giovedì 7 giugno 2012

Batt*na navale

Battleship
(USA 2012)
Regia: Peter Berg
Cast: Taylor Kitsch, Brooklyn Decker, Alexander Skarsgård, Rihanna, Jesse Plemons, Tadanobu Asano, Liam Neeson, Hamish Linklater, Adam Godley, Louis Lombardi, Stephen Bishop
Genere: fanta-naval-bellico
Se ti piace guarda anche: Armageddon, Transformers, 2012, Top Gun, Independence Day, Pearl Harbor


"Ho bisogno di rinforzi! A Rihanna uno solo non basta..."
E così hanno fatto un film tratto da Battaglia navale.
Cosa? Un adattamento cinematografico di Battaglia navale???
Battaglia navale, quella roba a cui giocavamo tutti, almeno noi figli degeneri degli anni ’80, ma penso ci giocassero anche prima. Non so se oggi ci giochino ancora. Adesso non ho intenzione di dire: “Ah, bei tempi, quelli in cui c’erano giochi come battaglia navale”, perché era un gioco abbastanza di merda, diciamolo. Molto meglio le diavolerie tecnologiche di oggi.
Il prossimo passo comunque quale sarà? Una pellicola su rubamazzetto? Sullo scopone scientifico l’hanno già fatto, con Alberto Sordi, ma a quando un remake americano? Qualche anno fa avevo sentito persino di un progetto cinematografico dal Monopoli cui starebbe lavorando Ridley Scott. Ma spero di averlo solo immaginato.
E l’impiccato?
Da quel gioco, sì che ne uscirebbe un bel film horror. Cazzo, quasi quasi la scrivo io una sceneggiatura basata sull’impiccato. Ne potrebbe uscire fuori una discreta porcheria commerciale. Hollywood, arrivo!

"Buonasera... sempre pronto a sacrificarmi per la patria!"
Parlare di “adattamento cinematografico” qui è peraltro esagerato. Questo Battleship non è cinema. Non può essere considerato cinema. È un giocattolone. Come tutti i giocattoli, il suo unico scopo è quello di intrattenere e, possibilmente, divertire. Obiettivo riuscito solo in parte. La prima parte, la prima mezz’ora, da questo punto di vista è ottima. Vabbè, decente più che ottima. Ha una buona dose di umorismo e introduce per bene i personaggi, seppure siano ovviamente molto stereotipati: il protagonista cazzaro che non sa cosa combinare nella vita opposto al fratello militare rigido e precisino. Per metterlo in riga dopo l’ennesima bravata, il soldatino lo fa arruolare in marina insieme a lui e, nel giro di appena pochi mesi, misteriosamente diventerà uno dei sottoufficiali più importanti del corpo della marina americano. Misteri del cinema (e forse anche della marina) americani, visto che in Italia per raggiungere un simile livello di potere devi avere almeno 60 anni. Di esperienza, non di età.

"Rihanna, vuoi che partecipi anch'io alla tua personale battaglia anale navale?
Oltre alla storia dell’arruolamento, il protagonista Taylor Kitsch, già visto nel memorabile telefilm Friday Night Lights e nel dimenticabile film John Carter, si innamora. Ma non di una tipa qualunque. Di una delle più grandi fighe mai viste su grande schermo (e non solo) dai tempi di Megan Fox in Transformers, ovvero Brooklyn Decker. Per gli amici, anche Poppe di Brooklyn. Giusto per fare un po’ di vera cul-tura, vi informo che è una modella divenuta famosa grazie alle sue “apparizioni” (è proprio il caso di usare questa parola) su Sports Illustrated, mentre nel cinema aveva esordito con l’orrido Mia moglie per finta. Se già lì il suo body si ergeva a unica cosa decente del film, in Battleship buca davvero lo schermo. Come attrice non sarà fenomenale, però è fin da ora una seria candidata all’Oscar di Miglior Corpo cinematografico dell’anno.
Ma se lei è la Dea del film, la Battona navale cui è dedicato il titolo del post è un’altra.


Rihanna, chi se non lei?
Rihanna è talmente una battona navale, che non ce la fa a non fare la zoccola nemmeno in presenza di quello stoccafisso di Chris Martin dei Coldplay.


Rihannal che qui è al vero e proprio esordio cinematografico. A lei a sorpresa è stato dato il ruolo non della ninfomane, che avrebbe interpretato benissimo, bensì di personaggio simpatico del film. Non sorprende quindi se la pellicola, dopo una prima parte in grado di strappare più di un sorriso, quando affida a lei i momenti divertenti non è che faccia proprio morire dal ridere. Sentirla dire: “Mahalo, stro**o!” prima di uccidere un alieno, infatti più che ridere fa piangere.


"Recitare? What is recitare???"
Non so voi, ma io comunque con una Rihanna che mi protegge il culo da una minaccia aliena, mi sento un po’ più sicuro. Per aiutare le popolazioni terremotate, ad esempio, un po’ di Rihanna non farebbe male. Un qualche modo per tornare utile, credo si riesca a trovarglielo.

Tornando dalla battona navale alla battaglia navale, è qui che arrivano le note dolenti del film. Se la parte introduttiva della pellicola funziona bene, tra gag più o meno comiche e qualche risvolto romantico alla Michael Bay di Armageddon, dopo la prima mezzoretta arrivano gli alieni e il film diventa una guerra intergalattica fracassona e noiosa. In perfetto stile Michael Bay di Transformers.
Comunque la si veda, il riferimento cinematografico (?) massimo del film è Michael Bay.
Ci sarebbe anche un filo di Top Gun, soprattutto all’inizio, peccato che la parte dedicata all’addestramento del protagonista, che sarebbe potuta essere la più interessante e divertente, sia saltata a piè pari e si ritrovi  il ragazzo già bell’e che pronto a guerreggiar in mezzo al mar.
(non prima di aver tirato durante una partita di calcio un rigore alle stelle che manco il Baresi di USA '94!)


"Siamo i Daft Punk. Siam venuti sulla Terra per liberarvi dalla musica di Rihanna."
Peccato, perché il regista Peter Berg è l’autore di Friday Night Lights, serie davvero interessante e originale, mentre qui non osa niente e sembra essersi limitato giusto a svolgere il compitino per fare una pellicola spettacolare e commerciale il giusto. Obiettivo agganciato sulla griglia della battaglia navale solo in parte, visto che negli USA si sta rivelando un floppone notevole mentre nel resto del mondo è ancora andato benino.
Da Friday Night Lights, oltre al protagonista Taylor Kitsch qui con un taglio di capelli corto da bravo aspirante novello Tom Cruise, Peter Berg si è portato appresso anche il rosso Jesse Plemons, vero spirito umoristico del film (altroché Rihanna), nonché idolo incontrastato della pellicola. Nel cast figurano poi Alexander Skarsgård, tanto per far bilanciare il rapporto fighi-fighe all’interno del film in maniera equilibrata, e Liam Neeson che di solito non sopporto ma che qui nella parte del marine scorbutico e odioso calza a pennello.
"Ma fo**etevi, Daft Punk alieni!"

La cosa che riesce a tenere un po’ vivo l’interesse nei confronti del film, oltre alla Brooklyn Decker che se ne va a spasso in un’ambientazione hawaiiana ma più che altro lostiana, è la commistione di generi.
Fondamentalmente, è una pellicola bellica, visto che le estenuanti scene di guerra occupano un numero esagerato di minuti. Però è anche una storia catastrofica, di cui in questi giorni tra l’altro faremmo pure volentieri a meno. Ed ha anche un minimo di componente fantascientifica, visto che la minaccia arriva dallo spazio, da dei misteriosi alieni la cui psicologia non è manco minimamente spiegata. Sono arrivati qui con dei caschi alla Daft Punk, vogliono distruggerci e gli umani, o meglio gli americani (con un piccolo aiuto cinese, perché oggi la Cina è diventata un mercato cinematograficamente importante) salvano il mondo.

ATTENZIONE SPOILER
Per la precisione è Rihanna che sparando un missile ci salva tutti.
E che Rihanna con un pistolone per le mani ci sapesse fare, credo nessuno avesse il minimo dubbio.


Non fosse stato ispirato a Battaglia navale e non ci fossero un’ora e mezza di noiose battaglie navali di troppo, sarebbe anche stato un discreto intrattenimento action. Così com’è uscito, invece, è un giocattolone di quelli che ti divertono per qualche minuto, ma che dopo poco hai già dimenticato in fondo all’armadio, seppellito da nuovi e più esaltanti games. Fino a che non ti decidi a buttarlo via.
Sorry, Battleshit: colpito e affondato.
(voto 5,5/10)

7 commenti:

  1. Voto al film 3--! Però il tuo post si merita un 10 et laude!

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  2. stereotipato al massimo come film ma buoni gli effetti speciali..un film d'azione fatto bene..senza pretese..un 6 ci poteva pure stare

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  3. No senti se anche Ravenna fa la fine della provincia modenese (sarà difficile con la sabbia che abbiamo sotto, ma in questi giorni non si sa mai) col cavolo che mi affido a Rihanna.
    Comunque io proporrei un film sul nascondino. E' un gioco terribile che porta all'eliminazione. E' davvero crudele dove chi non era tanto veloce (tipo me) veniva imprigionato.
    A proposito nel film di Biancaneve (il prossimo) sai come si chiama la matrigna? Ravenna (da raven=corvo).
    Questo mi spinge ancora di più a vedere il film.

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    Risposte
    1. rihanna a ravenna.. fa quasi rima :)
      un film ispirato al nascondino? mi sa che ti hanno già accontentata con l'horror forget me not
      http://pensiericannibali.blogspot.it/2011/03/non-dimenticatemi.html

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  4. Il post è bellissimo come al solito, quasi sprecato per una boiata pazzesca del genere. Il solito polpettone con gli alieni crudeli e guerrafondai che vogliono uccidere e conquistare...sarà per questo che non si fanno mai vedere nella realtà??

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  5. Pensavo saresti stato decisamente più cattivo.
    Quasi quasi accetto il post e il voto, considerato che, da radical chic quale sei, era ovvio che un giocattolone come questo non ti avrebbe convinto! :)

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