troppo riuscite battute presenti. Involontariamente divertente, ma comunque divertente.

Rispetto alla prima stagione, in cui erano state proposte cover di Radiohead e Miley Cyrus, anche la parte musicale a questo giro ha lasciato parecchio a desiderare. La chicca è però stata Rocco Tanica che al piano ha intonato "Shpalman".
 


Cotta del mese
Aleksandra Skraba, Sandra Drzymalska e Maria Sobocinska (Sexify)

Dopo il successo del film soft-porno 365 giorni, si ripete la combinazione Polonia + sesso + Netflix. Questa volta con risultati decisamente migliori. Sexify è una commedia erotica divertente e leggera. Tra American Pie e la commedia sexy all'italiana, solo in chiave moderna e virata al femminile. Tra i motivi per vederla ci sono anche le tre protagoniste, Aleksandra Skraba, Sandra Drzymalska e Maria Sobocinska (la mia preferita), molto carucce e a tratti anche sex(if)y.


Performer of the Month
Thuso Mbedu (La ferrovia sotterranea - The Underground Railroad)

La ferrovia sotterranea - The Underground Railroad non si può certo definire una visione leggera o gradevole. La serie creata e diretta da Barry Jenkins, il regista di Moonlight, sembra un incrocio tra 12 anni schiavo e The Handmaid's Tale. In taluni momenti è un pugno allo stomaco, in talaltri si dilunga ed è anche un po' noiosetta, va detto. Arrivato a metà del viaggio, a 5 episodi su 10, una certezza comunque ce l'ho già: Thuso Mbedu è protagonista di un impressionante tour de force, sia recitativo che fisico, e di lei credo sentiremo parlare ancora parecchio.


Episodio Reunion del mese
Friends: The Reunion

Era il 23 giugno 1997 e su Rai 3 veniva trasmesso per la prima volta in Italia il pilota di Friends, giusto con 3 anni di ritardo rispetto agli USA. Ho capito subito che avrei seguito quella serie per sempre. Mi sono guardato tutti e 236 gli episodi, e vi assicuro che all'epoca, tra cambi di orario e di rete, non è stato facile. Ma che ne sanno i 2000? Una volta finita la serie ho voltato pagina, da allora credo di non aver mai più rivisto manco un episodio e non sapevo bene cosa aspettarmi da questa reunion. Sarà la solita operazione nostalgia, pensavo.

E così è stato, e io in quella nostalgia ci ho sguazzato alla grande, nuotando in mezzo alle mie stesse lacrime. Dall'inizio alla fine è stato un susseguirsi di momenti toccanti, alternati a qualche risata garantita soprattutto dalla battute acide di un Matthew Perry invecchiato male, ma se non altro ancora vivo.

"Sono invecchiato male io? Ma dite sul serio?"

E dalle battute di Matt LeBlanc, quello cambiato di più. Ora ha i capelli bianchi e “qualche” chilo in più, però sembra anche quello più felice e sereno.


Al di là di qualche cambiamento esteriore, in alcuni casi dovuto più al botox che al passare inesorabile degli anni e ogni riferimento a Courteney Cox è puramente casuale, i magnifici sei sono rimasti gli stessi e si fa fatica a distinguerli dai loro personaggi.

"Chi non s'è mai fatto un ritocchino?
Andiamo Cannibal, ammettilo che pure tu sei rifatto."

David Schwimmer è ancora quello che continua a fare i discorsi noiosi che nessuno si fila.

"Spero che alla reunion non abbiano invitato anche la scimmia Marcel, altrimenti la gonfio di botte."

Lisa Kudrow resta quella stramba pure nella vita reale.


E di Jennifer Aniston è impossibile non innamorarsi di nuovo ogni volta.


Non so come possa apparire questa reunion agli occhi di quelli a cui Friends non ha cambiato la vita. Qualche guest star è azzeccata, come Lady Gaga in versione Phoebe Buffay.


Altre invece mi sono sembrate evitabili, come Justin Bieber e i BTS. Gente che al massimo è cresciuta con Hannah Montana, cosa c'azzecca con i “nostri” Friends?

"Io intanto ho fatto una foto con loro e voi no!"

Posso solo dire che per me è stato come ritrovare dei vecchi amici. Magari non ci si becca per anni, ma quando li rivedi è come se il tempo non fosse mai passato. Certo che, da una serie che mi ha regalato così tante risate, non mi aspettavo mi avrebbe fatto versare così tante lacrime.




4 commenti:

  1. Lasciamo stare le serie, anche se qualcosa di interessante c'è, parliamo della riunione a cui ho partecipato anch'io, in cui mi sono emozionato. Perché Friends mi ha cresciuto, e semplicemente basterebbe questo, quando capita una puntata la rivedo, perché loro su quel divano sempre ci saranno ;)

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  2. Possibile che mi sono presa così indietro con i vari titoli?
    Sì.
    Reunion a parte che ha avuto tutte le mie lacrime e Halston che mi ha convinto a metà, mi manca tutto il resto che con le giornate di caldo e sole cozzano un po'.
    La precedenza andrà a Mare, no, non al mare… al personaggio della Winslet!

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  4. e ora estrai gradualmente le emozioni dal film https://igds.tube

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