domenica 27 maggio 2012

Il Papa migliore del mondo

Il papà migliore del mondo
(USA 2009)
Titolo originale: World’s Greatest Dad
Regia: Bobcat Goldthwait
Cast: Robin Williams, Daryl Sabara, Alexie Gilmore, Geoff Pierson, Harry Simmons, Evan Martin, Mitzi McCall, Lorraine Nicholson, Bruce Hornsby, Bobcat Goldthwait, Krist Novoselic
Genere: (anti)famigliare
Se ti piace guarda anche: God Bless America, Idiocracy, Thank You For Smoking, I ragazzi stanno bene

Una commedia famigliare con Robin Williams intitolata Il papà migliore del mondo?
Sarà la solita minchiatona americana buonista…
Eh, sì. Niente di più sbagliato di ciò. Il papà migliore del mondo è infatti un film firmato dal regista e sceneggiatore Bobcat Goldthwait e già solo questo potrebbe bastare. Se vi siete persi il mio post su God Bless America, la sua ultima fenomenale pellicola, non saprete chi è. Altrimenti lo saprete, vi sarete già recuperati la suddetta visione e, molto probabilmente, sarete diventati anche voi Bobcat-fans o magari persino Bobcat-groupies.
Dopo aver visto un film tanto geniale e devastante, mi sono quindi andato a recuperare anche la sua opera precedente e Il papà migliore del mondo, seppur leggermente inferiore a quella benedizione di God Bless America, conferma come sia il mio nuovo idolo o giù di lì.
Bobcat Goldthwait a livello registico non è nemmeno un fenomeno. Questo papà migliore del mondo non è il film registicamente migliore del mondo. Appare anzi come una commedia americana piuttosto standard. Quello che fa il Bobcat è allora sabotare il sistema dall’interno. Girare un film all’apparenza visivamente come tanti, una commedia con protagonista il volto rassicurante di Robin Williams, e inserirci al suo interno una sceneggiatura al vetriolo, che si prende gioco dei meccanismi della costruzione della popolarità e dei tradizionali valori famigliari allo stesso tempo. Una pellicola dall’estetica mainstream, ma dall’anima sovversiva.
Bobcat Goldthwait è un anarchico travestito da regista di commedie innocue. Oltre che uno degli sceneggiatori (anti)americani più brillanti oggi in circolazione.

"Mio papà è Jack Nicholson, non Cheyenne di This Must Be The Place. Fuck U!"
Il papà migliore del mondo ci racconta di Robin Williams, il buon vecchio Robin Williams che in mezzo a tanti filmetti famigliari ogni tanto piazza la bomba a sorpresa, come i suoi ruoli da cattivo in Insomnia e One Hour Photo. Robin Williams che qui è un padre single con un figlio fissato con il porno e la masturbazione (si eccita persino a vedere la vecchina vicina di casa mentre si spoglia), e che per il resto non ha alcun altro interesse, tranne odiare il paparino. Poche soddisfazioni gli arrivano anche dalla carriera, visto che è il prof. di un corso di poesia parecchio impopolare e i suoi tentativi come scrittore sono fallimentari, e dalla vita sentimentale, con la sua tipa che sembra attratta da un altro insegnante di maggior successo all’interno del liceo.
In pratica è un loser, uno sconfitto dal sistema americano basato sulla popolarità = felicità, un personaggio che fa il paio con il Joel Murray di God Bless America.
"Tranquillo, papà. Non sono su Pensieri Cannibali.
Non ci sono abbastanza tette, su quel sito..."
Come uscirà da questa situazione?
Il film si divide in due metà: nella prima, è una commedia famigliare in cui ci vengono presentati i personaggi e in cui si intravede qua e là qualche segnale più politically incorrect rispetto alla media delle pellicole del genere.
Nella seconda metà, il film si trasforma invece in una feroce satira sulla società americana, e non solo. C’è una svolta, che preferisco non svelarvi, che fa cambiare tutto e rende la pellicola qualcosa di altro, di molto diverso e di molto più di una semplice commediola in grado di rubare qualche sorriso tra un popcorn e l’altro. Una riflessione acida e intelligente su come la popolarità possa essere una cosa davvero stupida e su come sia possibile costruire un successo editoriale e mediatico a partire da una tragedia. Cosa che è molto comune anche da noi…


"Kristo, Krist, quanto sei diventato pelato! Ma un parrucchino alla Conte, no?"
Attenzione al cast di contorno: accanto a un Robin Williams perfetto nella parte c’è il bambinetto di Spy Kids Daryl Sabara, qui nelle vesti di teenager tanto odioso quanto idolesco, c’è Geoff Pierson visto in Dexter, c’è la figlia di Jack Nicholson, Lorraine Nicholson, nella parte della ragazzina emo, c’è una comparsata del cantante Bruce Hornsby, un cameo dello stesso regista Bobcat Goldthwait e, a sorpresa, la prima e finora unica apparizione cinematografica del bassista dei Nirvana Krist Novoselic!
Una presenza che conferma come Bobcat Goldthwait sia uno spirito punk imprigionato in una confezione pop. E Il papà migliore del mondo, per quanto meno incendiario rispetto al successivo God Bless America, è un atto di puro vandalismo anarchico contro i tradizionali valori americani.
God Bless Bobcat.
(voto 7+/10)

4 commenti:

  1. Sembra interessante, vedrò di recuperarlo insieme all'altro e sperare di bottigliare entrambi! Ahahahahahaahh!

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  2. Irriverent Escapademaggio 27, 2012 1:22 PM

    Beata ignoranza. Sai che avevo proprio ignorato questo film pensando fosse la solita lagna americanbuonista???
    Invece questo "punk in confezione pop" mi intriga di brutto.
    Gosh, dovro' recuperare anche God bless America. Ho gia` pronti i compiti per le vacanze ;-)

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  3. Con un titolo così non posso che farlo mio....

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  4. film strepitoso, beccato per caso alle tre di notte su Iris. complimenti per la recensione

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