domenica 19 settembre 2010

Hannah Banana

The Last Song
(USA, 2010)
Regia: Julie Anne Robinson
Cast: Miley Cyrus, Greg Kinnear, Liam Hemsworth, Kelly Preston, Bobby Coleman, Carly Chaikin
Links: imdb, mymovies

Un’altra pellicola tratta dal Nicholas Sparks, l’autore più sdolcinato e ruffiano d’America. Dopo l’amore eterno de Le pagine della nostra vita e le lettere d’amore mandate al soldato in guerra di Dear John, stavolta tocca alla storia strappalacrime di una ragazzina che passa la sua ultima estate insieme al padre in fin di vita. Dopo Studio Aperto-la tv del dolore, ebbene sì: Nicholas Sparks-il cinema (e la letteratura) del dolore.

Miley Cyrus all’inizio del film è la classica (classica nel senso di stereotipata) teenager ribelle che da New York viene spedita a passare l’estate in una cittadella di mare insieme al padre e al fratellino cagacazzo. Non riuscite a immaginarvi Hannah Montana nella parte della rebel rebel? Nemmeno io, eppure la talentuosa Miley se la cava discretamente. L’unica cosa che non mi convince in pieno sono le sue labbra alla Alba Parietti. Lei dice che sono le sue, ma ne siamo proprio sicuri?
A tratti la storia ricorda l’episodio dei Simpson in cui Lisa al mare fa amicizia con un gruppetto di ragazzini e finisce che attaccano un sacco di conchiglie all’auto di Homer per dimostrarle il loro affetto e Homer si incazza e tutti le firmano l’annuario scolastico, Milhouse compreso. Un gran bell’episodio, quello; che il Nicholas Sparks abbia mica preso ispirazione proprio da qui? Bah, mi sembra una mossa troppo astuta per uno come lui.

Peccato che poi Miley la ribelle conosce un ragazzo (naturalmente ricco, biondo e palestrato), si addolcisce e fondamentalmente diventa una palla soporifera, come da tradizione quando si ha a che fare con dei personaggi sparksiani. La prima parte del film comunque viaggia piacevole, grazie anche a una colonna sonora di decente livello tra indie (Ra Ra Riot, Feist) e pop (Maroon 5 e poteva mica mancare proprio lei, Miley?). Nella seconda metà invece le svolte drammatiche tipicamente sparksiane sono un colpo basso. Davvero basso, con la rivelazione della malattia del padre (interpretato dal sempre valido Greg Kinnear) e i problemoni con il nuovo boyfriend (Liam Hemsworth, che tra alti e bassi Miley frequenta anche all’infuori del set malandrino).
Su imdb The Last Song ha una media voto del 3.9; io sentendomi particolarmente buono con un 5 gliela alzo di brutto. Ma se avete problemi di sonno, tenete presente che questo polpettone rappresenta una più che valida alternativa al Valium.
(voto 5)

7 commenti:

  1. urge una rivalutazione de "L'ultima neve di primavera" e di "Piange il telefono", ovvero i "Lacrima movie's" italiani dei seventies.

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  2. Ma perché guardi queste cose? Nemmeno la scusa del polpettone pre-sonno è valida :D

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  3. Hanna Bananaaaaa! Ahuahauahaua!
    Vabè che la trama è scontatissima, ma devo confessare che I Passi dell'Amore mi ha fatto piangere e non poco.

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  4. Io già non riuscirei a leggere un suo libro... il film se lo vedrò per caso in TV una volta forse me lo vedrò!

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  5. Hanna Banana non è un nome, è IL NOME !!!!!
    e Cannibal Bimbo è un genio nelle cui vene scorre curaro. :-))))

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  6. *harmonica
    forse sì ;)

    *ltfgg
    per autolesionismo, in primis
    perché mi diverto a caricare i film mediocri
    e poi perché sono un fan di hannah banana :)

    *juliet
    ah è vero, quello mi ero dimenticato di citarlo!

    *daisy
    i libri penso siano ancora peggiori, se possibile..

    *tyler
    ti ringrazio tyler, ma la paternità del termine devo dire che non è mia: è il titolo della puntata dei griffin (credo non ancora trasmessa in italia) dedicata alla hannah montana

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  7. Insomma ci mancava solo Barbara D'Urso e poi eravamo al completo...

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