venerdì 27 maggio 2011

Su*ate e vedrete

Arctic Monkeys “Suck it and see”
Genere: roll’n’rock
Provenienza: Sheffield, Inghilterra
Se ti piace ascolta anche: Last Shadow Puppets, Alex Turner, Ash, Queens of the Stone Age, Franz Ferdinand

Che le scimmiette artiche fossero molto retrò già lo sapevamo, ma qui gente ne troviamo ulteriore conferma. L’apertura di “She’s thunderstorms” è magnifica, proprio perché propone una melodia vintage d’altri tempi unita a chitarre e a un battito rock potenti che mi ricordano gli splendidi Ash.


“Brick by brick” è un pezzo di rock’n’roll “ignorante” dove si fa sentire forte l’influenza di Josh Homme dei Queens of the Stone Age, loro mentore in questo album nonché produttore del loro precedente lavoro. Siccome io ho sempre sostenuto, e sostengo tutt’ora, che la vera natura dei Monkeys sia quella di autori di raffinate canzoni d’altri tempi, i loro numeri più rock invece mi sembrano via via sempre meno ispirati e anche questo pezzo, pur non male, ne è ulteriore conferma.


Il singolo “Don’t sit down ‘cause I’ve moved your chair” si segnala più che altro per il titolo ironico grandioso che non come canzone in sé: siamo dalle parti di certo stoner rock, ma i Monkeys dovrebbero giocare meno a fare i Queens of the Stone Age, che non è tanto il loro mestiere, e anziché andare indietro fino all’Età della Pietra dovrebbero guardare agli anni ’60, che è quello cui Alex Turner e soci riesce meglio fare.


È infatti quando i ritmi rallentano che le scimmie mostrano i loro numeri più brillanti, come nel pezzo che dà titolo all’album, nella serenata “Reckless serenade” e nel waltz di “Piledriver waltz”, quest’ultima proposta già da Alex Turner in versione solista per la colonna sonora dell’indie movie britannico Submarine. Che ormai Turner sia meglio da solista o con il suo progetto parallelo Last Shadow Puppets? Che quelli siano diventati i suoi progetti numeri 1, con gli Arctic Monkeys diventati un contorno? Non ancora, perché le scimmiette sanno ancora dire la loro, però il nuovo album convince solo a metà…
Nella moschea di Sucate a Milano, sarà per il titolo, ma intanto questo disco sta già andando a ruba!
(voto 7)

7 commenti:

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