lunedì 20 febbraio 2012

War Horse: non aprite quel cavallo

"Sono un tipo all'antica, io: quindi niente
sesso selvaggio equino fino a dopo il matrimonio, ok?"
Terminata l’atroce settimana sanremese, inizia la Oscar Week. Una settimana di programmazione speciale per Pensieri Cannibali, con alcuni recensioni dei film in corsa per l’ambita stutuetta, una speciale Blog War, pronostici, toto-awards e altro…
Apriamo però la settimana in bruttezza, tanto per dare un segno di continuità con l’ultimo Festival di Sanremo, con il peggio film candidato agli Oscar 2012: War Horse, of course...

Se c’è una cosa che non sopporto è chi sfrutta i bambini o gli animali per far provare compassione. Capisco usarli per rimorchiare qualche MILF al parco, però al cinema non si fa.
Steven Spielberg è era uno specialista nei film con protagonisti bambini. Cosa che non significa che facesse film infantili. Sa Sapeva fare pellicole ad altezza di bimbo (odio questa espressione, però rende l’idea) come il suo sommo capolavoro E.T., ma allo stesso tempo sapeva farlo senza parlare ai bambini come se fossero dei ritardati mentali. Per questo, non credo che il vecchio Spielberg abbia mai sfruttato i bambini, ma li abbia usati per raggiungere livelli cinematografici notevoli. E lo dice uno che ha apprezzato anche suoi film che hanno diviso parecchio la critica come A.I. con Haley Joel Osment e La guerra dei mondi con Dakota Fanning.
Ben diverso il discorso per quanto riguarda gli animali, dove lo Spielberg con War Horse raggiunge livelli persino peggiori di questi…


War Horse
(USA 2011)
Regia: Steven Spielberg
Cast: Cavallo Joey, Jeremy Irvine, Peter Mullan, Emily Watson, David Thewlis, Niels Arestrup, Tom Hiddleston, Benedict Cumberbatch, Celine Buckens, Toby Kebbell, Eddie Marsan, David Kross, Matt Milne, Robert Emms
Genere: equino
Se ti piace guarda anche: Babe, Free Willy, Furia cavallo del West, Luck, Seabiscuit, L’uomo che sussurrava ai cavalli, Mio Mini Pony

Un film su un cavallo?
Già mi sento male. Ancora mi devo riprendere dall’idea malsana di ambientare un’intera serie (Luck con Dustin Hoffman) nel mondo delle corse dei cavalli, ma ecco che dopo Seabiscuit, Furia cavallo del West, Black Stallion e Il ritorno di Black Stallion, pure Steven Spielberg, uno che ormai non sa più davvero cosa inventarsi per passare il tempo e fare soldi, si mette in sella e decide di diventare l’uomo che sussurrava ai cavalli.
Attenzione però, perché qui ci troviamo di fronte non a un cavallo da trotto, ma a un cavallo da tro…ia?!
Oops. No, scusate. Ho sbagliato traduzione. Pensavo che il titolo del film fosse Whore Horse.
Un cavallo da guerra, quindi, nientepopodimenoche un cavallo da guerra. Mizzega, ma dove le trovi certe idee, Steven, nel Dixan?
Ok, questa battuta è davvero vecchia. Quasi quanto il cinema di Spielberg e i monologhi di Celentano.

L'amore tra il cavallo Joey e l'attore Jeremy Irvine è proseguito anche
all'infuori del set... Ormai sono una delle coppie più invidiate di Hollywood.
Avete presente la commedia In & Out?
All’inizio, quando fanno vedere i filmati-parodia dei classici film da Oscar?
Ecco, War Horse utilizza dall’inizio alla fine tutti quegli espedienti enfatici tipici del classico film da Oscar. E io già al primo minuto mi son frantumato le palle, tanto per dirla in maniera delicata, con tutte queste riprese dall’alto di paesaggi immensi che tanto piacciono allo SfigSpielberg.
Al peggio però non c’è mai fine. Anzi, non siamo che all’inizio!
Subito dopo si passa al primo piano toccante (?) di un ragazzino che invece di stare a guardare dallo spioncino la Edwige Fenech o la Lory Del Santo di turno che fanno la doccia come in un film con Lino Banfi, è lì che si tocca mentre guarda un cavallo. Pervertito d’un pervertito!
Il culmine dell’amore interspecie si raggiunge però solo dopo, con uno scambio di sguardi ultra romantico tra il ragazzetto e il cavallo. E prendetevi una camera! O ancora meglio: prendetevi una stalla.

Steven, starai mica per addentrarti in un nuovo genere che mai hai esplorato fino a ora: quello del porno uomo/cavallo? Già Cicciolina ci aveva provato con discreti risultati, ma da te non me l’aspettavo.
Grande Spielberg che ancora mi sai sorprendere. Certo, se facevi un E.T. 2 ero più contento, per quanto io odi i sequel, ma invece hai lasciato il compito al tuo nuovo figlioletto J.J. Abrams con il suo riuscito Super 8. E tu sei finito a fare i porno con gli animali, che pure alla Ilona Staller riuscivano un po’ meglio. Ebbravo il vecchio sporcaccione!


Ma cos'ha di speciale questo cavallo che è più conteso di Bella in Twilight?
La storia d’amicizia (o dovremmo dire d’amore??) tra il ragazzo e il cavallo per quanto è troppo ruffiana per essere vera e i dialoghi (o meglio monologhi, ovviamente) tra i due sono una roba talmente fastidiosa che si finisce per invidiare Gesù Cristo quando è finito in croce.
Ma Joey, il cavallo protagonista, oltre che l’oggetto dell’interesse sentimentale di turno, è anche l’eroe della vicenda. La fattoria e l’intera famiglia del ragazzo sono infatti messe nelle mani, o meglio negli zoccoli, di questo cavallo inespressivo che dovrebbe imparare ad arare la terra, altrimenti so’ cazzi.
A completare il quadro da lacrima facile ci mettiamo dentro pure un padre alcolizzato. Cos’altro manca per rendere il tutto ancora più toccante ed epico? Ma la guerra, naturalmente.
Il film è ambientato durante la Prima Guerra Mondiale, ovvero la versione noiosa della Seconda Guerra Mondiale, senza scene con eroine tarantiniane che danno fuoco ad Alemanno, pardon ai nazisti.

Il cavallo Joey in un'espressione felice
L’idea geniale (chiamiamola così) del film è quella di seguire non le vicende dei personaggi umani, bensì di seguire le avventure e disavventure del cavallo Joey attraverso tutti i suoi passaggi di padrone in padrone. Quindi dal ragazzino piagnone si passa al soldato che lo usa in guerra, poi passa ai tedeschi (che non erano tanto stereotipati nemmeno in Sturmtruppen) e quindi a una ragazzina francese che vive in una cascina insieme al nonno, in un quadro che più strappalacrime non si potrebbe immaginare: la tipa in seguito a un incidente infatti non può più cavalcare. Siete già in lacrime? Riuscite a pensare a qualcosa di più patetico di questo?
Quindi c’è qualche altro passaggio di proprietà che non ricordo, fino al finale che non vi rivelo, ma tanto se siete un attimo svegli già lo sapete come va a finire.
Eddai, che lo sapete…
ATTENZIONE SPOILER
Il primo proprietario, il ragazzino ormai cresciuto, corona finalmente il suo sogno d’amore insieme al suo ritrovato cavallo, i due si sposano e hanno tanti bei bambini interspecie, dei Centauri metà uomo e metà cavallo. Belli di mamma.
Il film non va a finire proprio in questo modo? Nella mia testa sì.

Il cavallo Joey in un'espressione triste
L’unica nota positiva sarebbe il cast di umani, che si comporta anche decentemente. Il problema è però che il film non è tanto su di loro, ma è tutto incentrato sul cavallo Joey. È lui il protagonista assoluto.
Avete presente quei film in cui gli animali recitano ai livelli o persino meglio degli animali?
Avete ancora fresco il ricordo dei cani divi di The Artist e Beginners?
Perfetto, non è questo il caso. Per niente. Perciò, caro Spielberg, almeno i primi piani sul cavallo ce li potevi risparmiare, visto che è del tutto inespressivo. È un po’ lo Steven Seagal dei cavalli! Anzi è la Elisabetta Cavallis dei cavallis.

Quanto al resto della confezione del film, tutto appare finto e stucchevole.
L’odore della guerra non si sente mai. Qui sembra che stiamo dentro un (brutto) film della Disney. Ogni cosa è in ordine, precisa e pulita. Praticamente tutti i soldati sono buoni e amorevoli nei confronti degli animali e pure dei nemici. La guerra non dovrebbe essere sporca, cattiva, violenta? Non esistono i cattivi?

Il cavallo Joey in un'espressione arrabbiata
Parentesi colonna sonora.
Il fatto che le scontatissime musiche composte da un imbolsito John Williams, ma più che composte ripescate a caso da uno qualunque dei suoi vecchi lavori, siano state preferite tra le nomination delle migliori soundtrack a quelle spettacolari dei Chemical Brothers per Hanna o a quelle di Alex Turner degli Arctic Moneys per Submarine la dice lunga sull’età media dei membri dell’Academy Awards. Roba che al confronto persino Sanremo fa la figura dello spettacolo innovatore. O quasi.
E a proposito di Chemical Brothers e cavalli, beccatevi la loro spettacolare Horse Power, con cui almeno ci rifacciamo un po’ le orecchie, alla facciazza di quei babbioni dell’Academy e dell’Ariston…


Tanto per non farsi mancare nulla, nel film c’è pure un dialogo tra due soldatini tedeschi offensivo nei confronti delle donne italiane. Così, totalmente gratuito:

“Il cibo in Italia è ottimo.”
“E le donne?”
“Non buone come il cibo.”
“Perché... hanno mangiato troppo?”

Tra i numerosi momenti scult, scultissimi del War Horse spielberghiano, segnalo poi la scena della fugona del cavallo dal campo di guerra, talmente esagerata e inverosimile che manco in un film con Will Smith s’era mai visto osare tanto.
Il limite massimo dell’inverosimile e del patetico si tocca però nel momento in cui un soldato inglese e uno tedesco depongono le armi e uniscono le forze per salvare il povero piccolo mini Pony rimasto intrappolato in un filo spinato. Sì va bene, e magari si sono presi pure una tazza di tè Earl Grey e hanno giocato alle bambole insieme.
"Vai pure con quel Jeremy Irvine che sarà più giovane e bello, ma ricorda
che senza di me non saresti nessuno, sgualdrino d'un whore horse!"
Spielberg, altroché Incontri ravvicinati del terzo tipo e Minority Report: il film più di fantascienza della tua intera carriera è questo!
Al peggio però non c’è mai fine, lo dicevo già prima, visto che la scena conclusiva è talmente scontata e smielata che secondo me andrebbe VIETATA alle persone diabetiche. Persino Winnie the Pooh soffrirebbe una crisi.

Tanto per citare Nancy Olson in Viale del tramonto, dopo che ha letto un copione scritto dal protagonista: “È una vera boiata. È un vero intruglio di melensaggine, non c’è che da gettarlo via.”
E War Horse è così: è la pellicola più disgustosamente buonista, paracula, ruffiana mai concepita, girata e ahimé realizzata. Roba da mattatoio del Cinema.
Se non si fosse capito fino ad ora, riassumo dicendo che questo film è la perfetta rappresentazione di tutto ciò che per me un film NON deve essere. Una pellicola che oltre a scadere nel facile pietismo, è pietosa e basta. Mentre tu, Steven, più che da cavallo, sei caduto davvero in basso.
Eppure War Horse è anche un film seriamente candidato. All’Oscar? Purtroppo sì, ma anche al titolo di pellicola più ridicola nella Storia del Cinema.
"Vooola mio Mini War Horse, vooola, quante avventure tu vivrai!"
E adesso da buon Kid faccio come i bambini, metto su il broncio, e con te Spielberg non ci gioco più.
(voto 0/10)

Nessun animale è stato maltrattato durante la scrittura di questo post.
Soltanto Steven Spielberg, considerabile dopo questo film non un ex grande regista ma proprio un ex regista e basta, cui ogni tanto ho dato qualche violenta frustata sulla schiena.

Di seguito il trailer ufficiale del film.

30 commenti:

  1. Sono proprio curioso di vederlo.
    Mi sa tanto che prenderà sonore bottigliate, ma quasi vorrei che mi piacesse, giusto per darti contro! Ahahahahahha!

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    1. secondo me ti entusiasmerà!
      è un film tutto buoni sentimenti e cuoricini di quelli che piacciono tanto a te buah ah ah!
      e in più è pure molto (john)fordiano...

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  2. Oddio, non rientrava nei miei piani, da un pezzo ho abbandonato Spielberg, e dopo la tua recensione, tra l'altro divertentissima, sono ancora più convinta. Passo.

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  3. Caspita, mi avevano parlato benissimo di questo film, invece mi pare di capire che la mia pessima opinione su Spielberg fosse fondata...

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    1. Questo film è bellissimo... questa pagina non mi piace neanche un po' perchè un registyra non dovrebbe cambiare un po' genere.. è un film toccante, eroico, avventuroso... è stupoendo e non credete a questo che ha fatto la pagina perchè nn sa altro che criticare ma che si faccia una se..ga e stia tranquillo...

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  4. Confermi i miei sospetti! Purtroppo SPielberg si è rinco da un bel po'.
    Tintin me lo ero risparmiato, a questo comunque vorrei dargli una chance, almeno per gli attori in carne ed ossa, cioè i ..cavalli!

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  5. dai, lo sai benissimo che non è cicciolina la bionda che gioca col cavallo, lei si limita a guardare!

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  6. Ahahahahahah il trailer ufficiale da te inserito è perfino migliore di quello originale!

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  7. bella fotografia, bei costumi e ben ricostruito, un po' lungo per una favola :)
    mi è piaciuto ma non lo rivedrei

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  8. tremendamente tradizionale, fin troppo, anche per uno come Spielberg, e troppo smielato! peccato proprio

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  9. Pensa che la storia "romantica" tra un uomo e un cavallo è stata raccontata anche in Zoo, un film del 2007 solo che questa è una storia vera ed è ricordata come il caso di Enumclaw
    http://www.youtube.com/watch?v=M0l1Z3sZCf4
    (l'ho letto qua: http://bizzarrobazar.com/tag/parafilie/)
    Poi hai dimenticato Spirit, il cartone della Dreamworks. Anche quello aveva il punto di vista del cavallo con le canzoni di Renato Zero.

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  10. Ah ah! Capito in questo blog per caso, ma tornerò! Il film non l'ho visto, diciamo che mi aspettavo più o meno esattamente quello che scrivi tu (anche se con termini meno spassosi). Puoi sempre venire a Londra, andiamo a teatro a vedere lo spettacolo da cui è tratto..siamo in ottima posizione: può solo essere meglio.

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    1. a londra ci vengo volentieri, ma il war horse teatrale me lo risparmio altrettanto volentieri ahahah...

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  11. D'accordo dall'inizio alla fine con te.. devo dissentire su due punti però. Di animali ottimi nella recitazione uno ce n'è, l'oca canina della fattoria. E la scena di tregua del salvataggio del cavallo se estratta dal contesto può essere vista come una bella scena trash. Quando ho visto le tronchesi volare verso i due non ho resistito e sono scoppiato a ridere, che un datato spilberghiano mi ha guardato malissimo e mi stava per assalire con la sua action figure metalizzata di E.T.

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  12. Risposte
    1. quindi fa perfettamente il paio col film che non se pò vedè :D

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  13. Non faceva poi così tanto schifo! :)

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    1. brava una che ragiona.. perchè quetsa pagina critica e basta e su cose infondate...

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  14. Ma il padre alcolizzato è il padre del cavallo? :-))))

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  15. Sei un mito, mi sono fatto quattro grosse risate!!!
    Lo guarderò sicuramente. All'ippodromo.

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  16. Ahah, lo hai distrutto! :D
    In realtà dopo questa recensione sono ancora più curioso di vederlo, e credo che la penserò più o meno come te.

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  17. Tu hai coraggio da vendere! A me è venuto il diabete (e non scherzo) quando ho visto il trailer, al cinema. E lì ho deciso che non avrei visto il film, perché sono fatta così, sono un po' pusillanime: dai trailer faccio una ferrea selezione e decido cosa vedere e non vedere. Dovrei vedere tutto, per criticare, lo so: ma dopo il trailer di War Horse la glicemia mi è schizzata alle stelle e ho dovuto salvaguardare la mia salute, per forza di cose.
    Comunque le tue recensioni sono mitiche :).

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  18. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  19. e qualcuno invece avesse amato il film e cercasse sostenitori può passare dalle mie parti!
    http://firstimpressions86.blogspot.com/2012/02/war-horse.html

    scusa Cannibal, ma qualcuno deve pur difendere questo bellissimo film:)

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  20. se qualcuno invece fosse riuscito a vedere il vero significato di War Horse(andiamo Cannibal, addirittura o\10?ma per favore...)e pensasse che invece sia un grande film, può passare dalle mie parti:
    http://firstimpressions86.blogspot.com/2012/02/war-horse.html

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  21. Un film decisamente altalenante, un'occasione mancata per Spielberg, ma comunque vedibile e decoroso. Mi son divertito a legger la recensione, però penso che un film del genere vada visto come una grossa fiaba classica, senza pretese di realismo, visto che già dalle prime scene l'atmosfera è simile a quella di un Babe... o della Terra di Mezzo degli Hobbit.
    Non lo rivedrei di certo, e molti difetti da te elencati sono palesi, ma definirlo una schifezza totale al punto da dargli 0 mi sembra esagerato e la tua (divertente) recensione fa trasparire un'antipatia di fondo verso il film molto poco obbiettiva, e la cosa è ancora più evidente nel voto: zero è un voto dettato chiaramente dall'astio tutto tuo più che da una critica un minimo bilanciata, visto che per meritarsi uno zero, il film dovrebbe essere assolutamente disastroso in ogni suo aspetto, compresi quelli tecnici-visivi-di mestiere. In sostanza, dovrebbe essere peggio di molti film di Uwe Boll... Cosa che ovviamente non è.
    Quindi, che dire? recensione gagliarda ma da prendere più come una satira sul film che come una effettiva recensione, di quelle che ti aiutano a valutare se spendere o meno il biglietto.
    Personalmente io una sufficienza gliela do, anche un 6.5, perchè Spielberg rimane uno che sa narrare le storie e le sa girare con una mano tutta sua. Di certo ho preferito assolutamente Tin tin a questo, riuscitissimo film d'animazione dal tono leggero e divertente come un indiana jones animato e dalla tecnica sopraffina.

    Ps: un appunto sulla tua critica riguardo alla ridicolaggine della scena dei due soldati che liberano il cavallo. Chiaramente il momento è un pò forzato, come molti passaggi del film che ruotano forzatamente intorno al cavallo (ma anche per questo è una fiaba)...
    Tuttavia, ti ricordo che c'è stato un reale episodio nella prima guerra mondiale in cui due gruppi di soldati nemici, dopo giorni e giorni di stallo, hanno deciso di fare "tregua" per festeggiare insieme la notte di natale sulla terra di nessuno, visto che rifornimenti e provviste belliche non arrivavano. Sembra assurdo ma è così, verificare per credere. Questo perchè la prima guerra mondiale era ancora combattuta in modo diverso, più simile a quello della guerra civile americana: tanto stallo, tanto tempo morto, le due fazioni si sentivano a loro modo più "vicine" che nelle guerre successive... C'era anche un senso dell'onore maggiore tra i soldati, nonostante il gas introducesse i primi medodi moderni di uccisioni di massa bastarde. Con questo non voglio dire ovviamente che fossero tutti amiconi, e son d'accordo che i tedeschi del film sono ridotti a macchiette (anche e soprattutto per colpa del doppiaggio infimo), ma personalmente come scena m'è piaciuta nella sua assurdità, perchè nella prima guerra mondiale la guerra di trincea era talmente alienante che credo portasse a situazioni paradossali, e alcune sono successe davvero.

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  22. Non capisco se stai criticando la trama del film o quella del libro (dal quale il film si ispira).... Perche' mi pare a me che ti sei documentato ben poco prima di scrivere ste ca*ate

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    1. mi riferisco al film.
      dopo questa ca*ata di film, il libro non è esattamente in cima alla lista delle possibili letture estive :)

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